Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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15-05-1988 - Giornata: 31 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1987/1988
Serie C2

Alessandria Calcio US - Casale AS 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 91. Tortora G.[A]

Alessandria Calcio US Merlo Sandro, Meazza Luca, Panizza Emanuele, Grandi Marcello, Carnio Fausto, Scarabelli Alessandro, Benetti Luciano [71. Rinino Maurizio], Ferretti Ivan [67. Miani Luciano], Marescalco Franco, Mastini Fabrizio, Tortora Giuseppe A disp.:Galeano , Giorgi Silvio, (P) Riccarand Iliano All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
CASALE AS: Bocchino, Olmi, Luxoro, Mozzone, Oddone, Melchiori, Mirisola, Mocellin [66. Calamita] Tatti, Bizzotto, Marocchino [46. De Riggi]. A disp.: Brancaccio, Tonetto, Castagna. All.: Seghedoni Gianni

Arbitro: Bernardini Riccardo (Rovigo) [Rossetto, Trezzi]
Note
Rigore parato 75. a Bizzotto [C] Ammoniti: Mocellin [C], De Riggi [C], Oddone [C]. Angoli: 6-0 Spettatori: 3.400 (2.668 paganti, incasso L. 33.500.000) Giornata afosa. Inizio gara ore 16.00

