Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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27-05-1973 - Giornata: 35 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1972/1973
Serie C

Alessandria US - Rovereto US 3 - 2 (1 - 2)
RETI: 29. Vanzini F.[A], 72. rig. Bianchi B.[A], 83. Lorenzetti G.[A] 27. Chierico [Ro] , 32. Facchinello [Ro]

Alessandria US Croci Claudio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Berta Massimo, Colombo Antonio, Paparelli Ezio, Manueli Luigi, Salvadori Roberto, Cini Sergio , Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco [58. Bianchi Bruno] A disp.:(P) Pozzani Flavio All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
ROVERETO US: Rottoli, Bonelli, Salvini, Facchinello, Taddei, Luciani [76. Veracini], Bardi, Biondi, Chierico, Capecchi, Prunecchi. A disp.: Nicolussi. All.: Ferretti Amilcare

Arbitro: Busalacchi Giovanni (Palermo).
Note
Ammoniti: Facchinello [R], Salvini [R], Maldera [A]. Angoli: 6-3 Spettatori: circa 4000, di cui 2099 paganti per un incasso lordo di lire 3 milioni e 643.000. Giornata di sole, temperatura quasi estiva Inizio gara ore 16.00

Commento
GRANDE ARREMBAGGIO DEI GRIGI CHE SUPERANO IL ROVERETO Per due volte in svantaggio, l’undici di Marchioro ha ricuperato con Vanzini e Bianchi ® Nel finale la zampata decisiva di Lorenzetti ® Maldera II e Cini hanno fallito quattro conclusioni nella ripresa Parma (48 punti), Venezia e Udinese (47), Alessandria (46) stanno per imboccare la dirittura d’arrivo del campionato: a 270 minuti dalla conclusione tutte le previsioni sono possibili. Possono spuntarla gli emiliani; imporsi i neroverdi o i friulani, trionfare i grigi. Il finale è veramente di quelli al cardiopalma con quattro squadre in un fazzoletto: basta un leggero cedimento o un improvviso scivolone per rimettere in corsa una delle contendenti. I tecnici prevedono un arrivo. . . in volata, ma non escludono un pari merito ed in questo caso sarà necessario lo spareggio per designare la favorita che salirà in serie B. Il campionato, dopo oltre otto mesi di singoLar tenzone, non è riuscito ad esprimere l'undici più meritevole a conferma del livellamento dei valori. Il Parma al momento attuale continua a godere dei pronostici, ma domenica, ad esempio, si era su un campo che scotta (Trieste) dove potrebbe accadere di tutto. Giocheranno in trasferta pure l’Udinese (Seregno) e l’Alessandria (Cremona) mEntre il Venezia attenderà al Sant’Elena i.... risultati che potrebbero anche inserirlo al vertice. Prima di guardare al domani, diamo uno sguardo su quanto accaduto nella trentacinquesim a giornata. Il Parma impegnato con la Pro Vercelli non ha faticato molto per mettere al sicuro il risultato. Con un gol per tempo i ragazzi di Sereni hanno liquidato la partita. Perentoria pure la vitto ria dell’Udinese a spese di una Solbiatese la cui classifica è tutt’altro che tranquilla. Il Venezia che giocava a Legnano, è riuscito ad imporre i diritti della classe, conquistando due punti veramente d ’oro. La quarta pretendente alla vittoria finale, l’Alessandria, ha sudato le sette proverbiali camicie per domare un Rovereto per nulla preoccupato del blasone dell’antagonista. L'undici di Marchioro è quello che ha rischiato maggiormente perchè, dopo avere inseguito per due volte d pareggio, ha conquistato l’intera posta in zona Cesarini quando non mancavano che cinque minuti alla conclusione. Bisogna precisare che la vittoria è stata conquistata legittimamente anche se sofferta sino allo scadere. I grigi avevano l’imperativo di vincere per non perdere il contatto dal gruppo; il pareggio non bastava per alimentare la fiammella della speranza. I giocatori in questa occasione hanno sputato l’anima per non lasciarsi sfuggire la vittoria che pareva veramente stregata. II finale di Alessandria - Rovereto, è stato a mozzafiato, con il pubblico tutto proteso ad incoraggiare i ragazzi che, seppure con le idee annebbiate, si battevano con una volontà indomabile. La rete della vittoria siglata da Lorenzetti è stata come la fine di un incubo. I tifosi si sono letteralmente scatenati; hanno applaudito a lungo i beniamini, dimenticando le amarezze che hanno contraddistinto la parte finale del torneo. Più