Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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22-06-1975 - Giornata: 38 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1974/1975
Serie B

Alessandria US - Sambenedettese US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 33. Dalle Vedove G.[A] 70. aut. Daleno [Sa]

Alessandria US Pozzani Flavio, Vanara Elio, Di Brino Marcello, Reja Edoardo, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio [60. Unere Giuseppe], Manueli Luigi, Volpato Angelo, Baisi Sergio Pietro, Dalle Vedove Giampiero, Dolso Arrigo A disp.:(P) Croci Claudio, Mazzia Bruno All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
SAMBENEDETTESE US: Migliorini, Daleno, Catto, Agretti, Romano, Castronaro, Ripa, Berta, Chimenti [57. Trevisan], Simonato, Basilico. A disp.: Martina, Marini. All.: Bergamasco Marino

Arbitro: Menegali Gianfranco (Roma)
Note
Ammoniti: Dolso [A], Vanara [A], Di Brino [A], Simonato [S], Dalle Vedove [A] Spettatori: 10.000 circa di cui 5.934 paganti per un incasso di 16.425.000 dire (le donne ed i ragazzi fino ai 16 anni sono entrati gratuitamente) Inizio gara ore 17.00

Commento
NOVANTA MINUTI DI TENSIONE PER RICOMINCIARE IN SERIE B All'Alessandria non è bastato il chiaro successo sulla Sambenedettese per sfuggire allo spareggio © Fatale ai grigi l’errore di Volpato allo scadere del tempo La squadra in ritiro da lunedì a Salice Terme: la formazione Giorcelli la deciderà giovedì ® La Lega ha fissato l’inizio dello spareggio alle 17,30: in caso di parità si giocherà domenica ® L’appello di Paolo Sacco ai fans: siate numerosi al seguito Purtroppo è accaduto. L’Alessandria, pur vincendo con uno scarto di due reti, è stata raggiunta dalla Reggiana, impostasi — a mani basse — su un Foggia stranamente rinunciatario. Si va allo spareggio, domani giovedì, nel "catino” di San Siro. La Lega ha deciso: Alessandria-Reggiana si affronteranno alle 17,30 e, in caso di parità, si incontreranno nuovamente domenica alla stessa ora. Milano, come nel 1957, deciderà sulle fortune grigie: diciotto anni orsono la posta in palio fu la promozione, oggi la permanenza tra i cadetti. Un’altra partita al cardiopalma, altri novanta minuti di apprensioni e di incertezze. Per l’AIessandria non c’é tregua, nessuna pietà. Un campionato all’insegna della scalogna più che dell’incertezza. Sarebbe bastata la rete della sicurezza di Volpato a dieci secondi dal termine e l’incubo sarebbe svanito. Il centrocampista solo davanti al portiere ha toccato di fino mirando all’angolino, il pallone beffardo è uscito sfiorando il palo. I diecimila spettatori, increduli hanno chinato il capo accettando la dura j sentenza. L’undici di Giorcelli, spremuto da un campionato durissimo, si prepara ad affrontare l’ennesima partita decisiva. Stavolta non ci sarà appello: perdendo si va in serie C. Alessandria - Reggiana protagonista anni orsono di un altro drammatico "tete a tete” per conquistare la promozione in B, si ritrovano decise a spendere gli ultimi spiccioli. Nessun azzarda il pronostico: gli spareggi sfuggono, come i derbies, alla logica. La freddezza, l’esperienza giocheranno un ruolo decisivo. Solo con i nervi saldi, la m assima concentrazione sarà possibile uscire dallo scontro con la palma del successo e della convalida in B. Il lungo calvario dei grigi continua, recriminare sul passato serve a poco. Gli sportivi accorsi numerosi al Moccagatta per l’ultimo stagionale appuntamento, hanno fornito una bellissima prova di attaccamento ai colori sociali incitando dal primo all’ultimo minuto Barbiero e compagni. Un sostegno continuo, caldo, a volte persino commovente. L’Alessandria