Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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21-02-1971 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1970/1971
Serie C

Alessandria US - Sottomarina US 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 12. Lorenzetti G.[A], 24. Paesanti P.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Paparelli Ezio, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Paesanti Paolo, Mantellato Bruno, Proietti Farinelli Vincenzo, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:Berta Massimo, (P) Chini Andrea All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
SOTTOMARINA US: Bubacco, Visentin, Drigo, Schiavo, Buttini, Galli, Gurian, Quintavalle, Fumagalli, Cattai, Rizzi. A disp.: Pannocchia, Primon. All.: Fongaro Livio

Arbitro: Lattanzi Vittorio (Roma)
Note
Ammoniti: Buttini [S], Paparelli [A], Drigo [S]. Angoli: 3-4. Spettatori: 8.000 circa (5.798 paganti, incasso L. 6.803.300). Giornata di sole, terreno ottimo Inizio gara ore 15.00

Commento
NAUFRAGA IL SOTTOMARINA: GRIGI SEMPRE IN ORBITA Bastano due stoccate di Lorenzetti e Paesanti per assicurarsi i due punti © L’attacco in ottima forma ha fallito per sfortuna altre conclusioni INSISTONO ALESSANDRIA. REGGIANA E PADOVA MENTRE HA PERSO TERRENO IL PARMA. Grigi ed emiliani hanno vinto con uguale punteggio: 2-0; il Padova ha faticato più del previsto per avere ragione del Derthona (che mercoledì riceverà al Fausto Coppi per il ricupero la Reggiana). I parmensi hanno ceduto, seppure di misura a Venezia, perdendo altri due punti dal terzetto di testa per cui le speranze di promozione hanno ricevuto un fiero colpo. Mercoledì sera i granata di Reggio potrebbero essere in testa alla classifica, ma la cosa al momento attuale, non preoccupa eccessivamente i grigi che stanno ritrovando lo sprint dell inizio del torneo. L’Alessandria riceveva una squadra, il Sottomarina, rassegnato o quasi — ma in fondo alla classifica non c’è pace, tanto è vero che il Monfalcone infilato domenica scorsa da Sassaroli e Mantellato con quattro gol, è andato a vincere a Trento infilando agli avversari in un sol colpo tre reti — ma si sa che pure i deboli hanno ritorni di fiamma impensati. Manente rispetto alla vittoriosa trasferta aveva concesso un turno di riposo a Di Pucchio richiamando Proietti e Vanzini, portandosi in panchina per ogni evenienza Berta. L’inizio dei mandrogni non è stato dei più promettenti, ma è bastato il gol di Lorenzetti, su punizione, per dare tono ai compagni, per affossare ogni velleità degli avversari, piuttosto duretti in fase difensiva. Il raddoppio di Paesanti a conclusione di una veloce azione iniziata da Sassaroli e portata avanti da Lorenzetti, ha definitivamente chiuso la partita. Sul due a zero gli alessandrini hanno dilagato andando vicinissimi al gol in altrettante occasioni. La prima volta con Sassaroli che ha colpito la base del palo poi, con Mantellato che ha scodellato al volo un suggerimento di Vanzini che il portiere Bubacco ha miracolosamente deviato. Lo spunto meritava miglior fortuna considerato che si è trattato di un vero pezzo di bravura della nostra ala. Successo dunque indiscutibilmente legittimo nella prima frazione di gioco. Nella ripresa Magri e compagni si sono limitati a controllare gli spenti neroverdi, concedendosi anche qualche licenza che poteva costarci cara. Soddisfazione pertanto negli spogliatoi da parte di Manente e di tutto il clan dirigenziale capeggiato dall’ing. Sacco. Cosa ha detto il trainer? « Queste partite è importante vincerle: l’avversario che sperava di ottenere qualcosa di più del pareggio, ha giocato piuttosto aperto, favorendo i nostri attaccanti. Si poteva forse fare qualche gol in più e le occasioni non sono mancate. Bastava avere un po’ più di fortuna, ma non c’è da lamentarsi. All’attacco splendidi Mantellato e Sassaroli, buono il rientro di Vanzini. Paesanti è stato ancora una volta tra i migliori. E’ un giocatore che se gli capita tra i piedi la palla buona non sbaglia bersaglio. In retroguardia Colombo non ha reso al massimo per un disturbo digestivo che io ha notevolmente condizionato. Nell’intervallo abbiamo cercato di