Commento
LA BEFFA PER IL CASALE IN PIENO RECUPERO Un gol di Tortora, a tempo regolamentare ormai scaduto, e l'Alessandria si aggiudica il cinquantesimo derby contro il Casale, dopo aver sprecato, per precipitazione ed imprecisione, molte occasioni. I nerostellati hanno subito una sconfitta immeritata, fallendo, ad un quarto d'ora dal termine, la grande occasione di passare in vantaggio con Bizzotto, su calcio di rigore. Il mister casalese. Seghedoni, non ha nascosto l'amarezza per una sconfitta immeritata che potrebbe essere determinante per condannare alla retrocessione la sua squadra. D'altra parte la vittoria, anche se lascia ancora una porta aperta, non servirà probabilmente all'Alessandria per aggiudicarsi la tanto sospirata promozione in C1. Circa 3400 i tifosi al Moccagatta»(con una presenza poco consistente di casalesi) dei quali 2668 paganti, per un incasso di oltre 33 milioni e mezzo. Nei primi minuti, mentre i casalesi mettono in evidenza l'intenzione di difendersi per strappare un risultato di parità, l'Alessandria preme in area avversaria, alla ricerca del gol. Ci prova, al 6', Mastini, ma la difesa ospite libera in corner; sull'azione seguita al calcio d'angolo, Tortora ci riprova ma i nerostellati fanno quadrato e respingono. All'8' Tortora colpisce la traversa. Ancora una bella azione, al 16', di Benetti e Ferretti, poi sul contropiede, avanza il Casale, con uno scambio fra Mozzone, Marocchino e Mozzone, che serve Mirisola: palla a Tatti e nulla di fatto. Insistono i grigi, ma sprecano, al 31' ed al 34', Tortora e Benetti, e non hanno miglior risultato alcuni veloci contropiede dei nerostellati. Alla ripresa del gioco, sfuriata alessandrina, purtroppo però le conclusioni si sprecano (c'è un sospetto rigore, al 47', per atterramento di Marescalco, ma l'arbitro non interviene), con il Casale più preoccupato a difendere la propria porta che ad insidiare quella avversaria. Si arriva cosi all'azione del rigore, al 75': contropiede casalese, Merlo esce, si lascia sfuggire la palla e non trova di meglio che abbracciare De Riggi lanciato a rete. L'arbitro indica il dischetto, calcia Bizzotto ma l'estremo difensore grigio rimedia al mal fatto e respinge. Lo 0-0 sembra ormai scontato. Al 91'. invece, il colpo di scena: ennesima azione alessandrina. Mirisola alleggerisce con un retropassaggio corto a Bocchino che si tuffa, la palla rimbalza sul corpo del portiere e Tortora è pronto a mettere in rete, scatenando l'entusiasmo dei tifosi mandrogni già rassegnati al pareggio. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) I COMMENTI DI ALESSANDRIA - CASALE UN DERBY INCREDIBILE Dopo il rigore fallito da Bizzotto, Tortora segna (91’) e tiene a galla i ‘grigi” Dalle urla «Venduti, venduti!» al tripudio finale, con Pino Tortora, autore del gol che tiene a galla !’Alessandria, che corre verso il pubblico cercando di lanciare la maglia in segno di giubilo. Destino di un derby che il Casale di Seghedoni, senza fare nulla di trascendentale, poteva addirittura vincere e che invece i nerostellati hanno perso, per loro dabbenaggine; cosi come per una sciocchezza, l’Alessandria stava quasi riuscendo a fare harakiri. Meritano ancora un cenno, i due momenti topici dell’atteso match di domenica. Se non altro perche, in tutto il resto della gara i protagonisti, colpa del caldo e anche per via delle tossine accumulate nel corso di una stagione stressante, non hanno saputo offrire altro ai 3.500 spettatori. Trentesimo della ripresa. Merlo si lascia sfuggire un cross alto, palla innocua da addomesticare e la serve sui piedi di Deriggi che sta per infilare nella porta sguarnita ma viene messo a terra dal portiere alessandrino. Il rigore è netto, però l’estremo difensore dell' Alessandria si riscatta gettandosi in volo sulla sinistra e respingendo il tiro a mezz’altezza. Novantunesimo: dabbenaggine in appoggio arretrato di Mirisola che permette a Tortora, dopo un rimpallo, di infilare Bocchino a segnare il gol che scatena l’euforia della curva nord. Il calcio riesce ad offrire emozioni anche quando la gara non riserva, dal punto di vista tecnico, spunti di un qualche interesse. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) INCREDIBILE SCONFITTA DEI NEROSTELLATI CHE RIDUCE CONSIDEREVOLMENTE LE SPERANZE DI SALVEZZA PER LA FORMAZIONE DI SEGHEDONI Casale, harakiri ad Alessandria 1-0 Per perdere esistono migliaia di modi, ma quello scelto domenica dal Casale è probabilmente il peggiore. Una sconfitta incredibile, che rischia di pesare in maniera decisiva sul verdetto finale della stagione, mandando in fumo tutto il lavoro di Seghedoni. Non è il caso di imbastire processi all’uno o all’altro giocatore. Se le colpe dei singoli possono determinare l’uno o l’altro episodio, la somma degli episodi che costituiscono un campionato in genere dà l’esatta misura del valore di una squadra. E se il Casale retrocederà, non potrà che recriminare sui propri errori. Quella di Alessandria è stata l’ennesima occasione perduta, la più clamorosa, la più bruciante, come si leggeva chiaramente a fine gara negli occhi delle centinaia di tifosi nerostellati che avevano accompagnato la squadra nella partita della speranza. I grigi ancora (teoricamente) in corsa per la promozione, i nerostellati in un buon momento, alla rincorsa della salvezza. Sembravano le premesse per un derby vibrante. Il titolo, invece, potrebbe essere questo: «C’era una volta il derby». In certe occasioni il campanilismo divide e accende gli animi; in altre, la vicinanza geografica sembra invece originare alleanze nuove. Quando il pubblico di Alessandria si è accorto che la propria squadra non credeva più nella promozione, quasi quasi ha finito per sposare la causa di questo Casale sofferente, stordito, incapace di costruire