Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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19-11-1978 - Giornata: 8 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1978/1979
Serie C1

Alessandria Calcio US - Mantova AC 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 8. Ferrari S.[A], 55. Picco G.[A] 89. rig. Frutti [Ma]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Calisti Angelo, Bongiorni Gabriele, Picco Gianluigi, Pandolfi Mario, Ferraris (I) Alessandro [76. Tonetto Flavio] A disp.:Barozzi Roberto, (P) Brunetti Massimo All.: Capello Guido

Formazione avversaria
MANTOVA AC: Zanelli, Ceccotti, Bianco, Mantovani, Gobbi, De Rossi, Dri, Berlini [60. Marocchi], Frutti, Piraccini, Bardelli, Ciaschini, Corradi. All.: Tomeazzi Ugo

Arbitro: Leni Massimo (Perugia)
Note
Ammoniti: 38. Bianco [M], 81. Calisti [A]. Spettatori: 2.500 1631 paganti per un incasso di 5.467.000 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
SFATATA LA TRADIZIONE Picco il rompiscatole una rete da antologia Il sorriso è tornato sulle labbra dei fans alessandrini. La compagine di Capello è tornata ad assaporare, dopo sette domeniche, la gioia del successo, stavolta sul terreno amico, li Moccagatta pareva un terreno stregato: ai pareggi senza reti con Piacenza e Trento era seguita la doccia fredda della sconfitta nel superderby con di scrollarsi di dosso il complesso del terreno amico. Una specie dittatura durata esattamente 278 minuti. La serie nera è finita, il fatidico grido è nuovamente eccheggiato sugli spalti semideserti. L'Alessandria spezzata la serie-nera apertasi a Forlì e proseguita con i nerostellati (interrotta a Novara) ha ripreso con vigore il cammino per portarsi verso la zona alta della classifica, sempre più corta. L’ottava giornata del girone di andata ha ribadito, anche se la riconferma non era necessaria, il grande equilibrio esistente tra le diciotto protagoniste del girone A della Cl. La capolista Juniorcasale in trasferta a Modena ha segnato il passo lasciandosi raggiungere dalla Triestina mentre il Como — grande favorito — ha mancato l’aggancio. I ragazzi allenati da Marchioro non ce l’hanno fatta ad avere ragione dello Spezia. Così alle spalle delle leaders troviamo un gruppo composto oltre che dal Como, da Reggiana e Parma; distaccati di due lunghezze Novara, Modena, Biellese e Forlì. Alessandria, Cremonese, Piacenza e Padova viaggiano a quota otto, in zona promozione anche se lo obiettivo, ad eccezione dei grigiorossi è unicamente la salvezza. I grigi osservando la graduatoria e pensando ai punti sprecati, si mordono le labbra. Con un pizzico di fortuna avrebbero potuto trovarsi a quota dieci alle spalle delle prime. Acqua passata non macina, meglio affrontare la realtà, restare con i piedi saldamente ancorati al terreno. La casalinga con il Mantova, un avversario solitamente ostico (erano anni che i virgiliani lasciavano il Moccagatta imbattuti) era temuta sia dai giocatori che dagli sportivi. Un'altra mezza battuta d’arresto avrebbe nuovamente innescato un processo di disgregazione con conseguenze deleterie per lo immediato futuro. Mister Capello rincuorato dalla gagliarda prova fornita nell'ultimo derby, ha giocato il tutto per tutto affidandosi alle punte, convinto di riuscire a fare breccia, La previsione si è avverata sul campo: l’anziano e validissimo Sergio Ferrari ha sbloccato il risultato, Gian Luigi Picco lo ha consolidato con un gol che difficilmente i fans dimenticheranno. Una vittoria netta, senza ombre "rovinata” dall’arbitro Leni di Pescata, con la concessione agli ospiti di un inesistente calcio di rigore mentre le lancette degli orologi segnavano l’ultimo minuto di gioco. Una vera disdetta ricordando la "beffa” di Novara che ha impedito ai mandrogni di cogliere la seconda vittoria esterna. L’Alessandria spezzando una tradizione contraria, ripropone la candidatura per un campionato di assestamento in attesa di tempi migliori. I vantaggi psicologici derivanti dalla conquista dei due punti avranno riflessi notevoli in occasione della prossima trasferta a Treviso e nelle due casalinghe