Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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26-09-1971 - Giornata: 3 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1971/1972
Serie C

Alessandria US - Seregno FBC 1913 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 93. rig. Vanzini F.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Maldera (II) Attilio Benedetto, Paparelli Ezio, Magri Pier Luigi, De Luca Sergio, Paesanti Paolo, Vanzini Franco, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni [70. Bergamo Paolo], Lorenzetti Giuseppe, Zambianchi Domenico A disp.:(P) Vincenzi Silvano All.: David Mario

Formazione avversaria
SEREGNO FBC 1913: Battistini, Corbetta, Rizzi [90. Bonomini], Pavesi, Santi, Ferrario, Mazzoleri, Arienti, Longo, Cappelletti, Corno. A disp.: Spreafico. All.: Trezzi Mario

Arbitro: Prati Arnaldo (Parma)

Commento
UN RIGORE SALVA I GRIGI AL 93' MA DA IL VIA LIBERA AGLI INCIDENTI Opaca prestazione dei piemontesi contro il Seregno - Da un battibecco tra giocatori e pubblico, dopo il rigore, all'aggressione al pullman - Polemiche dichiarazioni di dirigenti e atleti ospiti Novantatreesimo minuto, la partita è abbondantemente conclusa, l'Alessandria, si avvia tra i fischi ad un desolante pareggio. Lorenzetti sta per ricevere il pallone nell'area del Seregno quando Ferrerio lo « falcia » nettamente. E' rigore netto, anche se il pallone è abbastanza lontano dalla scena: l'arbitro fischia, e inesorabile allontana a grandi gesti i giocatori del Seregno che gli si fanno intorno costernati. Le proteste non servono, il longilineo sig. Prati è irremovibile. Intorno a lui si accendono scene d'isterismo, Pavesi e Cappelletti sono i più scalmanati. Il pubblico dalle gradinate li deride, fischia e insulta, qualcuno butta in campo dei sassi che Pavesi raccoglie per rilanciarli e soltanto l'intervento del presidente Pezzetti evita il peggio. La gazzarra dopo un poco si calma e Vanzini può finalmente battere: angolatissimo, alto, alla sinistra del portiere che intuisce il tiro ma si tuffa invano. Pavesi riprende ad inveire verso il pubblico che lo rimbecca ferocemente e la cosa ha un seguito quando i giocatori del Seregno lasciano gli spogliatoi: nonostante l'intervento della forza pubblica alcuni esagitati cercano d'aggredire gli atleti e spaccano i vetri del pullman con una violenta sassaiola. Un finale indecoroso che, tra l'altro, risulta inspiegabile visto che in fondo la squadra di casa ha vinto. E non basta a scusare il pubblico il comportamento irritante del giocatore, che ha perso la testa quando l'arbitro ha accordato il rigore ai « grigi ». ' Il tutto forse non avrà un seguito, almeno se si vuole tenere conto delle dichiarazioni del presidente del Seregno, Pezzetti: « In campo è arrivato un sasso, l'ho raccolto e consegnato all'arbitro. Ma non presenteremo ricorso per questo: siamo degli sportivi, non come i dirigenti dell'Alessandria che si attaccano al pretesto delle maglie dopo la sconfitta contro il Legnano ». Da notare, comunque, che il presidente parlava in un clima ancora sufficientemente disteso, prima cioè che il pubblico spaccasse a sassate i vetri del pullman. Logico che i giocatori del Seregno fossero molto amareggiati, anche perché giudicavano — dal loro punto di vista, ovviamente — il fallo che ha provocato il calcio di rigore decisamente estraneo all'azione. « Non abbiamo neppure visto chi ha messo a terra Lorenzetti, tanto il pallone era lontano. Certo che l'Alessandria è destinata a vincere il campionato " d'ufficio ", se gli arbitri le fanno dei regali di questo genere! » è stato il commento di uno di loro. Dopo aver descritto gli incidenti finali, resta poco spazio per la cronaca ed un giudizio sulle due squadre. L'Alessandria ha attaccato in continuità ma con affanno e senza decisione al momento di concludere, La sua partita non meritava di più di un pareggio perché non è mai riuscita ad arrivare in zona-gol neppure nei momenti di maggior pressione. Nei pochissimi casi in cui i «grigi» avrebbero potuto approfittare degli errori difensivi degli avversari le punte hanno mancato clamorosamente il bersaglio tardando al momento del tiro conclusivo. Si sono salvati i difensori, in particolare Maldera, un terzino che riesce a spingersi anche in attacco