Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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10-09-1978 - Giornata: 4 - Tortona - Fausto Coppi	Stagione: 1978/1979
C. It. Semipro
Girone Eliminatorio

Derthona FBC - Alessandria Calcio US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 44. Ferraris (I) A.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Todde Sandro, Molinari Pietro, Berardo Mario, Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro [65. Picco Gianluigi] All.: Capello Guido

Formazione avversaria
Derthona FBC: Domenghini, Consolandi, Bisi, Rossetti, Simoniello, Ardemagni, Bonacina, Milani [46. Sozzè], Russo, Boccasso, Gritti [70. Genovese]. All.: Trinchero.

Arbitro: Galli (Ferrara)

Commento
Il retour match si è concluso, come saprete, con il successo degli orsacchiotti di capitan Colombo. Praticamente il successo ha spianato agli alessandrini la strada per proseguire il cammino nella Coppa vinta, nell’edizione inaugurale con il successo al Flaminio di Roma contro l'Aveliino. I leoncelli del presidente Carlo Borasi erano pronti a fare carte false pur di prendersi una rivincita sugli odiati cugini. Il sogno si è spezzato esattamente al 44’ del primo tempo, nel momento in cui Ferraris I. il goleador grigio, con un secco diagonale da una ventina di metri ha sorpreso Domenghini. Il Derthona ha rinfoderato per l’ennesima volta la speranza di agguantare un successo di prestigio, nell'anno in cui festeggia il 70° anniversario di fondazione. La partita, è bene precisarlo, non ha entusiasmato i fans accorsi al magico richiamo del confronto. Il nervosismo ha giocato un ruolo notevole, sarebbe tuttavia sciocco giustificare le carenze con il troppo agonismo. I ragazzi di Guido Capello nel primo tempo, hanno deluso parecchio tanto da fare esclamare al presidente Bruno Cavallo: «Se i tortonesi hanno giocato malissimo, gli alessandrini male». L’undici mnandrogno opposto ad un antagonista deciso a fare prorprio il risultato con la forza della volontà ancor prima della tecnica si sono trovati, per lunghi tratti, a subire la sterile pressione avversaria. E’ cosa risaputa che la forza di una compagine si misura sulle fascia centrale del campo. Assumendo il controllo del centrocampo si costringe l’avversario ad un duro lavoro di arginamento in fase difensiva e, nel contempo, a moltiplicare gli sforzi per fluidificare in attacco. Il fulcro della manovra è l’ex novarese Ferrari, un giocatore dotato di esperienza e di senso pratico. Il giocatore oltre a impostare il gioco dirige i compagni, li sollecita nei momenti di maggiore pressione. Ferrari però non ha sette polmoni, non può in altre parole dedicarsi a governare l'intero rettangolo di gioco.Ricordate Tanno del duo Reja - Volpato? Reja era il propulsore, l’uomo che dirigeva il gioco davanti ai difensori consentendo al compagno di filtrare il gioco, di trasformarsi nell’uomo dell'ultimo passaggio. L’alessandrino per garantire il continuo rifornimento necessita di un ragioniere in posizione avanzata, di un Bosetti per intenderci. II regista pur lento nella manovra ’’vede” Il collega, lo sollecita con lunghi traversoni e, in fase difensiva, sa tenere il pallone per consentir di prendete fiato. La forzata assenza di Bosetti pesa sinistramente sulla manovra alessandrina. Le manchevolezze emerse ad Imperia, sono apparse ancor più macroscopiche al "Fausto Coppi". Da Ferrari è inutile pretendere il meglio se deve svolgere una miriade di compiti che vanno dal controllo della zona di sua competenza ad una continua assistenza delle mezze punte. Si era parlato la scorsa settimana di Calisti, un tornante dell'Alma Fano che avrebbe svolto un lavoro di regìa in caso di forfait di Bosetti, ma il trasferimento in grigio pare