Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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15-05-1994 - Giornata: 32 - Carrara - dei Marmi	Stagione: 1993/1994
Serie C1

Carrarese Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 31. Vergassola [Ca]

Alessandria Calcio US Bianchet Paolo, Maurino Romano, Siroti Paolo, Bonadei Fabio, Galletti Roberto [46. Bello Fabio], Perugi Paolo, Terzaroli Paolo, Zanuttig Andrea, Serioli Gianfranco, Sabato Antonio [74. Pugliatti Massimiliano], Avallone Salvatore A disp.:(P) D'Amico Alessandro, Maddè Emiliano, Tonini Devis All.: Roselli Giorgio

Formazione avversaria
CARRARESE CALCIO: Ramon, Compagnon, Donà, Sora, Salvalaggio, Superbi, Figaia [77. Aiana], Gobbo, Fermanelli Fabrizio, Vergassola, Laghi [75. Pasquini]. A disp.: Tambellini, Malfatti, Ratti. All.: Lavezzini Rino

Arbitro: Vendramin Giacomo (Castelfranco Veneto)
Note
Espulsi: 53. Roselli [A – All], 66. Lavezzini [C – All], 90. Siroti [A]. Ammoniti: Figaia [C], Laghi [C], Vergassola [C]. Angoli: 2-6. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 3.000 (2.300 paganti, incasso L. 24.000.000) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
V ALESSANDRIA SCIVOLA DI NUOVO IN ZONA PLAY OUT Grigi: un finale col brivido Adesso diventa quasi d’obbligo una vittoria col Mantova - Allarme infermeria Alle 16 Alessandria in salvo, alle 17.45 Alessandria di nuovo nella bagarre. Nel campionato dei tre punti succede anche questo: una prestazione non esaltante nella prima frazione, una disperata (e infruttuosa) rincorsa al pareggio nella ripresa, uno 0 a 1 su cui hanno pesato infortuni prima e durante la gara (Zaniolo e poi Galletti e Serioli, quest’ultimo in campo per quasi tutta la gara con una infiltrazione per attenuare il dolore). I punti restano 36, la Carrarese - balbettante fino a sette giorni fa – torna davanti, in fondo e lotta - a questo punto - fino all’ultimo minuto. Un po’ di amarezza (mista a delusione) per una prestazione al di sotto delle attese, in cui alla fine ha prevalso quel pizzico di ‘cuore’ in piu degli avversari. Peccato: forse avevamo pensato che bastesse davvero molto poco per essere in salvo. Avrebbe potuto essere cosi, magari anche solo con un pareggio. Ma il campo, evidentemente, vuole dalTAlessandria l’ennesima dimostrazione che i suoi uomini valgono molto di più di quei 36 punti che adesso - se la ‘regular season’ fosse finita a Carrara - li condannerebbero a quei terribili spareggi chiamati play out, il 5 e il 12 giugno. E pensare che nelle prime battute tutti hanno avuto l’impressione di un’Alessandria determinata, pronta a distendersi in avanti con rapidità ed incisività, subito padrona del campo. Dopo otto minuti, però, quello scontro - fortuito - tra Bianchet e Galletti, che non s’intendono e intervengono entrambi per neutralizzare Fermanelli. Il portiere rimane un paio di minuti a terra: in un primo tempo sembra addirittura necessario il cambio, poi però è lo stesso numero uno a chiedere di restare tra i pali. Il libero si rialza, apparentemente sembra essere il meno ‘colpito’, ma resisterà solo 45 minuti: nell’intervallo proverà, costretto a chiedere un cambio di fronte alle bizze del ginocchio operato. Un episodio, dunque, solo all’apparenza senza conseguenze: psicologicamente la squadra sembra risentirne, diventa improvvisamente più contratta, quasi spaventata. E i padroni di casa ne approfittano per prendere in mano le redini del gioco. Al 13’ il primo tiro, scoccato da Fermanelli, fuori bersaglio. Due minuti dopo, nel breve volgere di una manciata di secondi, il guardialinee che opera sotto la tribuna ignora due macroscopici fuorigioco, permettendo al più giovane dei due fratelli Fermanelli di trovarsi a tu per tu con Bianchet: l’attaccante, dall’altezza del dischetto del rigore, calcia alto, mettendosi poi le mani nei capelli, per questa grossa opportunità concessagli dalla tema arbitrale non concretizzata. Al 20’ è Gobbo a