Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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18-04-1992 - Giornata: 28 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1991/1992
Serie C1

Alessandria Calcio US - Monza Calcio 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 71. Romano [Mo] , 90. Robbiati [Mo]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Briata Roberto [81. Gargioni Fabrizio], Tonini Devis, Storgato Massimo, Zanuttig Andrea, Venturi Claudio, Roselli Giorgio, Cinello Gianfranco, Fiori Francesco [60. Alfano Giuseppe] A disp.:(P) Bianchi Massimo, Maurino Romano, Torri Giampietro All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
MONZA CALCIO: Rollandi, Marra, Monza, Romano, Del Piano, Viviani, Perugi, Saini, Serioli [81. Di Biagio], Robbiati, Erba [86. Mandelli]. A disp: Mancini, Babini, Cotroneo All.: Trainini Giovanni

Arbitro: Tombolini Daniele (Ancona)
Note
Espulsi: 85. Accardi [A] Ammoniti: Galparoli [A]; Briata [A]; Monza [M]; Alfano [A]; Zanuttig [A] Angoli: 5-4. Spettatori: 3.200 circa (2.795 paganti, incasso L. 44.595.000) Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 16.00

Commento
Amara giornata in C1 per le due squadre piemontesi in lotta per la salvezza L'ALESSANDRIA PAGA NEL FINALE I grigi hanno commesso l'errore di arretrare troppo e concedere spazio al Monza nella ripresa Autori dei gol Romano eRobbiati. Espulso Accardi all'85'. Annullata una rete ad Alfano Sconfitta, contro ogni previsione, per i grigi, di fronte a un Monza sempre più in corsa per la serie B. L'Alessandria, dopo un buon primo tempo, ha commesso l'errore di concedere troppo spazio ai brianzoli che ne hanno approfittato. «Abbiamo accusato, purtroppo, alcuni minuti di appannamento - dice Giuseppe Sabadini, mister dei grigi - e il Monza ci ha subito punito, ma siamo anche stati penalizzati da una direzione arbitrale sfavorevole». Uno scivolone casalingo inaspettato che può influire in modo negativo sui prossimi impegni dell'Alessandria, a cominciare dalla trasferta spareggio di domenica prossima sul campo del Baracca Lugo. «Ho sempre sostenuto - conclude Sabadini - che la salvezza si raggiungerà soltanto il 31 maggio, anche se non prevedevo questa battuta di arresto». In avvio di partita i grigi sono riusciti a contrastare i più tecnici avversari che non hanno proposto pericolose azioni d'attacco. Soltanto nel finale due episodi degni di citazione. Al 36' su passaggio di Marra, Perugi evita due difensori e calcia a colpo sicuro: Turci devia in angolo. In pieno recupero, occasione per l'Alessandria: Cinello per Fiori che prolunga la traiettoria del pallone a Galparoli, la sua staffilata di controbalzo è respinta in angolo da Rollandi. Nella ripresa, sollecitati dalle radiocronache che davano il Como, diretto concorrente per il salto di categoria, vittorioso contro la Triestina, il Monza accelera subito il ritmo del gioco, favorito da un inspiegabile arretramento dei grigi. Nello spazio di dieci minuti, i brianzoli creano sei occasioni da rete con Marra, Saini, Perugi (tre volte), e Monza. Al 71' il gol del vantaggio: cross dalla sinistra di Robbiati, Briata non riesce a calciare lontano la palla e Romano, bene appostato, con un rasoterra sorprende Turci. Immediata la reazione dell'Alessandria che dopo un minuto segna: sul tiro di Roselli, respinto, Alfano spedisce in fondo alla rete, ma l'arbitro annulla per dubbio fuorigioco dell'attaccante. L'Alessandria dà segni di risveglio ed al 74' Venturi centra per Zanuttig che gira prontamente in porta con Rollandi fuori dei pali: sulla linea bianca respinge Viviani. All'85' i grigi rimangono in dieci per l'espulsione di Accardi. Il Monza è implacabile: al 93' Robbiati raddoppia su cross del nuovo entrato Di Biagio. (La Stampa - Ed. Sport Piemonte - Roberto Gelato) UNA SCONFITTA CHE NON MUTA LA CLASSIFICA MA ACCENTUA QUALCHE ERRORE DI TROPPO Una battuta a vuoto Un buon primo tempo, ma nella ripresa un calo solo in parte da imputare alle molte energie spese Cade il “Moccagatta”.I “rossi” del Monza interrompono una