che giustificata la soddisfazione, negli spogliatoi, di Marchioro e dei suoi ragazzi. « Abbiamo creato una quindicina di azioni da rete molte delle quali fallite per un soffio, diceva il mister, abbiamo ricuperato due volte lo svantaggio. I ragazzi sono da elogiare in blocco per quanto hanno saputo fare. Il nostro successo è più che legittimo. Il pubblico è stato meraviglioso: mai visto un così caldo incitamento per i ragazzi in maglia grigia ». Le altre squadre direttamente interessate al primato hanno vinto, domandiamo, e non mancano che 270’ alla conclusione. «L’Alessandria continua la sua strada. Il nostro obiettivo è di incasellare il maggior numero possibile di punti, poi alla fine faremo i conti. Per il momento giochiamo sempre con la stessa grinta senza badare a cosa accade altrove. Con la vittoria siamo sempre in corsa ». Il clima del clan grigio, dopo questa vittoria, è apparso notevolmente migliorato. Il motivo è evidente: quando i ragazzi vogliono, ogni risultato è possibile, anche il più difficile. Marchioro privato del suo uomo gol. Musa (squalificato per una giornata) ha praticamente riconfermato l'undici di Trieste inserendo Cini al centro e Manueli all’ala. In panchina aveva portato Bianchi, un uomo che quando ha le idee chiare ha sempre trovare lo spunto risolutore. Diciamo subito che l’Alessandria del primo tempo ha lasciato alquanto a desiderare come impostazione tattica. Due soli uomini in avanti, Cini e Vanzini; fasce laterali completamente sguarnite. Manueli che doveva sganciarsi in appoggio alle punte, era piuttosto titubante e, ogni qualvolta avanzava invece di aprire il gioco lo stringeva al centro. Lo stesso dicasi per Lorenzetti impastoiato in una zona piuttosto ambigua dove i centrocampisti bianconeri si impegnavano allo spasimo proprio per filtrare le puntate avversarie. Vanzini alle prese con un Salvini che lo marcava da vicino piuttosto duramente, era in chiara difficoltà mentre Cini più che concludere badava a smistare il gioco su compagni che non lo seguivano. Salvadori e ancor più Berta faticavano a tenere la posizione anche se scorazzavano per il campo in fase di interdizione. Gli unici a sfruttare con una certa autorevolezza le fasce laterali erano Maldera e Di Brino che però avevano le polveri bagnate quando necessitavano cross precisi o passaggi di alleggerimento. Il Rovereto marcava piuttosto stretto ed in questi casi solo con il movimento si riesce a trovare il varco per l’inserimento. La spinta offensiva si arenava così in prossimità dell'area di rigore presidiata da Rottoli e dai suoi compagni che giocavano con molta autorevolezza visto che il diavolo non era poi così brutto come era stato loro dipinto. L’Alessandria che dominava, ma in modo sterile si è trovata verso la mezz’ora con il pallone nella propria... rete. Su un improvviso capovolgimento di fronte, Bardi ha azzeccato il traversone giusto per Chierico il quale, con molta freddezza e tempismo, ha infilato con un diagonale imprendibile la rete dell’esterrefatto Croci. Con un gol di tale fattura c’era di che restare perplessi. Punta sul vivo dall’impennata bianconera, l’Alessandria si è scossa; ha riordinato le fila imprimendo alla manovra una maggiore incisione. Sono così bastati sessanta secondi per riequilibrare le sorti. L’azione del gol è stata laboriosa, ma lineare: Manueli apre finalmente sulla destra, poi effettua un cross al centro dove Cini tenta la conclusione volante in rovesciata mancando la sfera sulla quale si inserisce Lorenzetti. La mezz’ala stringe verso la linea di fondo poi invia al centro un pallone pennellato per la testa di Maldera che appoggia su Vanzini: segnare da quella posizione è un gioco da ragazzi e Franco non manca di infilare la rete dell’incredulo Rottoli. Il gioco sembra fatto, ma ecco giungere al 32’ la nuova doccia fredda che potrebbe risultare fatale. Paparelli a tre metri dall’area di rigore brutalizza Prunecchi e l’arbitro concede la punizione. Croci dà ordini e contrordini per la barriera che lascia sguarnita, inspiegabilmente, buona parte della rete. Facchinello ringrazia per il regalo e con un tiro bomba imprendibile infila Pangolino alto alla sinistra del nostro difensore che non ha neppure la percezione