Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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20-10-2002 - Giornata: 8 - Pavia - Pietro Fortunati	Stagione: 2002/2003
Serie C2

Pavia AC - Alessandria Calcio US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 28. Inacio [Pa] , 58. La Cagnina [Pa]

Alessandria Calcio US Biato Enzo Maurizio, Dei (II) Tommaso, Vertullo Silvio, Minadeo Antonio, Porrini Sergio, Modesti Aureliano, Quadrini Daniele [30. Bono Alain Mack Mboune Elvis], Garzon Stefano, Spader Giulio [65. Rossi Giordano], Manni Alessandro, Bifini Alessio A disp.:Berardo Marco, (P) Brichetto Giacomo, Catenacci Filippo, Gerini Giovanni Andrea, Gruttadauria Alberto All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
PAVIA AC: Mandrelli, Sanavio, Todeschini; Preite, Zocchi, Crippa [76. Stocco], Ambrosoni, Cardamone, Inacio [66. Nordi], Rossini, La Cagnina [70. Piovesan]. A disp: Monguzzi, Bottarelli, Parente, Liverani. All: Torresani Marco

Arbitro: Iannone Antonio (Napoli) [Zanatta, Bonesso]
Note
Espulso: 28. Vertullo [A]. Rigore parato 29. ad Ambrosoni [P] (sulla ribattuta segna Inacio). Ammoniti: Crippa [P], Sanavio [P], Dei [A], Garzon [A], Rossini [P], Piovesan [P]. Angoli: 3-2. recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 2.500 (incasso € 20.000). Giornata leggermente soleggiata, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
A segno Inacio e La Cagnina, espulso Vertullo L'ALESSANDRIA RESTA IN DIECI E SI ARRENDE A PAVIA Dopo settimane di polemiche a distanza fra le opposte società, al «Fortunati» Pavia-Alessandria torna ad essere una partita di pallone e non una disputa tra contabili, avvocati e dirigenti. Le formazioni scendono in campo con molta grinta, ne nasce un confronto duro e a tratti scorbutico, ma con molti capovolgimenti di fronte e più equilibrio di quanto il risultato di 2-0 per i locali lasci intendere. Pagliari manda in campo un 4-4-2, a cui il mister del Pavia risponde con un aggressivo 4-3-3. I padroni di casa iniziano con un forcing che vede protagonista Rossini e il brasiliano Inacio. Proprio quest'ultimo va in rete all'ir su cross di La Cagnina, ma l'arbitro Iannone annulla per un sospetto offside. I grigi si fanno vedere al 17': Bifini, molto mobile ma anche impreciso, si guadagna una punizione a pochi metri dal limite destro dell'area. Batte Quadrini che crossa per la testa di Minadeo il quale però non coglie lo specchio della porta. Quadrini è pericoloso al 24' con un'incursione in area: buono il controllo di palla, brutta la conclusione. La svolta del match al 26': bella azione degli azzurri con La Cagnina che serve Inacio che controlla e lancia Cardamone sul lato sinistro dell'area, Vertullo stende l'attaccante pavese, l'arbitro assegna il rigore ed espelle il difensore alessandrino. Il penalty viene battuto da Ambrosoni, Biato para con una prodezza, ma sulla ribattuta in un'area affollatissima la sfera arriva sulla testa di Inacio che non sbaglia: 1-0. Sotto di un gol e con un uomo in meno Pagliari manda in campo Bono al posto di Quadrini e i grigi tentano di organizzare la manovra sostenuti soprattutto da Garzon. Il Pavia però sa sfruttare bene la superiorità numerica, Todeschini marca a uomo Manni e lo segue come un'ombra. Nella ripresa al 48' Biato si rende protagonista di un buon intervento su tiro di La Cagnina, al 52' Spader serve Bifini in area, ma il numero undici non concretizza. Al 58' il Pavia chiude di fatto l'incontro: Rossini approfitta di una indecisione difensiva e si invola sulla destra, fa partire un traversone per La Cagnina che da pochi passi non sbaglia: è il 2-0. In queste condizioni e contro un Pavia così in forma è difficile sperare in una rimonta. Ma i grigi non danno segni di resa e, rischiando il micidiale contropiede avversario, tentano un forcing che regala un paio di palle gol fallite da Bifini e Giordano Rossi, subentrato allo spento Spader. C'è tempo anche per l'ingresso in campo del «figliol prodigo» pavese Omar Nordi che rileva Inacio al 65' e si rende subito protagonista di un'azione di contropiede fermata da Biato. Poi più nulla fino al termine. (La Stampa - Ed. Piemonte Sport - Guido Mariani) Alessandria ko, ma il risultato è solo il tassello di un mosaico ben