imbattibilità interna che durava da quasi un anno e mezzo. E lo fanno “bruscamente”, in un pomeriggio finalmente primaverile in cui è stato, quasi definitivamente, pronunciato, il primo verdetto, quello della Spal, ormai ad un passo dalla B. In coda, invece, la lotta si è, se possibile, accesa ancora dipiù, con un terzetto sul fondo - Pro Sesto, Baracca Lugo, e Pavia - a quota 21, ma per nulla rassegnato: le quartultime, fra cui anche l’Alessandria sono a tre lunghezze, ancora raggiungibili, dunque, magari approfittando degli scontri diretti. E intanto cresce la convinzione che il discorso salvezza, a differenza di quello “promozione”, potrebbe chiudersi solo il 31 maggio.Sabadini, questo va detto, non ha mai fatto mistero del grande equilibrio che contraddistingue questo girone, in particolare le zone “basse” della graduatoria, e delle difficoltà di staccarsi dal gruppo delle “ pericolanti”. L’Alessandria, però, ci era quasi riuscita, recuperando punto su punto nelle ultime giornate. Sembrava quasi fatta, vista anche la consistenza tecnica e l’abitudine alla lotta, superiori a molte avversarie. E invece ci ha pensato il Monza a “complicare” il cammino verso il traguardo della permanenza in C1. Intediamoci: la posizione, classifica alla mano, non è cambiata, se si eccettua l’aggancio ad opera del Carpi. Ma adesso diventa molto importante, se non addirittura fondamentale, andarsi a riprendere a Lugo di Romagna i punti ceduti all’undici brianzolo. Su questo punto sono tutti d’accordo, ma nessuno si nasconde le difficoltà della prossima trasferta, da affrontare con una determinazione e un atteggiamento psicologico diversi da quelli che hanno caratterizzato il secondo tempo con il Monza. Già, perché al termine dei primi 45’ minuti se c’era una squadra ad aver qualcosa da recriminare sul punteggio ancora inchiodato sullo “0 a 0” questa era sicuramente l’Alessandria. Un’Alessandria che, però, nella prima metà della ripresa - in pratica fino al gol di Romano - ha di nuovo commesso l’errore di accettare il ritmo imposto dagli avversari. E con formazioni esperte come quella lombarda certi sbagli alla distanza si pagano.La reazione, dopo l’1 a 0, è stata veemente. Ai grigi è bastato poco più di un minuto per riequilibrare il risultato, ma l’urlo è rimasto “in gola” ai tifosi quando il guardialinee ha sollevato la bandierina, per indicare all’arbitro un fuorigioco di Alfano molto contestato. La pressione offensiva dei padroni di casa non si è mai allenatala, ma purtroppo senza esito. E, a tempo abbondantemnete scaduto, è stato invece il Monza a concedere il bis.Una rete che premia sicuramente oltre misura gli ospiti ma che, comunque, non cambia più di tanto il giudizio su questa partita in cui i grigi hanno avuto il torto, nelle battute iniziali del secondo tempo, di arretrare troppo il baricentro e di “accettare” il gioco degli avversari. Era già successo a Spezia, ma, forse, la lezione non è servita. E questo “errore”, che è più mentale che tattico, va corretto con la massima tempestività, per evitare passi falsi che, in dirittura finale, diventerebbero molto più pericolosi. Ancora una considerazione, sull’arbitro. I giocatori grigi, alla fine, si sono detti tutti convinti della regolarità del gol di Alfano. Hanno citato almeno tre episodi da rigore, ignorati dal signor Tombolini di Ancona e hanno espresso più di una perplessitià sul cartellino rosso per Accardi. Lasciamo ogni giudizio a chi era presente allo stadio, puntualizzando però che le migliori “giacchette nere” sono quelle che in campo non si notano e, invece, sabato al “Moccaggata” il signor Tombolini e i suoi collaboratori si sono visti, e fin troppo. Certi “protagonismi” non fanno bene al calcio, ma qualcuno, evidentemente, continua ad ignorarlo, insistendo quasi esclusivamente sulla preparazione tecnica ed atletica dei direttori di gara e trascurando invece l’importanza del comportamento. Qualche breve cenno di cronaca poer fotografare un match dai due volti. Nella prima frazione l’Alessandria ha contrastato bene la formazione allenata da