scesa in campo con la dichiarata volontà di aggiudicarsi i punti con il maggior numero di gol, ha lottato con generosità. Sfortunatamente ha trovato una Sambenedettese grintosa oltremisura, decisa a rendere arduo il cammino dei locali. Sin dai primi minuti di gioco è apparsa evidente l’intenzione dei m archigiani di lottare decisamente. Le punte in particolare, avventandosi su ogni pallone, hanno creato situazioni tutt’altro che allegre per la retroguardia alessandrina. Vanara impegnato da un Basilico scatenato ha fatto il viso duro tanto da richiamare l’attenzione dell’arbitro; Colombo per frenare l’irruenza di Chimenti ha stretto i denti dando fondo ad ogni energia. Analogo il discorso per Di Brino. Contro una Sambenedettese stranamente protesa in avanti, l’Alessandria è divenuta guardinga senza trascurare la possibilità di andare in gol. Giorcelli rompendo gli indugi aveva schierato Dolso all’estrema sinistra portando in panchina Unere e Mazzia. Schieramento tradizionale con Vanara in sostituzione di Maldera, centrocampo abbottonatissimo per impedire ai marchigiani di combinare guai. Marcature strettissime se si eccettua il duo Dalle Vedove - Berta. L’ex alessandrino ha lasciato ampio spazio alla mezza punta grigia limitandosi più a contrare che offendere. Danny superandosi (l’alessandrino m erita un elogio ad animo.... aperto per la dimostrazione di attaccamento ai colori grigi) è risultato con Manuali la punta perforante della squadra. Il centravanti Baisi preso in custodia dai terzino Daleno encomiabile per volontà ha difettato nella precisione e nello scatto. Troppo ferm o sui palloni, poco sicuro nel contrasto ha raramente illuminato la scena entro l’area di rigore. D0LS0 SUPERMAN Un Baisi al disotto delle possibilità, e la riprova si è avuta al 40’ quando Dolso letteralmente "impazzito” partendo dal centrocampo si è "bevuto” quattro avversari con una serip ubriacante di finte e controfinte. Uno slalom irresistibile vanam ente contrastato dagli avversari con pallone sui piedi del centravanti. Sarebbe bastato appoggiarlo in fondo al sacco invece Baisi ha ciabattato spedendo la sfera ben lontano dalla porta difesa da Migliorini. Sarebbe stato il 2-0 alla fine dei primo tempo con larghe possibilità di passare nella ripresa per contenere la rimonta prevedibile, degli avversari. Per sbloccare il risultato gli alessandrini avevano sudato e faticato enormemente: troppi passaggi laterali, poche ie conclusioni a rete. Azioni pericolose l’attacco ne costruiva ma al momento di raccogliere i frutti si notava l’assenza dell’uomo gol. L’incubo dell’ennesimo pareggio è durato esattam ente trentadue minuti. Il via all’azione del gol è venuto da Barbiero che scendeva sulla fascia sinistra, indisturbato indi attraversava al centro: Dalle Vedove era lesto nello stacco e nell’inzuccata irresistibile. Sull’uno a zero i grigi respiravano eccessivamente mentre al Mirabello la Reggiana conduceva con due lunghezze sui pugliesi. L’Alessandria aveva possibilità concrete per perforare la retroguardia marchigiana? Le manovre offensive sviluppate dicono si anche se poi, tirando le somme ci si accorge che il fumo non basta. La difesa come di consueto ha rischiato: « san » Pozzani intervenendo alla kamikaze ha evitato un crollo forse decisivo. Una squadra concentrata, ma timorosa nello spingere a fondo, nel costringere l’avversario ad un tourbillon ubriacante. Sui giocatori ha certam ente influito il peso psicologico derivante dai risultati provenienti dagli altri campi e precisamente Reggio Emilia Arezzo e Taranto. L’Alessandria ha speso energie preziose per aggiudicarsi il risultato della