sfumato o quasi. L’Alessandria ha assoluta necessità di rincalzi non solo per risolvere i problemi contingenti, ma per assicurarsi un domani meno drammatico. Gli incidenti occorsi a Minati e Barozzi confermano le difficoltà da superare nell’arco della stagione. Il libero Minati sarà ricuperabile, secondo il prof. Mazza, probabilmente nella trasferta di Padova, Barozzi nella casalinga con il Piacenza. Guido Capello nell’attesa di un chiarimento, continua a muoversi con il materiale a disposizione, cercando di utilizzarlo il meglio possibile. Privo di Bosetti, ha optato sul militare Molinari, un ragazzo di grande volontà, senza le peculiarità indispensabili per intervenire a sostegno di Ferrari. Il centrocampista ha giostrato a tutto campo, raramente in veste di suggeritore. I tortonesi hanno approfittato del momento favorevole per mettere in angustie una retroguardia per nulla salda. Gran parte del successo nel derby spetta ad un solo giocatore, al veterano Antonio Colombo, uno stopper che molte squadre di categoria superiore vorrebbero avere. I leoncelli, si sa, vivono suite impennate del goleador Russo, un centravanti in possesso di un buon tocco di palla, lesto nel movimento, sgusciarne, pronto a sfruttare i palloni alti. Il bomber forte della fama conquistata nello scorso campionato ha tentato inutilmente di mettere in soggezione l'antagonista. Il capitano mandrogno attraversa un periodo di forma stupenda e, se lo sorregge la tenuta, non c'è barba di punta che riesca a smontarlo. Colombo giocando sull'anticipo ha praticamente annullato Russo sull'esempio delle due precedenti gare. Nell'ultimo derby il numero nove l’ha messo a dura prova, cercndo di beffarlo almeno sulle palle aeree. Antonio in almeno due occasioni si è staccato dal suolo quanto basta per soffiargli la sfera lasciandolo con un palmo di naso. Alle spalle dello stopper monstre, un avere puntiglioso nello svolgere il compito affidatogli anche se costretto a restare nella zona per evitare di essere infilato in velocità. L'Alessandria è mancata sulle fasce laterali ed è presto spiegato il rebus: Tonetto e Contratto sono tutt’altro che difensori puri. In particolare contratto impegnato sull’uomo perde lo smalto che l'ha contraddistinto nella ultima stagione. Il nazionale juniores ha necessità di spazio, di fluidificare sulle estreme per contribuire alla semplificazione del gioco degli attaccanti. Giocando, sulle piste della punta, soffre maledettamente della limitazione, perdendosi nella concentrazione indispensabile per ragionare ogni qualvolta riesce a sganciarsi e a scendere sulla fascia laterale. Il problema del terzino marcatori è aperto nel clan grigio dal momento in cui è partito il terzino Di Brino. Nella scorsa stagione Moretti ha supplito con alterna fortuna buscandosi più rampogne che consensi. La carenza diviene macroscopica con il trascorrere delle settimane e sarà ancora maggiormente visibile e controllabile entrando nel clima infuocato della prossima stagione. L’allenatore, pur senza ribadirlo a chiare lettere, tutto campo, raramente in veste di suggeritore. I tortonesi hanno approfittato del momento favorevole por mettere in angustie una retroguardia per nulla salda. Gran parte del successo nel derby spetta ad un solo giocatore, al veterano Antonio Colombo, uno stopper che molte squadre di categoria superiore vorrebbero avere. I leoncelli, si sa, vivono sulle impennate del goleador Russo, un centravanti in possesso di un buon tocco di palla, lesto nel movimento, sgusciarne, pronto a sfruttare i palloni aliti. Il bomber forte della fama conquistata nello scorso campionato ha tentato inutilmente di mettere in soggezione l'antagonista. Il capitano mandrogno attraversa un periodo di forma stupenda e, se lo