Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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11-10-1987 - Giornata: 4 - Mestre - Francesco Baracca	Stagione: 1987/1988
Serie C2

Venezia-Mestre Calcio - Alessandria Calcio US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 3. rig. Pederzoli [Ve] , 54. rig. Pederzoli [Ve] 48. rig. Marescalco F.[A]

Alessandria Calcio US Merlo Sandro, Fioraso Germano, Giorgi Silvio, Bisoli Pierpaolo, Carnio Fausto, Mastini Fabrizio, Benetti Luciano [30. Scarabelli Alessandro], Corsi Paolo, Marescalco Franco, Grandi Marcello, Tortora Giuseppe [75. Meazza Luca] A disp.:Ferretti Ivan, (P) Riccarand Iliano, Rinino Maurizio All.: Capelli Adelmo

Formazione avversaria
VENEZIA-MESTRE CALCIO: Dore, Pevarello, Pederzoli, Filisetti, Frascella, Favaretto, Lomanno [64. Zanuttig], Rastelli [78. Beghetto], Fiorini, Mantovani, Marchetti. A disp.: Bianchet, Billia, Guiotto. All.: Mazzola Ferruccio

Arbitro: Ceccarelli Daniele (Ciampino).
Note
Espulsi: Carnio [A] Ammoniti: Fioraso [A], Favaretto [V], Tortora [A], Fiorini [V] Angoli: 7-7. Spettatori oltre 4.000 (3.817 paganti) per un incasso di 34 milioni di lire. Giornata di pioggia e terreno pesantissimo Inizio gara ore 15.00 Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria del dottor Mauro Grassano, ex dirigente dell'Alessandria Calcio.

