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19-05-1985 - Giornata: 31 - Civitavecchia - Comunale	Stagione: 1984/1985
Serie C2

Civitavecchia AC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 70. Palo [Ci] 20. Sgarbossa E.[A]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Vulpiani Fabio, Sgarbossa Eugenio, Marchetti Maurizio, Gregucci Angelo Adamo, Carrera Massimo, Camolese Giancarlo, Scarrone Pier Paolo [72. Marchetti Giancarlo], Marescalco Franco, Da Re Paolo, Saporito Franco A disp.:(P) Carraro Renato, Cesaro Gian Luca, Manueli Luigi, Moro Claudio All.: Tagnin Carlo

Formazione avversaria
CIVITAVECCHIA AC: Superchi, Petronilli, Sesena, Di Rosa [58. Palo], Polverino, Caccialupi, Salzano, Rispoli [46. Colapietro], Lovison, Tamalio, Cacciatori. A disp.: De Felici, Zanzi, Mangiabene. All.: Santin Pietro

Arbitro: Pesce Mario (Napoli)
Note
Espulso 89. Sesena [C]. Ammoniti: Sgarbossa [A], Marchetti M. [A], Marchetti G. [A], Sesena [C], Marescalco [A]. Spettatori: 2000 Angoli: 2-6 Tempo poco nuvolosao. Campo spelacchiato con fondo in sabbia nera. Inizio gara ore 16.00

