Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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04-01-1992 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1991/1992
C. It. Serie C
Sedicesimi di Finale

Alessandria Calcio US - Empoli FC 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 25. Musella [Em]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Accardi Giuseppe, Gargioni Fabrizio, Tonini Devis, Torri Giampietro, Zanuttig Andrea [46. Fiori Francesco], Sabato Antonio, Cinello Gianfranco [60. Pierantozzi Claudio], Venturi Claudio [46. Maurino Romano], Alfano Giuseppe A disp.:(P) Bianchi Massimo, Roselli Giorgio All.: Riccomini Enzo

Formazione avversaria
EMPOLI FC: Balli, Daniel, Fasce, Spalletti, Baldini, Galante, Gautieri [76. Carli], Perrotti, Musella, Melis [65. Filippi], Castelli. A disp: Calattini, Biciga, Carboni All.: Guidolin Francesco

Arbitro: Scotton Mario (Bassano del Grappa)
Note
Ammoniti: Musella [E], Fiori [A], Ramponi [A], Sabato (A). Angoli: 4-8. Spettatori: 1000 circa (645 paganti, incasso L. 11.420.000). Cielo coperto, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30 QUALIFICATO: Empoli

Commento
Solo fischi per l'Alessandria: un gol dell'Empoli e la squadra va kappaò GRIGI BOCCIATI ANCHE IN COPPA Tra gli osservatori in tribuna, Bagnoli: «Questa squadra pecca d'individualismo e prevedo altre settimane difficili». Poi, le contestazioni dei tifosi. Ce chi vuole il ritorno di Sabadini Anche nell'anno nuovo deludono i grigi che, sconfitti ieri allo stadio Moccagatta (1-0) dall'Empoli, escono di scena nei sedicesimi di finale della Coppa Italia di serie C. Pur giocando con generosità, l'Alessandria ha pagato pegno per le ormai croniche carenze offensive, con un centrocampo lento, prevedibile e senza idee. Tra i tanti osservatori e tecnici in tribuna (c'era anche Baveni, mister del Casale), Osvaldo Bagnoli, allenatore di un Genoa che oggi gioca al «Ferraris» contro il Torino: «L'Alessandria ha giocatori che peccano d'individualismo - dice -. Manca il gioco d'insieme e prevedo per Riccomini settimane difficili. Dovrà lavorare moltissimo per riportare verso posizioni più tranquille la formazione che gli è stata affidata». «Mi meraviglia comunque questa crisi di risultati - conclude Bagnoli -, anche perchè tra i grigi ci sono atleti esperti e con un passato calcistico di un Uno degli «assolti»: Andrea Ramponi certo livello». La partita ha confermato l'opinione dell'allenatore genoano. L'Alessandria, dopo un avvio vivace (due conclusioni di Alfano, piuttosto pericolose), ha ceduto il comando delle azioni a un Empoli molto organizzato, pratico e nettamente superiore sul piano tecnico. I toscani, dopo aver colpito al 9' un palo con Musella lasciato inspiegabilmente solo, hanno siglato il gol partita al 25': lungo lancio in profondità sulla sinistra di Fasce per Musella che, ancora una volta indisturbato, con un pallonetto supera Turci in uscita. La sfida si conclude qui, anche se l'Alessandria nella ripresa sfiora il pareggio in due occasioni: al 77' cross di Fiori, assist aereo di Alfano per Pierantozzi sul quale interviene di testa Baldini che mette in angolo; sei minuti più tardi, ancora un frizzante Pierantozzi mette in difficoltà Baldini che in area, su servizio di Accardi, lo spintona vistosamente, mandandolo a terra, senza che l'arbitro però intervenga. II finale è favorevole all'Empoli che all'85', con un bolide da fuori area di Filippi, costringe Turci a una acrobatica deviazione oltre la traversa, mentre un minuto dopo, su angolo corto di Musella, Fasce con un tiro cross centra la traversa. I giocatori dell'Alessandria escono tra i fischi dei tifosi che, nonostante il caro prezzi, in un migliaio hanno assistito all'incontro. Nel dopo partita, visi lunghi e bocche cucite: un funzionario della società fa sapere che mister Riccomini preferisce rimanere negli spogliatoi, mentre i giocatori attuano un silenzio stampa di «riflessione». Portavoce della squadra è Accardi, che ieri ha giocato con la fascia di capitano: «Per tutti noi è indispensabile parlare di meno e lavorare di più. Sono giusti i fischi del pubblico. Se non facciamo risultato, dobbiamo poi essere pronti ad assumerci le responsabilità». II terzino dei grigi replica seccamente quando gli si chiede se ci sono contrasti in squadra: «Sono solo falsità - dice che qualcuno mette in giro solo per danneggiare ancor di più la squadra e la società». Fuori dello stadio una cinquantina di tifosi attendono per un'ora l'uscita dei calciatori e del mister: vogliono urlare la loro delusione per una situazione che due mesi fa non era neppure immaginabile. Qualcuno invita Riccomini a ritornare a casa e a restituire la panchina a Sabadini: «All'allenatore della promozione in C1 dicono alcuni tifosi, dietro le tribune del Moccagatta - non è stata concessa neppure una prova di appello, almeno fino a Natale. E' stato esonerato, prima che