Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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21-02-1988 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1987/1988
Serie C2

Alessandria Calcio US - Venezia-Mestre Calcio 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 17. Marescalco F.[A] 20. Fiorini [Ve]

Alessandria Calcio US Merlo Sandro, Panizza Emanuele, Fioraso Germano, Bisoli Pierpaolo, Carnio Fausto, Scarabelli Alessandro, Rinino Maurizio, Corsi Paolo, Marescalco Franco, Mastini Fabrizio, Tortora Giuseppe A disp.:Bordini , Galeano , Gotta Andrea, Meazza Luca, (P) Riccarand Iliano All.: Capelli Adelmo

Formazione avversaria
VENEZIA-MESTRE CALCIO: Dore, Pevarello, Filisetti, Pederzoli, Frascella, Rastelli, Favaretto [89. Zanuttig], Sorbi, Fiorini, Perinelli, Marchetti [77. Guiotto]. A disp.: Bianchet, Ricci, Lomanno. All.: Mazzola Ferruccio

Arbitro: Griffo Giuseppe Marcello (Palermo)
Note
Ammoniti: Marchetti [V] Angoli: 2-3 Spettatori circa 8.000 (6781 paganti) per un incasso di 87.612.000 lire Giornata di sole Gara iniziata alle ore 15.00