Commento
CIVITAVECCHIA: LA “ RIPRESA” DEI LAZIALI RENDE INUTILE IL GOL DI SGARBOSSA. Una rincorsa sempre più difficile Calleri: «Ormai ci servono sei punti in tre gare...» «E ora non ci resta che recriminare per i punti che ci mancano, e soprattutto per quelli che non siamo riusciti a conquistare all’andata: qui a Civitavecchia, contro questa squadra e dovendo fare i conti con una certa situazione ambientale, forse non poteva andare in altro modo». Carlo Regalia, il sorriso amaro di chi si vede costretto a fare buon viso a cattivo gioco, lascia il “comunale” mentre i tifosi locali manifestano la loro gioia per il pareggio - salvezza con colorite (il solito eufemismo per indicare pesanti e gratuiti insulti) espressioni in romanesco, naturalmente riservate ai giocatori dell’Alessandria. Si è conclusa dunque con un nuovo pareggio la trasferta a due passi dalla capitale, risultato che, cosi come era accaduto a Spezia non promuove e non boccia, per il momento, la formazione allenata da Colombo sempre in lotta per la promozione. Certo la mancata vittoria rende più difficile la già problematica rincorsa alla seconda piazza, nonostante la nuova sconfitta del Prato, raggiunto dal Siena al comando del girone. Però l’Alessandria sperava in un risultato pieno: ce lo aveva confessato, senza mezzi termini, il presidente Gianmarco Calieri: «Qui finisce 3-0 per noi — aveva sussurrato durante l’intervallo il patron dell’Alessandria — l’ho appena detto a Regalia, speriamo che i nostri non si lascino andare a qualche leggerezza». Non è stata invece la sufficienza e neppure la convinzione di aver vinto con 45’ di anticipo, a giocare un brutto scherzo a Scarrone e compagni, ma forse la paura di non farcela, l’ansia per dover giocare una sfida importantissima sul campo più irregolare del girone, con un arbitro inadatto (troppi errori di valutazione hanno costellato la direzione del signor Pesce di Napoli) che ha reso la partita sempre più caotica. Calieri ha insistito sullo stesso tasto mentre anche “Ciccio” Marescalco recriminava per alcune “attenzioni” a lui riservate mentre si trovava ad un paio di metri da Superchi. Insomma, l’Alessandria passata in vantaggio con Sgarbossa (primo tiro respinto poi un fendente di sinistro nell’angolino) ha mancato il colpo del K.O. non ha risposto con lucidità e determinazione al confuso, sterile, ma anche insistente assalto dei laziali; non ha saputo impedire il pareggio di Palo per un pizzico di precipitazione in più (ed una punizione inesistente fischiata dall’arbitro). Ora aspetta le tre gare che concluderanno il campionato: «Cerchiamo di fare sei punti — spiegava il patron Calieri al termine dell’incontro — e poi faremo i conti con calma». Nessuno riesce a nascondere il disappunto; anche il presidentissimo che lascia lo stadio dimenticando negli spogliatoi la giacca con i documenti e logicamente neppure Marescalco “soffocato” dalla sua stessa generosità, tanto da richiedere una iniezione tranquillante per meglio sopportare lo stress della vigilia. Lo sprint. Ormai il campionato si deciderà in volata e l’obiettivo degli spareggi resta sempre attuale. Subito si fanno due conti: Prato - Spezia non è obbligatoriamente un incontro deciso in partenza, come pure Pontedera - Imperia; si tratta di scontri “testa- coda” che saranno la caratteristica delle ultime giornate (alla penultima di campionato il Prato farà visita al Carbonia). Tutto certamente può ancora succedere, ma intanto l’Alessandria deve più che mai affidarsi alla casualità di qualche risultato che potrebbe penalizzare le grandi. «Sarebbe un delitto cedere in questi ultimi minuti — hanno fatto notare di dieci sportivi alessandrini presenti sugli spalti di Civitavecchia — del resto basta guardare con che spirito le squadre di mezza classifica affrontano l’Alessandria; è auspicabile che facciano altrettanto con Prato, Siena e anche Pontedera». In effetti i nerazzurri, forse perché seguiti con particolare attenzione dall’ufficio inchieste hanno veramente stretto i denti per cercare di mettere in crisi l’apparato difensivo predisposto attorno a Beccari, mettendo in mostra tutto un repertorio di scherzi, scherzetti e “cattiverie” che hanno finito, come detto per disorientare il già mediocre direttore di gara. Una determinazione davvero inusitata per una formazione che poteva considerarsi in salvo. Oltretutto gli uomini di Santini hanno adottato una vera e propria tattica ostruzionistica negli ultimi minuti dell’incontro, che si è trascinato tra le urla del pubblico e le provocazioni di Tamalio, mezzapunta e trascinatore della formazione di casa. Poi, a 6’ dal termine, un cross di Giancarlo Marchetti non è stato ben sfruttato da Gregucci che a due passi dal portiere ha spedito alto con un velleitario tiro di piatto sinistro. Infine l’espulsione di Sesena, con una serie di inutili manfrine che si sono protratte ovviamente fino al 90’. Il tutto sotto gli occhi compiacenti della tema arbitrale e tra i sorrisi ironici di tutti i laziali (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI Carbonia - Vogherese 2-1 Derthona - Lucchese 3-0 Lodigiani - Spezia 1-0 Imperia - Nuorese 0-0 Massese - Savona 0-0 Montevarchi - Siena 0-0 Pontedera - Prato 1-0 Torres - Olbia 0-0 CLASSIFICA: Prato, Siena p. 39; Derthona, Pontedera, Alessandria 37; Lucchese 35; Lodigiani 32: Torres 31; Civitavec.30; Montevarchi Savona 29; Vogherese 27; Carbonia, Imperia 26; Spezia, Nuorese 25; Olbia 24 Il punto sul campionato Per quanto riguarda le altre squadre, da segnalare che è rientrato in corsa il Pontedera che ha battuto il Prato, mentre il Derthona ha superato la Lucchese ; la seconda squadra della provincia ha in calendario 2 trasferte e 1 gara interna e quindi pensiamo che il risultato valga più a escludere definitivamente la Lucchese (prossima e ultima trasferta per l’Alessandria) piuttosto che rimettere in corsa i “cugini” tortonesi (che comunque possono sempre smentirci con i fatti). (Il Piccolo)

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