certezza matematica, a volte disordinatamente, m a con cocciutaggine. Lo si è visto nella ripresa quando è divenuto d’obbligo il raddoppio per riportarsi in vantaggio nei confronti della Reggiana. Volpato Dalle Vedove, Manueli, Dolso e lo stesso Baisi si sono gettati nella mischia con sacro furore prendendo letteralmente d ’assalto l’area avversaria. Dalle Vedove centuplicando le forze era su ogni palla pronto a scattare con grinta alla ricerca del gol. Un assedio forsennato con alle spalle il pericolo di un possibile contropiede. L'infortunio a Colombo nel momento cruciale della contesa ha aggravato il delicato equilibrio della compagine mandrogna. Giorcelli che in precedenza era stato costretto ad invertire le m arcature di Ripa e Basilico ha operato nel modo migliore con l'inserimento di Unere a montare la guardia a Trevisan. LOTTARE In condizioni di normalità il tredicesimo poteva occupare un ruolo più avanzato a diretto sostegno degli attaccanti: la necessità di difendere il 2-0 ha invece consigliato il sacrificio di Unere come difensore puro. Giorcelli è rimasto in un certo qual modo condizionato dall’infortunio dello stopper come i fatti dimostrano. Disponendo del complesso nella pienezza dei propri mezzi l’arrembaggio alla rete avversaria sarebbe stato condotto con maggior freddezza a vantaggio della resa. Inutile soffermarci sull’occasionissima sciupata da Volpato allo scadere del tempo: sono disavventure che accadono nel mondo del calcio. In condizioni di normalità le ripercussioni sarebbero state contenute, trattandosi invece di una gara decisiva la risonanza è perdurata oltre. Lunedì m attina abbiamo intervistato brevemente Giorcelli, pronto a tirare nuovamente le fila in vista dello spareggio. Il tecnico è apparso fiducioso nel futuro pur non nascondendosi le difficoltà dell’incontro di giovedì. « Recriminare serve a poco. Certo, fosse entrato il pallone di Volpato il quadro sarebbe diverso. Andiamo pertanto a San Siro a giocarci la permanenza tra i cadetti. Domenica i ragazzi erano amareggiati: non si poteva dare loro torto per la beffa subita. Si erano spremuti al massimo e quando il traguardo pareva dietro l’angolo ecco la notizia del terzo gol della Reggiana. Assorbito il malumore, guardiamo a giovedì prossimo con la stessa determinazione di sabato scorso. L’Alessandria ha diversi problemi da risolvere; la Reggiana ne ha altri. Arrendersi prima dei tempo? Neppure per sogno. Le chances sono alla pari, cinquanta per cento ai grigi altrettante ai granata. Sul campo da che parte penderà la bilancia? Lo sapremo solo il giorno della bagarre. Vendere anticipatamente la pelle dell’orso è oltremodo pericoloso ». Condividiamo il giudizio sulle possibilità dell’Alessandria, ma domenica, ad esempio. Baisi è apparso sfocato. troppo fermo su alcuni palloni. « Baisi è mancato in lucidità, sotto il profilo dell’impegno è stato commovente. Ha lottato su ogni palla, cercando di aprire corridoi per i compagni. Aveva un compito tutt’altro che facile anche perchè il pacchetto difensivo della Sambenedettese picchiava deciso. L'undici marchigiano si è battuto con una determinazione veramente strana considerato che dalla classifica aveva ben poco da chiedere. L’Alessandria contro un antagonista che nulla regalava ha lottato con il cuore in mano. Avremmo meritato un premio maggiore, ma nel calcio contano unicamente i gol, il resto sono chiacchiere ». PROIBITO SBAGLIARE Come pensa di ovviare alle possibili squalifiche di Di Brino e Vanara ammoniti unitam ente a Dolso? « La risposta è nelle m ani del giudice sportivo. Molto dipenderà dalla rubricazione del reato da parte dell’arbitro Menegali, Gioco