con lucidità, e Magri. All'attacco, tecnicamente validissimo Lorenzetti, il quale però sembra non trovare una possibilità concreta di dialogo con i compagni e assolutamente deludente Sassaroli, impreciso e senza idee; nel finale è stato sostituito da Bergamo. In sostanza, un'Alessandria che non trova il ritmo giusto per fare valere le proprie notevoli possibilità tecniche, senz'altro superiori a quelle degli avversari. « L'Alessandria si, trova a disagio in serie C — ha detto il portiere Battistini del Seregno — è nettamente superiore ad una squadra cóme la .nostra, ma noi sappiamo far valere la volontà e lottiamo fino all'ultimo minuto. Forse dipende dal fatto che nel Seregno si guadagnano centomila lire al mese, mentre i " grigi " ne prendono cinquecento ». Nel Seregno, che può a buon diritto recriminare per la sconfitta, in evidenza il mobilissimo Pavesi, protagonista degli incidenti finali, Mazzoleri e Cappelletti. In sintesi la cronaca. 30': malinteso fra i difensori del Seregno, tira Lorenzetti, il portiere ribatte e Sassaroli si fa precedere. 53: escte clamorosamente a vuoto Battistini, tira prima Maldera e poi, sulla ribattuta, Sassaroli finendo alto. Per finire, l'episodio del calcio di rigore, quando il tempo regolamentare è scaduto di tre minuti buoni. Al 90' Rizzi si è prodotto una distorsione alla caviglia e ha lasciato il campo in barella I dirigenti dell'Alessandria nutrono ora speranze circa il ricorso presentato per la questione delle maglie del Legnano, che non si distinguevano sufficientemente da quelle grigie e fanno notare, a termini di regolamento, d'avere presentato una riserva all'arbitro La Stampa - Ed. Sport - Beppe Bracco) L'INCUBO DEL PAREGGIO FINO AL 93' POI.... IL GOL Ancora una partita scialba che pone m oki interrogativi ® Le infiemperanze dei tifosi dopo la provocazione di alcuni giocatori del Seregno: in visfa tszsa ferie multa alia società © Centrocampo e attacco le spine nel fianco di Mario David, chiam ato alTobbligo di non perdere contro i friulani ® M aldera e Magri i migliori E’ ACCADUTO ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI BUSTO ARSIZIO CONTRO IL LEGNANO: questa volta la dea bendata ha baciato in fronte l’Alessandria al 93’, in pieno ricupero. Grazie ad una impennata di Loren- zetti, la difesa del Seregno ha perduto la testa, « stendendo » l’alessandrino in piena area di rigore. L’arbitro questa volta non ha esitato -un istante ad indicare il dischetto bianco. Vanzini chiamato a tradurre in moneta sonante la -massima punizione, non ha fallito il bersaglio regalando alla sua squadra la -preziosa e sospirata vittoria. Un -successo che non cancella tuttavia -l’esibizione di una squadra ancora alla ricerca del gioco, che balbetta nei momenti in oui l’avversario asserragliato nella propria area -si difende a denti stretti. Prima di parlare di questi due punti, piuttosto sudati, vorremmo aprire una parentesi sul dopopartita. Una cinquantina di tifosi ha atteso all’uscita dello spogliatoio i giocatori ospiti con grida scurrili e il lancio di alcuni sassi. Uno ha raggiunto un vetro del pullman frantumandolo e ferendo leggermente un dirigente. Una manifestazione antisportiva che si tradurrà in una pesante multa per la società. Il pubblico era stato provocato pesantemente dopo l’episodio del rigore da Pavesi (purtroppo senza che l’arbitro intervenisse), ma ciò non giustifica la reazione del fine partita. Ovvio che i giocatori avversari — furtuna- tamente non tutti — cercassero il pretesto per una... invasione ohe sarebbe tornata a loro vantaggio. Gli appassionati -non devono cadere in questi grossolani errori che poi si traducono sempre con danno alla stessa società che deve pagare lo scotto. Un episodio analogo, ma certamente meno grave, era accaduto nella partita d’esordio con 1’-Imperia: pure allora si erano registrati interventi da parte di un gruppo di tifosi che non tornano certamente a onore di chi li ha provocati. Nello sport si deve prendere atto dei risultati senza ricorrere a queste manifestazioni di intemperanze che non giovano certamente alla squadra quando ci si reca poi in trasferta. Rivolgiamo pertanto un caldo invito a questo gruppo di aficionados affinchè nel futuro manifesti il proprio disappunto più compostamente. Chiusa questa parentesi veniamo