con Lecco e Spezia. Il calendario propone incontri difficili, ma non impossibili, tali da migliorare sensibilmente la posizione in classifica. Vedremo nelle prossime domeniche che i grigi sapranno riconfermare la vitalità e la scioltezza messa in mostra contro i biancorossi. L’allenatore Capello sulla-scorta dell'ultima gara ha effettuato due sole varianti: il ricupero di Contratto e l'inserimento di Ferraris per dare maggiore penetrazione al settore-avanzato. La scelta è risultata valida anche se l’apporto di Sandro è risultato piuttosto discontinuo. La compagine di Colombo mostrando maggiore varietà di schemi, ha tenuto saldamente in mano le redini della partita andando ripetutamente in zona gol. La chiave del successo va ricercata principalmente nella prestazione di tre uomini, Contratto, Bongiorni e Picco ben coadiuvati dai compagni. Il ritorno di Renzo Contratto in coppia con Gardiman, ha consentito alla formazione alessandrina di godere di un costante appoggio sulle l’asce laterali. L’alessandrino liberato dall’assillo della marcatura fissa su una delle prime punte avversarie, ha costretto il diretto antagonista, Frutti, a seguirlo nelle sue scorribande. Il ragazzo per novanta minuti si è sbizzarrito in scatti a ripetizione, in continui alleggerimenti a vantaggio del settore avanzato. L'apporto di Contratto è determinante ai fini dell’offesa e la conferma si era avuta in occasione del superderby. Sulla fascia centrale Bongiorni, confermando vitalità ed intelligenza, è riuscito a tenere saldamente in pugno le redini della partita. Sfruttando i corridoi è giunto in ripetute occasioni in prossimità dell'area di rigore portandovi lo scompiglio. Il centrocampista cresce alla distanza dando impronta personale alle geometrie dei colleglli. Con la esperienza il suo contributo sarà ancora maggiore. La grande rivelazione della giornata è stata Picco. Sul diciottenne avevamo scritto in termini entusiastici al termine della partita con il Padova, avanzando qualche riserva sull’impiego nelle partite casalinghe Dotato di grande volontà e di un fisico eccezionale, sfrutta la velocità per inserirsi nei corridoi per puntare a rete. Sarebbe riuscito in aree affollate a far valere lo spunto vincente? Era un interrogativo da sciogliere con urgenza. L'Alessandria necessita di un uomo gel stante il periodo critico di Ferraris, la sola vera punta stando alle risultante delle partite di Coppa Italia. Il "boria proveniente dalle file del Barcanova, domenica ha letteralmente bruciato i tempi, ribadendo oltre al carattere, una spontaneità sinora sconosciuta nel controllo della sfera. Il ragazzo seppure grezzo riesce ad inventare, a prodursi in pezzi di bravura d'effetto, capaci di strappare l’applauso. Il terzino biancorosso Ceccotti si è accorto a sue Spese della vitalità dell’attaccante, in continuo movimento al centro e sulla fascia, lesto nell’incrociare con Ferraris per cercare lo spazio vitale. Un giovane con grandi possibilità se saprà vivere con umiltà, senza compiere pericolosi Voli pindarici. A Capello il compito di sgrossarlo, di correggerne i difetti, di avviarlo all'olimpo del calcio italiano alla disperata ricerca di uomini gol. Il ’’commenda" stavolta può andare fiero della scelta operata e della fiducia riposta nella punta che si è ormai conquistata un posto in squadra. Abbiamo parlato dei protagonisti, i compagni tuttavia hanno profuso notevoli energie per contribuire alla concretizzazione dal primo successo casalingo. Poche le note per Lucetti: il portiere è stato raramente impegnato; imparabile il calcio di rigore messo a segno da Frutti con una stangata sotto la traversa. Soddisfazione per l’esordio casalingo del terzino marcatore Gardiman. L’ex udinese alle prese con Bardelli, una delle punte più insidiose dei virgiliani, lo ha tenuto a freno senza perdere l’occasione per inserirsi in azioni di alleggerimento. Anche se è prematuro esprimere un giudizio definitivo, il difensore possiede tutte le qualità per contribuire a rendere più quadrata e impenetrabile la retroguardia mandrogna. Gli manca il classico pizzico di