sorregge la tenuta, non c'è barba di punta che riesca a smontarlo. Colombo giocando sull'anticipo ha praticamente annullato Russo sull'esempio delle due precedenti gare. Nell'ultimo derby il numero nove l’ha messo a dura prova, cercando di beffarlo almeno sulle palle aeree. Antonio in almeno due occasioni si è staccato dal suolo quanto basta per soffiargli la sfera lasciandolo con un palmo di naso. Alle spalle dello stopper monstre, un avere puntiglioso nello svolgere il compito affidatogli anche se costretto a restare nella zona per evitare di essere infilato in velocità. L'Alessandria è mancata sulle fasce laterali ed è presto spiegato il rebus: Tonetto e Contratto sono tutt’altro che difensori puri. In particolare Contratto impegnato sull’uomo perde lo smalto che l'ha contraddistinto nella ultima stagione. Il nazionale juniores ha necessità di spazio, di fluidificare sulle estreme per contribuire; alla semplificazione del gioco degli attaccanti. Giocando, sulle piste della punta, soffre maledettamente della limitazione, perdendosi nella concentrazione indispensabile per ragionare ogni qualvolta riesce a sganciarsi e a scendere sulla fascia laterale. Il problema del terzino marcatori è aperto nel clan grigio dal momento in cui è partito il terzino Di Brino. Nella scorsa stagione Moretti ha supplito con alterna fortuna buscandosi più critiche che consensi. La carenza diviene macroscopica con il trascorrere delle settimane e sarà ancora maggiormente visibile e controllabile entrando nel clima infuocato della prossima stagione tra le molte prestazioni negative l’infausta giornata di Novara che costò l’esonero all’allenatore Mario Trebbi. Con una metamorfosi che ha dello sbalorditivo, il ragazzo ha ritrovato voglia di giocare e di segnare. Nelle partite pre - campionato e nelle uscite di Coppa Italia, Alessandro dimostra di bruciare le tappe. Tecnico agile, s’inserisce nel vivo della retroguardia portando a spasso il diretto antagonista. Anche a Tortona è risultato tira i migliori protagonista della contesa sino al momento in cui l’hanno messo fuori combattimento con un maldestro intervento alla gamba sinistra. Fortunatamente si tratta di poca cosa e l’attaccante sarà pronto sin dalla prossima domenica ad affrontare, in amichevole, l’Anconitana. Feria ivs è un’ala in costante movimento, pronta a svariare sulla fascia per "aprire” al centro con dosati cross. L'impegno costante dell’alessandrino raramente trova il conforto costante del compagno. Il centravanti Berardo è in chiara difficoltà con difensori grintosi, decisi ad entrare sull'uomo sena troppi complimenti. Difetta nel fisico e nel fiato con la conseguenza di non riuscire a svolgere adeguatamente la mansione affidatagli. Nel derby ha brillate unicamente pelle carenze: la sostituzione sarebbe stata di grande vantaggio per l'intero complesso. Le promesse della vigilia sono sfumate come neve al sole: il "commenda" deve assolutamente rimboccarsi le maniche e provvedere se intende rinforzare il reparto. L’Alessandria oggi può contare sulla vivacità, non sempre organica di Todde, ma tra qualche mese la situazione potrebbe precipitare dannosamente. La punta tanto attesa non è un capriccio del tifoso desideroso di vedete i beniamini catapultati a rete è una necessità considerate le gravi incognite della prossima stagione. L'undici di Capello indipendentemente dalle carenze denunciate riesce ugualmente a parare i colpi, a supplire con molta volontà, ma sino a quando la forza fisica resisterà? L’interrogativo è da sciogliere prima della data del 1° ottobre. La compagine di capitan Colombo con due innesti ben azzeccati può garantire una tenuta accettabile anche al cospetto degli squadroni proiettati alla ricerca della promozione. Le