Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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29-05-1988 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1987/1988
Serie C2

Alessandria Calcio US - Mantova AC 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 32. Battistella [Ma] , 81. Mazzi [Ma]

Alessandria Calcio US Merlo Sandro, Meazza Luca, Panizza Emanuele, Bisoli Pierpaolo, Carnio Fausto, Fioraso Germano, Benetti Luciano [64. Rinino Maurizio], Grandi Marcello [66. Miani Luciano], Marescalco Franco, Mastini Fabrizio, Tortora Giuseppe A disp.:Corsi Paolo, Ferretti Ivan, (P) Riccarand Iliano All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
MANTOVA AC: Brocchi, Pozzi, Sergio, Pedrazzini, Bobbiesi, Danova, Mazzi, Canzian, Baldini [87. Poma], Bocchinu, Battistella [69. Bertoldo]. A disp.: Arisi, Groppi, Cesario. All.: Corso Mario

Arbitro: Magliulo Christian (Torre Annunziata)
Note
Ammoniti: Bisoli [A]; Sergio [M] Calci d'angolo: 6-7 Spettatori: 3.200, 2.388 paganti, incasso 33 milioni e mezzo Gara iniziata alle ore 16.30

Commento
LE DICHIARAZIONI DEL “DITI” DOPO LA PARTITA CON IL MANTOVA Ballacci: «Ecco peroro me ne vado» «Se fossi rimasto avrei rotto il giocattolo» In certi casi è d’obbligo ..iniziare dalla fine. Dino Ballacci, dopo 1‘assaggio” di, venerdì. sera, definisce i contorni della sua presa di posizione che ha suscitato scalpore, come spesso capita quando le cose si dicono con franchezza, fuori dai denti .Il d.t. non resta ad Alessandria, visto che all’interno della società non esiste una unanimità di intenti. Il suo è un discorso chiuso» e Dino non fa fatica ad ammetterlo: «Mi sono arrabbiato tantissimo — chiarisce —, in quanto credevo di meritare maggiore chiarezza da parte dei dirigenti. Bastava, in sostanza, che mi dicessero come stavano realmente le cose e non finissi per saperlo per vie traverse, come è capitato». La bomba è esplosa, come detto, dopo la prima presa di posizione del mister, diventata pubblica nella tarda serata di venerdì. In seguito alle dichiarazioni di Ballacci, che decideva di non restare per non creare frattura all'interno dell’Alessandria, la società di via Gentilini con un breve comunicato (distribuito in pochissimi esemplari) ha fatto sapere che in una precedente riunione di consiglio era stato deciso all'unanimità di riconfermare il tecnico che aveva preso il posto di Capelli ma che dopo le dichiarazioni di quest’ultimo, «lesive per il prestigio dell’Alessandria» e facenti riferimento a voci «inattendibili», gli stessi dirigenti si vedevano costretti a riprendere in esame la situazione nella riunione di stasera, martedì. Pronunciamento peraltro superfluo visto che Dino Ballacci sembra irremovibile nel suo «no». «Forse ho usato un tono poco educato nei confronti di una parte del consiglio — aggiunge il tecnico — e per questo chiedo scusai ma dopo aver: avuto ampie assicurazioni mi sono sentito come preso in giro...». Ad un tratto entra in causa anche il consigliere Angelo Faccini, che cerca di ricomporre una frattura che sembra insanabile. Ballacci non accetta spiegazioni, sembra sicuro di quello che dice, si accalora. Poi aggiunge: «Al presidente avevo ripetuto: se ci sono dei problemi, davvero, ditemelo; alla stampa possiamo sempre spiegare che me ne vado per motivi familiari. Avrei lasciato Alessandria con tutta tranquillità, ero addirittura disposto a collaborare con il mio successore, potevo dargli qualche consiglio per non fargli perdere tempo ad individuare le lacune della squadra. Invece, ancora qualche settimana fa, il vice presidente Puppo mi aveva detto: «Ballacci, disponibile a restare con noi?»; io, come sapete, ho risposto che dovevo informare mia moglie e poi ho detto di sì. Successivamente, visto che passava del tempo e che non si prendeva una decisione, ho iniziato a pensare che qualcosa andasse storto. Ed ho saputo che erano successe cose inimmaginabili, cose che con il calcio non hanno nulla a che vedere. Sapevano anche i giocatori, mentre non era stato informato il sottoscritto. Questo non poteva andarmi giù, anche perché la mia riconferma avrebbe voluto dire rompere un giocattolo. Adesso dovrò decidere se andare domenica in campo a Treviso, ne parlerò con i dirigenti». Una sola cosa Ballacci non ha chiarito. I motivi del suo Scarso “feeling" che una parte del consiglio ed in questo senso il direttore tecnico è ermetico: «Sono veramente cose assurde, che non voglio rivelare davanti a voi, anche se non è detto che più avanti lo faccia». La partita passa in secondo piano la partita, la vittoria del Mantova che ha regolato i “grigi”, troppo demotivati, con un gol per tempo, entrambi tra altro provocati da errori difensivi dell’Alessandria. Clamoroso il raddoppio di Mazzi, che sfrutta un pasticcio davanti a Merlo, con botta finale dopo ennesima leggerezza di Bisoli. Mariolino Corso, più afono del solito, rimanda i festeggiamenti. La vittoria al 91’ del Telgate lascia ancora aperta la possibilità di un finale a sorpresa, addirittura di un clamoroso spareggio a tre. Corso è in vena di elogi : «Sapevamo dice che l’Alessandria non ci avrebbe regalato Yiullci. D’altra parte i ragazzi sono stati bravissimi a mantenere una condizione atletica così valida anche a 90’ dalla conclusione di una stagione durissima come questa ». Anche a Mantova, con un piede in Cl, non si è ancora deciso se riconfermare l’allenatore. «Se ne riparla domenica sera, adesso pensiamo alla promozione». E Corso guarda già al Telgate. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) I lombardi vincono ad Alessandria e sono a un passo dalla C1 MANTOVA, ORMAI E' UNA IPOTECA I gol di Battistella e Mazzi mettono in ginocchio i grigi - Polemiche sulla riconferma (o meno) del ds Ballacci - Durante la partita muore un anziano spettatore Il Mantova, con una rete per tempo, batte l'Alessandria al .Moccagatta. e, ad una giornata dal termine del campionato, mette una grossa ipoteca per il passaggio in C1, anche se, dovendo nell'ultima partita affrontare il Telgate, ieri vittorioso, non ha ancora raggiunto la sicurezza matematica della promozione. Una circostanza, questa, che i tifosi virgiliani, presenti numerosi con bandiere e striscioni bianco-rossi, non prendono neppure in considerazione. Cosi, dopo aver incitato i propri giocatori per tutti i novanta minuti, hanno lasciato lo stadio scandendo a gran voce “CI, Ci”, dando origine anche a qualche scontro con la tifoseria locale, ma senza gravi incidenti. Negli ultimi minuti di gioco, invece, un anziano spettatore alessandrino, Ugo Guazzotti, è stato colto da malore ed è giunto cadavere all'ospedale. Oltre tremila gli spettatori presenti, dei quali 2388 paganti per un incasso di 33 milioni e mezzo. Sette a sei a favore del Mantova, i calci d'angolo. Ammoniti l'alessandrino Bisoli ed il mantovano Sergio. Calcio d'avvio dell'Alessandria ed è dei grigi la prima azione pericolosa, all'8' con passaggio di Tortora per Marescalco che arriva tardi sul pallone, permettendo a Brocchi di uscire e bloccare. Reagiscono gli ospiti che si fanno pericolosi al 15', con una legnata di Canzian respinta da Merlo, il quale poi para su conclusione di Battistella servito da Mazzi. Al 30' bel cross di Marescalco, conclusione di testa di Tortora ed il pallone passa sulla traversa. Al 32' il primo gol mantovano: calcia Sergio, respinge male Merlo e Battistella non ha difficoltà a raccogliere e mettere in rete. L'Alessandria ha la possibilità di pareggiare al 39': punizione di Mastini per Marescalco la cui conclusione viene alzata in corner. Nella ripresa, il Mantova si preoccupa più di difendere il risultato che di attaccare, l'Alessandria spreca alcune occasioni poi, all'81', subisce la seconda rete: Mazzi ruba palla a Bisoli e mette nella porta vuota, alle spalle di Merlo. Inutile a questo punto ogni tentativo dei grigi. Il campionato per l'Alessandria si conclude intanto tra le polemiche sulla riconferma o meno del direttore sportivo Dino Ballacci: la sua permanenza, prima data per certa dal consiglio direttivo, è stata poi messa in forse per il ripensamento di qualcuno. Immediata e polemica la reazione di Ballacci. A fine mese me ne vado.. E sembra deciso a non recedere. La sua reazione non è stata gradita dal presidente Amisano. Le decisioni, comunque, si legge in un comunicato dello stesso presidente, verranno prese domani sera dal consiglio. (La Stampa - Ed Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Novara – Varese 0-0 Pergocrema – Casale 1-1 Pordenone – Giorgione 3-0 Pro Patria – Pro Sesto 1-1 Suzzara – Casale 1-2 Telgate – Legnano 2-1 Venezia – Sassuolo 1-0 Vogherese – Treviso 1-1 CLASSIFICA: Mantova p.47; Venezia 46; Telgate 45; Chievo 41; Alessandria 39; Legnano 36; Pordenone 35; Pro Sesto, Giorgione, Treviso, Vogherese, Pergocrema 30; Varese, Novara 29; Sassuolo, Casale 27; Suzzara 24; Pro Patria 18 MARCATORI: 14 RETI: Zobbio (Vogherese), Solimeno (Pro Sesto), Fiorio (Chievo). 12 RETI: Marescalco (Alessandria). 11 RETI: Mosele (Telgate). 10 RETI: Bellini e Tirapelle (Legnano), Gava (Pordenone), Se veso (Telgate), Marchetti e Fiorini (Venezia/Mestre). 9 RETI: Tatti (Casale), Lenarduzzi (Pordenone), Trombetta (Giorgione). 8 RETI: Baldini (Mantova), Campioli (Sassuolo). 7 RETI: Finozzi (Giorgione), Mazzeo (Novara), Pernarella (Pergocrema), Pescatori (Pro Sesto), Buffone (Treviso). Il punto sul campionato Rimane attaccata alla capolista il Venezia che ha battuto il Sassuolo, in casa. Vittoria del Telgate che ha consolidato il terzo posto in classifica superando il Legano. Il Novara ha tenuto, ottenendo un prezioso pareggio contro il Varese. Un pari doveva essere e cosi è stato: espulso Seghedoni è stato Tatti a consentire al Casale di ottenere un punto a Crema. Vogherese e Treviso, come era prevedibile, si sono spartite il punto in palio: 1-1

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