Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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18-10-1970 - Giornata: 6 - Legnano - Via Pisacane	Stagione: 1970/1971
Serie C

Legnano AC - Alessandria US 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 51. Vanzini F.[A], 86. Sassaroli G.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Chini Andrea, Proietti Farinelli Vincenzo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
LEGNANO AC: Castellazzi, Valente, Frosio, Pirovano, Gibellini, Lamera, Bettinelli, Grecchi, Lavizzari, Zulich, Mongitore. A disp.: Brognoli, Bodina. All.: Facchini Carlo.

Arbitro: Frasso Luigi (Capua)
Note
Ammoniti: 49. Valente [L], 74. Di Pucchio [A]. Angoli: 1-7. Spettatori: 4.000 circa di cui un migliaio di alessandrini, paganti 2.621. Giornata di pallido sole, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
2-0 a Legnano: e gioco valido dei piemontesi LA LEGGE DELL’ “ORSO GRIGIO” Corre il 6’ della ripresa. Lamera “esce” dal guscio, ma perde la palla nella tre quarti avversaria ad opera di Di Pucchio. Rapido l’interno trova Mantellato sulla sinistra. Scatto e cross teso dell’ala che l’accorrente Vanzini in spaccata, col destro, chiude in rete. La partita può dirsi finita, le possibilità offensive dei lilla permettono di anticipare il risultato finale. La reazione dei locali non impensierirà più di tanto la solita difesa dei grigi, che in contropiede, avranno occasione di rendersi ancora pericolosi, prima del raddoppio di Sassaroli. E’ cominciata con una lunga teoria di spostamenti di Facchini nella speranza di metter scompiglio nelle file di un avversario che sulla carta lo sovrasta. Mongitore e Bettinelli si invertono il ruolo; poi, piazzato Pirovano su Lorenzetti, Zulich prende in cura Di Pucchio e Gregori Berta. Al 15’ gli interni rivedono le rispettive posizioni, scambiandosi gli avversari. Quindi grande toubillon delle tre punte, alle prese con difensori più forti di loro. Manente non deve preoccuparsi di ciò che avviene sul fronte opposto: l’Alessandria è squadra vera, completa, in grado di imporre il proprio gioco, non di adeguarsi a quello altrui. La giornata di vena di Vanzini crea grossi problemi non solo a Frosio, ma a tutto il reparto difensivo lasciando aperto un vuoto enorme sul fianco dello schieramento lilla, dove sciamano Lorenzetti, Sassaroli e talvolta De Luca. Il centravanti sembra aver trovato l’anno-si. Difficile elencargli difetti: ha confidenza col destro e col sinistro, non teme il contrasto (anzi lo cerca), lotta su ogni palla, ha una potenza eccezionale. Se si dimostrerà continuo l’anno prossimo costerà salatissimo. Mantellato appare sullo … schermo soltanto dopo 31’ minuti. La sua è autentica prodezza: cross perfetto per Sassaroli che giunge in ritardo. Nella ripresa, poi, Valente non riesce più a mettergli il morso. Lorenzetti è sottotono pur evidenziando il lavoro di Pirovano efficace nel contrastarlo, il biondo interno gioca ben al di sotto del suo standard. Col cursore Berta, che preferiremmo più disciplinato, un Magri spazzatutto anche se è lecito pretendere dal “libero” miglior predisposizione all’appoggio, se non altro per i suoi trascorsi da centrocampista. Di Pucchio merita un discorso a parte: è l’uomo chiave di questa squadra, anche se nell’occasione la palma del migliore in campo spetta a Vanzini. Il romano presenzia ad ogni azione, Agli inizi della carriera gli veniva rimproverato di non essere un cuor di leone, pian piano ha imparato a lottare, pur preferendo il linguaggio tecnico al tono agonistico. E’ a disposizione della squadra, sa impostare di prima (vedi lancio del gol di Sassaroli), sa tenere la palla ed il compagno che è in difficoltà lo vede spesso accorrere in aiuto. E’ l’elemento che mancava all’Alessandria dalla passata stagione. Facchini, capita la situazione, urla a lungo a Grecchi nel primo tempo di portarlo sulla fascia laterale, nel tentativo di scalzarlo dalla sua zona nevralgica del terreno. Il Legnano può cercare la sola attenuante al risultato nella sortita di Lamera, meglio nella sua incertezza, al momento di servire