di quanto gli è accaduto. Gli alessandrini accusano questa volta il cólpo mancino della sorte e la reazione è veramente platonica. La mancanza dello stoccatore si fa sentire ancor più mentre l’incubo della prima sconfitta casalinga prende maggiore consistenza dopo che una girata al volo di Lorenzetti esce lambendo il palo dopo avere attraversato la luce della porta. Il momento è di quelli critici tanto più che il Rovereto si rinserra nella propria m età campo in attesa degli avvenimenti. Per i veneti un successo al Moccagatta significa salvezza certa. L’intervallo... porta fortuna ai grigi che rientrano in campo dimostrando maggiore vitalità e concentrazione. I ragazzi di Marchioro prendono letteralmente d’assalto la retroguardia bianconera sfiorando il pareggio dopo pochi minuti. L’Alessandria punta al sodo più che al bel gioco che può incantare la platea, m a non dà frutti. Si inizia così la sagra delle occasioni perdute. La inaugura Maldera quando smarcato da Lorenzetti si trova a tu per tu con Rottoli. Il terzino ha qualche attimo di incertezza e ciò consente al portiere di chiudergli lo specchio della rete: il tiro infatti viene respinto sui piedi di Lorenzetti che infila giusto con Vanzini in fuori gioco di posizione. L’arbitro giustamente annulla e l’entusiasmo dei fans subisce una pronta mortificazione. Dopo un perfetto colpo di testa di Cini, bloccato da Rottoli con autorità, Marchioro gioca la sua carta vincente. Fa uscire il provato Vanzini lanciando Bianchi. La manovra offensiva diviene più lineare ed i frutti non tardano a giungere. Salvadori divenuto più intraprendente si muove sulla destra e dal limite dell'area di rigore scocca un tiro che Facchinello devia con il braccio. Il fallo pare involontario, ma Busilacchi ben appostato non ha esitazioni ad indicare il dischetto del rigore. Proteste a non finire dei bianconeri, ma il direttore di gara è irremovibile. Bianchi non ha difficoltà a spiazzare il portiere e ad insaccare. L’Alessandria intravedendo la possibilità del successo pieno si scatena e, seppure disordinatamente, va all’arrembaggio della rete degli ospiti che si battono decisamente per salvare almeno la suddivisione dei punti. Il pubblico è in piedi a sostenere i beniamini nel terribile forcing. Ancora Salvadori al 37’ smarca Maldera che si trova davanti alla porta sguarnita per l’intempestiva uscita di Rottoli. Il terzino spara proprio al centro dove Taddei è retrocesso precipitosamente: lo stopper con un ginocchio allontana l’insidia. Tutto sembra congiurare contro i grigi: Lorenzetti è veramente scatenato, sembra avere trovato lo sprint dei giorni migliori. Si muove in continuazione, apre sui compagni, cerca il tiro risolutore. Pure Bianchi dà fondo ad ogni energia per trascinare i compagni verso la vittoria. Salvadori e Manuali a turno avanzano con decisione sulla destra facendo spiovere buoni palloni per i compagni. Finalm ente si vede una squadra che non intende accettare il risultato di parità; sa di essere superiore e vuole dimostrarlo a costo di finire stremata. Bianchi che svaria da destra a sinistra crea per Cini un’altra palla gol: Rottoli esce a vuoto sul centro e il centravanti deve solo indirizzare a rete, ma al momento di superare il portiere, incespica e cade. Per i tifosi tutto sembra svanire sull’ennesima occasione perduta. I grigi hanno però il diavolo in corpo e in zona Cesarini agguantano la meritata vittoria. Cini ricupera una palla sulla sinistra poi la cede a Bianchi che si destreggia tra due avversari e centra: Lorenzetti ben appostato inzucca deciso e il pallone si infila quasi a fil di palo alla sinistra del portiere veneto. Conquistata la vittoria l’Alessandria la difende dalla pronta reazione dei bianconeri poco convinti di doversene tornare a casa con le mani vuote. C’è una punizione del limite dell’area di rigore m andiogna ed il pubblico trattiene il fiato. Il tiro però si perde alto: a tempo ormai scaduto Cini potrebbe arrotondare il risultato, ma sul perfetto servizio di Manueli calcia debolmente sull'estremo difensore che non ha difficoltà a neutralizzare. Lasciamo al lettore immaginare la gioia dei vincitori e la delusione degli sconfitti che inveiscono contro il direttore di gara che