Commento
IL BIG MATCH CON IL VENEZIA NON HA MODIFICATO L’ASSETTO DELLA CLASSIFICA L’Alessandria resta ancora in corsa Ma adesso diventa indispensabile vincere a Varese «Non ho mai promesso la promozione, ho comunque detto che sarà nostra intenzione tenere viva l’intenzione degli sportivi fino alle ultime giornate. Per la C1 ci sarà da lottare fino a giugno e noi dobbiamo cercare di restare attaccati a questa speranza e continuare domenica dopo domenica il nostro campionato». Adelmo Capelli non si arrende e promette invece ancora battaglia. La gara più attesa della giornata, tra Alessandria e Venezia Mestre, si è conclusa in parità e, come spesso accade nelle partite troppo attese, non ha detto nulla di nuovo. Ha semmai accentuato, la sfida del “Moccagatta”, la supremazia della capolista che domenica era troppo più forte della rabberciata Alessandria che il suo allenatore è stato “costretto” a mandare in campo. Senza Giorgi, Benetti, Miani e Ferretti, era difficile reggere il passo dello squadrone ai Ferruccio Mazzola che a centrocampo ha condotto il gioco a piacimento, approfittando anche del calo ai rendimento di Mastini e di Scarabelli e dell’impaccio di Bisoli, a disagio se rimosso dal suo settore preferenziale destro. I grigi hanno sognato per 3’, il tempo per gioire del fantastico gol di Ciccio Marescalco. Poi Fiorini ha risposto da par suo alla rete del bomber di casa e la convinzione della squadra veneta di essere veramente la prima della classe si è ulteriormente rafforzata. Mister Capelli punta l’indice sui problemi di organico che l’Alessandria si trascina da tempo. «Sono tre o quattro mesi — dice — che mi auguro di poter giocare al complete, spero che prima o poi ci capiterà, in questo campionato. Nelle condizioni in cui abbiamo affrontato il Venezia non si poteva forse pretendere di più. Certo, se avessimo avuto la forza di tenere il risultato per qualche minuto ancora, avremmo anche centuplicato le nostre energie per cercare i due punti». Invece, nella seconda parte della partita, l’Alessandria ed il Venezia Mestre hanno rallentato il ritmo, elevatissimo nella prima frazione di gioco. Anche Marescalco e compagni si sono accontentati del risultato di parità che non comprometteva il prosieguo del campionato. Del resto, il contropiede degli ospiti era in agguato e al 39’ della ripresa, su fuga di Sorbi e palla invitante per Guiotto, poteva anche scapparci la beffa. Per fortuna dei grigi, l’attaccante del Venezia ha fallito la più comoda palla gol non riuscendo a segnare. Ha aggiunto Capelli: «Bisogna innanzitutto dire che il Venezia ha dimostrato di meritare la posizione che occupa. È già importante essere riusciti, nella ripresa, a tenerlo nella propria metà campo ». Il pubblico, il meraviglioso pubblico del “Moccagatta” meritava qualcosa di più. La risposta all’appello dei dirigenti c’è stata, eccome: circa ottomila spettatori, nonostante la concomitanza con la sfilata di carnevale ed una novantina di milioni di incasso che, a conti fatti, fanno azzardare un bilancio di fine anno che sfiora il miliardo. Forse neppure il più inguaribile ottimista poteva sperare tanto in un anno in cui i derby tradizionali (come quello col Novara, ad esempio) non hanno portato sostenitori avversari ad ingrossare il pubblico di casa e le prime della classe (oltre al Venezia) si chiamano Chievo e Telgate, squadre seguite da pochi intimi. Marescalco e compagni fine partita si radunano a centrocampo per i soliti saluti e a fine partita, con sincerità, l’allenatore conferma: « Pubblico straordinario, meraviglioso ». Ma dall’inizio del girone di ritorno l’Alessandria non è riuscita a regalare ai suoi fedelissimi la gioia della vittoria. Spesso le sono stati fatali i secondi 45’ di gioco. Certamente — e qui concorda anche il mister — a questo punto Marescalco e compagni devono iniziare a vincere anche fuori casa (dove peraltro il rendimento dell’Alessandria è sempre stato elevato, superiore a quello delle gare casalinghe) iniziando magari da domenica col Varese. Allo stadio “Ossola” rientreranno sia Giorgi che Ferretti che hanno scontato le rispettive squalifiche, ma non è ancora certa l’utilizzazione di Miani e neppure di Benetti, che lamenta una infiammazione al bicipite femorale destro. Capelli spera di averli in campo con il Telgate, tra dieci giorni. Le assenze dei due titolari si sono rivelati particolarmente pesanti per la squadra del presidentissimo Amisano (che domenica ha sofferto tantissima nella tribuna dei vip). Difficile “inventare” sostituti all’altezza della situazione, anche dal punto di vista tattico. Rinino, dopo la bella prova di Crema, è incappato in una giornata anonima ed anche Corsi, puntiglioso e pieno di buone intenzioni, non è riuscito a reggere da solo al terribile tandem Sorbi- Perinelli, autentici trascinatori della capolista. Le note liete sono venute dai due marcatori, Panizza e Fioraso, che hanno finito per mettere la museruola a Fiorini e Marchetti anche se, a dimostrazione della pericolosità della coppia offensiva ospite, è bastato il solito batti e ribatti nell’area di Merlo per consentire all’ex laziale di fare gol. Una storia che si ripete e che forse spiega perché l’Alessandria non ha ancora dimostrato di essere l’alternativa numero uno al Venezia. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) L'ALESSANDRIA NON SA DIFENDERE IL VANTAGGIO Andata in vantaggio al 17’ con una bella rete di capitan Franco Ciccio Marescalco, l'Alessandria si è fatta raggiungere, soltanto tre minuti dopo, dal Venezia Mestre, con un gol di Fiorini, e la partita è poi proseguita senza grosse emozioni, a parte un'occasione d'oro che i lagunari hanno sprecato in modo incredibile. Un pareggio giusto, considerato il gioco svolto da entrambe le formazioni, che soddisfa i capolista, mentre non è del tutto positivo per i grigi che, con 26 punti in classifica, sono preceduti dallo stesso Venezia Mestre a quota 32 e a 29 da un terzetto formato da Telgate, Mantova e Chievo. “Il discorso promozione resta ancora aperto e penso che il campionato sia sempre più vivo — commenta l'allenatore alessandrino Adelmo Capelli, da qualche mese, però, per infortuni, squalifiche o altro, non riusciamo a scendere in campo con la formazione al completo”; Ieri i grigi hanno dovuto rinunciare a Milani, Ferretti, Grandi, Giorgi e Benetti, assenze che senza dubbio si sono fatte sentire nell'economia del gioco, togliendo forse all'Alessandria la possibilità di difendere il vantaggio. è stata una partita molto corretta — un solo ammonito, il veneziano Marchetti, per simulazione — che ha offerto un buono spettacolo, degno del pubblico alessandrino accorso molto numeroso malgrado la concomitanza con la sfilata dei carri carnevaleschi: oltre 7500 i presenti, del quali 6781 i paganti, per un incasso record di circa 88 milioni. «Un pubblico meraviglioso, eccezionale», è stato il giudizio di mister Capelli. Prima del calcio d'avvio, i giocatori e il pubblico hanno reso l'ultimo saluto, con un minuto di raccoglimento, al giornalista sportivo alessandrino Pino Patti, stroncato, all'alba di sabato, da un Infarto. La prima azione pericolosa è del Venezia Mestre, all'8', con Pertnelli che, sull'uscita di Merlo, alza troppo la conclusione, mentre tre minuti dopo, una legnata di Sorbi finisce contro l'esterno della rete. Reagiscono con ordine i padroni di casa ed al 17' arriva la prima rete della giornata: Scarabelli serve bene al centro e Ciccio Marescalco gira con classe, insaccando alle spalle di Dorè. Mentre il tifo locale è alle stelle, arriva, al 20', il pareggio veneziano: servito da Sorbi e forse Involontariamente aiutato anche da Bisoli, Fiorini, dall'altezza del dischetto del rigore, tira a fil di palo e sorprende l'estremo difensore alessandrino. Al 28' Marescalco rimette Indietro per Corso, ma Pederzoll è più rapido a liberare In corner; intervento che ripete al 30' sulla conclusione di Mastini servito In area da Tortora. Un minuto dopo, un secco rasoterra di Marescalco viene parato da Dorè. Nella ripresa, il Venezia - Mestre, pagò del pareggio, si limita a controllare il gioco, con rapidi contropiede di alleggerimento. Al 48' Marescalco evita Frascella e Pederzoll, poi appoggia su Rinino che si fa precedere da Filisetti; al 79' servizio di Bisoll per Mastini, il cui lungo tiro passa alto sulla traversa. All'85' gli ospiti sprecano una ghiotta occasione: bel servizio di Sorbi per Guiotti che, con Merlo completamente fuori causa, manca clamorosamente la conclusione. “Una partita giocata ad armi pari, con un'Alessandria che in qualche occasione ci ha messo in difficoltà, n gioco è stato vivo, maschio, atleticamente valido». Questo il commento di Ferruccio Mazzola, mister dei veneziani, al termine dell'incontro. “Giusto il risultato, anche se abbiamo sbagliato un gol nel finale — ha aggiunto Mazzola —; penso che l'Alessandria sia ancora in grado di battersi per la promozione. Mi è apparsa una formazione valida e ben guidata». “Una accettabile partita, peccato, dopo il gol di Marescalco, di non essere riusciti a conservare il vantaggio. Sarebbe stato un successo che ci avrebbe dato maggiore stimolo per tentare in futuro di agguantare le fuggitive. Probabilmente tutto sarebbe stato più facile con la squadra al completo. Ora dobbiamo cercare di vincere in trasferta, a cominciare da domenica, a Varese. Ma complessivamente sono soddisfatto. Una cosa è certa, sappiamo mantenere vivo il campionato. Siamo ancora nel giro promozione». (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro)) RISULTATI: Chievo - Varese 0-0 Mantova – Novara 1-0 Pordenone - Casale 2-0 Pro Patria – Legnano 1-4 Pro Sesto – Pergocrema 1-1 Telgate – Sassuolo 2-0 Treviso – Giorgione 0-4 Vogherese – Suzzara 1-1 CLASSIFICA: Venezia p. 32; Telgate, Chievo, Mantova 29; Alessandria 26; Legnano, Pordenone, Novara 21; Giorgione, Vogherese 20; Treviso 19; Sassuolo 18; Suzzara 17; Pro Sesto, Varese, Pergocrema 16; Casale, Pro Patria 14 MARCATORI: 9 RETI: Fiorini (Venezia Mestre), Zobbio (Vogherese), Marescalco (Alessandria), Gava(Pordenone). 8 RETI: Mosele (Telgate). 7 RETI: Marchetti (Venezia Mestre), Seveso (Telgate), Lenarduzzi (Pordenone), Bertini e Ti-rapelle (Legnano), Trombetta eFinozzi (Giorgione), Fiorio(Chievo). 6 RETI: Mazzeo (Novara), Pescatori e Solimeno (Pro Sesto) Il punto sul campionato Immutate le distanze tra primo e secondo posto in classifica: vincono Telgate, 2-0, al Sassuolo e il Mantova che ha la meglio, all’87, sul Novara, gli azzurri sono scesi in campo senza quattro titolari. Il Pordenone ha superato per 2-0 il Casale che non ha demeritato, il vantaggio dei friulani è stato viziato da un rigore dubbio. La Vogherese è fermata sul pari, in rimonta, 1-1 dalla Pro Sesto. Ultima la Pro Patria, battuta per 1-4 in casa dal Legnano

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