Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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17-04-1988 - Giornata: 28 - Busto Arsizio - Carlo Speroni	Stagione: 1987/1988
Serie C2

Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 2 (0 - 1)
RETI: 71. Testa La Mura [Pr] , 87. aut. Bollini [Pr] 40. Marescalco F.[A]

Alessandria Calcio US Merlo Sandro, Meazza Luca, Panizza Emanuele, Bisoli Pierpaolo, Carnio Fausto, Scarabelli Alessandro [60. Fioraso Germano], Benetti Luciano, Grandi Marcello, Marescalco Franco, Mastini Fabrizio, Tortora Giuseppe [72. Corsi Paolo] A disp.:Ferretti Ivan, (P) Riccarand Iliano, Rinino Maurizio All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Mazzantini, Pocorobba, Paleari, Tumiati, Zaninetti, Gozzoli [46. Scala], Bollini, Diana (II) Giacomo, Giandebiaggi [68. Testa La Muta], Onorini, Pessina. A disp.: Mariotti, Verpilio, Misuraca. All: Visintin Carlo

Arbitro: Rausa Mario (Siena)
Note
Ammonito: Grandi [A], Pocorobba [P], Gozzoli [P] Angoli: 7-7 Spettatori: 1.200 circa (582 paganti) per un incasso di 5.250.000 lire. Giornata nuvolosa, terreno in discrete condizioni Gara iniziata alle ore 15.30