scorretto o ostruzione? Nel secondo caso ricupero Vanara, in caso contrario sono veramente nei guai dovendo pensare anche alla panchina. Attendo infine il responso per Colombo: lo stopper è stato sottoposto a radiografia. Antonio è un ragazzo che ricupera facilmente, speriamo di averlo per giovedì altrimenti Maldera sarà chiamato a sostituirlo ». I guai di Giorcelli sono molti, ma come in altre occasioni il tecnico riuscirà a schierare la formazione migliore. Azzardiamo lo sdhieramento? Nel caso il giudice sportivo squalifichi Di Brino la coppia dei terzini potrebbe essere com posta da M aldera - Vanara o Unere; se invece Colombo darà forfait sarà Maldera ad avanzare. All’attacco persiste il dubbio per Baisi. L’allenatore insisterà sul centravanti o invece preferirà affidarsi all’esperienza di Mazzia tenuto a riposo la scorsa domenica? La risposta è tutt’altro che facile e stavolta, sbagliare è proibito. La squadra da lunedì sera è in ritiro a Salice Terme dove Giorcelli ha iniziato la ’’cura” del ricupero psicologico degli atleti. « Sotto il profilo della preparazione fisica c’è poco da aggiungere. I ragazzi dopo lo sforzo di domenica devono ricuperare. Punterò invece sulla carica dei singoli. L’Alessandria come ho detto ha molte possibilità di uscire dal ’’catino” di San Siro con un risultato positivo. Guai ad arrendersi prima di avere combattuto. Conoscendo i giocatori sono sicuro che si batteranno con la consueta generosità per domare la Reggiana. Auguriamoci di disputare la partitissima senza accusare incidenti di sorta. Ad arm i pari l’Alessandria ha molto da dire ». Giorcelli ha concluso rivolgendo un appello ai tifosi affinchè la partecipazione sia com patta, l’incitamento costante. Inutile sottolineare l’im portanza della posta in palio: un anno di fatiche è condensato nei novanta minuti del prossimo giovedì. Una specie di lotteria: la bravura a volte non basta occorre l'aiuto della dea bendata. Concludiamo con uno scambio di idee con il presidente Paolo Sacco. Il giovane dirigente attende con impazienza l’ora fatidica dello spareggio. Il motivo è semplice: è convinto del successo dei grigi. « Salvarsi è la parola d ’ordine, esordisce, alla vigilia del confronto Alessandria - Reggiana. L’intera città si stringe attorno ai ragazzi per incitarli, spronarli verso la vittoria che è d ’obbligo. Il prossimo anno gli sportivi avranno una squadra degna delle migliori tradizioni grigie. I program m i saranno pienamente rispettati se il responso di San Siro sarà favorevole. La società per riconfermare l’incondizionata fiducia verso la compagine mette a disposizione i pullman necessari e gratuiti per raggiungere Milano. Le esigenze degli sportivi saranno soddisfatte ». LA MOBILITAZIONE L’Alessandria s.p.a. conscia dell'importanza del momento sta facendo il possibile affinchè Barbiero e compagni dispongano del conforto di un pubblico amico che vuole veramente la permanenza nella serie cadetta. Oltre che sugli aficionados locali si punta sulla collaborazione dei simpatizzanti residenti nel capoluogo lombardo. Interessante il probabile apporto dei Milan Clubs di colorazione ’’riverista”. Per gli sportivi altre ore di tensione e di suspence. Alessandria - Reggiana, lo scontro dei ’’poveri” controbilancia la sfida delle grandi Catanzaro e Verona che sul neutro di Terni lotteranno invece per la promozione. Chi vincerà? L’esperienza avrà un ruolo determinante negli scontri al fulmicotone. La fatica incide notevolmente sui garretti dei giocatori sottoposti ad un continuo stress: difettando la forza fisica occorrerà puntare sull’astuzia, sull’intelligenza per scavalcare l’avversario. L’Alessandria