Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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12-04-1992 - Giornata: 27 - Casale Monferrato - Natale Palli	Stagione: 1991/1992
Serie C1

Casale AS - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Gargioni Fabrizio [58. Alfano Giuseppe], Tonini Devis, Storgato Massimo, Venturi Claudio, Sabato Antonio, Cinello Gianfranco, Roselli Giorgio, Fiori Francesco A disp.:(P) Bianchi Massimo, Briata Roberto, Maurino Romano, Torri Giampietro All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
CASALE AS: Brancaccio, Paolini, Olmi, Carsetti, Luxoro, Malgeri, Zaccolo, Tintisona [87. Carnovale], Brunetti, Col, Codice [31. Omiccioli]. A disp.: Rubini, Calemme, Weffort. All.: Baveni Bruno

Arbitro: Anselmo Ivo (Asti) [Mazzei, Cerofolini]
Note
Espulsi: 31. Luxoro [C], 90. Sabato Antonio [A]. Ammoniti: 28. Malgeri [C]; 30. Venturi [A], 40. Zaccolo [C], 75. Sabato Antonio [A]. Angoli: 1-6. Spettatori: 3.532 paganti, 117 abbonati, incasso L. 63.416.241 Giornata di sole, campo in buone condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
POCO GIOCO E NESSUNA RETE TRA CASALE E ALESSANDRIA Pari in tutto Grigi più pericolosi nel primo tempo — Cartellino rosso per Luxoro e Sabato Casale e Alessandria pari in tutto. Nel risultato, nel gioco - poco e non molto divertente - e nelle espulsioni. Le squadre hanno terminato in dieci un derby che ha regalato poche emozioni ai quasi quattromila spettatori sugli spalti del “Palli” . In un pomeriggio decisamente primaverile è arrivato,.dunque, questo sesto “0 a 0” consecutivo: un punto per parte, molto importante per la classifica, che adesso vede nerostellati e grigi, rispettivamente, quattro e tre lunghezze avanti rispetto alla coppia al terzultimo posto. Se non è ancora salvezza certa poco ci manca. E, comunque, le due compagini piemontesi possono guardare con maggiore tranquillità al finale di stagione. Tutti soddisfatti, meno gli amanti del bel calcio, perché domenica non si è giocato bene, su un fronte e sull’altro. A fine gara qualcuno ha chiamato in causa la tensione che sempre accompagna queste “ straprovinciali”. Ma certo non basta a giustificare le poche conclusioni a rete. E al triplice fischio del signor Anseimo di Asti - molti in settimana ne hanno ricordato le origini alessandrine, tralasciando di dire che la giacchetta nera ha lavorato alla SAV, di proprietà del presidente del Casale Bocci - si è avuta la sensazione di aver assistito ad un match tra due contedenti che, a un certo punto delle gara, hanno tacitamente accettato un patto di “non belligeranza”. Nei primi 45 minuti, i grigi hanno attaccato con maggiore convinzione, sfiorando anche il gol con Cinelio e, allo scadere, con Fiori. Dopo l’espulsione di Luxoro tutti si attendevano una ripresa all’attacco, e, invece, proprio nella seconda frazione gli uomini di Sabadini si sono visti poco in avanti, ben contrastati da un Casale che ha chiuso tutti gli spazi e ha cercato di colpire in contropiede. «Il punto può anche andarmi bene - commenta Sabadini – il gioco sicuramente no. Almeno nella ripresa, perché nel primo tempo si è spinto di più. Ma nella seconda frazione abbiamo insistito nel verticalizzare troppo la nostra manovra, anziché spingere sulle fasce. Ed è difficile scardinare in questo modo una retroguardia molto attenta». A nche l’inserimento della terza punta non ha dato gli effetti sperati. «Ho mandato in campo anche Alfano, spostando Fiori più sulla fascia. Ma, ripeto, insistendo nel verticalizzare di strada, in attacco se ne fa davvero poco». Qualcuno fa notare che nel derby si è sentita l’assenza di Zanuttig. «Quando Andrea si lancia sulla fascia - riconosce il tecnico grigio - diventa difficile contrastarlo. È una spinta molto importante per tutta la squadra». Una squadra che, ancora una volta, non è riuscita ad approfittare dell’uomo in più. E, visti i precedenti, viene