metterlo in sesto, ma ci siamo riusciti solo parzialmente. L’importante come ho detto, era di vincere, ci siamo riusciti senza faticare troppo: ora guardiamo al futuro... ». La squadra dopo l’acquisizione del risultato si è deconcentrata, soddisfatta dei punteggio ottenuto. Pur giocando a corrente alternata, ha messo in mostra buone cose nonostante la giornata opaca di Lorenzetti: la mezz'ala dopo avere siglato il primo gol al 12’ ed aver contribuito a quello del raddoppio, è apparsa piuttosto sfocata. Un appannamento passeggero che indurrà con ogni probabilità l’allenatore, dopo la traversa di Treviso a concedergli un turno di riposo: se lo merita. L'avere tenuto a riposo Di Pucchio è stata una mossa indovinata visto che l’avversario non era dei più temibili. Se Lorenzetti non è stato .l’atleta faro delle giornate migliori i compagni hanno tenuto banco. Ancora una volta il taciturno Mantellato che ha perduto la pazienza per le rudezze di Drigo è stato il motorino del quintetto di punta. Ha svolto una mole di lavoro notevole servendo i compagni con calibrati cross al centro. Ha mancato un gol, non per colpa sua, che avrebbe fatto esplodere lo stadio. E’ stata questa una azione splendida imbastita sulla destra da Vanzini che, dopo essersi liberato di due avversari, ha crossato al centro dove Mantellato ha girato al volo la sfera: Bubacco di pugno è riuscito, più per istinto che per bravura, a rimediare. Vanzini al suo rientro su un terreno che meglio si addice alle sue caratteristiche di peso piuma ha ribadito che potrà essere quanto mai prezioso per le fortune future dei grigi. La primavera, come era stato detto, sta effettivamente lavorando a nostro favore. Sassaroli è stato in questa occasione veramente jellato. Meritava veramente ii gol per il volume di gioco svolto, per le conclusioni, per gli scatti bruscamente interrotti da un Buttini che giocava più al rugby che al calcio. Il centravanti, superata la crisi che lo aveva attanagliato per due mesi, sta ritornando veramente alla ribalta. I suoi tiri sono sempre al fulmicotone per cui gli avversari sono costretti a marcarlo con più uomini favorendo le incursioni dei compagni. Ha colpito un palo e altri tiri sono usciti di un soffio: la pausa, dopo le reti messe a segno con il Lecco e il Monfalcone, non durerà a lungo. Ed eccoci a Proietti chiamato a sostituire Di 'Pucchio, il regista. Un compito ingrato che ha svolto con la consueta diligenza in particolare nella ripresa quando scrollatosi di dosso quel certo qual timore ha suonato più volte la carica. Una notazione di merito por Paesanti, un mediano d’attacco che ha il fiuto del gol. Ha sinora disputato cinque partite andando a bersaglio tre volte. Il curriculum personale parla chiaro. Manente dispone ora di un parco giocatori invidiabile e, proprio alla vigilia dello sprint di primavera, che sarà decisivo per le squadre che lottano per la promozione. Magri sta impressionando per la continuità che lo contraddistingue. Sta veramente disputando un campionato con i fiocchi: nel ruolo di libero è indubbiamente tra i migliori della serie C. Ha sempre idee chiare, blocca sempre l'avversario più pericoloso. Il campionato non sembra lasciare tracce sul fisico. I terzini sanno il fatto loro: Paparelli e De Luca sanno farsi rispettare. Devono solo non concedere troppo spazio agli avversari ed essere più decisi nel liberare l’area. Capitan Ciceri è stato veramente bravo nello sventare alcune insidie del Sottomarina. L’esperienza acquisita durante la lunga carriera gli facilitano il lavoro che qualche volta è improbo. Archiviato rincontro con gli ultimi della classe, ecco spuntare la prossima insidia: la trasferta di Treviso. I veneti non hanno quest’anno lo smalto dello scorso campionato, ma nella loro tana sono sempre temibili. Il Parma ne sa qualcosa. Un avversario da prendere con le molle per poi trafiggerlo, magari in contropiede. La gara di domenica prossima ha alcuni motivi di interesse: oltre alla necessità di non perdere terreno nei confronti della Reggiana - che a sua volta andrà a visitare il Seregno che già mise k.o. il Padova nel girone di andata - c’è il... problema sentimentale di Manente. Il nostro