ultime settimane precedenti l’inizio della stagione devono essere dedicate alla revisione del delicato ingranaggio della squadra mandirogna. Guido Capello dev’essere posto nella condizione di svolgere il lavoro in tranquillità, senza i paterni d’animo della fase iniziale della stagione. Domenica per sostituire l'Infortunato Ferraris, è ricorso al diciottenne Picco, un ragazzo smanioso di ben figurare, di battersi. Potrebbe essere la promessa del domani, oggi invece è utile muoversi sul concreto bandendo i tentennamenti. Gli sportivi chiedono al presidente un ultimo sacrificio per allestire una formazione registrata, amalgamata in ogni reparto. Le partite di Coppa hanno illustrato chiaramente i pregi e i difetti della compagine, occorre trarne profitto nell’interesse della stessa società. Passati in rassegna i singoli protagonisti defluiamo derbyssimo precampionato soffermiamoci sull’andamento della contesa. Derthona e Alessandria si affrontano con reciproco rispetto, nessuno evidentemente intende prestare il fianco a possibili, improvvisi rovesciamenti di fronte. Si giooa al piccolo trotto nei primi dieci minuti poi Ferraris I, al 14' si scuote, palla al piede apre sulla sinistra poi centra costringendo la retroguardia bianconera ad un frettoloso rinvio. Al centro della area nessun alessandrino è pronto a sfruttare la facile occasione. Berardo è troppo lontano per intervenire. Le azioni dei contendenti accettabili sino a tre quarti divengono farraginose al momento della conclusione. Il Derthona è più attivo nell’inserimento, ma la retroguardia grigia seppure con qualche affann rimedia, in qualche occasione, fallosamente conte accade al 21’. La punizione di Milani fa sibilare la sfera sopra la traversa. Altra breve pausa poi al 26’ scatto improvviso di Todde. L’alessandrino putita velocissimo verso rete, lo fronteggia il solo Rossetti - neo acquisto dei leoncelli — pronto ad allungare la gamba e a stenderlo. L'arbitro Galli apre fa serie delle ammonizioni estraendo il cartellino giallo. Le manovre sono tutt’altro che entusiasmanti. Il gioco ristagna sovente sulla fascia centrale, nessuna geometria è capace di accendere l'entusiasmo dei tifosi. Pare un'amichevole più che un derby. L’Alessandria accetta il pareggio, il Derthona, a scanso di equivoci, pure. I grigi si fanno vivi in area alla mezz’ora su calcio d'angolo battuto da Todde: svetta la testa di Bongiorni ma Domingo è sulla traiettoria. Contropiede bianconero con Guitti e uscita pazzerellona di Lucetti: brivido tra i fans alessandrini: sul calcio d’angolo gli ospiti hanno la meglio. Trascorrono i minuti, si attende invano un inserimento deciso di Berardo. Il centravanti cerca inutilmente la posizione giusta per rendersi utile. L'avversario lo tallona da vicino. impedendogli praticamente ogni movimento. L’apporto del solitario Ferraris I incide senza efficacia sul pacchetto difensivo dei padroni di casa pronti a sfruttare le indecisioni. L’Alessandria d'altronde favorisce, i tortonesi con un gioco al rallentatore, tiene eccessivamente la palla. Ferrari, il centrocampista si muove a tutto campo por mettere ordine, per tamponare il fallo. Tonetto al 42' riesce a farsi luce sulla destra imbeccando Bongiorni al centro: l’alessandrino stoppa con il petto poi al volo lascia partire un tiro al fulmicotone che si perde a meno di mezzo metro dal palo alla sinistra di Domenghiui. Inaspettata giunge la rete degli ospiti, sarà la vincente. Ferraris I parte quasi da centrocampo, si libera degli avversari e in diagonale scocca un rasoterra di rara potenza. Il pallone s’insacca alla sinistra del portiere: gol stupendo. I tortonesi fanno buon viso a cattiva sorte sperando nella ripresa per riequilibrare le sorti. La prima azione dopo il