Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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14-05-1978 - Giornata: 34 - Trento - Briamasco	Stagione: 1977/1978
Serie C

Trento AC - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 10. Ballarin [Tr]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Bellacomo Gianfranco, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Vagheggi Claudio, Bosetti Ermanno, Piccotti Enrico [75. Chiogna Ezio], Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro A disp.:Facchinello Gianni, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
Trento: Zamparo, Leban, Divina, Sgarbossa, Dal Dosso, Codognato, Telch, Andreatta, Lutterotti, Damonti, Ballarin. All: David Mario

Arbitro: Altobelli Luigi (Roma).
Note
QAmmoniti: Lutterotti [T]; Ferraris [A] Spettatorii: 3.000, 2.120 paganti pe un incasso di 5 miloni 240 mila lire Inizio gara ore 16.00

Commento
L'ALESSANDRIA A TRENTO UN'INUTILE ASSALTO: 0-1 Gara veramente sfortunata per i grigi alessandrini, i quali quasi a freddo sono stati infilati da una splendida rete dei trentini messa a bersaglio a dieci minuti dall'inizio, dopo uno scambio Ballarin - Lutterotti Ballarin, che s'è trovato a tu per tu con Lucetti, battuto Imparabilmente con un violento tiro sulla sua sinistra. Per la verità i piemontesi avrebbero ben 80 minuti per poter rimediare al passivo, magari cogliendo pur solo un pareggio che avrebbe consentito loro di nutrire più fondate speranze per la corsa alla C-l. Bisogna dire subito però che il Trento, sia pur privo di Sala, infortunato, ha retto bene al ripetuti attacchi degli avversari e, quantunque ripetutamente messo alle corde, ha saputo salvarsi, ancorché per il rotto della cuffia. I grigi infatti, dopo il comprensibile smarrimento per la rete subita, si sono vieppiù rinfrancati e hanno iniziato a macinare azioni, spesso improvvisamente, ma che erano rintuzzate da un Trento che, si sa, ha nel suo centrocampo la forza vitale, L'Alessandria si è espressa con un'azione Vagheggi-Ferraris, il cui tiro conclusivo era parato a terra, con stento, da Zamparo. Ci riprovava al 29' Tonetto, ma la palla faceva la barba alla traversa della porta trentina, e ancora al 39' era Ferraris, sempre lui, a mettere in Imbarazzo la difesa giallo-blu, che comunque si salvava. Il Trento, dopo aver segnato, badava più ad animinlstrare il vantaggio che a ferire ulteriormente e ciò ha portato nella ripresa gli alessandrini a dominare l'incontro. Ovvio, dunque che il non gioco dei locali desse modo ai grigi di avanzare, ma lo hanno fatto purtroppo presi dall'orgasmo. La gara era ben più importante per loro che per I padroni di casa. Quasi ci si giocava il passaggio alla C-l e forse per gli alessandrini questa sconfitta sarà fatale. Comunque 1 grigi si sono battuti, ma la loro fatica non ha fruttato che una serie di calci d'angolo, un tiro bruciante di Ferraris al 15' che Zamparo ha respinto più per intuito che per abilità, una ficcante combinazione che culminava con un tiro violento di Piccotti che sfiorava la traversa L'Alessandria, sempre con la forza della disperazione, non demordeva e continuava a macinare gioco, ma appunto per l'imprescindibile necessità di raggiungere un risultato utile, le sue azioni erano impostate piuttosto male e quindi facile preda dell'abile difesa locale. Nessuno avrebbe potuto protestare se l'Alessandria avesse segnato. (La Stampa - Ed. Sport - Ottorino Bortolotti) QUATTRO SQUADRE IN LOTTA PER DUE POSTI Alessandria: decisivi gli ultimi 360 minuti L’Alessandria è scivolata, a sua volta, a Trento. Alla vigilia Mattè l’aveva definita una