Commento
ARRIVA LA SECONDA VITTORIA ESTERNA DEI GRIGI L’umiltà esalta l’Alessandrla Dopo la prodezza di Ciccio, decisiva un’autorete A sei giornate dal termine, quattro lunghezze dal Mantova. Nonostante i richiami alla prudenza di Ballacci, il popolo dei tifosi alessandrini passa al setaccio i numeri del campionato di C2 che sta entrando nella sua fase cruciale, lasciando ancora un piccolissimo spiraglio per le speranze alessandrine. Soprattutto in previsione dello scontro di domenica prossima con il Chievo, beffato in casa dal Telgate e poi del possibile big match della penultima di campionato con il Mantova. Domenica a Busto Arsizio intanto la truppa di Ballacci ha agguantato la seconda vittoria esterna della stagione, la seconda affermazione del girone di ritorno. Un buon primo tempo, per i “grigi”, una ripresa decisamente meno brillante, condizionata dal forcing dei bustocchi che hanno raggiunto un meritato pareggio e che forse non avrebbero meritato una sconfitta tanto bruciante, maturata nelle battute finali di un incontro inaspettatamente interessante. L’Alessandria è passata a condurre grazie ad un fantastico, straordinario gol di Ciccio Marescalco, una prodezza che ha lasciato di stucco il pubblico dello “Speroni” , in piedi ad applaudire ed anche la panchina alessandrina, che ha dovuto stropicciarsi gli occhi prima di credere a quanto aveva assistito. In omaggio al bomber calabrese raccontiamo subito la prodezza che ha dato il primo vantaggio agli ospiti. Punizione pennellata di Mastini per Marescalco, una di quelle palle a parabola sul quale un attaccante (che non sia Marescalco) il più delle volte è “costretto” a fare una figuraccia. Esempio: controllo difficile con recupero del diretto marcatore, oppure solito tiraccio che termina oltre la rete di recinzione. Ciccio invece, in splendida coordinazione, ha caricato il sinistro, ha agganciato la palla al volo e l’ha mandata a schiantarsi sul palo lontano e poi in rete. Mazzantini è rimasto sbigottito e, forse (non lo abbiamo notato) deve aver applaudito anche lui. Una rete del genere, al cui confronto 1’eurogol col Venezia è un giochetto da ragazzi, meritava da sola i due punti e così i grigi hanno provato ad approfittare del momentaneo cedimento della Pro Patria, che stava in campo come un pugile che ha appena ricevuto, sul ring, un tremendo uppercut. Infatti i grigi hanno cercato di chiudere definitivamente il conto, un minuto dopo, sugli sviluppi di una bella azione del rigenerato Benetti : il suo cross è stato trasformato in rete da Tortora, con un tiro di piatto, ma il guardialinee che agiva sotto la tribuna ha alzato la bandierina rilevando un fuorigioco di posizione dello stesso tornante. Prima delle due reti, da registrare un discreto predominio territoriale dell’Alessandria, che tuttavia ha concesso alla Pro Patria il primo tiro dell’incontro, di Giandebiaggi, al 3’, dopo una respinta difensiva. Il giovane attaccante parmigiano, rientrato in squadra dopo una lunga assenza per infortunio, ha dimostrato di avere talento. Con lui in campo i “tigrotti” possono mettere paura a chiunque. Infatti ancora il centravanti dei lombardi, al 21’, dopo un guizzo sulla destra, ha centrato rasoterra per il tiro senza pretese del difensore Pocorobba. Merlo, ben piazzato, non ha avuto problemi a bloccare. I primi 45’ hanno visto all’opera, comunque, due squadre in salute. I grigi, che si sono presentati in formazione tipo, hanno giocato come voleva Ballacci, lasciando poco spazio (se si esclude le due opportunità create da Giandebiaggi) agli avversari e poi cercando di chiudere a centrocampo, picchiando il giusto e spazzando in difesa con Panizza e Meazza, messi a guardia dello stesso giovane attaccante e di Pessina. Nella ripresa, viene fuori la rabbia dell’ultima in classifica in formazione di prestigio, visto che la classifica sembra condannare senza possibilità di appello i giocatori biancoblù. Prima Bollini (5’), poi Pessina, lanciato da Scala (16’), sfiorano il pareggio. Il trascinatore dei padroni di casa è Onorini, un centrocampista dai piedi buoni e dal gran carattere. La squadra ormai destinata a retrocedere rispolvera una prestazione come ai vecchi tempi, al punto che il gol di Testa La Muta, il Van Basten dei poveri, è la logica conclusione di un lungo predominio territoriale. Sul passaggio di Pessina, l’attaccante di origine olandese conclude in rete con un tiro “sporco” di destro (30’). È dopo il pareggio è ancora Pessina a sciupare la palla del possibile vantaggio, calciando di esterno tra le braccia di Merlo proteso in tuffo. La partita sembra avviata sul pari quando Bisoli, servito da Mastini, si presenta a tu per tu con Mazzantini per la conclusione ravvicinata che trova sulla strada la gamba di Bollini. La deviazione è determinante ed equivale per la Pro Patria al sigillo eli una sfortunatissima stagione. Si conclude con il pubblico alessandrino che fa due conti e prende atto dello stellone di Ballacci: quattro partite, due vittorie e due pareggi. Dino dovrà ancora lavorare molto per cambiare la mentalità ad una squadra ancora un po’ troppo pazza per un difensivista razionale come l’anziano d.t. di razza emiliana. L’Alessandria ha comunque ancora cartucce da sparare e domenica verificherà