cattiveria, un neo facilmente eliminabile. Dubbi ha invece sollevato l’esibizione di Avere sovente in difficoltà nel momento di chiudere il varco all’avversario. Il "libero” grigio nella prima parte della stagione ha contribuito in misura notevole alle fortune della squadra per cui l'appannamento dimostrato contro il Mantova dovrebbe essere fenomeno passeggero. Forte di testa (pochi gli interventi mancati ha deluso nella scelta del tempo consentendo ai virgiliani di saltarlo in troppe azioni. Il Beppe avrà modo di rifarsi in occasione della prossima trasferta di Treviso. Senza pecche capitan Colombo costretto a duellare contro un Dri scattante e incisivo. Il capitano come Avere ha denuncato qualche scompenso, ma per un giocatore che sinora ha tirato La carretta senza risparmio di energie, un leggero scadimento di forma è perdonabile. Antonio è ragazzo troppo serio e attaccato ai colori sociali per lasciarsi prendere dallo scoramento. Come perno difensivo il suo gioco è sempre determante nei ntomenti di maggiore pressione. La partita con il Mantova ha premiato un giocatore modesto quanto generoso, Sergio Ferrari. Il regista ripresosi dall’infortunio alla spalla è ternato ad essere l’uomo del centrocampo intelligente e pronto a trovarsi all’appuntamento con il pallone. Ferrari il gol lo aveva cercato ripetutamente e senza fortuna con la Juniorcasale: due belle incornate con repliche altrettanto pronte del portiere avversario. Domenica si è superato deviando in rete con un calibrato colpo di testa, un pallone fatto spiovere al centro dell’area direttamente dal calcio d’angolo. Un gol importante non solo per Ferrari che ha visto premiati i sacrifici, ma per l’intero collettivo, per gli sportivi ansiosi di salutare il primo exploit casalingo. La fiducia riposta nell’anziano Sergio dal presidente Cavallo e da mister Capello è ben ricompensata. Note positive per Calisti, il tornante che dopo il necessario rodaggio sta gradatamente salendo la china. Mobile e incisivo si rivela un ottimo consigliere per i più giovani compagni. I suggerimenti offensivi, la grinta, parlano chiaramente a favore del tanto discusso acquisto operato poche settimane prima dall’inizio della stagione agonistica. Sui terreni pesanti Calisti saprà far valere il suo peso e la esperienza. Sotto il tiro incrociato delle critiche ecco Pandolfi. L’accusa è di rallentare eccessivam ente il gioco, di non trovare lo spunto vincente. L’ex savonese, come era accaduto a Novara, per disposizioni di scuderia mantiene una posizione arretrata per evitare di aprire varchi a centrocampo. Un lavoro oscuro senza soddisfazioni, necessario per consentire alla squadra di muoversi con un pizzico di tranquillità. Pandolfi pur non essendo al meglio della condizione accetta di portare la croce in attesa di tempi migliori. Di una cosa si può essere certi, il ragazzo spende fior di energie per tamponare le falle, per mettere in condizione i colleghi di muoversi con migliore disinvoltura. Riserve invece per Ferraris, chiamato a dialogare con Picco in fase conclusiva. L’arma migliore di Sandro è lo scatto, l’inserimento improvviso nelle maglie avversarie. La mancina in alcune occasioni ha mostrato di possedere la verve, ma per trequarti della partita ha denunciato scarsa volontà. Il segnalinee lo ha segnalato una decina di volte in fuorigioco unicamente perchè invece di rientrare si attardava evidentem ente per prendere fiato. Con una preparazione approssimativa è arduo reggere al ritmo. Ferraris essendo un longilineo ha necessità assoluta di mantenere un tenore di vita esemplare. Il gioco del calcio impone sacrifici, rinunce. Il giovane attaccante ha il bagaglio tecnico per riuscire, deve sfruttarlo adeguandosi alle regole, a volte dure, dello sport. Complessivamente un’Alessandria viva e vegeta, desiderosa di allontanarsi dalla zona calda della classifica. Mister Capello può ritenersi in grado di spezzare la serie nera al Moccagatta. Brevi cenni di cronaca. I grigi in maglia bianca confermano sin dalle prime battute la volontà di non lasciarsi sfuggire la grande occasione. Manovrano in