Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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28-10-1984 - Giornata: 6 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1984/1985
Serie C2

Alessandria Calcio US - Massese 82 US 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 8. Saporito F.[A] 9. Mocellin [Ma] , 83. Mocellin [Ma]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Moro Claudio, Sgarbossa Eugenio, Vulpiani Fabio [75. Scarrone Pier Paolo], Gregucci Angelo Adamo, Cesaro Gian Luca, Saporito Franco, Camolese Giancarlo, Marescalco Franco, Da Re Paolo, Marchetti Giancarlo [84. Manueli Luigi] A disp.:(P) Beccari Sandro, Briata Roberto, Carrera Massimo All.: Mari Alberto

Formazione avversaria
MASSESE 82 US: Lucetti, Vitaloni, Rastelli, Liset, Bertini, Battiston, Domenichini [60. Primizio], Mocellin, Meloni, Magagnini, Quattrini [72. Chiarugi]. A disp.: Rocca, Lucido, Brugoletta. All.: Fontana Pietro

Arbitro: Bettini Risveglio (Forlì)
Note
Ammoniti: Liset [M], Domenichini [M], Gregucci [A]. Angoli: 6-3. Spettatori: 3.690 paganti, 321 abbonati, incasso L. 28.457.000 + 2.653.824 quota abbonati; il cassiere precisa che ci sono 3 biglietti da 10.000 lire falsi Giornata soleggiata. Terreno in ottime condizioni. Inizio ore 14,30