alla partita con il Seregno che ha messo a dura prova i nervi dei seimila tifosi presenti sugli spalti. Come era già accaduto con il Legnano i grigi, ancora al la ricerca del migliore stan dard di gioco, hanno fatica to più del previsto per ave re ragione del contendente I lombardi adottando una tattica piuttosto elastica han no tenuto in scacco le incerte punte mandrogne. E’ vero che in più di una occasio ne i tiri degli alessandrini hanno trovato sulla loro strada una gamba o il piede di un difensore, ma è altrettanto vero che raramente si è avuta l’impressione della validità del peso offensivo degli attaccanti. Una Alessandria dunque che non convince nonostante il trascorrere delle settimane, nonostante il rientro di Magri che si è dimostrato un vero toccasana per la retro- guardia. Il reparto miglio re, in una partita offensiva, è risultato la difesa dove ha giganteggiato su tutti Maldera. L’ex milanista è stato un vero pilastro che ha dominato la scena: durante gli interi 93’ non ha fallito un intervento. Una partita veramente maiuscola che ha confermato quanto si era scritto sul giovane Maldera. Se la difesa ha retto senza troppo affanno alle rare sfuriate degli azzurri, il centrocampo è apparso infoltito oltrem isura con uno Zambianchi alla ricerca di una posizione che non trovava. Dall’ex trevigiano ci si attendeva quegli inserimenti nei corridoi creati dalle punte vere per fare centro. Il nostro uomo è apparso invece sfocato e senza grinta. Sovente finiva in una posizione che non faceva che ostacolare il compagno. Il difetto dell’Alessandria attuale sta proprio nella m ancanza del senso di posizione di alcuni giocatori. Quando un compagno ha la palla, gli altri invece di concedergli respiro, smarcandosi per riceverne il passaggio, restringono lo spazio favorendo così l’avversario ed eliminando la possibilità dei lanci ficcanti per gli uomini che devono andare a rete. Nel corso della partita si è notato sovente due-tre giocatori in un . . . fazzoletto intenti a contendersi la palla a vantaggio della retroguardia o- spite. A risentire di questo stato di cose sono state le punte costrette a muoversi tra nugoli di avversari favoriti appunto dalla nostra tattica. Lo stesso Di Burchio, perno nelle precedenti gare, ha finito con il perdere la tramontana nonostante il suo impegno. Il solo a salvarsi è stato Paesanti che ha cercato -spazio per poi incunearsi 0 fare filtrare la sfera. Il centravanti Sassaroli essendo venute meno le disposizioni tattiche si è prim a sm arrito poi, ha ceduto di schianto scatenando le reazioni dei tifosi. Del nostro numero nove conosciamo ormai pregi e difetti: gli basta un goal o una azione degna di rilievo per esaltarsi; un contrattempo invece lo affossa, come è purtroppo accaduto. La croce, a dire il vero, la si deve addossare anche ai compagni che mai gli hanno consentito di sfruttare palloni filtranti sulla fascia laterale. Lorenzetti, che poi ha risolto la partita, è stato brillante a tratti. Quando è in vena tutto gli riesce facile, nulla gli è impossibile: il suo neo rimane quello di sempre, vale a dire la continuità. Nell’Ales- sandria attuale resta però l'uomo faro in fase offensiva. Di Vanzini diremo che ha giostrato per gli interi novanta minuti, ma il suo gioco non è mai apparso redditizio mancandogli la spalla che lo appoggiasse nelle sue incursioni in area avversaria. Mario David, "beccato” più volte dal pubblico, a fine partita, ha ammesso che non tutti i giocatori hanno reso come nelle previsioni, ma ha visto un ’’leggero miglioramento rispetto alla precedente gara di Legnano”. Per il momento la squadra avanza a corrente alternata senza esprimere quale è effettivamente la -sua vera forza. Gli impegni futuri, alquanto duri, incalzano per cui pare giunto il momento di rimboccarsi le maniche per non perdere il filo conduttore della serie B. La partenza bruciante dello scorso anno -pesa in questo avvio di campionato sui tifosi, piuttosto frastornati. La maggioranza non a- ven-do ancora intravisto quella squadra a lungo sognata, incomincia a mugugnare sfogandosi ovviamente sui giocatori che risentono degli u- mori... esterni. E’ questo un grave errore, anche se noi condividiamo il parere di coloro i quali sostengono che 1 grigi hanno per il momento una impostazione