avrebbe loro negato, nel primo tempo un rigore. Negli spogliatoi Ferretti ha un diavolo per capello accusa Busilacchi, dice che il Parma è certamente superiore ai grigi; che non sperava nella vittoria, ma che almeno il pareggio i ragazzi lo avevano ampiamente meritto. Altre le conclusioni alle quali è pervenuto Marchioro, raggiante, più che mai dopo la vittoria che pareva irraggiungibile con tutte le conseguenze del caso. Superato con grave dispendio di energie l’ostico Rovereto, l ’Alessandria si accinge ad affrontare un’altra settimana di fuoco. Giovedì si gioca a La Spezia per la partita di ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia semiprofessionisti. Nell’andata i grigi vinsero per 2-1: basterebbe un pareggio per essere qualificati per la semifinale. Il traguardo fa gola a Marchioro e ai suoi ragazzi, però domenica è in program ma la trasferta a Cremona. L’allenatore ha anticipato che ricorrerà alle sostituzioni consentite dal regolamento per non spremere troppo i giocatori che devono assolutamente vincere in Lombardia per sperare di compiere un passo in avanti nel caso che il Parma o l’Udinese non riuscissero a spuntarla contro i rispettivi avversari. Il tecnico per la gara di Coppa disporrà oltre che di Musa, del giovane Leonarduzzi e di Dolso che potrebbero tornare molto utili in questa occasione. I mandrogni baderanno principalmente a difendere la rete di vantaggio sperando di fare centro in contropiede. E ’ indubbio che la partita proprio alla vigilia della trasferta di Cremona, giunge in un momento quanto m ai inopportuno. La Lega non ha evidentemente pensalo a questo contrattempo. Pure il Parma che si reca a Modena è nelle stesse condizioni: schierare una formazione di ripiego o rischiare di pagare lo scotto la domenica successiva. L’Alessandria deve pertanto stringere i denti: certo che la accoppiata Coppa e Campionato farebbe impazzire ii tifosi. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI ALL'INSEGUIMENTO RECUPERANO E S'AFFERMANO Battuto (3-2) il Rovereto al Moccagatta -1 trentini in vantaggio per due volte, l'Alessandria pareggia e coglie la vittoria all'83' con uno strepitoso Lorenzetti - Orgoglio e tecnica dei padroni di casa, sempre in corsa Trovatasi per due volte in svantaggio, l'Alessandria è riuscita a battere il Rovereto (3-2), orrendo una eccezionale prova di orgoglio e dì tecnica calcistica. Cinque reti, di cui una siglata su rigore, un gol annullato, un numero considerevole di occasioni mancate d'un soffio, la disperata battaglia del Rovereto, un gioco estremamente corretto ed un arbitraggio perfetto: raramente in serie C è concesso assistere ad una sfida sportiva tanto appassionante. La vittoria dei « grigi » ha un nome, Lorenzetti, ma non uno soltanto: se i novanta minuti della mezz'ala alessandrina sono stati superlativi, non bisogna però trascurare l'Intelligente movimento di Salvadori, la pericolosità di Manueli, Bianchi, Vanzini e la solidità di tutta la compagine difensiva, superata due volte per merito di una prodezza di Chierico e su calcio piazzato. Unico neo, sul fronte piemontese, le notizie, a fine partita, provenienti dagli altri campi, con le concorrenti alla promozione tutte vincitrici. Soddisfazione, naturalmente, negli spogliatoi alessandrini, e molta amarezza per i bianconeri (illusisi addirittura di poter vincere) che vedono adesso notevolmente ridotte le possibilità di salvezza. Onore, comunque, agli uomini di Ferretti, rientrato in panchina dopo una squalifica di tre giornate, per un incontro condotto con estremo coraggio, e forse una punta di presunzione, alla ricerca di un risultato utile. Una impostazione probabilmente inattesa, che ha sorpreso gli avversari ponendo per due volte serie ipoteche sul risultato. Buona, tra gli ospiti, la partita di Prunecchi, l'uomo che insidia il primo posto di Musa nella classifica dei cannonieri, e dell'ala destra Bardi; l cardini di un attacco che ha permesso fino ad oggi al Rovereto dt siglare ben 33 reti, contro le 35 ad esempio, dell'Udinese, o le 36 della capolista Parma. Ma torniamo all'incontro. La Alessandria scende in campo schierando Paparelli libero, Maldera e Colombo terzini d'ala, rispettivamente su Bardi e Prunecchi, che