quasi da pensare che per l’Alessandria la superiorità numerica sia, in realtà, uno svantaggio. «Sono occasioni da non sprecare - ammette lo stesso Sabadini -. Certo, un punto in trasferta è sempre importante, ma non abbiamo giocato con la solita grinta e determinazione e questo è, francamente, il dato più negativo dell’incontro». Un breve accenno anche all’espulsione di Sabato. «Era già stato ammonito e, quindi, essendo diffidato avrebbe comunque dovuto saltare la gara con il Monza. Così, in una sola volta, cancella tutti i suoi “precedenti” con la giustizia sportiva». Fra i più delusi per questo derby che ha dispensato grandi sbadigli ai tifosi. Una cornice festosa e colorata (ma vanno registrati, ancora una volta, alcuni incidenti sul treno che dal capolugo ha raggiunto Casale con segnalazione per un’ottantina di supporter grigi), con botta e risposta a suon di slogan e fumogeni. Poi il fischio del signor Anseimo e, dopo sei minuti, l’invitante suggerimento al centro di Malgeri, con Turci pronto ad anticipare la possibile deviazione di Carsetti. Al quarto d’ora è l’Alessandria ad andare vicinissima al vantaggio, con un tiro da trenta metri di Cinelio, che sorprende Brancaccio fuori dai pali e l’estremo difensore nerostellato si salva volando a deviare la sfera sulla traversa. Va alla conclusione, al 20’, anche Sabato, ma il suo diagonale rasoterra è fermato dal portiere casalese. Trascorrono poco più di sessanta secondi e i padroni di casa hanno l’occasione più limpida: sul colpo di testa di Tintisona provvidenziale salvataggio sulla linea di Sabato. Riprende la palla Malgeri, ma il suo tiro è alto. Alla mezzora Casale in dieci per l’espulsione di Luxoro, reo di aver “ falciato” Venturi lanciato a rete. Baveni, a questo punto, rinuncia ad una punta, richiamando Codice e gettando nella mischia Omiccioli. Prima del riposo ci prova Fiori a sbloccare il risultato ma la sua prima conclusione è respinta da un difensore e il secondo tentativo si spegne di un soffio a lato della porta difesa da Brancaccio. Nella ripresa tutti si attendono l’offensiva grigia e le battute iniziali sembrano confermare questa “previsione”, con una punizione rasoterra di Accardi bloccata dal numero uno casalese. Ma ben presto la manovra grigia diventa troppo prevedibile per un Casale attento a chiudere ogni varco. E neanche l’inserimento di Alfano al posto di Gargioni riesce a dare una svolta al gioco degli ospiti. Sono, invece, i padroni di casa e cercare la conclusione a sorpresa, prima con un colpo di testa di Brunetti, al 69’, e pallone a sfiorare il montante alla sinistra di Turci e, sei minuti dopo, con una rovesciata di Col, che si alza di poco. C’è ancora spazio per una traversa colpita da Cinello, al 77’, complice una deviazione di Olmi e per un’incursione in attacco di Galparoli e successivo tiro, fuori bersaglio, di Storgato. Poi il secondo cartellino rosso, per Sabato, già ammonito un quarto d’ora prima. Una brutta “ straprovinciale”, insomma. «Sarà stato forse questo primo sole di primavera», spiega Sabadini prima di salire sul pullman. Ma il tecnico è il primo a sapere che non è solo questione di clima: ci vuole una concentrazione e una determinazione diverse, nel derby come in tutte le altre gare. Specie quando si lotta per un traguardo molto importante. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Per la sesta volta consecutiva Casale-Alessandria finisce 0-0 ma la salvezza è più vicina IL DERBY NON SFUGGE ALLA TRADIZIONE Espulsi Luxoro alla mezz'ora e Sabato allo scadere Ecco lo 0-0 che rispetta la tradizione del derby: anche gli ultimi cinque confronti di campionato, tra nerostellati e grigi, si erano chiusi senza gol. Un pareggio che scaccia l'incubo della retrocessione: rispetto al Baracca Lugo, terz'ultimo, ha quattro punti in più il Casale, tre l'Alessandria. I nerostellati hanno rischiato di compromettere tutto al 31', quando capitan