la palla nell’azione che ha sbloccato l’incontro. In una formazione con tanti babies, agli uomini di esperienza è vietato sbagliare. Pirovano ha tentato nell’occasione di coprire il vuoto lasciato dal “libero”, ma sul cross di Mantellato invece di trovarsi di fronte all’estremo, era in linea alla spalle di Frosio. Migliorati sul piano della tenuta, i lilla hanno riproposto i difetti ben noti: mancanza di uomini-gol. In difesa e a centrocampo l’undici può avere, col rientro di Talarini e Zanelli, una sua fisionomia. In attacco è troppo difficile inventare il giocatore e ne occorerebbero due. Mongitore: buon movimento, ma non punta mai a retee ha difficoltà nell’alzare la … testa; Lavizzari e Bettinelli hanno sulle spalle una categoria di troppo. Per concludere, l’azione della seconda rete. Vanzini fa viaggiare Sassaroli che stanga su Castellazzi. Respinta a pugno del portiere e palla ancora a Vanzini. Fuga sulla destra e centro per il numero nove che, di destro, manda a bersaglio. (Tuttosport – Claudio Nassi) ALESSANDRIA IN VETTA: ERANO ANNI CHE GLI SPORTIVI ATTENDEVANO QUESTA MAGICA DOMENICA. L’attesa questa volta non è stata delusa. I grigi, battendo con il classico punteggio di due a zero il Legnano, si sono insediati al primo posto. A più due in media inglese, con dodici reti segnate e quattro subite, possono guardare al futuro con maggior sicurezza. L’undici di Manente sta superando le previsioni più rosee: anche se il cammino da percorrere è ancora lungo, sono state gettate le premesse per l’obiettivo finale che è quello della promozione. Come si presenta la classifica dopo sei giornate? Il Padova che condivideva il primo posto, è stato costretto a dividere la posta a Chioggia, da un Sottomarina che già aveva messo in difficoltà i mandrogni. Segue ora ad un punto, precedendo il Parma, che nel derby del "grana”, disputato davanti a 15 mila spettatori, è stato bloccato dalla Reggiana le cui ambizioni di risorgere non si sono affatto assopite. Una graduatoria ancora fluida e con diverse squadre pronte a sfruttare gli eventuali passi falsi delle altre. Cosa dire dell’Alessandria che dopo sei domeniche ha perduto un solo punto e su un campo minato come quello di Lecco? Superato il Treviso dopo novanta minuti piuttosto tirati, Magri e compagni sono scesi a Legnano, decisi a non lasciarsi sorprendere da un avversario dal dente piuttosto avvelenato. Ai lilla infatti bruciava tremendamente la sconfitta subita a Padova in zona Cesarini. Coscienti della propria forza, gli alessandrini, nella prima parte della contesa, hanno badato essenzialmente a non scoprirsi troppo. Una tattica prudenziale, ma non ostruzionistica. Manente aveva preannunciato che l’undici avrebbe sfruttato appieno il suo prolifico attacco. La promessa è stata mantenuta. Quando il Legnano, lungam ente lavorato ai fianchi ha rallentato il ritmo, prima Vanzini e poi Sassaroli hanno fatto giustizia. Il successo non fa una grinza perchè la maggior classe è emersa limpida, durante tutti i novanta minuti di gara. Con il trascorrere delle domeniche, l’intesa tra i singoli è sempre più perfetta, spontanea. Con un centrocampo veramente solido, che ha i suoi punti di forza in B erta e in Di Pucchio, tutto diviene più facile, elementare. Nelle scorse domeniche il punto dolente era la difesa, che in più di una occasione, aveva traballato salvandosi più per la classe dei singoli che per gioco d’assieme. L’esempio lo si aveva avuto nella partita con il Treviso, dove un grande Magri aveva rimediato a tutto, riuscendo da solo a bloccare l’attacco veneto. Contro il Legnano le cose sono andate in modo assai diverso. Fusi e De Luca hanno dominato dall’alto di una classe più genuina: insuperabili nella rottura non hanno trascurato l’appoggio ai compagni del centrocampo. Sorretti da una migliore condizione hanno agevolato non poco i compiti del ”libero’; Magri e di Colombo che quando c’è da lottare non si tira certamente indietro. Con una retroguardia che chiudeva a doppia m andata i corridoi, Berta e Di Pucchio hanno dettato legge bloccando le azioni non troppo convinte dei lilla. Se