profondità senza avventarsi sconsideratamente nell’area mantovana. Tra scorrono otto minuti e arriva il gol da lungo tempo inseguito. Calisti batte dalla bandierina un calcio d’angolo: uno spiovente invitante per la testa di Ferrari pronto all'inzuccata. Un tocco perfetto con palla nel ’’sette” alla sinistra di Zaninelli. Il vecchio orso respira, può proseguire senza l’affanno 'caratteristico delle squadre di casa. Sale in cattedra Picco. Favorito da un rimpallo favorevole scarica un insidioso raso terra poi si ripete e stavolta la difesa si rifugia in angolo. Il ragazzo conferma sin dalle prime battute di essere in perfetta forma. La voglia di emergere, di conquistarsi il posto in squadra trasformano il ragazzo in un satanasso sempre presente nel vivo del gioco.Gli alessandrini pratica- non un buon football, si inseriscono con scioltezza nelle maglie difensive, cercano la conclusione da fuori area con insistenza. Su corta respinta della difesa Bongiorni saetta al volo e Zaninelli neutralizza in due tempi. L'Alessandria macina gioco, cerca in continuazone il gol della sicurezza. Ferraris alla mezz’ora rispolvera il vecchio blasone ha uno scatto improvviso: il portiere mantovano lo neutralizza uscendo di piedi fuori dall’area di rigore. Replica Pandolfi, apertura su Calisti, tiro cross che si smorza sull’incrocio dei pali. Il Mantova opera di rimessa, cerca di aggirare la retroguardia mandrogna. I padroni di casa chiudono i varchi impedendo conclusioni scomode per Lucetti. Ripresa. I virgiliani ingranano la quinta nella speranza di sorprendere i grigi. Ceccotti centra per Dri, la conclusione è a fil di palo. L’Alessandria per evitare brutte sorprese riprende il comando delle operazioni. E’ Picco a comandare la prima azione. L’attaccante si libera con disinvoltura sulla sinistra, crossando al centro: Calisti fallisce di un soffio la conclusione area e Ferraris lo imita arrivando in leggero in ritardo all’appuntamento. Il diciottenne si ripete due minuti dopo scodellando per Ferraris (un invitante pallone: il pallone sorvola latraversa. Al 55’ la rete capolavoro di Picco, una rete difficilmente dimenticabile per la padronanza del ragazzo nell’esecuzione. Ferraris da sinistra traversa per il compagno. Il centravanti è sulla linea di fondo in posizione critica: controlla la palla, la colpisce con delicatezza scavalcando Ceccotti; la riprende ripetendosi con Zaninelli in uscita e prima che la sfera tocchi terra, la controlla, depositandola nella rete sguarnita. Un boato saluta l’impresa del giovane. Impazzisce la panchina grigia dalla gioia, esplode un fragoroso applauso. L’alessandrino è scatenato, inesauribile riparte, cerca il dialogo con Ferraris. La retroguardia virgiliana vacilla, ma resiste poi allo scadere l’episodio dal rigore siglato da Frutti, un vero regalo dell'arbitro agli ospiti (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) GRIGI PRIMA VITTORIA IN CASA SLANCIO E 2 GOL AL MANTOVA I grigi, ieri opposti al «Moccagatta» ad un Mantova irriconoscibile, hanno vinto la prima partita di questo campionato dinanzi al pubblico amico, non troppo numeroso, invero, tanto che i paganti sono stati 1631 con un incasso di 5 milioni e 467 mila lire. La vittoria, contrariamente a quanto può far pensare il risultato finale, è stata più netta del 2-1. Diciamo subito che la rete della bandiera i mantovani l'hanno realizzata al 90' grazie ad un rigore inventato dall'arbitro, tra le proteste, giuste, dei tifosi alessandrini e le lamentele dell'allenatore Capello il quale non nasconde il disappunto per un mancato risultato più rotondo Tanto più che l'Alessandria è stata molte volte pericolosa sotto la porta dei rossi virgiliani e il bottino avrebbe potuto senza dubbio essere più pingue. Disappunto a parte, i grigi hanno vinto, meritatamente, rompendo finalmente il ghiaccio al «Moccagatta». dove in questo campionato si erano registrati per i padroni di casa due pareggi ed una sconfitta. Una vittoria che. indubbiamente, ha anche soddisfatto il presidente Bruno Cavallo, ieri 'per la prima volta nuovamente in tribuna dopo essersi ripreso