Luxoro è stato espulso per fallo su Venturi. Come sette giorni prima a Siena, comunque, la squadra di Baveni, per un'ora in inferiorità numerica, ha resistito agli assalti degli avversari: i fischi a fine incontro sono stati per l'Alessandria, poco incisiva in attacco. Per la cronaca, anche i grigi hanno chiuso la gara in 10: Sabato è stato espulso al 90' per somma di ammonizioni. Coriandoli, fumogeni e torce, quando le squadre entrano in campo: gli ultra grìgi a fianco della tribuna, e il gruppo Boys Casale al centro dei popolari, si affrontano a suon di slogan e sfottò. Primi applausi al 6': il nerostellato Malgeri, in fuga sulla sinistra, mette al centro un invitante pallone, ma il portiere Turci in uscita agguanta, anticipando Carsetti. Procura brividi ai monferrini la risposta dell'Alessandria al quarto d'ora: una staffilata di Cinello da trenta metri trova fuori dai pali Brancaccio, costretto a un colpo di reni per uno spettacolare salvataggio sopra la traversa. Ancora applausi per il portiere casalese al 20', quando blocca a terra un insidioso diagonale dal limite di Sabato. Il Casale vicino al gol al 21': su calcio d'angolo e colpo di testa di Tintisona, a portiere battuto, salva sulla linea Sabato, la sfera giunge a Malgeri che spedisce alto. La gara s'incattivisce, ma l'arbitro rimedia subito, e comincia il valzer dei cartellini, con ammonizioni prima per Malgeri e poi per Venturi. Al 31' l'episodio che condiziona la sfida: Venturi lanciato a rete è atterrato al limite dell'area da capitan Luxoro che viene espulso. Baveni corre subito ai ripari, inserendo il libero Omiccioli al posto dell'attaccante Codice. Al 38' Brancaccio blocca a terra la conclusione ravvicinata di Gargioni. A inizio ripresa l'Alessandria intensifica gli attacchi. Il rasoterra al 49', su punizione a effetto, battuto da Accardi, è agguantato da Brancaccio. Il Casale si affida al contropiede: cross di Malgeri al 69' e inzuccata di Brunetti, con sfera che lambisce il palo alla sinistra di Turci. La sfida si ravviva al 75',con i nerostellati all'attacco e rovesciata di Col alta di poco. I grigi centrano una traversa su conclusione di Cinello al 77', deviata da Olmi. (La Stampa - Gino Defrancisci) AL TERMINE Sabadini non è contento e sgrida i grigi Il più contento è il cassiere nerostellato: quasi 4 mila spettatori hanno garantito un incasso di 61 milioni, il record stagionale al «Natal Palli». Nessun incidente tra le tifoserie: il fatto che Casale e Alessandria ipotecano la permamenza in CI fa piacere a tutti. Poteva, comunque, costare cara ai nerostellati l'espulsione di Luxoro, ma il capitano a fine partita non sembra per nulla amareggiato. «Non mi sento in colpa dice - ho commesso un fallo di ostruzione, giudicato invece tattico dall'arbitro. Non sapevo se dietro a me c'era solo il portiere, o qualcun altro. In quel momento ho solo pensato a far ciò che ritenevo giusto. Per il resto, è stato il solito derby, carico di emozioni, con marcature aggressive. Ma, tutto sommato, una gara corretta». Meno soddisfatto l'allenatore dei grigi, Sabadini: «Un punto importante, ma non sono contento. Mi è piaciuta l'Alessandria nel primo tempo, non nella ripresa. Sembra impossibile, ma quando siamo undici contro dieci non si riesce mai a vincere. Contro un Casale che si è chiuso bene, non abbiamo giocato con la solita grinta e questo mi spiace. I nostri attacchi centrali erano troppo prevedibili». Tocca poi al mister del Casale, Baveni: «Come a Siena, ci siamo di nuovo trovati a giocare per un'ora in inferiorità numerica, ma la squadra ha reagito, chiudendo bene gli spazi. Anzi, in contropiede abbiamo ancora avuto occasioni per vincere. A Luxoro non rimprovero nulla. Eventuali ingenuità o errori non li commette solo chi sta in panchina». (La Stampa) Un buon inizio, davanti a 3.800 spettatori, poi la discutibile espulsione di Luxoro condiziona la gara - Nel finale fuori anche