Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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13-11-1996 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1996/1997
C. It. Serie C
Terzo Turno

Alessandria Calcio US - Leffe Calcio 2 - 3 (0 - 0)
RETI: 48. Avallone S.[A], 100. rig. Notaristefano E.[A] 82. rig. Pierozzi [Le] , 91. Belletti [Le] , 108. Biancolino [Le]

Alessandria Calcio US Speranza Ruggero, Lizzani Maurizio, Bertoni Mauro Tomaso, Avallone Salvatore, Carletti Pierangelo, Mariotto Massimo, De Martini Andrea [46. Ferrarese Maurizio], Notaristefano Egidio, Califano Gianni [70. Memmo Massimiliano], Tedesco Salvatore [78. Fioratti Christian], Fresta Salvatore A disp.:Cappella Alessio, Fontana Gaetano, Scaglia Massimiliano, (P) Toccafondi Paolo All.: Ferrari Enzo

Formazione avversaria
LEFFE CALCIO: Zani, Gruttadauria, Ignoffo [67. Biancolino], Schiavo [57. Zonca], Mignani, Rovaris, Scipioni, Pierozzi [106. Civero], Bernardi, Cefis, Belletti. A disp: Cortinovis, Marchesi, Cardini All.: Melotti Sandro

Arbitro: Tomasi Angelo (Conegliano Veneto)
Note
Espulso Rovaris [L]. Ammoniti: Ignoffo [L]; Avallone [A]; Bernardi [L]; Ferrarese [A] Angoli: 12-6 Spettatori: 500 Cielo coperto, terreno allentato. Inizio gara ore 14.30. QUALIFICATO: Leffe

Commento
Un gol di Avallone fa sperare nell'accesso al 4° turno, ma un rigore rilancia i lombardi GRIGI ELIMINATI DALLA COPPA ITALIA Al Moccagatta passa il Leffe: 3-2 nei supplementari A sorpresa, i grigi escono dalla Coppa Italia. Nel ritorno del terzo turno, l'Alessandria cede l'intera posta al Leffe che si impone per 3 a 2 dopo i tempi supplementari. «Ci tenevo ad andare avanti in Coppa - dice patron Gino Amisano -. Purtroppo, abbiamo commesso una leggerezza difensiva, facendo svanire ogni speranza di ammissione alla fase successiva». E pensare che i grigi sono passati in vantaggio, dopo un primo tempo con poche emozioni, al 3' della ripresa. Su centro di Tedesco la palla giunge ad Avallone che, da pochi passi, insacca. Sull'I a 0 capitan Mariotto e compagni potrebbero gestire la gara, visto che, all'andata, l'incontro si era concluso sull' 1 -1. Ma i bergamaschi non si danno per vinti. Rischiano la seconda rete al 7', ma l'arbitro annulla il gol di Califano per fuorigioco inesistente. Gli ospiti prendono coraggio. E al 37' arriva il pareggio. Su centro di Scipioni, Ferrarese viene in contatto con Bernardi che cade. Per l'arbitro è rigore che Pierozzi trasforma. L'1-1 obbliga entrambe le squadre a ricorrere ai supplementari. Dopo un minuto la difesa alessandrina confeziona un regalo al Leffe. Il cross di Rovaris trova indecisi Speranza e Carletti. La palla perviene allo smarcato Belletti che appoggia in rete. Reazione d'orgoglio dell'Alessandria che, al 10', riequilibra il risultato. Carletti viene «affondato» in area da Pierozzi. Il penalty è realizzato da Notaristefano. Il 2-2 qualifica i biancazzurri per la regola dei gol che in trasferta valgono doppio. I grigi cercano di ribaltare la situazione con Memmo e Ferrarese, ma inutilmente. Al 3' del secondo supplementare il Leffe segna con Biancolino pronto a colpire di testa su invito di Civero. Fioratti (5') tenta di rimediare, con palla a lato. Poi, con gli ospiti in dieci per l'espulsione di Rovaris, l'Alessandria va a caccia quantomeno del 3-3, ma senza successo. Proprio allo scadere, Zani, con un tuffo, dice no al pareggio, mettendo in angolo un'inzuccata di Memmo. (La Stampa - Ed. Alessandria - Roberto Gelato) IL COLPO DEL KO? LO SCOCCA IL LEFFE Il risultato storico, questa volta, non arriva. Si è perso nelle nebbie di un autunno padano. La pioggia annacqua le idee ad un’Alessandria che si trasforma' - in negativo questa volta - rispetto alle belle prove offerte in campionato. Il Leffe è compagine modesta (anche se in crescita rispetto alla gara dell’andata), ma ha un’arma in più: non molla mai e se anche la qualità del gioco non è entusiasmante, alla resa dei conti sa essere più freddo e concreto. E i grigi evidenziano ancora difficoltà nel gestire - a livello di gioco, ma anche di testa - un vantaggio che avrebbe segnato l’ingresso degli ottavi di finale. Eppure sembrava fatta: un gol di vantaggio segnato in avvio di ripresa e difeso fino a dieci minuti dalla fine. Merito di Avallone, puntuale all’appuntamento con la palla, pennellata in area da Notaristefano e svirgolata da Carletti. E invece Tornasi, generoso (per il Leffe) fischietto veneto, all’82’ omaggia i bergamaschi di un rigore molto dubbio, per un fallo di Ferrarese su Bernardi: Pierozzilo trasforma e così una qualificazione più che ipotecata diventa tutta in salita. Da giocarsi ai tempi supplementari. Prima di questi episodi molto poco. Al 12’ è Rovaris a raccogliere un lancio in profondità: Speranza non accenna l’uscita, la difesa gli dà strada e il suo cross taglia, minaccioso, tutta l’area. I grigi creano di più, ma non riescono a finalizzare. L’opportunità più ghiotta al 36’: inventa Notaristefano, l’ultimo tocco è di Avallone, ma trova sulla sua strada, sulla linea di porta, Scipioni. Miglior sorte al 3’ della ripresa: Notaristefano suggerisce ancora dalla trequarti,Carletti fallisce la rovesciata, ma sul primo palo c’è, appostato, Avallone, che fa secco Zani. Ci sarebbe anche l’occasione per mettere al sicuro il risultato, ma il guardialinee segnala un dubbio fuorigioco di Califano e l’arbitro annulla la rete (in realtà regolare). Il sogno degli ottavi di finale sfuma in zona Cesarini: al 37’ Pierozzi trasforma il rigore concesso per un fallo su Bernardi. In avvio del primo tempo supplementare l’Alessandria regala addirittura il vantaggio ai bergamaschi, lasciando Rovaris ancora una volta libero di crossare dalla sinistra per Belletti, che non fallisce. La gara non è ancora chiusa: prova a riaprirla Notaristefano, dopo sette minuti, perfetto sul rigore concesso per l’atterramento di Carletti.Servirebbe ancora un gol, ai grigi, per passare il turno. E, invece, lo segna un Leffe battagliero, che trova in Biancolino il suo match winner. Incornata perfetta, Speranza capitola ancora. Non basta un accenno di reazione: si potrebbe arrivare al 3 a 3 (peraltro inutile), ma Zani vola a togliere dall’angolino basso un colpo di testa di Memmo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris)

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