Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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29-11-1992 - Giornata: 13 - Pesaro - Tonino Benelli	Stagione: 1992/1993
Serie C1

Vis Pesaro 1898 - Alessandria Calcio US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 67. Turchi [Vi] , 69. Martini [Vi]

Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bertotto Valerio, Maddè Emiliano, Zanuttig Andrea, Siroti Paolo, Tonini Devis, Perugi Paolo, Lenisa Alessandro [73. Mezzetti Lorenzo], Serioli Gianfranco, Didonè Oreste, Banchelli Giacomo [73. Alfano Giuseppe] A disp.:(P) D'Amico Alessandro, Gargioni Fabrizio, Maurino Romano All.: Mazzola Ferruccio

Formazione avversaria
VIS PESARO 1898: Riccetelli, Paolone, Anastasi, Sala, Amoruso, Romani, Turchi [83. Pellegrino], Di Curzio, Gennari [58. Zagati], Gasperini, Martini. A disp: Magnani, Mosconi, Cicchetti. All.: Catuzzi Enrico

Arbitro: Freddi Luigi (Sassari) [Dau, Loi]
Note
Ammoniti: Zanuttig [A]; Tonini [A]; Siroti [A] Angoli: 7-5 Spettatori: 1.800 circa, di cui 1208 paganti (per un incasso di L. 15.022.000). Cielo coperto, giornata fredda e umida, terreno in condizioni discrete. Inizio gar ore 14.30