ha ’’veterani” rodati, capaci di m antenere il controllo dei nervi. E ’ sull'esperienza che i tifosi puntano per domare una Reggiana sulla cresta dell’onda, decisa a difendere con i denti la permanenza in serie B. Determinante sarà infine l’arbitraggio: il direttore di gara dovrà tenere saldamente in pugno le redini della contesa, intervenendo decisamente per stroncare le scarponerie, il gioco duro e cattivo. L’appuntamento è per giovedì alle 17,30 allo stadio di San Siro: gli sportivi sono mobilitati per costituire un fronte unico, per vedere trionfare il vecchio vessillo grigio. Nell’attesa raccomandiamo di restare uniti, di incitare e applaudire i protagonisti della contesa. Qualunque sia l'esito della contesa, l’importante è fornire una dimostrazione di buon gioco. Il resto verrà. (Il Piccolo - Il Gattopardo) ALESSANDRIA-REGGIANA SPAREGGIO SALVEZZA Ai grigi vittoriosi 2-0 contro la Sambenedettese, sarebbe bastata una rete in più (fallita per un soffio al 90') per non essere costretti alla coda di Milano Novantesimo minuto di gioco. L'Alessandria sta vincendo per 2-0 contro la Sambenedettese, mentre tutti, sugli spalti, sanno dalle radioline che la Reggiana conduce con tre reti di scarto sul Foggia e che l'Arezzo fa 1-1 contro il Brindisi. Uno spareggio con la Reggiana, dunque. Il pubblico, numeroso e magnifico oggi al «Moccagatta», tenta per l'ultima volta di rinvigorire con l'incitamento i giocatori ormai poveri di forze. E' un urlo continuo, assordante, patetico quasi nella sua disperazione. La palla è a Manueli. dieci metri fuori dell'area: l'ala finta, dribbla, scatta, e si trova con le ginocchia piegate dalla fatica solo con la porta davanti. C'è anche un difensore, ma sulla destra, senza nessuno accanto, sbuca Volpato: due contro uno è fatta, anche i tifosi tacciono di colpo. L'appoggio laterale di Manueli è perfetto ma Volpato, incredibile, sbaglia clamorosamente dall'altezza del rigore. La palla, beffarda, sfiora il palo e va fuori. Per questa rete mancata da uno degli uomini migliori nell'ultimo dei 3420 minuti di gioco del suo sfibrante campionato. l'Alessandria dovrà portarsi dietro ancora per tre giorni tutte le sue ansie, tensioni e paure. Il regista che sembra aver voluto costruire questo finale di torneo con la struttura di un vero e proprio film poliziesco, ha deciso di lasciare all'appendice la soluzione ultima del mistero. Milano, giovedì prossimo alle 17,30, la sede dove si consumerà il dramma fra Alessandria e Reggiana. Al fischio finale, i giocatori di casa lasciano il terreno a capo chino. Ma subito, messa in giro da chissà chi, e rimbalzata di bocca in bocca, arriva la notizia che l'Arezzo, proprio in chiusura, ha battuto il Brindisi. Abbracci in campo e fuori, negli spogliatoi e sugli spazi, perchè questo significa che non c'è più spareggio, che a finire in C sono Brindisi e Arezzo. La notizia è falsa, cattiva, ma dirigenti e giocatori non lo sanno. Solo quando la radio da i risultati definitivi, la gioia si trasforma in rabbia, tanto più disperante in quanto figlia di un'effimera esaltazione. Nello spogliatoi, dieci minuti dopo, i visi sono pallidi e tirati, le camicie macchiate di sudore. Nessuno vuole parlare ma ciò che ciascuno pensa sta scritto negli occhi che guardano senza vedere. I giocatori restano a lungo sotto la doccia. Quando escono nel corridoio camminano lentamente. In campo, senza eccezioni, hanno dato tutto, attingendo alle risorse di energia più nascoste. Perchè la partita è difficile, delicata e la Sambenedettese squadra già salva, certo, ma dotata di mentalità che non ama concedere regali a nessuno. L'Alessandria deve vincere