al “Moccagatta” quanto fiato abbia ancora il Chievo, castigato al “Bentegodi” dal Telgate. Sognare è vietato, ma a Busto i grigi sono tornati a giocare al calcio (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) LA FORTUNA DA UNA MANO ALL'ALESSANDRIA A BUSTO Il gol decisivo (2-1) su autogol di Bollini a tre minuti dalla fine Anche se aiutata da un po' di buona sorte nel finale. l'Alessandria non ha rubato nulla, ottenendo a Busto, contro l'ormai pressoché rassegnata Pro Patria, una vittoria scaturita dalla maggior classe e compattezza del suo complesso che quando spinge con determinazione sa creare seri pericoli. Solida e dinamica a centrocampo, dove Bisoli sa imprimere una spinta considerevole, la squadra di Ballacci ha dapprima controllato la generosa offensiva dei bustocchi, poi ha costretto i tigrotti stessi a ripiegare gradatamente pur senza offrire, forse, una delle sue migliori prestazioni. Al 3' i padroni di casa impegnano Merlo in una sicura parata su secco tiro di Giandebiaggi. che nel corso della partita risulterà fra i migliori biancoblù. Non si spinge granché in avanti. l'Alessandria, limitandosi ad aspettare i padroni di casa ed a replicare di tanto in tanto. Al 31'. però, si proietta sulla destra l'ex tigrotto Carnio e serve un buon pallone al centro a Marescalco la cui conclusione al volo e deviata in angolo da Mazzantini. E nove minuti dopo gli uomini di Ballarci provano a condurre. C'è un calcio di punizione sulla sinistra, sulla trequarticampo verso l'area della Pro Patria: batte Mastini servendo Marescalco il quale controlla e poi con un gran tiro di sinistro in diagonale manda la palla a picchiare sul palo alla sinistra del portiere e poi in rete. Veramente un gel molto bello. Passano 2' e i grigi vanno nuovamente in rete con Tortora ma l'arbitro, si segnalazione del segnalinee, annulla per fuorigioco di posizione di Benetti, francamente molto discutibile. La Pro Patria inizia il secondo tempo con determinazione alla ricerca del pareggio, che dopo qualche tentativo agguanta al 71’ con un bel tiro di Testa La Muta che, servito da Pessina, si libera di un paio di avversari e infila in rete con un preciso rasoterra alla destra di Merlo. Sospinti dal pubblico, i biancoblù potrebbero addirittura ribaltare la situazione al 74' quando Pessina. lanciato da Testa La Muta. si presenta solo davanti al portiere, tirandogli però addosso. Poco per volta l'offensiva della Pro Patria si spegne e cosi l'Alessandria nel finale riprende il sopravvento. All'87 si proietta perentoriamente in avanti Bisoli. salta in slalom due avversari e batte a rete in diagonale da sinistra a destra: Bollini devia, ma la palla va ad infilarsi nella porta biancoblù sorprendente nettamente il portiere Mazzantini. (La Stampa) RISULTATI: Chievo – Telgate 0-1 Giorgione – Pro Sesto 2-2 Pergocrema – Varese 0-0 Pordenone – Mantova 1-0 Sassuolo – Legnano 0-1 Suzzara – Novara 1-1 Treviso – Casale 2-2 Vogherese – Venezia 1-1 CLASSIFICA: Venezia p.41; Mantova 38; Telgate, Chievo 37; Alessandria 34; Legnano 32; Pordenone 29; Giorgione, Vogherese 27; Treviso 26; Novara 25; Pro Sesto, Sassuolo 24; Varese, Pergocrema 22; Casale 20; Pro Patria 17 MARCATORI: 13 RETI: Zobbio (Vogherese). 12 RETI: Solimeno (Pro Sesto). 11 RETI: Fiorio (Chievo) e Marescalco (Alessandria). 10 RETI: Mosele e Seveso (Telgate), Fiorini (Venezia-Mestre). 9 RETI: Marchetti (Venezia-Mestre), Gava (Pordenone), Tirapelle (Legnano) e Trombetta (Giorgione) Il punto sul campionato La ventottesima giornata è stata caratterizzata da numerosi pareggi, specialmente fra squadre interessate alla lotta per la salvezza, e da quattro risultati piuttosto sorprendenti che interessano in particolar modo la lotta per la promozione, nella quale sembra rientrata, pur con scarse probabilità, anche l’Alessandria. Lo scontro Chievo-Telgate, infatti, si è risolto con la sconfitta interna della compagine veronese, battuta dopo una lunga serie di sedici risultati positivi e raggiunta al terzo posto in classifica dalla squadra di Castelfranco Veneto, mentre il Mantova, pur dominando territorialmente 1’incontro, è stato battuto a Pordenone da una rete beffarda; cosicché l’Alessandria, fortunata vincitrice a Busto Arsizio, si è riportata a quattro punti dal Mantova ed a tre dalla coppia Telgate-Chievo. Dal canto suo il Venezia Mestre è stato fermato sul pareggio per 1-1 sul campo della Vogherese, ma il vantaggio della squadra veneziana è salito da due a tre punti nei confronti del Mantova e da tre a quattro nei confronti della coppia formatasi al terzo posto. Delle compagini che lottano per salvarsi, i risultati migliori sono stati, indubbiamente, ottenuti da quelle che giocavano in trasferta: come la Pro Sesto, che ha pareggiato sul non facile campo di Castelfranco Veneto e come il Varese, che ha pareggiato a Crema in uno scontro-spareggio. Ma anche il Casale, che ha pareggiato per 2-2 sul campo del Treviso, ha conquistato un altro punto prezioso che consente ai nerostellati di continuare a sperare in una non impossibile salvezza. Negativo, invece, il pareggio interno del Suzzara col Novara e traumatica la sconfitta interna del pericolante Sassuolo contro il Legnano (Il Monferrato)

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