Commento
BRUTTA SCONFITTA CON LA MASSESE — MARI: «IL RISULTATO CI PENALIZZA» MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 1984 Grigi: è la fine delle illusioni? Il riscatto passa da Voghera — Domani il Genoa in amichevole (ore 15 «Il risultato ci penalizza oltre i nostri demeriti. In definitiva, la volontà non è di certo mancata e se avessimo giocato con maggiore accortezza avremmo molto probabilmente evitato una sconfitta che proprio non può essere accettata, tanto più che le nostre avversarie hanno raccolto soltanto pareggi che ci permettono (meno male) rii restare nella scia delle prime». Per l’Alessandria e per Alberto Mari, l’allenatore, è davvero un momentaccio. Il tecnico ha cercato di giustificare la sconfitta prima con i cronisti e poi con gli sportivi, domenica scorsa, all’uscita dallo stadio dopo l’incontro con la Massese. Ed in effetti il colpo è stato difficile da accusare un po’ per tutti. C’erano due dei nuovi acquisti (Nicassio, colpito in allenamento, non era in grado di scendere in campo) che avrebbero dovuto dire fino a che punto le scelte dei responsabili «grigi» presenti in forza a Milanofiori siano state felici o se invece, come sottolinea qualcuno, l’eccessivo tatticismo non abbia finito per influire sulle decisioni di Regalia e dello stesso Mari. Vediamo. L’Alessandria cercava, oltre ai soliti centrocampisti, un difensore ed una punta. Ha scelto i primi, accaparrandosi, come già detto, Nicassio, Marchetti e Da Re: tre buoni elementi che però hanno la predisposizione verso il gioco offensivo e non per l’interdizione. Il campo però ha parlato chiaro: in novanta minuti, i padroni di casa hanno collezionato la miseria di tre palle-gol tutte nella ripresa (10’ e 28’) ed un paio di queste confezionate da un difensore come Sgarbossa che ha licenza di spingersi spesso e volentieri in attacco. Poi Marescalco, il centravanti che da solo ha cercato spazi e dialogo con i compagni, ci ha provato di testa, saltando rabbiosamente tra due marcatori, con palla fuori di un soffio, alla destra di Lucetti. Infine la beffa: azione solitaria di Mocellin, un centrocampista (?!), una fuga di trenta metri che si conclude in area di rigore dell’Alessandria con un tiro angolato, là dove Carraro non può arrivare. Mancano meno di sette minuti al termine e la Massese vince la partita, permettendosi il lusso anche di fallire in contropiede, con «nonno» Chiarugi, la palla di un immeritato 3-1.Mari spiega: «Si è trattato di una serie di errori che non vanno ad inficiare la prestazione collettiva dei ragazzi, due disattenzioni. La prima rete un momento di distrazione della difesa; sono saltati in due, lasciando questo Mocellin, tutto solo, che poi ha avuto l tempo di aggiustarsi il pallone, di girarsi in area e di calciare rasoterra; la seconda rete è ancora più clamorosa, ma se si pensa un attimo alle circostanze in cui è maturata, da un certo punto di vista sembra abbastanza giustificabile. I ragazzi, cioè stavano disperatamente cercando di fare gol e per questo non era il caso di perdere tempo, magari con un fallo, sul giocatore che avanzava: hanno sperato di portargli via la palla pulita e invece non ci sono riusciti lasciandolo arrivare fino ai sedici metri e poi battere a rete. Peggio di cosi...».— Cosa cambia ora per l’Alessandria? «Dovremo superare — osserva Mari — un momento particolarmente difficile dal punto di vista psicologico. È chiaro che si deve e quindi si dovrà reagire al più presto, riprendendo in trasferta questi due punti che abbiamo lasciato in casa. Certo, ci conforta il fatto che il gioco espresso dai ragazzi (non ho paura di ripeterlo) è stato all’altezza della situazione, l’assenza di Marchetti si è fatta ancora una volta sentire, speriamo che i termini della sua guarigione siano ulteriormente accorciati, in modo da vederlo in campo domenica prossima a Voghera. Per il momento, però, non possiamo fare previsioni; aspettiamo i prossimi allenamenti». Inevitabile il riferimento alle mosse del calcio mercato: perché questi tre acquisti? Ricorda Mari: «Quando abbiamo operato in sede di campagna acquisti, abbiamo pensato ad un rafforzamento del centrocampo, proprio perché non abbiamo trovato sulla piazza difensori migliori di quelli che abbiamo attualmente all’Alessandria». Ma la retroguardia oggi ha ballato, per primo il «libero» Cesaro...«Ammetto che in un paio di occasioni non siamo stati capaci di conservare la necessaria lucidità, è però altrettanto vero che due disattenzioni ci sono costate altrettante reti, un prezzo alto che non credo dovremo sempre pagare» Il mister è decisamente abbacchiato, pare aver perso — ed è comprensibile — quell’entusiasmo e quella tranquillità che si era portato dietro e che aveva trasmesso ai giocatori alla vigilia del campionato. Ora il torneo, con tutte le favorite in un fazzoletto, è davvero ad una svolta. Perdere ancora sarebbe un suicidio, tanto più che dopo l’appuntamento di domenica prossima a Voghera, i «grigi » saranno ancora una volta chiamati ad esibirsi in trasferta al «Bacigalupo» di Savona. L’ex Viviani, allenatore dei biancoblu liguri è persona squisita, ma da buon professionista non ci starà di certo a lasciare tranquilla la sua «vecchia» squadra. Consoliamoci con le amichevoli. Domani, alle ore 15, l’Alessandria giocherà al «Moccagatta» con il Genoa. Un tempo sfida classica, ora gara d’allenamento. I prezzi: tribuna numerata lire 15.000 (ridotti 10.000); parterre 7.000 (5.000); gradinata 5.000 (4.000). Mari e Burgnich, allenatori delusi, continueranno i loro esperimenti (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) L'ALESSANDRIA BATTUTA IN CASA E' GIA' COSTRETTA AD INSEGUIRE Brutto scivolone casalingo dell'Alessandria, sconfitta al Moccagatta (1-2) da una Massese veloce e accorta nello sfruttare gli errori degli avversari. E proprio su due errori della difesa grigia sono venute le due reti del toscani. Una sconfitta che brucia, per giocatori, dirigenti e tifosi (erano 3690 i paganti, per un incasso di venti milioni e mezzo) e che si aggiunge a quella di otto giorni fa in trasferta. «Cercheremo di ricuperare subito i due punti persi malamente», afferma Mari. Non sarà facile, considerato che l'Alessandria è ora attesa da due trasferte consecutive, a Voghera ed a Savona. Intanto l'entusiasmo iniziale sta venendo meno: la lotta per la promozione in C1 si fa più dura, e l'Alessandria è già costretta, dopo aver assaporato la gioia del primo posto, a inseguire le altre possibili aspiranti al passaggio di categoria. Al calcio d'avvio sono gli alessandrini a portarsi all'attacco, e al 4', dopo uno scambio con Giancarlo Marchetti — uno dei nuovi acquisti a debuttare — è Marescalco a calciare alto. Conclusione di testa al 7', di poco a lato, di Quattrini, poi, un minuto dopo, la prima rete, l'unica per l'Alessandria: scambio Marchetti-Marescalco-Marchetti. palla a Da Re, sul quale esce, respingendo, Lucetti, irrompe Saporito che, con un gran tiro, sorprende l'estremo difensore massese, Ma l'entusiasmo per i tifosi dura poco: palla al centro, rapida azione degli ospiti, la difesa grigia sia a guardare e Mocellin sorprende Carraro. Sull'1 a 1 si va al riposo. Si riprende il gioco con una certa pressione alessandrina, ma agli attaccanti di casa la strada del gol appare ardua e ci si mette, forse, anche un po' di sfortuna. Al 78' bel cross per Marescalco, il pallone colpito di testa sfiora il palo destro. È, invece, la Massese a raddoppiare: all'83' parte da lontano ancora Mocellin, che sorprende la difesa grigia e insacca. Rabbiosa, quanto inutile, la reazione alessandrina, e all'89' sono ancora gli ospiti a sfiorare la terza rete: Primizio serve Chiarugi, esce Carraro ma si siede davanti all'avversario, la sfera sta per superare la linea bianca e soltanto una disperata prodezza di Da Re evita l'umiliazione ai padroni di casa. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Carbonia - Siena 1-1 Lodigiani - Torres 1-1 Lucchese - Pontedera 0-0 Montevarchi - Civitavecchia 2-1 Olbia - Imperia 0-1 Savona - Nuorese 1-0 Spezia - Derthona 2-0 Vogherese - Prato 0-0 CLASSIFICA: Lucchese, Siena p. 9; Prato, Torres, Massese 8; Pontedera, Derthona, Imperia, Alessandria, Savona 7; Carbonia, Vogherese, Spezia 5; Olbia, Lodigiani, Montevarchi 4; Civitavecchia, Nuorese 2 Il punto sul campionato Ha vinto lo Spezia con i gol di Sorace e Cappelletti nel quarto d’ora conclusivo, un risultato che è apparso estremamente negativo per il Derthona. Vittoria sofferta del Savona contro la Nuorese, 1-0 autogol di Serra al 40’. E’ vero che all’Olbia mancavano quattro titolari ma la vittoria conquistata dall’Imperia in Sardegna non ha fatto una grinza. Ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale la Vogherese ha dovuto rimandare l’appuntamento anche contro il Prato.

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