ma perlomeno all'inizio, non si butta ciecamente all'attacco tesa com'è a cercare di dare razionalità e ordine al suo gioco. Il problema primo riguarda la conquista del centrocampo, dove gli avversari, forti di Castronaro, Berta e Simonato, dimostrano di avere assai idee chiare. Volpato, Dalle Vedove, ma soprattutto Reja e Dolso, ci riescono ben presto, spostando il fronte offensivo della squadra avanti di una decina di metri. In queste condizioni rifornire continuamente di palli utili e appoggiate a turno da uno dei centrocampisti, le punte hanno spesso la possibilità di giungere a conclusione. Ci provano un pò tutti da Manueli a Volpato, a Dolso, ma la supremazia territoriale spesso per mancanza di un pizzico di fortuna, rimane sterile, improduttiva. In difesa, dopo qualche sbandamento dovuta a foga eccessiva non esistono problemi e la Sambenedettese che agisce prevalentemente in contropiede non riesce quasi mai a rednersi pericolosa. E al 33' l'Alessandria va in gol: Barbiero, il « libero », avanza sulla sinistra e fa spiovere in area un bel pallone sul quale lo stacco di testa di Dalle Vedove è perfetto. Il portiere è anticipato e la palla si infila leggera a fil di traversa. Insiste l'Alessandria, aiutata dal caldo urlo del suo pubblico: Dolso (splendida partita) fa tutto da solo al 40', ma il suo corto passaggio in area è sprecato malamente da Baisi. Siamo alla fine del primo tempo e a questo punto, sentiti i risultati per radio, stanno retrocedendo Arezzo e Taranto. Dopo 15 minuti dalla ripresa, mentre l'Alessandria continua senza cedimenti il suo assalto, la situazione muta e si profila il fantasma dello spareggio, perché il Taranto segna contro la Spal. Ora, per gli uomini di Giorcelli, è necessario un altro gol che arriva al 70' per una sfortunata autorete , di Daleno, il quale devia alle spalle del proprio portiere « cross » teso di Manueli dalla sinistra. Ma è tutto inutile. Segna il terzo gol la Reggiana e il fantasma ritorna. Potrebbe scacciarlo definitivamente Volpato, ma evidentemente il destino dell'Alessandria sta scritto da qualche parte a lettere indelebili. Spareggio, e spareggio sia. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) Risultati: Arezzo-Brindisi 1-1 Atalanta-Pescara 2-2 Avellino-Genoa 1-0 Brescia-Parma 1-1 Catanzaro-Palermo 1-0 Como-Verona 2-0 Perugia-Novara 2-1 Reggiana-Foggia 3-0 Taranto-Spal 1-0 CLASSIFICA: Perugia p.49; Como 46; Catanz., Verona 45; Palermo 43; Atalanta 39; Genoa, Foggia 38; Brescia 37; Pescara, Samben. 36; Novara, Spal, Brindisi, Taranto 35; Avellino, Alessan., Reggiana 34; Arezzo 33; Parma 30* *Parma penalizzato di tre punti. Marcatori: 14 RETI: Bonci (Parma) - 13 RETI: Bresciani (Foggia) - 12 RETI: Pruzzo (Genoa); Chimenti (Sambenedettese) - 11 RETI: Bertuzzo (Brescia) - 9 RETI: Simonato (Sambenedettese); Pezzato (Spal); Zigoni (Verona); Pellizzaro (Perugia); Cappellini (Como) - 8 RETI: Mazzia, Dalle Vedove, Manueli (Alessandria); Ferrari (Avellino); Marmo (Brindisi); Scanziani (Como); Paina (Spai); Serato e Nobili (Pescara); Villa (Arezzo); Castronaro (Sambenedettese); Rizzati (Atalanta) - 7 RETI: Scala (Atalanta); Barbana (Palermo); Luppi (Verona); Boccolini (Brindisi); Vannini (Perugia); Spelta (Catanzaro); Iacomuzzi (Taranto). Il punto sul campionato Un campionato incredibilmente drammatico che finisce (o meglio non finisce affatto) in modo incredibile. Al Perugia, che ha festeggiato l'ormai certa promozione piegando il Novara nella partita di addio al S. Giuliana, fa compagnia nel viaggio verso la serie A il brillantissimo Como, protagonista di una vibrante partita decisiva con il diretto rivale Verona. I gialloblu