trainer è stato per cinque anni allenatore del Treviso, ovvio quindi che voglia fare bella figura. La tradizione vuole che le ex di Manente finiscano male: nell’andata è stata l'Udinese a pagare il fio. La speranza è che la tradizione continui nella città veneta. Una cosa è certa: i giocatori hanno promesso che ce la metteranno tutta per non tradire le aspettative. L’Alessandria superato questo scoglio potrà concedersi un’altra breve sosta in vista dei futuri cimenti con il Parma (al Moccagatta) e la Reggiana in Emilia. (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) I grigi superano il Sottomarina al Moccagatta FACILE PER L'ALESSANDRIA Facile e netta vittoria del grigi sul Sottomarina che si è difeso onorevolmente contro un'Alessandria che ha quasi ritrovato la vena dei giorni migliori. I locali hanno stentato nei primi minuti di gioco a trovare la giusta carburazione, poi hanno dilagato andando a rete con estrema facilità. Sorrette da un ottimo centrocampo che, seppure mancanti di Berta e di Di Pucchio, ha avuto in Paesanti, Proietti e Lorenzetti i veri propulsori delle azioni offensive, le punte alessandrine hanno creato numerose azioni da rete. Soltanto la bravura dell'anziano ma sempre valido Bubacco, autore di ottime parate, ha limitato il passivo del Sottomarina, 1 cui uomini hanno cercato caparbiamente la rete allorché l'Alessandria ha rallentato il ritmo, paga del vantaggio acquisito. Comunque i grigi non hanno mal corso seri pericoli quando i neroverdi si sono spinti all'attacco: Ciceri e la difesa hanno fatto buona guardia e Magri si è messo ancora in evidenza per i suoi puliti e tempestivi interventi. Le punte dell'attacco alessandrino hanno avuto buon gioco a sfruttare la gran mole di azioni sviluppate dal centrocampo e Mantecato, Vanzini e Sassaroli hanno fatto il loro dovere, mancando il gol solo per pura sfortuna. Il centrattacco poi, ha cercato la rete con ostinazione, ma Bubacco e il palo gli hanno negato questa soddisfazione. Gli ospiti non hanno fatto barriera difensiva ed hanno avuto il merito di dare un buon contenuto agonistico alla partita, che ha avuto anche momenti di bel gioco. Poi, sul finire, la gara ha perso tono ed è apparsa anche monotona in quanto l'Alessandria ha badato solamente a controllare le ormai fiacche azioni degli avversari. I grigi passano in vantaggio al 12' del primo tempo: punizione dal limite di Lorenzetti e vano l'intervento di Bubacco che, pur riuscendo a respinger» di pugno, non può evitare che 11 pallone finisca alle sue spalle. Due minuti dopo il guardiano ospite si salva fortunosamente su un tiro ravvicinato di Sassaroli. Al 24' il portiere neroverde non può far nulla per evitare la seconda rete del locali. Pregevole azione di Lorenzetti che culmina con un dosato passaggio a Paesanti il quale, con un gran tiro diagonale, sigla la seconda rete alessandrina. Poco convincente la reazione del Sottomarina, che termina con un tiro di Cattai parato egregiamente da Ciceri. L'Alessandria inizia il secondo tempo in sordina e ne approfittano gli ospiti per farsi minacciosi in area dei locali, ma Ciceri e compagni non corrono seri pericoli. Poi l'Alessandria riprende le redini della gara e si registra il momento più bello della partita. All'8' bella azione di Vanzini con cross in piena area ospite; riprende Proietti al volo, ma Bubacco è bravissimo a respingere il bolide. Vanzini si ripete ancora dalla destra e 11 suo centro è ripreso questa volta al volo da Mantellato: altro gran tiro e altra bellissima parata di Bubacco. Dopo una pericolosa azione offensiva del Sottomarina, che culmina con un bel tiro di Fumagalli parato da Ciceri, il palo salva la rete di Bubacco su tiro di Sassaroli. (La Stampa - Emma Camagna) Tutto secondo le previsioni: i grigi infatti, pur giocando in economia, non si sono lasciati sfuggire la facile preda e d’interessante è rimasto così il risultato pieno oltre alla magnifica azione che ha portato alla realizzazione della seconda rete ed un palo di Sassaroli che ha del clamoroso. Cosa avrebbe dovuto d'altronde fare l'Alessandria che si è trovata di fronte una squadra che apparsa votata al suicidio tanto è stata la sua presunzione di