Commento
Deciso ai rigori il risultato (2-1) che premia il Venezia ALESSANDRIA SEGNA IL PASSO S'allontanano a Mestre i sogni di primato dell'Alessandria. La formazione di Capelli si è dovuta arrendere al termine di una partita particolarmente nervosa e combattuta, che ha visto come protagonista l'arbitro Ceccarelll di Clampino. Tre rigori nel primo del quali quello del Venezia, contestato. Poco dopo l'inizio era la punta lagunare Marchetti ad entrare in area sulla sinistra e, spalle alla porta, aveva un contrasto con un difensore grìgio. Per l'arbitro si trattava di rigore, nonostante le proteste ospiti: la trasformazione di Pederzoli con un tiro centrale, ha indubbiamente condizionato il resto del confronto. L'Alessandria si è gettata all'attacco senza, però, prestare il fianco a offensive avversarle. La squadra di Capelli ha preso in mano le redini del confronto sfruttando la pochezza del centrocampo lagunare, che ha sofferto più del dovuto la pressione ospite. Ad inizio ripresa, il rigore per l'Alessandria: filtra un pallone in area e Perarello interviene su un attaccante grigio procurando un penalty che Marescalco trasforma. Immediata reazione del locali nemmeno cinque minuti dopo Lomarno lanciato da solo in area viene falciato. Nuovo rigore, nuovo gol di Pederzoli. A questo punto l'Alessandria si getta In avanti senza però creare azioni pericolosissime, e Venezia Mestre che sfruttava gli spazi lasciati dal grigi. Nulla cambia con molte recriminazioni negli spogliatoi da parte piemontese. (La Stampa - Ed. Sport) TUTTI D’ACCORDO: DOMENICA AI GRIGI È MANCATO SOLTANTO IL RISULTATO Il gioco promuove l'Alessandria Ed intanto Amisano protesta in Lega per arbitro di Mestre «Abbiamo avuto conferma che la nostra squadra non è seconda a nessuno. La realtà che domenica si è giocato in undici contro dodici e forse avremmo dovuto fare quattro gol per vedercene riconosciuti due». A Gino Amisano, tanto per usare un eufemismo, non è piaciuto l’arbitraggio del signor Ceccarelli ai Ciampino che domenica a Mestre ha concesso due rigori alla squadra di casa ed uno all’Alessandria. Decisioni che hanno lasciato il segno sul big match della giornata, tanto che è lecito chiedersi se un incontro così importante non avrebbe meritato una direzione di gara diversa, caratterizzata da decisioni più assennate. E la società di via Gentilini presenterà una protesta ufficiale presso la Lega di serie C. Oltre al “penalty” che ha dato una svolta alla gara, ci sono da mettere sul piatto della bilancia anche il gol annullato a Scarabelli, l’espulsione di Carnio, la mancata ammonizione di Filisetti che ha scaraventato contro un terrapieno della rete di recinzione il grigio Benetti, uscito quindi per infortunio. Insomma, ce n’è abbastanza per dimostrare che nella partita clou del quarto turno, ì grigi non hanno potuto difendersi come probabilmente si aspettavano. Subito in salita la partita, con lo svantaggio per il gol su tiro dagli undici metri, quindi il difficoltoso ma meritato pareggio, poi la nuova rincorsa aa handicap dopo il nuovo (peraltro legittimo, questa volta) calcio ai rigore ed ancora il pareggio raggiunto e non concesso quando la squadra era in inferiorità numerica, ed infine il tiro di Fioraso, respinto ad un passo dalla linea del gol dal solito Filisetti. Tuttavia Amisano, sbollita la rabbia, già negli spogliatoi del “Baracca” di Mestre faceva pubblico elogio dei giocatori alessandrini: «Io sono contentissimo della mia squadra — diceva il patron — che ritengo sia superiore al Venezia, cosa che avrebbe potuto tranquillamente dimostrare se non ci fossero stati gli svarioni dell’arbitro». Lo spettacolo, per gli oltre quattromila di Mestre (foltissima ed appassionata, come al solito, la rappresentanza alessandrina sugli spalti) non è mancato. Qualcuno in tribuna stampa ha detto con un pizzico umorismo, ma anche con realismo: «Di fronte ci sono due squadre di CI, mentre l’arbitro, purtroppo...era soltanto di C2». In effetti, sia la formazione di Ferruccio Mazzola che quella di Adelmo Capelli hanno fatto tutto quanto era umanamente possibile per superarsi a vicenda. Ea il campo difficilissimo non ha ostacolato le manovre, spesso in profondità, oppure caratterizzate da un fitto fraseggio e da pochissimi errori. L’Alessandria ha rispolverato il modulo esterno, facendo leva sui centrocampisti Corsi e Grandi, bravi (Grandi, in particolare) anche in copertura e affidandosi in difesa alle marcature di Giorgi su Fiorini e di Fioraso su Marchetti. Dopo lo svantaggio, con lucida determinazione, capitan Marescalco e compagni sono ripartiti a testa bassa verso la porta difesa dal non impeccabile Dorè. C’è stato un solo momento in cui la capolista, approfittando della possibilità ai colpire di rimessa, ha avuto il sopravvento del gioco, dal 5’ al 19’. In quei minuti Marchetti, che poi e stato ben controllato da Germano Fioraso, si è messo in mostra (10’) con un numero di classe: controllo, palleggio e destro al volo di poco fuori. È stato l’ultimo guizzo del Venezia Mestre, che poi si è reso pericoloso con Fiorini soltanto su punizione. Per contro, le manovre dell’Alessandria avevano l’unica pecca di non venire adeguatamente finalizzate. Poteva essere la partita di Benetti, che la spinta galeotta di Filisetti metteva troppo presto fuori gioco. Capelli si affidava a Searabelliy ottenendo peraltro la risposta che cercava, cioè che il neo acquisto è pronto per l’esordio a tempo pieno. Nella partita dei colpi di scena, dopo il rigore trasformato da Marescalco (lancio di Ciccio in area, fallo netto di Pevarello) ci stava anche il nuovo vantaggio del Venezia Mestre, nell’unico momento di distrazione dell’Alessandria, pagato carissimo: il giovane talento Giorgi permetteva a Fiorini di battere rapidamente una punizione per il velocissimo Lomanno che entrava in area facendosi agganciare da Carnio. Per il giovane stopper cremonese l’unico neo in una partita, come detto, impeccabile. Anche Edoardo Reja, ex allenatore mestrino, ma soprattutto ex giocatore dell’Alessandria in serie B, faceva un lucido esame della situazione: «Il Venezia tecnicamente ha qualcosa in più delle altre squadre, ma l’Alessandria come squadra mi é piaciuta parecchio, ha possibilità enormi in questo campionato». E negli spogliatoi, quasi in sintonia con questo discorso, mister Capelli replicava: «Per fortuna che il calcio ti dà subito la possibilità di una rivincita: pensiamo già a ricevere domenica il Varese». Contro la deludente formazione lombarda, non dovrebbe essere in dubbio la presenza di Luciano Benetti; le radiografie hanno escluso la frattura del polso destro: si tratta soltanto di una forte contusione. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Casale – Pordenone 1-2 Giorgione – Treviso 2-0 Legnano – Pro Patria 0-0 Novara – Mantova 1-1 Pergocrema – Pro Sesto 0-1 Sassuolo – Telgate 0-0 Suzzara – Vogherese 0-2 Varese – Chievo 1-2 CLASSIFICA: Venezia, Chievo p. 8; Vogherese 7; Pordenone, Legnano 6; Alessandria, Telgate 5; Giorgione, Novara, Pro Patria, Sassuolo, Pro Sesto, Suzzara, Treviso 3; Casale, Mantova 2; Varese, Pergocrema 1 MARCATORI: 4 RETI: Zobbio (Vogherese). 3 RETI: Mosele (Telgate), Codice (Suzzara), Mazzeo (Novara), Folli (Chievo). 2 RETI: Marescalco (Alessandria), Fiorio (Chievo), Marcellino (Legnano), Cavalletti (Pergocrema), Lenarduzzi e Bressani (Pordenone), Onorini (Pro Patria), Schincaglia (Treviso), Marchetti, Pevarello, Fiorini e Pederzoli (Venezia Mestre). 1 RETE: Calamita e Luxoro (Casale); Schenardi (Sassuolo); Cerrone (Pro Sesto); Parisi e Verdicchio (Varese); Lamia Caputo (Mantova); Martini, Marescalco, Tortora e Bisoli (Alessandria); Rovellino e Bertini (Legnano); Folli, Bertolutti e Sapienza (Chievo) Il punto sul campionato Assieme al Venezia mantiene la vetta il Chievo che ha sconfitto il Varese al “Franco Ossola” per 1-2, rimane attaccata la Vogherese che ha espugnato Suzzara per 2-0. Mezzo scivolone del Legnano che nel derby con la Pro Patria non riesce ad andare oltre lo 0-0 di partenza. Importante vittoria in trasferta della Pro Sesto a Pergocrema per 0-1. Il Casale è stato superato in casa, in rimonta, per 1-2 dal Pordenone; espulsi quattro giocatori e l’allenatore Sacco. Il Novara è bloccato, in casa, per 1-1 dal Mantova, a undici minuti dal termine della gara, un’autorete di Bonacina, ha negato il primo successo ai padroni di casa. In coda alla classifica rimangono Varese e Pergocrema a 1 punto.

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