più complesso GRIGI, QUALE FUTURO OLTRE PAVIA? L’incomprensibile immobilismo attorno ad una squadra che si ‘autogestisce’ - Il verdetto del campo, a Pavia, poteva essere solo un frammento del presente e del futuro dell’Alessandria. Lo si sapeva ancora prima di giocare, qualunque fosse stato il risultato al triplice fischio e la sconfitta non merita di essere ‘drammatizzata’. C’è molto di più oltre il 2-0 che porta la formazione di Torresani alle spalle del Novara capolista: c’è una situazione che non è mai cambiata, che è pericolosamente ‘stagnante’, fatta di promesse non mantenute, di troppe chiacchiere, di partecipazione alla vicenda della squadra che è fatta di tante belle parole e pochi, pochissimi fatti. Quasi nulla, anzi niente del tutto, come dice bene Dino Pagliari. «Ho letto e ascoltato di impegni di pubblici e privati. Noi noi abbiamo né visto, né sentito niente e nessuno». Di fronte a queste parole i presunti ‘salvatori della patria grigia’ non possono più nascondersi: lo facciano, almeno, per dignità, perché non ce n’é in chi si ferma sull’argine ad osservare la barca trascinata nei vortici e magari aspetta che vada alla deriva. Chi ha fatto questi calcoli, pubblico o privato che sia, ha sbagliato: anzitutto perché ha dimostrato di non aver capito nulla di questo gruppo e di un allenatore che, per la seconda volta in quaranta giorni, ha alzato la voce. «Parlo perché mi sta cuore la situazione di questo gruppo: lo faccio perché ci tengo, perché i ragazzi lo meritano. Come affittuario di questa ‘casa’, non come proprietario». Per colmare latitanze che rischiano di avere ripercussioni sempre più pesanti, che vanno oltre - va sottolineato - la componente tecnica. Pure rilevante «perché in estate chi ha scelto Alessandria lo ha fatto per un progetto. Che, adesso, non c’è più». Poi ci potrà essere la sconfitta di Pavia, «un’espulsione che, francamente, non ci aspettavamo. E un gol, il primo, che abbiamo subito in maniera rocambolesca. In parità numerica la squadra ha tenuto bene, nel finale abbiamo dimostrato di essere più freschi: quattro occasioni limpide , neanche la fortuna è stata nostra alleata, avessimo segnato a venti minuti dalla fine ce la saremmo giocata fino alla fine. Come abbiamo fatto». Fin qui il giudizio sull’episodio Pavia, ma la situazione dell’Alessandria di oggi impone di guardare oltre. E di chiedere a chi può intervenire di non lasciar cadere ancora troppo silenzio su questa squadra. Azioni concrete, non promesse di impegno o di attaccamento alla maglia che sono belle a sentirsi, ma assolutamente inutili. E neppure squallidi scherzi, come l’invenzione di un ‘lancio’ dell’Ansa che vorrebbe la panchina di Pagliari a rischio, riportata su un sito dei tifosi: l’Alessandria si aiuta diversamente, non giocando contro chi le permette di continuare a scendere in campo e governa una ‘autogestione’ che, oggi, sembra essere l’unica arma di sopravvivenza. E che non esiterà, se sarà necessario, a portare i giocatori ad allenarsi in piazza Garibaldi: Pagliari non scherza, le sue verità sono enormi, chi continua ad ignorarle non provi neppure ad indossare i panni del salvatore della patria per una comoda passerella. Non ci sarebbe più il palcoscenico. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 21/10/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 4’ Rossini raccoglie un suggerimento da sinistra, destro incrociato dal limite, fuori di poco, complice forse una deviazione di Minadeo, che l’arbitro non vede; 5’ ancora Rossini, su calcio piazzato, dal vertice sinistro dell’area, palla due metri sulla traversa; 11’ Pavia in gol, ma l’arbitro annulla: Sanavio, al centro dell’area, schiaccia di testa il suggerimento di La Cagnina, da destra, ma la bandierina del guardialinee è già alta, per segnalare la posizione irregolare dell’attaccante; 12’ taglio di Manni da sinistra, il colpo di testa di Spader sull’esterno della rete, dà l’illusione di un esito vincente; 18’ azione quasi in fotocopia: da un calcio piazzato,sulla trequarti sinistra: tagliato, sul secondo palo, dove c’è Minadeo pronto all’incornata, ancora sull’esterno della rete; 24’ doppia conclusione di Quadrini, un metro dentro l’area: la prima ribattuta, la seconda un paio di metri sul