arrivassero gli esperti Ramponi e Cinello». (La Stampa - Ed. Sport Alessandria e Provincia - Roberto Gelato) DOPO L’ELIMINAZIONE IN COPPA ITALIA Grigi, si attende una svolta La squadra ha confermato problemi irrisolti che si trascinano dalVinizio della stagione - Una reazione subito: rinunciare a lottare sarebbe già una condanna Nulla da fare. Neanche in Coppa – che pure in estate tante soddisfazioni aveva dato - i grigi riescono a scrollarsi di dosso problemi e difficoltà, che fino ad ora hanno fruttato solo undici punti e un terzultimo posto in classifica, che incomincia a diventare, a due giornate della fine del girone di andata, una posizione ‘a rischio’. Vittoria, questa sconosciuta: sembra essere questo il “ leit motiv’ della squadra di Riccomini, che ha raccolto l’unico successo stagionale, di misura, a spese del Baracca Lugo.Poi qualche pareggio e molte delusioni, con ben dieci gol al passivo nelle ultime tre trasferte. Chi si aspettava un accenno di ripresa in questa parentesi di coppa, è rimasto ancora una volta deluso. Rispetto alla partitacon il Chievo si è visto qualche lieve miglioramento, anchea centrocampo dove Sabato è apparso più sicuro. Ma è troppo poco per sperare di aver finalmente iniziato una graduale risalita della graduatoria. Occorre ben altra determinazione, la voglia di lottare su tutte le palle, la convinzione che i pochi punti finora raccolti non devono per forza significare sudditanza nei confronti degli avversari, si chiamino Chievo o Empoli. I toscani hanno disputato la loro onesta partita, senza schiacciare più di tanto sull’acceleratore. Ma l’Alessandria non è riuscita a dare concretezza ai suoi spunti offensivi, è apparsa ancora troppo lenta e prevedibile nella zona centrale del campo, quella in cui dovrebbe costruirsi il gioco. E così, subito il gol su un contropiede che si sarebbe potuto e dovuto evitare, non è più riuscita a riequilibrare il punteggio e ad affidare ai supplementari e, eventualmente, ai rigori il passaggio del turno. Ancora una volta la ripresa è stata al piccolo trotto: poche energie o poche idee? Qualunque sia la risposta è giunto il momento di dare un svolta ad una stagione fino ad ora negativa: c’è ancora tempo per recuperare, basta solo volerlo. Qualche nota di cronaca per fotografare meglio l’ultimo incontro di ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia. Avvio di marca alessandrina, con una conclusione dal limite di Alfano. Si gira bene il numero 11, ma il suo tiro è bloccato da Balli. Ci riprovano i padroni di casa al 4’: sul traversone di Zanuttig Alfano è pronto al colpo di testa, ma la sfera finisce fuori. Rischia l’undici di Riccomini cinque minuti dopo: assist millimetrico di Perrotti per la testa di Musella che, tutto solo davanti alla porta, schiaccia a rete. La sfera supera Turci, colpisce il palo e rientra in campo. Al quarto d’ora toma in avanti l’Alessandria: passaggio smarcante di Alfano a servire Gargioni che avanza ancora prima di calciare, da ottima posizione, sull’esterno della rete. Dalla parte opposta ci prova Castelli, uno dei giovani più interessanti dell’Empoli insieme a Gautieri e Melis (in tribuna molti gli osservatori, fra i quali anche il tecnico genoano Bagnoli). Mischia davanti alla porta grigia e salvataggio di Tonini, che libera l’area. Va al tiro anche Venturi, dal limite, e la palla si alza di un metro sulla traversa. Cerca di imitarlo Zanuttig, servito da Gargioni: il numero 7 salta Fasce, ma poi si fa parare la conclusione. E al 25’ sono i biancazzurri a passare in vantaggio: lungo lancio in profondità sulla sinistra di Daniel per Musella, che, indisturbato, scatta in velocità e supera Turci con un pallonetto. Prima dell’intervallo ancora un tiro di Daniel, che il portiere grigio cerca di bloccare in due tempi, senza peraltro riuscire ad evitare il calcio d’angolo. Nella ripresa il ritmo cala. Riccomini manda in campo Fiori, che si è rimesso dalla contrattura, al posto di Zanuttig e Maurino per Venturi. Dopo sei minuti Fiori pesca ancora Alfano, ma la sua pronta girata di testa è parata da Balli. Al quarto d’ora fa il suo ingresso in campo anche Pierantozzi, in sostituzione di Cinello. Ed è proprio il giovane ex ascolano a cercare di movimentare il gioco, costringendo Baldini, al 77’, ad un salvataggio in angolo. All’83’ i giocatori grigi protestano per un atterramento in area di Pierantozzi ad opera del solito Baldini: dalla tribuna il fallo sembra piuttosto netto, ma l’arbitro è di parere diverso. E prima del triplice fischio l’Empoli colpisce la traversa con Fasce. Si conclude così anche l’avventura in Coppa. L’Alessandria ha confermato di non essere guarita dai molto ‘mali’ che la tormentano. Ma il campionato incombe: la reazione deve venire già da domenica, nella sfida interna con il Como. Rinunciare a combattere sarebbe già una condanna. (Il Piccolo - Mimma Caligaris)

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