Trainini, e se il tiro di Galparoli a due minuti dal riposo avesse avuto sorte migliore non ci sarebbe stato nulla da dire. Dopo il “bruvido” per un appoggio all’indietro di Roselli a Turci, al 9’ Fiori, imbeccato da Zanuttig, è anticipato da Marra. I grigi controllano il gioco e il Monza stenta a trovare varchi per attaccare. Ci prova Perugi al 35’, con uno “slalom” nella difesa alessandrina concluso con un tiro che Turci si allunga e devia in angolo. Cinque minuti dopo un gran tiro di Accardi da venti metri impegna Rollandi; la palla, scagliata con grande potenza, gli sfugge, ma riessce a recuperarla proprio un istante prima dell’intervento di Cinelli È il momento migliore dei padroni di casa, che sfiorano il vantaggio con Galparoli: la sua conclusione è destinata ad insaccarsi, ma Rollandi compie un “miracolo” toccandola in angolo. E proprio sugli sviluppi del tiro dalla bandierina i grigi protestano per un atterramento in area di Tonini, ignorato dall’arbitro. Musica diversa nella ripresa: è il Monza a dettare il gioco, rendendosi più volte pericoloso con Perugi, troppo libero di conquistare palloni a metà campo e di portarsi in avanti con rapide progressioni, che l’Alessandna fatica a contenere. Cresce anche Robbiati, che al 70’ dà il suo contributo nel gol del vantaggio brianzolo: il suo tiro è respinto da un difensiore, ma Romano raccoglie la sfera e trova lo spiraglio giusto per battere Turci, complice forse una leggera deviazione di capitan Galparoli. Neanche il tempo di rimettere la palla a metacampo e l’undici di Sabadini pareggia: sulla conclusione di Roselli, ribattuta, si inserisce Alfano che insacca. Il direttore di gara in un primo tempo convalida poi, su segnalazione del guardialinee, annulla per una presunta posizione di fuori gioco dell’attaccante grigio. Insiste l’Alessandria e al 73’, con Rollandi battuto, Viviani sventa sulla linea il tentativo di Zanuttig. Un minuto dopo tocca a Roselli indirizzare un pericoloso diagonale a rete, sul quale, però, nessun compagno è pronto alla deviazione. All’84’padroni di casa in dieci per l’espulsione di Accardi: un altro episodio molto dubbio, che dalla tribuna è sembrato un normale contrasto fra attaccante (in questo caso Erba) e difensore. Di diversa opinione, evidentemente, il guardialinee, visto che, dopo averlo consultato, l’arbitro ha estratto il cartellino rosso, solo per il numero tre grigio. Nonostante l’inferiorità numerica i grigi si portano ancora all’attacco e sulla punizione di Zanuttig all’89’ Stergato tenta il colpo di testa vincente. Poi, in pieno recupero, il raddoppio del Monza, firmato da Robbiati. Il “2 a 0” è senza dubbio troppo pesante, ma può essere la necessaria “sferzata” per i grigi: a Lugo di nuovo “sui pedali” per lanciare finalmente la volata decisiva. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Chievo – Casale 1-0 Como – Triestina 2-0 Massese – Baracca L. 2-1 Palazzolo – Empoli 1-1 Pro Sesto – Arezzo 2-0 Siena – Carpi 0-0 Spal – Pavia 3-1 Spezia – Vicenza 1-1 CLASSIFICA: Spal p. 39; Como, Monza 36; Empoli 34; Vicenza 31; Triestina 30; Spezia, Chievo 29; Palazzolo 28; Massese 26; Arezzo, Casale, Siena 25; Carpi, Alessandria 24; Pro Sesto, Baracca L, Pavia 20 MARCATORI: 10 RETI: Gori (1, Chievo). 9 RETI: Bottazzi e Zamuner (3, Spal). 8 RETI: Briaschi (Arezzo), Caruso (Baracca), Mirabelli (2, Como), Gautieri (Empoli) e Coppola (3, Siena) Il punto sul campionato Facile successo della Spal sul Pavia per 3-1, il che significa che i ferraresi mantengono tre lunghezze di vantaggio sulla coppia Como – Monza. Si allontana, invece, l'Empoli, ora distanziato di due punti dal secondo posto a causa dell' 1-1 di Palazzolo. La sconfitta del Sinigaglia per la Triestina significa anche addio quasi definitivo alle speranze di promozione; sei punti da recuperare e quattro squadre da superare sono indubbiamente un fardello pesante. Il Casale si è fatto superare dal Chievo che ha sfruttato al meglio il gol segnato con un gran tiro del capocannoniere Gori al 24’.

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