tattica non sempre esaltante e che pone degli interrogativi. Quest'anno il modulo di gioco è cambiato rispetto al passato e ciò provoca degli sbandam enti e delle fratture che non si possono certo e- liminare nello spazio di due o tre partite. Dai tifosi si attende uri incitamento costante durante la gara (e a questo proposito c’è da elogiare in blocco i supertifosi del club » Alè grigi ») ed in particolare durante i momenti critici: le lamentele e il malumore si possono sempre e- sternare a fine partita. Siamo d’accordo nel riconoscere che nelle ultime due gare l’Alessandria non ha certo brillato, tuttavia ciò non ci esime dal dare il nostro appoggio alla squadra in attesa di un chiarimento che verrà certamente dai prossimi impegni. Solo dopo il derby con il Derthona si potrà tracciare un quadro completo e dare a... Cesare quel che è di Cesare. E’ troppo facile fare i critici sulla pelle degli altri quando non si hanno sottomano le soluzioni, quelle buone. Sin da domenica prossima si potrà a- vere un quadro più chiaro della situazione in relazione al vero valore di questa A- lessandria che nonostante le sue molte disavventure resta la grande favorita del girone A. La "patente” di I squadra da battere, non ha certamente giovato agli alessandrini costretti a presentarsi ai nastri di partenza con l’obbligo morale di non deludere né i tifosi né i critici. Psicologicamente è stato questo un handicap notevole che ancora ora pesa sugli atleti anche se, con il trascorrere delle domeniche, va attenuandosi. Il prossimo turno riserva ai grigi un àltro difficile campo (ormai, a dire il vero, non esistono trasferte o incontri casalinghi facili) quello di Udine. David rivedrà i suoi piani in particolare ora che si preannuncia prossima la partenza per il servizio militare di Zambianchi. Mantellato tenuto a riposo per un risentimento inguinale rientrerà con molte probabilità a fare coppia con Vanzini. Da Udine gli sportivi attendono nuove confortanti sia per quanto concerne il risultato che il gioco. Con la prossim a giornata per l’Alessandria si inizia un vero ’’tour de force”” dopo i friulani saranno infatti al Moccagatta il Venezia di Sergio Manente (castigato duram ente a Treviso) e la matricola Cremonese poi, si giocherà a Tortona il grande derby con i cugini. Dopo questa -partita si potranno tirare veramente le somme sul futuro della squadra. (Il Piccolo - Il Gattopardo) RISULTATI: Lecco-Derthona 4-0 Piacenza-Udinese 1-1 Pro Patria-Belluno 0-0 Pro Vercelli-Cremonese 1-4 Rovereto-Imperia 2-0 Savona-Padova 0-1 Solbiatese-Trento 1-1 Treviso-Venezia 3-1 Verbania-Legnano 1-0 CLASSIFICA: Solbiatese p.5; Venezia, Trento, Alessandria, Cremonese, Treviso, Verbania 4; Legnano, Seregno, Udinese, Rovereto, Lecco, Padova, Belluno 3; Savona, Derthona, Piacenza, Pro Patria 2; Pro Vercelli, Imperia 1 MARCATORI: 3 reti: Crespi (Solbiatese) e Sigarini (Trento); 2 reti: Zambianchi (Alessandria), Guidetti (Verbania), Lombardi (Rovereto), Perego (Treviso), Delle Donne (Cremonese), Ciclitira (Venezia) e Massoleri (Seregno); 1 rete: Lorenzetti, Mantellato e Vanzini (Alessandria): Cannella e Gaiotti (Belluno), Guarnieri e Cantoni (Cremonese), Ardemagni (Derthona), Bini (Imperia), Goffi, Frank e Marchi (Lecco), Nomirelli e Bossani (Legnano), Boscolo e Modonese (Padova), Stevan e Ferranti (Piacenza), Dezio, Sadocco e Tonelli (Pro Vercelli), Ferrari e Musa (Rovereto), Rosso e Restelli (Savona), Dalle Crode e Foglia (Solbiatese), Medeot (Trento), Osellame (Treviso), Cccco- lini (Udinese), Bellinazzi, Ardizzon e Ridolfi (Venezia), Bernocchi (Verbania). Il punto sul campionato La quinta giornata ha visto lo stop della capolista Solbiatese, fermata sul proprio terreno dal Trento: vantaggio ospite con Sigarini, ha rimediato da Crespi. Derby veneto risolto nel primo tempo a favore del Treviso vittorioso sul Venezia alla prima sconfitta stagionale. Netta e convincente vittoria ottenuta dalla Cremonese sul campo di una spenta Pro Vercelli. Il Verbania ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio del Legnano: match winner Guidetti su calcio di punizione. Prima affermazione della stagione del Padova che ha espugnato il campo di un decimato Savona. Unico 0-0 della giornata Pro Patria-Belluno.

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