poter combattere e contrastare i padroni di casa senza la benché minima misura precauzionale? Mai pungolati a dovere, i grigi si sono così trascinati avanti alla chetichella mettendo naturalmente sulla bilancia la loro maggior consistenza, che proviene da una intelaiatura organizzata diversamente sul piano tecnico-tattico. I ragazzi di Manente non hanno dovuto neppure accelerare una volta il ritmo di gioco tanto era chiaramente visibile la loro supremazia. Si è notato qualche sbandamento in difesa dovuto essenzialmente alla mancanza di concentrazione, ma quando si è trattato di intervenire, raramente però, con decisione, non sono stati sicuramente Magri, De Luca, Paparelli, Colombo e naturalmente Ciceri a tirarsi indietro. Lavoro comunque di ordinaria amministrazione. Rientrava Vanzini, ha riposato Di Pucchio, ma l'attacco è sempre il reparto più interessante. Del Sottomarina c'è ben poco da dire: va ammirata per l'aver abbandonato qualsiasi tattica ostruzionistica ma non sarà sicuramente questa la strada che porterà alla salvezza. Fongaro dovrà cambiare rotta è presto, perché i tempi stringono sempre di più. E passiamo ai fatti salienti di cronaca: 13’ Cattai blocca Paesanti quasi all'altezza dell'area di rigore, Lorenzetti”pennella” la relativa punizione e la palla va a finire sulla sinistra di Bubacco, che veramente è riuscito a toccare. Dopo un brillante intervento di Bubacco su doppio scambio Lorenzetti – Paesanti e un tiro al fulmicotone di Sassaroli che sfiora la traversa, ecco il secondo gol. 24’: triangolazione perfetta, stupenda, come raramente si vede in categoria superiore, fra Sassaroli, Lorenzetti e Paesanti che inseritosi nella manovra si trovava giusto sulla sinistra, ha lasciato partire una staffilata tale da lasciare di stucco lo stesso Bubacco. Un intervento di Ciceri al 45’ su tiro a fil di palo da parte di Cattai e una ripresa tutta dell'Alessandria anche se improduttiva. Le azioni più positive le hanno compiute in questo frangente Vanzini, Mantellato e Sassaroli che si che si sono visti però contrastare i loro tiri da uno splendido Bubacco. C'è stato anche un palo spettacolare di Sassaroli al 16’ ed uno sbilanciamento in piena area di Lorenzetti, che lasciato però del tutto impassibile Lattanzi. Non era del resto il caso di infierire, considerato che il risultato è apparso da tempo inamovibile. (Tuttosport - Aldo Vercelli) RISULTATI: Padova - Derthona 2-1 Pro Patria - Lecco 1-0 Solbiatese - Legnano 0-0 Trento - Monfalcone 1-3 Venezia - Parma 3-2 Triestina - Rovereto 2-1 Verbania - Seregno 1-0 Piacenza - Treviso 2 1 Reggiana - Udinese 2-0 CLASSIFICA: Reggiana* p. 35; Alessandria 34; Padova 33; Parma 30; Venezia 27; Solbiatese, Trento 26; Lecco 25; Seregno, Treviso 23; Pro Patria 21; Udinese, Piacenza, Verbania, Triestina 20; Rovereto, Legnano, Derthona* 17; Monfalcone 14; Sottomarina 12 *una gara in meno MARCATORI: 16 reti: Zandoli (Padova); 12 reti: Rancati (Parma); 11 reti: Fava (Parma); 10 reti: Sassaroli (Alessandria); 9 reti: Goffi (Lecco), Modonese (Padova), Ferrari (Seregno), Fregonese (Triestina), Bellinazzi e Bianchi (Venezia) Il punto sul campionato Immutata la situazione sia in testya che in coda: le prime tre hanno vinto, quattro delle ultime cinque hanno perso, una sola (il Legnano) ha èareggiato. Il Derthona visto in campo a Padova avrebbe meritato il pareggio invece i piemontesi hanno dovuto recitare il mea culpa. Il Verbania è tornato alla vittoria superando il Seregno: è stato un successo sofferto perchè, dopo essere passati faticosamente in vantaggio, i padroni di casa hanno dovuto fronteggiare gli ospiti che hanno tentato di riequilibrare il match. Il Venezia ha sconfitto il Parma ma ha rischiato molto contro una squadra abile e combattiva. Bella partita e giusta vittoria della Pro Patria. Vittoria di misura ma sul campo il divario è stato maggiore di quanto dica il punteggio tra Piacenza e Treviso. Incontro giocato sotto tono tra Solbiatese e Legnano e terminato a reti inviolate. Vignando e Picella hanno dato la vittoria alla Reggiana che soltanto nella ripresa ha superato lo sbarramento difensivo dell'Udinese.

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