fondo, e Spader non ci arriva per la deviazione sottoporta; 28’ Pavia in vantaggio: gran giocata di Inacio che imbecca Cardamone, rapido ad incunearsi in area. Ve r t u l l o lo atterra, fallo da ultimo uomo, cartellino rosso per il difensore e rigore per i padroni di casa. Batte Ambrosoni, Biato in tuffo intuisce e respinge, ma l’Alessandria permette al Pavia di riconquistare palla. Rossini scodella in area dove Inacio è troppo libero di colpire di testa; 30’ ci prova anche La Cagnina: sempre di testa, sugli sviluppi di un angolo, palla sul fondo; 32’ Crippa dal limite: centrale, non irresistibile, Biato controlla facile; 46’ Ambrosoni da destra, cross teso per il tuffo di Zocchi che trova Biato pronto a bloccare. SECONDO TEMPO - 3’ subito il Pavia vicino al raddoppio: con La Cagnina, destro in corsa che trova Biato pronto al tuffo decisivo in calcio d’angolo. Sugli sviluppi riprende Cardamone, destro dal limite a pelo d’erba, ancora bloccato; 7’ l’azione più bella dell’Alessandria: manovra la coppia d’attacco, Spader morbido per Bifini allargato a sinistra, che si beve Sanavio e va alla conclusione, a fil di palo; 13’ raddoppia il Pavia: Modesti perde palla sulla trequarti sinistra, si inserisce Rossini, galoppata sulla fascia e cross teso sul secondo palo, dove irrompe La Cagnina e tocca alle spalle di Biato; 18’ occasione per l’Alessandria: ancora su calcio piazzato, Manni dal vertice destro, Mandrelli alza sulla traversa con la punta delle dita; 27’ ancora una punizione da sinistra, batte Modesti, barriera aggirata, ma Mandrelli blocca; 33’ ancora Biato fa gli straordinari: Nordi sale a sinistra, assist per Rossini che sale centrale e cerca la conclusione immediata e il portierone, rischiando, sale quasi al limite e a mano aperta intercetta il tiro; 34’ occasione per i grigi: sale Porrini a sinistra, cross teso in area, Bifini non ci arriva e Rossi, sul secondo palo,colpisce di testa, ma troppo alto; 35’ Rossini lancia Nordi, Biato gli si para davanti per chiudergli lo specchio della porta, l’attaccante cade a terra in area, con eccesso di teatralità e si becca un giallo per simulazione 40’ Bifini suggerisce da destra, cross teso in area per Rossi che gira alto; 41’ ancora Bifini a gettare scompiglio nell’area del Pavia: evita Preite, doppio dribbling stretto, ma la conclusione è debole, bloccata da Mandrelli; 43’ ci prova anche Garzon, deviazione sottoporta, da cinque metri, e la palla passa di mezzo metro sulla traversa; 46’ Piovesan in corsa, Biato risponde con i pugni; 48’ l’Alessandria ci prova fino all’ultimo: Manni dal limite, a fil di palo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Cremonese – Trento 3-1 Legnano – Meda 1-2 Mestre – Novara 0-1 Montichiari – Sudtirol 1-1 Monza – Thiene 3-1 Pordenone – Mantova 1-1 Pro Sesto – Pro Vercelli 1-0 Valenzana – Biellese 0-0 CLASSIFICA: Novara p. 20, Pavia 17, Sudtirol 16, Cremonese, Mantova, Pro Sesto 15, Biellese 13, Thiene, Trento 10, Monza, Montichiari 9, Alessandria, Pordenone 8, Valenzana, Pro Vercelli, Legnano 7, Meda 6, Mestre 5. MARCATORI: 6 reti: Egbedi (Novara); La Cagnina (Pavia). 5 reti: Job (2, Cremonese); Andreini (2, Montichiari). 4 reti: Noselli (1, Alto Adige); Shala (2, Legnano); Graziani (2) e Pupita (Mantova); Amato (2, Meda); Corradi (Trento). 3 reti: Pau (Cremonese); Palombo (1, Novara); Inacio e Rossini (Pavia); Carlet (Pro Sesto); Baglieri (Thiene); Albano (2, Trento); Lauria (1, Valenzana). Il punto sul campionato Sulla vetta i soliti noti Le capoliste resistono tutte. Niente avvicendamenti, dunque, in vetta, mantenuta da Novara, Grosseto e Nocerina. Ma alle loro spalle è bagarre, specie nel girone B, con ben 7 inseguitrici racchiuse in 3 punti. La situazione più nitida la presenta il girone A, dove il Novara (al terzo successo consecutivo e col miglior attacco di tutta la C2) vittorioso sul fanalino di coda Mestre dà la sensazione di voler tentare uno strappo deciso. Alle spalle degli uomini di Foschi aumenta il gap (da 2 a 3 punti) dalla seconda: l' Alto Adige si blocca sul campo del Montichiari e a inseguire ora è il Pavia. Continua a faticare il Mantova, che acciuffa un punto a Pordenone solo al 90'. (Gazzetta dello Sport)

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