Commento
Una traversa e una palla gol sprecata, poi l'Alessandria crolla I GRIGI TORNANO ALL'ANTICO La doppietta della Vis Pesaro in 2' Quando i polmoni cedono e il blocco selvaggio di centrocampo perde la sua compattezza, sfilacciandosi, la partita decolla e lascia ai tifosi sugli spalti almeno il sapore di qualche brivido per i continui ribaltamenti di fronte. E tutto questo succede nella ripresa di questo confronto fra poveri, non solo di punti in classifica ma anche di tasso tecnico, fatta eccezione per Turchi della Vis Pesaro, autore della prima rete, e dell'alessandrino Serioli. Ha vinto la Vis Pesaro per 20, ma l'Alessandria nella ripresa, prima di cadere, pur nella confusione di un forcing disperato, ha sfiorato il gol in un paio di occasioni. Saltiamo pure a pie pari i primi noiosi 45': la gara si ravviva solamente in apertura di ripresa quando Ferruccio Mazzola chiede ai grigi di accelerare i tempi con un pressing. Un azzardo che sembra portargli bene perché i raddoppi di marcatura sui portatori di palla della Vis danno all'Alessandria diversi palloni giocabili. E per 15' i piemontesi tengono incollati i padroni di casa nella propria metà campo. E' questo il momento migliore degli ospiti, una formazione che sinora in trasferta ha raccolto un solo punticino a Carrara. Al 50' e al 55' l'Alessandria ha le sue palle d'oro per passare in vantaggio, ma prima Serioli colpisce la traversa con un bolide scagliato da 35 metri, poi su cross di Didonè, giocatore molto attivo sulla fascia anche se perennemente in difficoltà su Turchi, lo stesso centravanti, da due passi da Riccetelli, sbaglia il colpo di testa spedendo la palla sul fondo. Dopo il massimo sforzo dell'Alessandria, con la minima resa, la partita si ribalta. Catuzzi manda in campo Zagati al posto di un Gennari sempre bloccato da Siroti e l'attacco della Vis aumenta di mobilità. Al 64' arriva il primo brivido per l'Alessandria con Zagato che spara sul sette, ma Battistini è bravissimo a deviare. Il gol pesarese è comunque solo rimandato: tre minuti dopo un cross di Amoruso taglia l'intera difesa piemontese per andare a pescare completamente libero Turchi, il quale calcia al volo un diagonale che si va ad infilare sulla destra di Battistini. L'Alessandria non ha nemmeno il tempo per riprendersi che dopo 2' arriva il raddoppio: cross di Gasperini, colpo di testa di Zagati e la palla si va a depositare in mezzo all'area piccola tra un nugolo di difensori alessandrini. Una palla morta, se in mezzo a Bertotto e Siroti non si infilasse il piede del biancorosso Martini che tocca la palla quanto basta per spedirla in rete. Nel forcing finale l'Alessandria rischia anche il terzo gol, al 90': Zagati scarta mezza difesa, passa a Martini scio davanti al portiere, ma il tiro del n. 11 è debole e non raggiunge nemmeno la linea di porta. (La Stampa - Ed. Sport - D. N.) V ALESSANDRIA CADE IN TRASFERTA PER LA SESTA VOLTA IN QUESTO CAMPIONATO ‘Uno-due della Vis: grigi al tappeto Ferruccio Mazzola: “Le difficoltà ce le siamo create soprattutto noi” L’Alessandria cade per la sesta volta in trasferta. Nelle sette gare esterne solo un punto: bottino magro, troppo per una squadra che sta faticosamente cercando di risalire e che, invece, la classifica inchioda al penultimo posto. La gara con lo Spezia aveva mostrato progressi nel gioco e nell’impostazione che, però, hanno avuto solo una minima conferma a Pesaro. Per sessanta minuti, al ‘Benelli’, i grigi hanno - è vero - anche provato a vincere, soprattutto in avvio di ripresa, quando il gol l’hanno sfiorato in almeno un paio di occasioni. Ma, colpiti ‘a freddo’ nel momento di maggiore pressioni, hanno faticato a riordinare le idee. La reazioni c’è stata, ma si è risolta in una traversa su punizione di Serioli e poco altro. Ancora errori, che gli avversari - e non è certo una novità in questa stagione – non perdonano mai. E i punti restano nove;: solo l’Arezzo, finora, ha raccolto di meno. E pensare che, dopo aver preso le misure ad un avversario tutt’altro che irresistibile, nella seconda frazione l’Alessandria ha anche provato a vincere. “Nella ripresa - riconosce Mazzola abbiamo pensato, ad un certo punto, di avere in mano la gara. Ci abbiamo provato a vincere: il colpo di testa di Serioli è uscito di poco. Poi quell’uno due micidiale, favorito anche da nostri sbagli. La prima rete, ad esempio: un traversone lungo, dalla sinistra, di quelli che dovrebbero essere controllati senza grossi problemi. E, invece... “Le difficoltà ce le siamo create soprattutto noi". Il discorso vale anche per il raddoppio della compagine marchigiana. “Anche in questo caso - aggiunge Mazzola – loro hanno trovato il gol su un nostro sbaglio". E pensare che prima del gol di Turchi “ / ’Alessandria era ben assestata in campo. Se fosse entrato qual colpo di testa di Serioli la partita avrebbe potuto assumere tutt’altro andamento”. Il tecnico fa una pausa, poi ammette che “sconfitte così sono difficili da accettare". Ma cosa serve a questa Alessandria per trovare il ritmo giusto e continuità? “Un maggiore equilibrio, una maggiore attenzione, soprattutto in difesa. E, invece, avverto ancora un ’eccessiva frenesia e tensione, che possono risultare