partita chiave. « Un pareggio sarebbe il meglio, disse, perdere significa ricominciare tutto dall'inizio ». I grigi ci hanno rimesso le penne: devono riprendere il bandolo della matassa, rimboccarsi le maniche e giocarsi il tutto nei restanti 360 minuti. Un’impresa da titani. Com'è maturata la sconfitta ? L’unica rete della giornata messa a segno da Ballarin dopo dieci minuti di gioco è un grazioso regalo. In precedenza si erano verificate altre situazioni analoghe. Tra i diversi ricordi valga per tutte il derby giocato a Novara. A condannare i grigi un passaggio corto all'indietro: Bosetti allunga e Bellacomo sulla palla si avventa però Lutterotti che brucia i tempi superando in velocità Moretti. Il diagonale "taglia” fuori Vichi e Ballarin centra il bersaglio con una staffilata. Sono i gol a freddo che la Alessandria subisce e patisce in quanto pur avendo a disposizione tre quarti della contesa difficilmente riesce a rimontare la china. La squadra freddata nel momento in cui le marcature non sono assestate perde la tramontana: il centrocampo fatica a costruire, le punte vanificano ogni sforzo. Ai grigi è venuto meno lo scatto, l’anticipo sull’avversario. Le gambe sembrano rispondere, la mente invece è in . .. ritardo. Praticamente impossibile iniziare, imbastire un gioco valido per riportarsi in parità. Capitan Colombo si affida all’improvvisazione e, nel calcio è difficile se manca l’uomo fare riuscire a centrare il bersaglio. In difesa, superato lo choc del gol, tutto è filato via liscio con un Vichi grandissimo e un Colombo generoso come non mai. In crescendo Moretti mentre Contratto è apparso stanco. I postumi della trasferta in Polonia si sono notati durante l’arco della partita. Il rendimento di Renzo è superiore a quello evidenziato in terra veneta. A centrocampo invece molte ombre e poche luci. Mancando la continuità di rendimento le stesse punte finiscono per scomparire, per impegnarsi nelle maglie difensive avversarie. Vagheggi e Ferraris pur in netta difficoltà qualcosa di buono sono riusciti a costruire, ma sfortunatamente hanno incontrato sulla loro strada uno Zamparo maiuscolo, prenditutto. L'estremo difensore trentino in almeno due occasioni si è superato neutralizzando con pronto intuito le conclusioni di Ferraris. L’Alessandria pur uscendo a testa alta dal campo ha mostrato indecisioni e paure determinanti tali da lasciare nell’osservatore molte perplessità. Diamo uno sguardo veloce su quanto hanno scritto i quotidiani del lunedi. « E’ stata una partita abbastanza singolare con due obiettivi diversi: il Trento ha da amministrare saggiamente ed attentamente 11 vantaggio che gli consente di concludere serenamente il campionato e suH’altro fronte, la Alessandria alla disperata ricerca del pareggio. Ciò che è mancato alla squadra di Matte — scrive la "Gazzetta del Popolo ” — è stata soprattutto una regia efficiente a centrocampo e una difesa più salda il settore maggiormente precario dei grigi è stato quello appunto guardato da Moretti si è ben mosso Contratto che ha tenuto con una certa autorità lo sgusciarne Lutterotti ».Su "Stampa Sera” leggiamo: « Gara veramente sfortunata per i grigi alessandrini, i quali quasi a freddo sono stati infilati da una splendida rete dei trentini messa a segno a dieci minuti dall'inizio dopo uno scambio Ballarin - Lutterotti - Ballarin che si è trovato a tu per tu con Lucetti, battuto imparabilmente. Per la verità i piemontesi avrebbero ben 80 minuti per rimediare al passivo, magari cogliendo pur solo un pareggio che avrebbe consentito loro di nutrire più fondate speranze per la corsa alla C1. Bisogna