Sabato NEL DERBY PIU' CARTELLINI CHE EMOZIONI Casale in dieci per quasi un'ora controlla un'Alessandria senza mordente Ancora una volta il tatticismo e le esigenze di classifica hanno avuto la meglio su tutto il resto, e così il derby pasquale tra nerostellati e grigi (scesi in campo con un’inconsueta casacca rossa), si è concluso ancora una volta sullo 0-0 al termine di 90 minuti in cui le occasioni per sbloccare il risultato si sono contate con il contagocce. Appena partiti, il Casale appare più in palla dei cugini, presidiando la trequarti avversaria senza tuttavia creare grossi grattacapi a Turci, che nel corso di tutta la partita non effettuerà una sola parata. In questo contesto si collocano un tiro di Zaccolo fuori al 2’, un cross di Malgeri senza esito al 6' e un tiro alto di Brunetti tre minuti dopo. Al quarto d’ora, l’Alessandria si desta dal torpore iniziale grazie a un’invenzione di Cinello che dalla lunga distanza cerca di sorprendere Brancaccio leggermente fuori dai pali, ma il portiere nerostellato pur accorgendosi in ritardo della maligna conclusione dell’ex-empolese, riesce a smanacciare in corner. Dopo un tiro di Sabato parato a terra da Brancaccio al 21’, sul capovolgimento di fronte, il Casale crea la più grossa occasione da gol di tutto l’incontro su azione susseguente a calcio d’angolo. Brunetti batte dalla bandierina sul primo palo dove Tintisona interviene di testa indirizzando la sfera sul secondo palo, dove a portiere battuto, la conclusione viene respinta da Sabato sui piedi di Col, il quale, però, non aggancia, arriva da dietro Malgeri ma il suo tiro è alto. Al 32’ abbiamo l’episodio che avrebbe potuto cambiare il volto della gara, cioè la non ingiusta (a termine di regolamento), ma quantomeno discutibile espulsione di Luxoro per un fallo su Venturi lanciato a rete; tuttavia, prima di vedere ancora qualcosa bisogna attendere il 45’ quando Fiori scocca un rasoterra a fil di palo.Nella ripresa poi, quando tutti si aspettano un’Alessandria più decisa alla ricerca del successo, la musica non cambia, rispecchiando fedelmente il risultato di 0-0. Al 3’ c’è una punizione di Accardi bloccata da Brancaccio, al 12’ un colpo di testa di Gargioni a lato, poi al 24’ un colpo di testa in corsa di Brunetti fuori di poco. È ancora Brunetti al 31’ che porge un buon pallone al centro per Col che in rovesciata mette alto; due minuti dopo Cinello fa partire un fendente dal vertice destro dell’area, che leggermente deviato costringe Brancaccio ad un difficile intervento sotto la traversa, la palla batte contro il legno e finisce in corner. La gara finisce qui, gli ultimi minuti non riservano più nulla degno di nota. (Il Monferrato - Paolo Zavallaro) RISULTATI: Arezzo – Spezia 2-2 Baracca – Chievo 0-0 Carpi – Massese 1-0 Empoli – Pro Sesto 1-0 Monza – Siena 0-0 Pavia – Como 0-1 Triestina – Spal 0-1 Vicenza – Palazzolo 0-0 CLASSIFICA: Spal p. 37, Como, Monza 34, Empoli 33, Vicenza 31, Triestina 30, Palazzolo, Spezia, Chievo 27, Arezzo, Casale 25, Alessandria, Massese, Siena 24, Carpi 23, Baracca, Pavia 21, Pro Sesto 19. MARCATORI: 9 reti: Gori (Chievo, 1), Zamuner (Spal, 3), 8: Briaschi (Arezzo), Caruso (Baracca), Gautieri (Empoli), Coppola (Siena, 3), Bottazzi (Spal). Il punto sul campionato Il Monza chiude sullo 0-0 la sua partita casalinga con il Siena e vede la Spal (che ha vinto a Trieste 2-1) allontanarsi; anche il secondo posto è in pericolo visto che i brianzoli sono stati raggiunti dal Como (1-0 a Pavia) ed hanno il fiato dell'Empoli (di misura sulla Pro Sesto) sul collo. Sconfitte Pro Sesto e Pavia il Baracca ne approfitta, grazie allo 0-0 con il Chievo per raggiungere i ticinesi in classifica mentre il Carpi (1-0 alla Massese) si avvicina alla quota salvezza, ora a un punto: quella quota salvezza che oggi è a 24 punti ed è rappresentata dal trio Alessandria Massese Siena.

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