gioco. «Venduti, venduti»: così gridava la curva al 76’, in direzione dei propri beniamini, quando una clamorosa papera di Merlo originava un calcio di rigore per il Casale che mai si era affacciato nell’area avversaria. Sembrava quasi logico che la fine dei sogni dei «grigi» coincidesse con il rifiorire delle speranze dei nerostellati, cui si presentava la migliore delle occasioni per fare un passo decisivo verso la salvezza. Ci attendevamo l’esecuzione di Tatti, mentre dalla panchina partiva l’ordine di affidare il tiro a Bizzotto. Una rincorsa breve, che tradiva la preoccupazione del momento, un tiro centrale, a mezz’altezza: Merlo non chiedeva di meglio per farsi subito perdonare e ribatteva. Pazienza, lo 0-0 ormai ci stava tutto, con un’Alessandria che a tratti era sembrata quasi rinunciataria e con i nerostellati a contare i minuti. Anche l’arbitro guardava il cronometro che scandiva già i secondi del recupero, quando il Casale, in possesso di palla nella metacampo avversaria, cercava Bocchino con un lungo passaggio a ritroso. Palla dal portiere a Mirisola che effettuava il passaggio di ritorno sul quale, più lesto di Bocchino, si avventava Tortora che vinceva il rimpallo con l’estremo difensore e si trovava la porta spalancata, sguarnita, troppo grande perchè il pallone non finisse nel sacco. Così, in quindici minuti scarsi, dal possibile successo il Casale passava alla grande amarezza della sconfitta. Ora, le speranze di salvezza sono più fievoli, legate non solo alla possibilità dei nerostellati di conquistare ancora un buon gruzzolo di punti (ma ce ne vorranno sei in tre partite) ma anche alle disgrazie altrui. Tutto quanto è accaduto al «Moccagatta» prima dell’episodio finale ha ora valore assai relativo. È stata una brutta partita, con l’Alessandria ad attaccare più per rispettare un copione prestabilito che per autentica convinzione nella possibilità di lanciarsi ancora verso la C-uno. Dall’altra parte un Casale contratto, che evidentemente paga lo stress di un finale da condurre a ritmi forzati per risalire la china e ha giocato al «Moccagatta» la peggior partita della gestione Seghedoni. Ma ai nerostellati il punto può bastare. I nerostellati vanno talvolta in affanno più per preoccupazioni proprie che per effettiva pressione avversaria, ma i patemi d’animo non sono molti. All’8’ un Tortora si stampa sulla traversa; sulla ribattuta Bocchino è bravo a neutralizzare su Benetti. Al 32’, su cross corto di Marescalco, Tortora conclude a lato da buona posizione. Al 41’ Melchiori «telefona» il primo tiro nerosteljato a Merlo. Nella ripresa da segnalare una deviazione aerea di Tortora fuori bersaglio al 49’, poi un tiro-cross di Marescalco che si perde su fondo al 53’ e una conclusione non molto pericolosa di Mocellin al 58’ . A questo punto la partita si annacqua ulteriormente nella girandola delle sostituzioni, ma Merlo al 76’ «buca» la presa su un innocuo cross di Melchiori, favorendo l’ intervento di De Riggi. L ’attaccante non è lesto a battere a rete ed il portiere fa in tempo a travolgerlo. L’arbitro indica il dischetto e Bizzotto sbaglia. Il Casale va in tilt, corre un paio di rischi (punizione inesistente dal limite calciata da Marescalco fuori bersaglio e colpo di testa da distanza ravvicinata di Tortora parato da Bocchino) ma quando sembra finita accade l’incredibile. (Il Monferrato - Marco Giorcelli) RISULTATI: Novara – Pro Sesto 0-0 Pergocrema – Sassuolo 1-0 Pordenone - Treviso 0-0 Pro Patria – Mantova 1-3 Suzzara – Giorgione 2-1 Telgate – Varese 2-2 Venezia – Legnano 1-0 Vogherese – Chievo 1-1 CLASSIFICA: Mantova, Venezia p.43; Telgate 41; Alessandria 39; Chievo 38; Legnano 35; Pordenone 33; Giorgione, Treviso, Vogherese 29; Pergocrema 28; Pro Sesto, Novara 27; Varese, Sassuolo 26; Casale, Suzzara 24; Pro Patria 17 MARCATORI: 13 reti: Solimeno (Pro Sesto), Zobbio (Vogherese), 12: Marescalco (Alessandria), 11: Fiorio (Chievo), Mosele (Telgate), 10: Tirapelle (Legnano), Gava (Pordenone), Seveso (Telgate), Fiorani (Venezia), Il punto sul campionato La «trentunesima» ha emesso finalmente una sentenza definitiva: la condanna della Pro Patria alla retrocessione: ma a tre giornate dal termine, questo traumatico campionato ha ancora aperti diversi difficili problemi e sarà sicuramente disputato fino all’ultimo... infarto. Con la vittoria di Busto Arsizio, infatti, il Mantova ha mantenuto la prima posizione guadagnando un punto nei confronti del Telgate, così come il Venezia che, superando il coriaceo Legnano per 1- 0, si è mantenuto a braccetto del Mantova. Ma tanto il Telgate, a due punti dalla coppia di testa dopo il pareggio per 2- 2 col Varese, quanto l’Alessandria, staccata di quattro punti, sono ancora in corsa per la promozione in Cl. Quanto alla lotta per la salvezza, sono peggiorate le posizioni del Casale, sfortunatissimo ad Alessandria e battuto dai grigi con un gol segnato al 91’ dopo aver fallito un calcio di rigore un quarto d’ora prima, e del Sassuolo, battuto dal Pergocrema per 1-0. Hanno ottenuto punti preziosi, invece, oltre al già citato Pergocrema, il Varese sul difficile campo del Telgate, la Pro Sesto, che ha ottenuto il suo quarto pareggio consecutivo sul campo del Novara, tuttora impegolato nella lotta per non retrocedere, ed il Suzzara che, superando per 2-1 il Giorgione, ha raggiunto la squadra concittadina al terz’ultimo posto. Senza nessuna importanza di classifica il pareggio in bianco tra Pordenone e Treviso, e più positivo per la Vogherese che per il Chievo il pareggio per 1-1 fra le due compagini, che non lascia più quasi nessuna speranza di promozione alla compagine veronese, superata anche dall'Alessandria e scesa al quinto posto della graduatoria. (Il Monferrato).

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