compiono una manovra convergente al centro, mentre Di Brino è sul centravanti arretrato Chierico, che gioca sulle fasce centrali del campo. Il Rovereto, invece, con Facchinello Ubero, marca Cini con Taddei, Vanzini con Salvini e Luciani con Manueli. Al centro campo si fronteggiano Lorenzetti e Borelli, Salvadori e Capecchi. La posizione dei « grigi » cambia però dopo pochi minuti, quando Marchioro spedisce Maldera su Chierico, Di Brino su Prunecchi e Colombo su Bardi. L'inizio è leggermente stentato, l'Alessandria tuttavia sa rendersi pericolosa, anche con Maldera, che può sganciarsi facilmente da Chierico, il giocatore con la maglia n. 9, che si muove però all'altezza della linea centrale. Proprio questo piano sembra la mossa vincente di Ferretti: Chierico, infatti, a tratti lasciato libero, si proietta in avanti, al 27', e dal limite esterno dell'area di rigore spara una fucilata tesissima, imparabile, nel sette alla destra di Croci. La reazione dei « grigi » porta all'immediato pareggio, al 29', quando Manueli sfugge al controllo di Luciani, crossa lungo per Lorenzetti, che raccoglie la palla al limite opposto del campo; la mezz'ala centra poi per Maldera, che porge di testa a Vanzini, e l'ala non ha difficoltà a mettere in rete da pochi passi. Ancora tre minuti e Facchinello riporta in vantaggio i « bianconeri », battendo una punizione di prima nel sette opposto a quello colto da Chierico: Croci, coperto dalla barriera, non tenta neppure la parata. Al 41' Lorenzetti si volta al limite dell'area e scocca un tiro che sfiora la traversa. Manueli si fa applaudi¬ re in un paio d'occasioni, confermandosi un giocatore difficile da arrestare, seppur fallosamente. Nella ripresa, al 54', il solito Lorenzetti suggerisce a Maldera la palla del 2-2; Rottoli riesce incredibilmente a respingere e sulla ribattuta Lorenzetti non perdona. L'arbitro però annulla per posizione di fuorigioco di Vanzini. E' il momento più infuocato dell'Incontro. Al 57' Colombo crossa per Cini, che schiaccia la palla in rete: ma Rottoli, bravissimo, si accartoccia sulla sfera e l'abbraccia. Al 58' esce Vanzini ed entra Bianchi. Al 66' Lorenzetti spara a porta vuota, mancando clamorosamente il bersaglio, con l'attenuante, però, di aver dovuto colpire in posizione innaturale. Al 62' Facchinello commette mani, forse involontariamente, in area di rigore, e Bianchi trasforma il penalty. Al 78' Taddei respinge sulla linea di porta un tiro di Maldera; al 79' Cini non sfrutta un clamoroso errore dello stesso Taddei. All'81' nuovo tentativo di Lorenzetti, che sfiora la traversa. All'83', infine. Bianchi scende sulla sinistra e crossa, Lorenzetti arriva puntuale e incorna la palla del 3-2. E' tutto. (La Stampa - Ed. Sport - Salvatore Rotondo) Risultati: Piacenza - Belluno 10 Savona - Cremonese 1-0 Vigevano - Derthona 2-0 Parma - P. Vercelli 2-0 Trento - Seregno 1-0 Udinese - Solbiatese 3 0 Cossatese - Triestina 1-3 Legnano - Venezia 1-2 Padova - Verbania 3-1 CLASSIFICA: Parma p. 48; Udinese, Venezia 47;. Alessandria 46; Savona 39; Cremonese 37; Seregno, Padova 36; Piacenza 35; Legnano, Trento, Solbiatese 33; Pro Vercelli, Belluno 32; Triestina 31; Vigevano 30; Derthona, Cossatese 29; Rovereto 28; Verbania Marcatori: 14 reti: Musa (Alessandria); 12 reti: Sega (Parma) e Prunecchi (Rovereto); 11 reti: Inferrerà (Belluno), Rizzati (Parma) e Blasig Udinese. 10 reti: Corbellin (Savona) e Schilirò (Vigevano); Il punto sul campionato La vittoria del Parma sulla Pro Vercelli ha assunto una valenza importante in ottica promozione, considerando le affermazioni delle dirette rivali: Alessandria, Udinese e Venezia. Disco rosso per il Verbania a Padova dopo che gli ospiti erano passati in vantaggio con Pellegrino. L'Udinese ha superato, di slancio, la Solbiatese: presentandosi nella sua formazione migliore, i locali hanno da subito attaccando dalle prime battute. Il Savona ha vinto meritatamente contro la Cremonese con una rete realizzata da Panucci al 70': il primo tempo è stato scialbo mentre la ripresa è stata vivace e combattiva. La speranza di evitare la retrocessione si è assottigliata per la Cossatese, sconfitta sul proprio terreno dalla Triestina.

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