dire subito che il Trento, sia pur privo di Sala infortunato, ha retto bene ai ripetuti attacchi degli avversari e quantunque, ripetutamente messo alle corde, ha saputo salvarsi anche per il rotto della cuffia. I grigi infatti, dopo un comprensibile smarrimento per la rete subita si sono vieppiù rinfrancati e hanno iniziato a macinare azioni, spesso improvvisamente, ma che erano rintuzzate da un Trento che, si sa, ha nel suo centrocampo la forza vitale ».Un’Alessandria prodiga nello sforzo, incapace tuttavia di raccogliere quanto seminato. « L’incontro non è stato giocato a livelli altissimi — leggiamo sulla "Gazzetta dello Sport — ma bisogna considerare che i grigi piemontesi hanno lottato con determinazione durante tutto l’arco dei novanta minuti nella speranza di aggiungere qualcosa ai 31 punti che fino ad oggi sono riusciti a conquistare. Trovatisi in svantaggio già al decimo del primo tempo, non è loro rimasto che premere sull'acceleratore per riportare il punteggio almeno in parità. Ma Damonti e compagni non hanno loro lasciato molto spazio e solamente nell’ultimo quarto di ora si sono chiusi nella loro metà campo per la pressione esercitata dagli uomini di Mattè. . .Nella ripresa l’Alessandria preme maggiormente, ma solamente in un paio di occasioni si fa pericolosa: al 59’ con Ferraris e Zamparo ben piazzato respinge a pugni chiusi il forte tiro dal limite ed al 90’ con un tentativo del terzino Moretti che colpisce di testa in area, ma il n.1 trentino para ».Ultimo commento: del ”Tuttosport”. «Per l’Alessandria la strada verso la C1 si fa più difficile. I grigi di Mattè dovranno rimboccarsi le maniche in questo scorcio di campionato per non rimanere esclusi dal girone di eccellenza. Nella circostanza l'Alessandria si è trovata di fronte un Trento caricato al massimo, ormai al suo quinto successo consecutivo (undici punti in sei giornate) sicuramente la squadra più in forma del momento. . . Gli ospiti hanno avuto il loro punto debole nell'asfittico e vittimista Vagheggi ed in Picconi, che raramente ha avuto la possibilità di rendersi pericoloso». I commenti sono sin troppo eloquenti: la Alessandria subita la rete ha cercato inutilmente, con un gioco privo di determinazione, di rimontare lo svantaggio. Centrocampo e attacco le note dolenti della formazione chiamata a dare ogni energia per salvare una stagione nata sotto i peggiori auspici. L’Alessandria ha la possibilità di salvarsi, di agganciare la eccellenza della C ? Lo domandano alquanto preoccupati gli sportivi che sino a due domeniche or sono pensavano di avere ritrovato una compagine capace di fare dimenticare i passati patemi d'animo. All’undici di Matte mancano sei punti, forse per evitare il naufragio. Nelle prossime partite interne è questione di vita o di morte: con il Seregno e il Treviso il pareggio non basta, è necessario conquistare l’intera posta. Nelle trasferte di Biella e di Udine due punti sono alla portata della squadra giocando contro squadre che ormai nulla hanno da chiedere al campionato. La Biellese infatti a quota trentasei è fuori dalla mischia, l’Udinese vincendo a Novara ha praticamente staccato il biglietto per la serie B per cui non si dannerà certamente l ’anima avendo profuso il meglio nella parte finale della stagione per tenere a bada una Juniorcasale irriducibile. Trecentosessanta minuti di fuoco per rimediare alle magre rimediate al Moccagatta e in trasferta. L’Aiessandria deve ritrovare immediatamente lo spirito pugnandi che la contraddistinse nelle partite clou del campionato. E' il momento di stringere i denti, di battersi allo spasimo. I ragazzi in