rientro delle squadre è dei mandrogni. E’ un inserimento volante sulla fascia sinistra del campo. Inizia il dialogo volante Ferrari aprendo su Tonetto lesto a sollecitare Berardo: il centravanti serve Bongiorni che conclude senza fortuna. La squadra di Trincherò fa tesoro dello scampato pericolo per ripartire e stringere gli alessandrini sotto la rete. Bonacina si fa in quattro, ma c’è troppa indecisione e Colombo con la collaborazione di Avere evita peggiori guai a Lucetti. Lo stopper grigio, stupendo, al 60' si sgancia, dialoga con i compagni concludendo sopra la traversa. Tre minuti dopo è Ferraris I a dare un saggio di bravura al centro dell’area: un grappolo di tortonesi lo stringe d assedio senza troppi complimenti. L’alessandrino resta a terra dolorante e Viganò dove trasportarlo di peso negli spogliatoi. Capello manda in campo Picco, un ragazzo diciottenne carico di dinamite. L’esordio non incide sul ragazzo pronto ad inserirsi nel clima della battaglia accesissima. L'arbitro ha il suo da fare nel mantenere calmi gli animi, ma contratto interviene duro su Gritti costringendolo a sua volta a lasciare il campo. Sugli spalti si accende la buriana. I grigi badano a mantenere il vantaggio lasciando a Berardo e Picco il compito degli alleggerimenti. Il diciottenne a due minuti dalla conclusione trova lo spunto per chiamare in causa Domingo con un tiro angolatissimo. Il fischio finale trova le squadre impegnate a punzecchiarsi. Risultato complessivamente giusto, legittimato nella ripresa dalla migliore predisposizione tattica dei grigi che hanno trovato in difesa un grande Colombo pronto a rintuzzare ogni tentativo del bomber Russo. L’Alessandria a quota cinque, con un quoziente reti di 4-0 attende fermo per concludere il primo turno di Coppa.I grigi ieri sera avrebbero dovuto incontrane il Genoa, ma la gara ha subito un rinvio e Capello ha 'approfittato per concedere ai ragazzi di tirare il fiato. (Il Piccolo) Anche nel terzo appuntamento stagionale, quello di ieri valevole per la Coppa Italia, l'Alessandria ha avuto la meglio sul cugini del Derthona. « Per noi — ha detto Trincherò, allenatore del bianconeri — i grigi sono la squadra stregata, non c'è proprio nulla da fare». Con una rete a suo favore, l'Alessandria di Capello s'è aggiudicata la partita ed al tempo stesse s'è assicurata la prima posizione nella fase eliminatoria della Coppa semiprofessionisti. Il Derthona s'è mosso molto bene e l'Inserimento del libero Rossetti ha dato maggior ordine alle retrovie; ai «leoncelli» però manca ancora un'incisività nelle fasi d'attacco. La partita corre liscia nella prima parte con belle azioni su entrambi 1 fronti. 1 bianconeri e i grigi mettono in mostra ottime azioni, tutte sottolineate dagli applausi del numeroso pubblico presente al «Fausto Coppi». In questa fase si mettono in luce tra i bianconeri Russo e Gritti per i loro tiri in porta, ben neutralizzati da Lucetti, e tra gli ospiti Bongiorno e Ferraris. Proprio quest'ultimo al 43' sblocca la situazione realizzando l'unica rete della giornata. Nella ripresa Trincherò mette alla frusta 1 suol e sostituisce subito Milano con Sozze. Le azioni bianconere si fanno leggermente più incisive. Frattanto in campo fra le due formazioni affiora il nervosismo Ferraris I, al limite dell'area bianconera, riceve un calciane ed è costretto ad abbandonare il campo; sul fronte opposto a infortunarsi per un fallacelo è Gritti, che deve anch'egli abbandonare il terreno di gioco. La partita si trascina cosi per l'ultima mezz'ora con adoni troppo accese fra 1 giocatori e gran vociare di proteste tra il pubblico presente sugli spalti. (La Stampa) CLASSIFICA: Alessandria p. 5, Derthona 2, Imperia 1.

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