l’attacco ha potuto esprimersi compiutamente, lo si deve ai reparti arretrati che avevano in mano la chiave del gioco. Sassaroli è stato splendido in quanto oltre a cercare la conclusione, non ha mai dimenticato i compiti di raccordo lanciando Mantellato e Vanzini che essendo ali pure, sanno manovrare con efficacia il pallone sulle fasce laterali. Al terzetto si aggiunga poi il lavoro di Lorenzetti che essendo imprevedibile nelle azioni, costringe sempre l’avversario a tenere gli occhi costantemente aperti. Era ovvio che contro una squadra che faceva pesare oltre alla classe dei singoli, una manovra intelligente, il Legnano dovesse abbassare bandiera. La prima volta è accaduto quando Mantellato, sulla sinistra, ha effettuato un perfetto cross per Vanzini che entrando di precisione sulla sfera l’ha insaccato rendendo inutile ogni tentativo di parata di Castellazzi. Sbloccato il risultato tutto è stato più facile per i grigi: così, puntuale è giunto il goal della sicurezza. Questa volta è stato Sassaroli che ha raccolto il premio dell’intenso lavoro svolto durante tutto l’arco della partita. Sulla respinta del portiere, la palla gli è stata restituita da Vanzini e il centravanti che era già andato vicino alla rete non ha mancato il bersaglio. Quello che ha maggiormente impressionato tra i grigi, è stata la facilità con la quale l’undici sa bloccare l’avversario e colpirlo nel momento giusto. Per la cronaca diremo che tutti hanno contribuito a questa seconda vittoria esterna che potrebbe essere il trampolino di lancio verso l'ambito traguardo finale. Con le prossime domeniche il cammino dei mandrogni si farà sempre più difficile in quanto per gli avversari la possibilità di fare lo sgambetto alla prima della classe fa sempre gola. Se Manente saprà dosare intelligentemente gli sforzi dei ragazzi, ricorrendo se necessario a qualche sostituzione, sarà assai arduo per i rivali riuscire nell’intento di fare piegare le ginocchia al vecchio orso. Domenica ai Moccagatta avremo il derby con il Derthona che domenica ha conquistato la prima vittoria a spese del Piacenza. Sarà un confronto sommamente interessante in vista della trasferta a Parma che costituirà il gran banco di prova. Si prevede il tutto esaurito o quasi: erano ormai anni che il tifo non raggiungeva punte così elevate. Sono bastate queste prime vittorie per scuotere i tifosi alessandrini i quali in questi giorni non fanno altro che pensare alla B, che pareva fino a ieri, un sogno proibito. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Sempre sicura la squadra di Manente ANCHE A LEGNANO I GRIGI SEGNANO E DIVERTONO Reti di Vannini e Sassaroli nella ripresa - In crisi i padroni di casa, contestati dai tifosi L'Alessandria ha vinto il duello a distanza con il Padova ed ora guida da sola la classifica del girone A della serie C. Se si attendeva una conferma delle capacità della squadra grigia, questa la si è avuta sul campo di Legnano: 2 a 0 alla squadra locale in una partita vivace, interessante, a tratti spettacolare. Non era facile passare sul campo dei lilla, che forse meritano qualcosa di più di quanto non hanno, anche se i loro limiti come gioco d'assieme sono apparsi evidenti. I ragazzi di Manente hanno dimostrato molta maturità, dando vita ad un incontro intelligente nel quale si sono visti la solita aggressività all'attacco ma anche un'accorta difesa e soprattutto una buona dose di raziocinio che ha permesso di sfruttare a pieno i momenti favorevoli dell'incontro. Ben chiusa in difesa dove Fusi e De Luca hanno bloccato ogni velleità degli avversari e Magri ha giostrato con piena libertà, l'Alessandria è apparsa compatta a centrocampo. Un centrocampo che ha sfornato in continuazione idee per le punte, Mantellato, Sassaroli e Vanzini, ai quali si aggiungevano, a seconda delle occasioni, Di Pucchio e Lorenzetti. Le occasioni da rete non sono state moltissime. Tuttavia gli avanti grigi le hanno sfruttate appieno, giungendo all'appuntamento con il gol quando era necessario. La tattica accorta voluta da Manente ha fatto sì che neppure dopo essere passati in vantaggio per 1 a 0, i