tentare, dal limite, una conclusione in acrobazia, ancora fuori misura. Poi toma in avanti l’Alessandria, che conquista due angoli in pochi secondi: sul primo, calibrato da Zanuttig, interviene di testa Galletti, ma la sua deviazione è intercettata da un difensore. Al 27’ ancora una buona azione dell’Alessandria, con Sabato che pennella un diagonale per l’accorrente Bonadei: Donà è più lesto di lui e lo anticipa in angolo. Replica, dall’altra parte, Superbi, con un rasoterra bloccato da Bianchet. Il cronometro segna il 30’ (da poco scoccato), l’Alessandria ha il possesso di palla nella sua metacampo, ma Figaia è bravo a conquistarla al limite (in situazione di uno contro due) e ad incunearsi in area, calibrando un cross dalla linea di fondo per Vergassola, troppo solo davanti a Bianchet. Per il giovane prodotto del vivaio (è un classe ‘76, molto richiesto) è un giochetto far secco il portiere, con un diagonale. Per i grigi una doccia fredda. Si scrollano subito, anche se con qualche affanno. Prima del riposo hanno anche l’opportunità per riequilibrare il punteggio, al 44’ con un’azione insistita di Terzaroli che, resistendo ad una carica, va al tiro e Ramon compie il primo ‘miracolo’, intercettando la sfera. Prima del riposo anche una gran botta su punizione, che Gobbo tocca ancora in angolo. Nella ripresa resta negli spogliatoi Galletti - troppo dolore al ginocchio - entra Bello e l’Alessandria cerca ancora di replicare. Ma i primi episodi vedono soprattutto l’arbitro protagonista: al 53’, con il gioco fermo per soccorrere un calciatore rimasto a terra, Sabato si avvicina alla panchina grigia per ascoltare i suggerimenti del tecnico. Il signor Vendramin, però, non è d’accordo e invita Roselli a lasciare il terreno di gioco. L’Alessandria insiste: al 56’ Bonadei riesce a calibrare un traversone dalla linea di fondo che Terzaroli sfiora solo, ma Perugi non intercetta. Un minuto dopo è il numero 6 a farsi strada in area con i suoi dribbling: l’assist è buono, ma al centro non c’è nessun compagno pronto ad intercettarlo. La terza opportunità nasce da un traversone di Zanuttig dalla destra, con Sora bravo ad anticipare tutti gli uomini in maglia grigia. Al quarto d’ora toma in avanti la Carrarese e Vergassola serve Superbi, il cui rasoterra fa la barba al palo. Fugge in contropiede Serioli, sul filo del fuorigioco, ma ancora una volta sono più rapidi i giocatori di Carrara a recuperare. C’è anche un buon pallone per Zanuttig che, però, dal limite, calibra male il suo sinistro, fuori misura. Poi si scatena la bagarre per un intervento di Maurino su Laghi non vista da arbitro e guardialinee: Lavezzini si alza dalla panchina, imitato da alcuni dirigenti. E Vendramin - che non gradisce - lo invita a non tornare più nella sua ‘postazione’, ma a raggiungere Roselli all’ingresso degli spogliatoi. Cambi da una parte e dall’altra, un assist di Bello per Serioli che, di prima intenzione, calcia alto. All’88’ la seconda grossa opportunità per riequilibrare il punteggio, ancora per Terzaroli: sulla sua strada c’è, però, di nuovo Ramon, che respinge coi pugni un forte diagonale e poi è lesto a bloccare la replica di Pugliatti, da pochi passi. Al 90’ l’Alessandria perde Siroti, per un fallo su Fermanelli che il direttore di gara sanziona con un cartellino rosso. Oltre tre minuti di recupero: al 93’ l’illusione del gol su una punizione di Perugi dalla sinistra forse sfiorata di testa da Serioli e palla di un soffio a lato. Non c’è più tempo per tentare un disperato recupero: il triplice fischio spegne la rincorsa dei grigi. Che adesso sono ‘obbligati’ a vincere col Mantova. E i ‘virgiliani’ - purtroppo – non possono perdere. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Sconfìtti a Carrara, i grigi a due turni dal termine tornano in zona-playout ALESSANDRIA SUL FILO DEL RASOIO Gara vivace, espulsigli allenatori e Siroti Intensa sotto il piano agonistico, come del resto era lecito attendersi vista l'importanza della posta in palio, nobilitata sotto il piano tecnico e spettacolare solo dalla rete di Vergassola, che intorno alla mezz'ora del primo tempo ha fatto pendere la bilancia dell’attesa partita a favore della Carrarese ai danni di una battagliera Alessandria, ma orfana di attaccanti validi in fase conclusiva. Per il resto, l'incontro ha avuto tutti gli ingredienti della tipica sfida di fine stagione, fra due squadre in piena lotta per la salvezza: tanta tensione, paura di sbagliare e il corollario di tre espulsioni, quelle dei due allenatori e del difensore ospite Siroti che al 90', da ultimo uomo, ha bloccato Fabrizio Fermanelli lanciato a rete. A fare la differenza fra Carrarese ed Alessandria è stato appunto il gol di Vergassola, molto bello sia in fase di impostazione, per l'iniziativa di Figai, sia in fase di conclusione, per la freddezza con cui il diciottenne centrocampista apuano ha messo a sedere Bianchet prima di infilare in rete dalla breve distanza. E' stata una partita sostanzialmente equilibrata e dominata dalla tensione per l'importanza della posta in palio. Pochi gli episodi degni di nota, se è vero com'è vero, che la Carrarese può contare oltre alla rete di Vergassola su un'occasione capitata ancora sullo 0-0 a Fermanelli (16') che ha mandato alto sulla traversa da buonissima posizione e che l'Alessandria ha trovato in due circostanze sulla sua strada il portiere locale Ramon che al 45' ha bloccato una conclusione di Terzaroli appena dentro l'area e all'89' ha neutralizzato con un doppio intervento altrettante conclusioni dello stesso Terzaroli e di Zanuttig. Tutte qui le palle gol create dalle due squadre nell'arco dei 90'. La Carrarese ha pagato la mancanza di un attaccante veloce e in grado di sfruttare gli ampi spazi concessi dall'Alessandria protesa alla ricerca del pareggio. I grigi di Roselli hanno invece pagato l'assenza di una valida spalla per il troppo isolato Serioli. Con una difesa apuana particolarmente guardinga, non sono stati sufficienti gli inserimenti di Terzaroli e Zanuttig e neppure l'ingresso, nel secondo tempo, di Bello e Pugliati per permettere ai piemontesi di mascherare l'assenza dell'infortunato Claudio Fermanelli e di trovare il varco giusto per il raggiungimento del pareggio. Entrambe le squadre hanno giocato con grande agonismo e il fatto che il risultato sia rimasto in bilico fino al 95' ha tenuto alta la carica emotiva della partita, rassicurando ai tifosi scariche di adrenalina in quantità industriale. La vittoria, comunque, non lascia completamente tranquilla la Carrarese che nelle ultime due giornate dovrà vedersela con Bologna e Chievo, come la sconfitta non pregiudica ancora la possibilità di salvezza dell'Alessandria che nei prossimi 180' affronterà Mantova e Pro Sesto. Impegni gravosi che metteranno a dura prova le due squadre che lottano per sfuggire alla tagliola dei playout. Frattanto la prima condanna è giunta per il Palazzolo, sconfitto a Carpi. (La Stampa - Ed. Sport - Giuseppe Braglia) RISULTATI: Carpi – Palazzolo 2-1 Empoli – Chievo 1-2 Leffe – Triestina 1-1 Mantova – Prato 2-1 Pistoiese – Bologna 0-1 Pro Sesto – Como 2-1 Spal – Fiorenzuola 2-1 Spezia – Massese 1-1 CLASSIFICA: Chievo p. 62; Mantova 60; Bologna, Spal 58; Como 50; Triestina, Fiorenzuola, Pistoiese 42; Leffe 41; Carrarese, Prato 38; Carpi, Alessandria 36; Massese 35; Spezia 31; Empoli 28; Palazzolo 15 Il punto sul campionato Sempre Chievo al comando grazie al successo sul campo del Chievo che ha tenuto a debita distanza il Mantova vittorioso contro il Prato. Un’invenzione di Negri ha permesso al Bologna di avere la meglio sul campo della Pistoiese e di mantenere il terzo posto sempre in coabitazione con la Spal che a sua volta ha sconfitto il Fiorenzuola. Pareggio dello Spezia contro la Massese, Mirisola porta in vantaggio i locali mentre il gol del pareggio è ad opera di Bresciani.

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