veneti hanno lottato con rabbiosa energia contro un avversario dotato chiaramente di una marcia in più e per più di metà partita si sono illusi che l'onorevole sconfitta potesse bastare a loro egualmente per ritornare nella massima divisione. Le notizie da Catanzaro erano confortanti, lo 0 a 0 che il Palermo stava imponendo ai calabresi costituiva implicitamente un lasciapassare verso la serie A per entrambe le squadre impegnate allo stadio lanario. Purtroppo per il Verona, l'altra partita-spareggio si è alla fine risolta con la vittoria di misura del Catanzaro. Raggiunto al terzo posto dall'undici calabrese, il Verona, che pure nei momenti migliori del suo campionato aveva mostrato di meritare il ritorno in serie A, è costretto a rigiocarsi di nuovo tutto giovedì a Terni in una drammatica eliminazione diretta con l'undici allenato da Di Marzio. Una coda di novanta minuti alla morte in cui i gialloblu veneti cercheranno di porre rimedio in extremis alla serie di errori dei loro dirigenti che hanno compromesso una stagione iniziata in modo trionfale. Tutti ricordano che Garonzi, presidente del Verona, licenziò Cade per disaccordi personali quando la squadra era seconda in classifica. Senza far torti al bravo Mascalaito che ha assunto la successione alla guida tecnica della squadra, questa crisi gratuita e ingiustificata ha indubbiamente avuto un peso notevole impedendo al Verona di proseguire a giocare con l'indispensabile tranquillità e creando le premesse per questo supplemento di emozioni che i tifosi gialloblù speravano proprio di evitare. Dramma in testa e dramma in coda, dove nemmeno la differenza reti è bastata a formulare le due condanne che restavano da pronunciare rendendo anche qui indispensabile uno spareggio tra Alessandria e Reggiana. Il Brindisi, andando a pareggiare ad Arezzo, ha conquistato il punto della sicurezza matematica ed ha contemporaneamente firmato la condanna dei toscani che, rimasti a quota 33, fanno compagnia al Parma nel malinconico ritorno tra i semi professionisti. Anche il Taranto, battendo la Spai, ha raggiunto in extremis la quota-salvezza, mentre all'Avellino l'1-o sul Genoa è bastato per convalidare, grazie ad una differenza reti positiva di « + 4 », il suo buon diritto alla permanenza tra i cadetti. Per Alessandria e Reggiana, invece, sarà necessario un supplemento di 90 minuti (se basteranno) per risolvere sul campo neutro di S. Siro una parità assoluta nella classifica e nella differenza reti determinata dal diverso esito dei confronti che vedevano ieri impegnate le due squadre. I grigi hanno vinto per 2-0 su una Sambenedettese che si è correttamente impegnata al massimo, pur essendo ormai fuori dalla mischia. Il Foggia a Reggio Emilia ha invece ceduto più nettamente con un secco 3-0 che consente ai granata emiliani di equilibrare la differenza reti degli alessandrini: —3. I grigi tornano, per questa partita decisiva sul loro avvenire, sullo stesso campo dove molti anni fa e in un drammatico spareggio con il Brescia conquistarono addirittura la promozione in serie A. Ora a S. Siro dovranno lottare per sopravvivere. Un campionato incredibile, insomma, che, tiratissimo fino all'ultimo minuto, non è riuscito ad esprimere nei suoi tempi regolamentari tutti i verdetti che gli erano stati chiesti. Uno spareggio in testa tra Verona e Catanzaro, una drammatica sfida in coda per restare a galla tra l'Alessandria e la Reggiana. Agatha Christie e gli altri specialisti del thrilling hanno tutto da imparare da questo campionato di serie B che fino all'ultimo mantiene la sua aspra tensione (La Stampa)

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