pericolose”. Aggiungiamo anche la paura di fallire, che nel momento della necessaria reazione finisce per annebbiare le idee. Francamente l’impressione è stata quella di rivivere la gara con il Palazzolo: avversario abbordabile, tecnicamente inferiore, ma forse un po’ sottovalutato, soprattutto sul piano dell’agonismo. Un avversario che, nel momento in cui rischiava di capitolare, è stato invece aiutato a rialzarsi. Cortesia che, ovviamente, la Vis Pesaro si è ben guardata dal restituire ai grigi. Troppi aiuti, dunque, per un’avversaria diretta che davanti al suo pubblico fino ad ora non aveva certo entusiasmato. Non che la prova di domenica sia di quelle da incorniciare: ma quando la classifica langue lo spettacolo può anche passare in secondo piano. Nella prima frazione la Vis ha creato ben poco. La prima conclusione a rete, dopo nove minuti, è dell’Alessandria, con Zanuttig che al volo manda la palla a sibilare a pochi centimetri dal montante destro della porta difesa da Riccetelli. Al quarto d’ora i locali si affacciano per la prima volta nell’area grigia: insidioso traversone dal la sinistra di Anastasi, con Bertotto pronto ad anticipare il tentativo di deviazione di Martini. Nella mediocrità dei locali emerge solo Turchi, mobilissimo sulla fascia, molto difficile da controllare anche per il più dinamico dei difensori, e Maddé domenica ha faticato moltissimo. Al 25’ il numero 7 biancorosso indirizza un traversone ad effetto, che Battistini, fortunatamente riesce d intercettare prima che si incunei alle sue spalle. Due minuti dopo, per un fallo di mano apparso dalla tribuna involontario, l’arbitro appioppa un cartellino giallo a Zanuttig, che domenica dovrà così saltare la sfida con il Como. Alla mezzora il colpo di testa di Gennari - unica occasione per il centravanti - si alza sulla traversa. Nel finale qualche sprazzo dei padroni casa: prima Anastasi calcia alto e poi Battistini è bravo a bloccare il tiro del solito Turchi, servito da Romani. L’intervallo sembra giovare all’Alessandria, che rientra in campo più determinata. Il Pesaro dà l’impressione di soffrire il pressing e al 54’ Serioli, a due passi dalla porta, schiaccia di un soffio a lato la palla scodellata dalla bandierina da Didoné. Poca fortuna per gli ospiti: se il colpo di testa del centravanti avesse avuto esito diverso il Pesaro, con ogni probabilità non sarebbe più riuscito a recuperare. E, invece, rinfrancati dall’ingresso in campo della punta Zagati, al posto di un inconsistente Gennari, i padroni di casa crescono. Al 64’ solo un super Battistini riesce, con la punta delle dita, ad alzare di un soffio sulla traversa il gran tiro da venti metri del nuovo entrato. Pericolo sventato, ma solo per fioco. Al 21’ Amoruso, dalla sinistra, serve Turchi, smarcato che, dal limite dell’area calcia al volo a botta sicura. L’Alessandria accusa il colpo. E il Pesaro approfitta di questo momento di sbandamento, raddoppiando su una mischia risolta, in spaccata, da Martini, che tocca la sfera con la punta del piede e mette fuori causa il numero uno grigio. Mazzola cambia due uomini: dentro Mezzetti e Alfano, fuori Lenisa e Banchelli. E alla mezzora Serioli, su calcio di punizione dal limite (da posizione leggermente angolata), spara un bolide che si infrange sulla traversa e poi ricade in campo. Il numero nove de prova ancora un paio di minuti dopo, ma anche questa volta l’incornata è sul fondo. Al 38’ il diagonale dalla sinistra di Mezzetti è deviato da un giocatore in casacca biancorossa: il portiere è spiazzato, ma la palla non vuol proprio entrare in rete. E, come spesso accade in questi casi, la formazione di casa rischia di incrementare il bottino nel finale, su contropiede orchestrato da Zagati, con ultimo passaggio per Martini: la sua conclusione ravvicinata è sventata da Battistini. Poi tutti negli spogliatoi, dove Mazzola ammette di aver “elogiato i ragazzi per l ’impegno e la voglia di recuperare. Ma ho anche dovuto sgridarli – aggiunge - per i troppi errori che continuiamo a commettere. Sotto l ’aspetto tecnico e tattico mi sembra che la squadra ci sia, adesso dobbiamo solo recuperare sul piano della concentrazione, eliminando inutili e dannose paure ". Ma bisogna farlo in fretta: il Como è alle porte e subito dopo c’è da fare i conti con il Vicenza (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Carrarese – Triestina 0-1 Chievo – Carpi 1-0 Como – Leffe 0-0 Empoli – Vicenza 1-0 Palazzolo – Sambenedettese 0-0 Ravenna – Pro Sesto 3-1 Siena - Arezzo 0-0 Spezia – Massese 0-2 CLASSIFICA: Empoli p.20; Chievo, Vicenza, Triestina 18; Ravenna 17; Sambenedettese 15; Como, Carpi, Spezia 13; Pro Sesto 12; Leffe, Siena, Massese 11; Vis Pesaro, Carrarese 10; Alessandria, Palazzolo 9; Arezzo 6 Il punto sul campionato Lo scontro fra le due capolista del girone A ha visto il successo dell’Empoli contro il Vicenza: la gara giocata con molto agonismo da ambo le parti è stata decisa da Lazzini al 51’. E’ saltata l’imbattibilità stagionale al Picco e la Massese, dopo cinque sconfitte esterne consecutive, ha vinto contro lo Spezia, vittoria concretizzata nel primo tempo quando gli ospiti stavano giocando meglio.

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