maglia grigia sino dalla prossima domenica non devono illudersi: il Seregno sarà avversario per nulla facile anche se è senza ambizioni. Gli ospiti giocando in scioltezza, senza l’assillo del risultato renderanno difficili le aspirazioni di Colombo e del suo manipolo. Mattè e la sua pattuglia scialati i punti del derby novaresi hanno l'obbligo morale verso gli sportivi che li hanno seguiti e li incitano oggi di battersi con la volontà e la umiltà necessaria per riportarsi in zona di sicurezza. Inutile illudersi, sino alla fine della stagione saranno sofferte le pene dell’inferno. Alessandria sportiva sarà vicina ai ragazzi se questi ultimi dimostreranno di sapersi battere, di lottare alla baionetta per farsi largo, per aggrapparsi alla C1. Sapranno Colombo e il suo manipolo ergersi dalla cintola in su ? La domanda attende una risposta, a tempi brevi. Dimenticati gli scivoloni di Novara e Trento è d’obbligo riunire le forze, dimenticare le critiche, per formare un fronte realmente unico tra squadra e giocatori. Nulla è perduto se ognuno farà realmente il suo dovere sino in fondo (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Biellese - Mantova 0-0 Juniorcasale - Omegna 3-0 Novara - Udinese 1-2 Pergocrema - Pro Vercelli 0-1 Piacenza - S.Angelo 1-0 Pro Patria - Lecco 0-1 Seregno - Padova 1-0 Treviso - Bolzano 2-0 Triestina - Audace 2-0 CLASSIFICA: Udinese p.53; Juniorcasale 48; Piacenza 42; Mantova 41; Treviso, Novara 38; Trento 37; Biellese 36; Lecco, Triestina 34; Pergocrema 32; Pro Vercelli, Alessandria, Padova 31; S.Angelo, Omegna 29; Bolzano 28; Pro Patria 27; Audace 23; Seregno 18 MARCATORI: 17 reti: Basili (Juniorcasale); 15 reti: Ulivieri (Udinese): 13 reti: Frutti (Mantova), Piccinetti (Novara); 12 reti: Ascagni (Juniorcasale), Pellegrini (Udinese). 11 reti: Vitale (Audace), Sartori (Bolzano), Galluzzo (Lecco), Vriz (Novara); 10 reti: Cesati (Piacenza), Petta e Zandegù (Treviso), De Bernardi (Udinese); 9 reti: Andreis (Triestina). 8 reti: Vagheggi (Alessandria), Pozzi e Mutti (Sant'Angelo), Ballarin (Trento); 7 reti: Dioni (Biellese), Enzo (Omegna), Rossi (Pergocrema), Maruzzo (Pro Vercelli), Dri (Triestina); 6 reti: Tedoldi (Mantova), Zanotti (Novara), A.Rossi (Padova), Alessandrini (Piacenza) 5 reti: Baglini e Bologna(Alessandria), Vendrame (Audace). Jacolino (Biellese). Schincaglia (Juniorcasale). Cassardo (Omegna) Mazzoleri (Pergocrema), Franzoni (Piacenza), Foglia (Pro Patria), Perego (S.Angelo). Telck (Trento) Il punto sul campionato L'Udinese ha confermato a Novara di meritarsi il pass per la Serie B: facendo il minimo indispensabile, i bianconeri hanno dato la mazzata decisa agli azzurri, guadagnando due punti che gli hanno permesso di mantenere inalterato il distacco sulla diretta inseguitrice. Facile vittoria della Junior, sceso in campo con la volontà di vincere, già al 28' i gol realizzati erano tre; il secondo tempo non ha offerto particolari note di cronaca. L'incontro a crema tra i locali e la Pro Vercelli si è disputato senza quel brio e aggressività che tutti si sarebbero aspettati: il primo tempo è stato abulico e inconcludente, concludendosi senza gol; la rete della vittoria degli ospiti è arrivata a dieci minuti al termine del match. La Biellese non è più riuscita a vincere in casa, anche il match contro il Mantova è terminato a reti inviolate, accontentandosi di un solo punto; solo nella ripresa i locali sono apparsi più propensi a cercare la rete. Vittoria tranquilla della Triestina contro l'Audace, una compagine ormai condannata e priva di carica agonistica.

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