dall'attacco cardiaco che l'aveva colpito, in sede, qualche settimana fa. Cavallo era salito un po' titubante in tribuna, certamente preoccupato e per il suo cuore e per il suo morale. I grigi questa volta hanno girato a dovere, si sono mostrati in lento ma sicuro crescendo e hanno dato a! presidente l'attesa soddisfazione Ottima la prova del giovane Picco (diciotto anni), autore tra l'altro di uno stupendo gol. in ripresa Ferraris, bene Bongiorni e Calisti. Abbanstanza sicuro il neo acquisto Gardiman e pedina di grande valore Contratto, mentre, come sempre. Colombo si è mostrato alla sua altezza nel controllare la retrovia alessandrina ..Qualche sofferenza per il centro campo — ha commentato Capello — ma. tutto sommato, non abbiamo mai corso seri pericoli. La vittoria, ovviamente, è stata meritata: due punti importanti, che ci portano in classifica in un posizione di maggior tranquillità. Tutto sommato non posso che essere soddisfatto e fiducioso nel futuro della squadra». Veniamo alla cronaca Dopo un minuto di raccoglimento per ricordare lo scomparso Primo Bay. una delle vecchie glorie dell'Alessandria (Anni Venti) i grigi partono veloci e dopo che Calisti al 5' sfiora il palo della porta mantovana, si arriva (T) al primo gol. Calcio d'angolo di Calisti. Ferrari raccoglie egregiamente la sfera e, di testa, insacca. Insiste l'Alessandria, al 9'. ancora suazione di corner, tiro di Picco parato da Zaninelli. Altre buone occasioni per Bongiorno e Ferraris, al 28' ed al 30". poi. un minuto dopo, il tiro di Calisti colpisce l'incrocio dei pali mentre il portiere rosso sta a guardare. All'inizio della ripresa sono ancora i grigi ad avanzare minacciosi. Al 47' cross di Picco. Calisti sfiora la palla e Ferrari non è pronto ad intervenire, mentre al 53' Ferraris calcia fuori Il secondo gol sta maturando, ed arriva, al 55'. con una stupenda azione di Picco. Il giovane centrattacco, raccolto un non troppo felice cross di Ferrari, rovescia il pallone sulla testa di un difensore, poi previene il portiere in uscita ed insacca, tra gli applausi dei tifosi entusiasti. Sul 2-0 l'Alessandria perde un poco lo smalto, il Mantova avrebbe, al 63'. l'occasione di segnare, su azione di corner, ma Ori alza troppo. Due minuti dopo è Ferraris a fallire. Poi. allo scadere del tempo, il gol su rigore fantasma: in area Bardelli. regolarmente contrastato, perde l'equilibrio e cade, il signor Leni, assurdamente, riscontra le caratteristiche del rigore Cosi, a tempo ormai scaduto. Frutti realizza la massima punizione togliendo ai grigi la meritata soddisfazione di un risultato più netto. Sei pari sono stati i calci d'angolo, ammoniti il mantovano Bianco e l'alessandrino Calisti. (La Stampa) Risultati: Biellese - Reggiana 0-0 Como - Spezia 1-1 Modena - Juniorcasale 1-0 Novara - Lecco 1-1 Parma - Cremonese 2-0 Piacenza - Padova 0-0 Treviso - Forli 0-0 Triestina - Fano 1-0 CLASSIFICA: Juniorcasale, Triestina p.11; Parma, Como, Reggiana 10; Forli, Biellese, Novara 9; Piacenza, Cremonese, Padova, Alessandria 8; Modena 7; Spezia, Mantova 6; Trento, Treviso 5; Lecco 4 MARCATORI: 6 reti: Motta (Juniorcasa-le)4 reti: Cavagnetto (Como) 8 reti: Angeloni (Forli); Scarpa (Parma); Gasparini(Trento); Panozzo(Triestina) 2 reti: Picco (Alessandria); Braghin e Sadocco (Bieilese); Fiaschi (Como) Il punto sul campionato Con un gol di Basili il Novara ha battuto il Lecco, incassando due punti preziosi che hanno dato consistenza alla classifica. Uno a uno al Sinigaglia tra Como e Spezia e per i lariani è stato il primo mezzo passo falso in casa. Scialbo 0-0 tra Piacenza e Padova, nel match si sono evidenziati tutti i limiti di entrambe le formazioni. L'incontro tra la Biellese e la Reggiana si è concluso a reti inviolate: il risultato non ha rispettato l'andamento della gara e ha premiato la squadra ospite chiusa nel guscio. Tra Modena e Juniorcasale è venuto fuori un pareggio che ha accontentato entrambe le squadre, il pubblico si è divertito per lunghi tratti; le suqadre hanno giocato a viso aperto senza timori reverenziali.

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