Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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18-09-1996 - Giornata: 1 - Novara - Comunale	Stagione: 1996/1997
C. It. Serie C
Secondo Turno

Novara Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 2 (0 - 2)
RETI: 34. Fresta S.[A], 39. Memmo M.[A], 53. aut. Carletti P.[A]

Alessandria Calcio US Speranza Ruggero, Avallone Salvatore, Facchino Emiliano, Mariotto Massimo, Carletti Pierangelo, Livon Peter, De Martini Andrea, Scaglia Massimiliano [71. Amelio Andrea], Fresta Salvatore [90. Casarini Mauro], Giraldi Daniele [87. Calderone Jari], Memmo Massimiliano A disp.:Califano Gianni, Mazzocco Mauro, (P) Toccafondi Paolo All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
NOVARA CALCIO: Bini, Turato, Di Muri, Nicolini, Silvestro, Casabianca, Simonelli, Danesi [81. Scotti], Guatteo [46. Papaccio], Gheller, Cau. A disp: Chiarinotti, Fantone, Agazzone All.: Danova Giancarlo

Arbitro: Biasutto Massimo (Vicenza)
Note
Ammoniti: Avallone [A]; Facchino [A]; Fresta [A]; Turato [N] Angoli: 1-1 Spettatori: 700 Cielo coperto, giornata fredda. Terreno in buone condizioni Inizio gara ore 16.00

Commento
I grigi, in versione «baby» per le assenze, ipotecano la qualificazione L'ALESSANDRIA ESPUGNA NOVARA: 2-1 Gol di Fresta e Memmo, poi un 'autorete di Carletti L'Alessandria in versione «baby» ipoteca la qualificazione al terzo turno di Coppa Italia, espugnando (2-1) il Comunale di Novara. Anche se priva di molti titolari, la squadra di Enzo Ferrari è stata ordinata in difesa e pungente in avanti, dove si è distinto il promettente De Martini. Il primo affondo è dei grigi, al 6', ma Fresta viene preceduto dal veloce Casablanca. Sul capovolgimento di fronte, Simonelli smarca Guatteo che chiama alla parata Speranza. Al 10', palla-gol per gli azzurri: il neo-acquisto Gheller si esibisce nel pezzo forte, una punizione da trenta metri che costringe il portiere dei grigi alla deviazione in corner. La partita è bella, e le due squadre si affrontano a viso aperto: al 12', tocca a Giraldi andare vicino alla segnatura. Al quarto d'ora, Memmo calcia debolmente dal limite, e Bini blocca senza problemi. Al 24', brivido per la retroguardia mandrogna: un rinvio di Mariotto carambola su Simonelli, e il pallone schizza verso Danesi che si invola, ma tarda a servire lo smarcato Cau. Il successivo tiro dell'attaccante del Novara sorvola la traversa. Al 27', è ancora Giraldi a perdere l'attimo su invito in profondità di Fresta. Al 34', l'Alessandria passa in vantaggio con un gol rocambolesco di Fresta, che aggancia un passaggio di De Martini, si vede respingere da Bini la prima conclusione, ma riesce a ribattere in porta con lo stinco. Il raddoppio arriva dopo cinque minuti: il merito è tutto di De Martini, che si libera elegantemente di Di Muri e «pennella» per Memmo, che di testa insacca a porta vuota. I grigi sono irresistibili in contropiede, e potrebbero fare tris al 41', ma Memmo non riesce a servire Giraldi, liberissimo a centro area. L'ultimo acuto è dei padroni di casa, ma Danesi non inquadra la porta dai venti metri. La ripresa si apre con due tentativi di Papaccio (subentrato a Guatteo) e Cau, ma Speranza non si fa sorprendere. Al 53', la gara si riapre: Turato calcia dal limite, la sfera colpisce la schiena di Carletti e si impenna alle spalle del portiere dei grigi. Subito dopo, Memmo giunge a tu per tu con Bini che «cattura» il pallone con una coraggiosa uscita. Il match resta vibrante, e il Novara intravvede il pareggio. Ci provano Cau (56') e Simonelli (59'), ma la difesa ospite regge l'urto. Al 75' l'Alessandria sfiora il 3-1, con una combinazione Giraldi-Fresta. Nel finale, Giraldi coglie il palo. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) PRATICI E VINCENTI E pratica e opportunista l’Alessandria versione Coppa. Quella, per intendersi, che a Novara si presenta con otto titolari fuori causa e due in panchina. Contiene le prime sfuriate dei padroni di casa e poi colpisce, con Fresta e Memmo. I novaresi accorciano le distanze in avvio di ripresa, ma il 2 a 1 è molto più che una seria ipoteca sulla qualificazione al terzo turno. Cambia molto Ferrari: scelte forzate, per infortuni lunghi e acciacchi passeggeri, da curare in settimana (è il caso di Bellini) per ritrovare qualche pedina a posto per Saronno. E così spazio ai ragazzi della Berretti. Che fanno di tutto - e bene - per dimostrare di meritare questa ‘promozione. Debutta in grigio Speranza: il primo intervento è al 7’ sulla conclusione di Guatteo. Due minuti dopo sfiora la punizione battuta, dai 25 metri, da Gheller e la alza sulla traversa. L’Alessandria si affaccia in avanti e all’11: Fresta per Girardi, diagonale che si spegne di poco sul fondo. Il numero nove si conferma buon rifinitore al 14’ : il tiro di Memmo finisce tra le braccia di Bini. Brivido al 24’ per un pallone che arriva a Cau, troppo libero da controlli: la conclusione dal limite è alta. Cresce l’Alessandria e in cinque minuti, dal 33’ al 38’, mette a segno le due stoccate. Tutte e ,due partite dal piede di De Martini: prima lancia Fresta che prova un pallonetto, intercettato da Bini e ancora toccato dall'attaccante grigio. Un po’ rocambolesco, ma la deviazione è vincente. La seconda invenzione al 38’ : evita con eleganza Di Muri e poi scodella un assist invitante per la testa di Memmo. Bini capitola per la seconda volta. Toma in campo più baldanzoso il Novara. E al 53’ accorcia le distanze, con una grossa dose di fortuna: il tiro di Turato non è irresistibile, ma rimbalza contro la schiena di Carletti, ingannando Speranza. Caricati dal gol, i padroni di casa insistono: dieci minuti di sfuriate, per la verità non sempre ‘lucide’. La difesa grigia sbanda un po’, ma riesce ad arginare. E quando Simonelli evita tutti i controlli, è Speranza, al 69’, a uscire sui suoi piedi. Passano quattro minuti e l’Alessandria sfiora la terza segnatura. Azione in velocità: con tre passaggi i grigi vanno al tiro. Inizia Amelio, il passaggio in profondità è per Giraldi, il suggerimento taglia l’area e imbecca Fresta. E buono anche l’ultimo tocco, ma si perde di pochi centimetri a lato. Giraldi prova la soluzione al 74’, ma Bini gli nega il sigillo personale. A11’86’, invece, i suoi sogni di gol s’infrangono contro il palo esterno. In pieno recupero l’ultimo brivido: punizione di Turato dalla trequarti destra, in mischia svetta Nicolini, ma l’incornata è un metro fuori bersaglio. Tutti d’accordo con Ferrari: verdetto giusto. “E non ci sarebbe stato nulla da obiettare se fossimo riusciti a renderlo ancora più netto ”. Se ne riparla il 2 ottobre. Per completare l’opera. (Il Piccolo - Mimma Caligaris)

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