padroni di casa trovassero lo spunto per poter riequilibrare le sorti della partita. Quando poi la pressione legnanese, forzata più da alcune impennate individuali che da una linea di condotta comune, si è fatta più pesante, Sassaroli e compagni hanno avuto l'accortezza e la forza di reagire arrivando al raddoppio. Del Legnano non c'è molto da dire. La squadra non gioca male, s'impegna e corre anche molto. Manca forse di un risolutore in attacco e pecca troppo d'ingenuità. E quando le cose si mettono così non si sa neppure quale rimedio adottare. I tifosi contestano ed alla fine della partita hanno anche protestato vivacemente. Una parte di essi lamenta la cessione di alcuni giocatori e se la prende con il presidente Terreni. Altri pensano che sia l'allenatore Facchini a non saper dare il giusto impulso alla squadra. Forse si tratta solo di sfortuna: basterebbero un paio di partite azzeccate per far ritornare la fiducia nel pubblico ed il morale ai giocatori. Ha detto Terreni al termine del confronto: « II nostro campionato comincia domenica prossima. Sinora non siamo stati noi stessi. Sono sicuro che le cose andranno meglio perché abbiamo la possibilità di giocare bene ». Nel clan dei grigi, invece, non esistono problemi. I ragazzi girano a pieno ritmo. Anzi, in futuro, con opportuni assestamenti, potrebbero fare ancora di più. Il pubblico ha dimostrato di rispondere positivamente e segue l'Alessandria con passione. Anche ieri a Legnano il tifo più acceso è stato a favore dei grigi. Di Pucchio era reduce da un lungo periodo influenzale eppure è stato all'altezza della situazione come lo è stato Lorenzetti, forse più vivace ma meno continuo. Ma veniamo alla cronaca. Inizia subito l'Alessandria che preme con tre o quattro punte. I padroni di casa temporeggiano, pensando forse di poter ottenere un pareggio, considerato già utile. Al 13' Sassaroli impegna Castellazzi con un tiro angolato da fuori area. Il primo gol viene al 6' della ripresa. Inizia l'azione Di Pucchio, Mantellato si impadronisce del pallone e lancia dalla sinistra. Vanzini entra al volo e insacca. La reazione del Legnano è confusa e priva di forza di penetrazione. Dopo vivaci scambi di fronte, al 41' l'Alessandria raddoppia. Castellazzi respinge di pugno una « testata » di Sassaroli. Recupera Vanzini che porge rasoterra a Sassaroli, il quale stavolta non fallisce il bersaglio. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Derthona - Piacenza 1-0 Lecco - Venezia 1-1 Monfalcone - Triestina 1-1 Parma - Reggiana 0-0 Rovereto - Verbania 0-0 Seregno - Pro Patria 1-1 Sottomarina - Padova 1-1 Treviso - Trento 1-1 Udinese - Solbiatese 2-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 11; Padova 10; Parma 9; Reggiana, Trento, Verbania 8; Udinese, Seregno 7; Solbiatese, Venezia 6; Rovereto, Monfalcone 5; Treviso, Lecco, Pro Patria, Piacenza, Sottomarina, Derthona, Triestina 4; Legnano 2. MARCATORI: 9 reti: Zandoli (Padova), 5 reti: Vanzini (Alessandria); 4 reti: Fava, Rancati (Parma), Aldi (Rovereto), Bagatti (Udinese), Bellinazzi (Venezia), Maioni (Verbania); 3 reti: Sassaroli (Alessandria), Jaconi (Lecco), Panisi (Padova), Rampanti (Solbiatese), Rizzi (Sottomarina) e Bagatti (Udinese). Il punto sul campionato Con una rete segnata da Massucco al 23' del primo tempo su calcio di punizione il Derthona ha battuto il Piacenza, ottenendo la prima vittoria in campionato. L'Udinese, alla quarta partita interna della stagione, è riuscita a battere la Solbiatese grazie alle reti di Ceccolini e Bigatti. Tra Sottomarina e Padova si è giocato con molto accanimento per circa un ora, gli ospiti hanno attaccato per la maggior parte dell'incontro senza riuscire a superare i padroni di casa. Nulla di fatto Tra Rovereto e Verbania: la gara ha avuto toni assai vivaci nel primo tempo poi nella ripresa le squadre, provate dalla fatica, hanno giocato ad un ritmo blando. Quindicimila spettatori sugli spalti nel match Parma-Reggiana: la gara si è conclusa senza un nulla di fatto ed il pari, visto l'andamento in campo, è stato giusto.

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