Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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25-02-1979 - Giornata: 21 - Trento - Briamasco	Stagione: 1978/1979
Serie C1

Trento AC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 33. Domenghini [Tr] 40. Bongiorni G.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Gardiman Livio, Contratto Renzo, Minati Ilario, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Pandolfi Mario [59. Fossati Natalino], Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro, Piccotti Enrico, Picco Gianluigi A disp.:Berardo Mario, (P) Brunetti Massimo All.: Capello Guido

Formazione avversaria
TRENTO AC: Incontri, Andreatta, Ioriatti, Pellegrini, Dal Dosso, Sala, Perotti, Domenghini, Lutterotti, Damonti, Telch. A disp.: Caliari, Tretter, Parlato. All.: David Mario

Arbitro: Esposito Liberato (Torre del Greco)
Note
Ammonito Piccotti [A]. Spettatori: 1.600 Inizio gara ore 14.30

Commento
Al “GRIGI,, MANCAVANO CALISTI E BAROZZI Un'Alessandria incompleta non passa a Trento: 1-1 Il Trento si gioca tutto”, stava scritto su di un giornale locale, per presentare l’incontro tra i giallo-blu e i grigi di Capello. In effetti per continuare almeno a sperare,il Trento avrebbe dovuto assolutamente vincere, ma le assenze della punta Gaspartni (cannoniere della squadra trentina) e di Obiapparo, hanno indubbiamente reso più facile il compito della difesa grigia. Va subito detto che, domenica, l'Alessandria non ha giocato assolutamente bene. «Sembrava di vedere il torneo dei bar», hanno detto in tribuna e, a parte l'esasperazione, l'incontro è stato prima sonnolento, poi eccessivamente spezzettato da interventi alla "viva il parroco” che non hanno certamente onorato il gioco del calcio. Per quanto riguarda l’Alessandria molto è sicuramente dipeso dalle assenze in attacco delle due punte. Calisti e Barozzi; il primo, strappatosi nell'incontro di domenica scorsa con la Biellese, sembra sia ancora indisponibile, il secondo è stato tenuto prudenzialmente a riposo per il riacutizzarsi di un malanno al ginocchio. Considerati i prossimi impegni e dato che fuori casa la squadra non ha le stesse esigenze offensive di quando si esibisce tra le mura amiche, la decisione ci sembra quanto mai opportuna. Certo il Tremo si è dimostralo ben poca cosa, insicuro in difesa, debolissimo a centrocampo dove solo il 10. Damonti ha dimostrato di avere le idee chiare; poco incisivo in attacco dove Telch, è soltanto un cursore. I ragazzi di David si affidavano principalmente alla classe e a qualche punizione dell'ex messicano Angelo Domenghini e francamente, non ci sembra che sia questa la soluzione al loro problema. Quindi sulla carta cerano le condizioni favorevoli per poriarsi addirittura a casa due punti, senonché tutta la squadra è incappata in una giornata poco felice. Non si tratta ora di fare dei drammi perchè alla fin fine un punto fuori casa è sempre ben accetto ma ai tifosi alessandrini al seguito dei grigi (in prima fila come al solito. il bar Stadio l è rimasto un pò di amarezza. Scendono in campo le due squadre con molte novità: i padroni di casa presentano, all’ala destra il giovane Peroni, prelevato dalia "Berretti”, mentre in casa alessandrina le assenze di Calisti e Barozzi, costringono Capello a portare delle varianti in attacco con Pandolfi al n.7 e Picco centravanti; in difesa viene riconfermato Minati a battitore libero. Inizia in sordina l'incontro e al 10’ Ferraris lanciato in profondità da Picco. appena entrato in area tira di esterno, ma lontano dall'incrocio dei pali. Risponde il Trento al 18': su punizione di Damonti, lo stopper Daldosso, sganciatosi in area ha l'opportunità di colpire di testa, ma la sua schiacciata è troppo debole e finisce tra le braccia di Lucetti. Minati (25') non si libera subito della palla e consente a Telch di tirare da buona posizione, sull'esterno della rete. Dopo una uscita a pugni di Lucetti in seguito ad una azione di Telch, al 35’ ecco che quando meno te lo aspetti, il Trento passa in vantaggio: Pellegrini, pescato liberissimo da Damonti, dalia sinistra mette in area per Domenghini che con tutta calma infila Lucetti. Ora l'incontro si vivacizza e due minuti dopo Picco, approfittando di una indecisione del giovane Sala, fugge verso l'area e serve Sandro Ferraris il quale, chiuso tra due avversari, non ha il tempo e la possibilità di concludere. Così al 40’ Picconi crossa rasoterra in area dalla fascia destra: Bongiorni arriva in corsa e fulmina il portiere Incontri. Addirittura la nostra mezz’ala ha l’opportunità di ripetersi 4 minuti dopo, quando in seguito a cross di Ferraris, si trova a battere a rete praticamente dalla stessa posizione, ma la palla è troppo alta e, costretto a tirare al volo il mandrogno fallisce la favorevole occasione. Nella ripresa invece buio completo! Non vi è stata una azione degna di questo nome, con rinvii lunghi da ambo le parti appoggi imprecisi e molta confusione. Si pensi che l'unico fatto degno di nota, nel primo quarto dora, è stato l'avvicendamento dell’evanescente Pandolfi avvenuto al 12' con il 13 Fossati (che per la verità, non è stato da meno). L'unico grosso brivido ci è stato procurato dal terzino Andreatta al 17’ con un tiraccio improvviso deviato da Lucetti in corner con la punta delle dita. Se si escludono poi un'altra grossa parata di Lucetti al 28' su tiro ravvicinato di testa di Peroni e una uscita del nostro portiere sull'ala sinistra Telch al 35', non vi sono da registrare altre occasioni da rete. Solo azioni confuse al limite dell’area grigia, qualche punizione - bomba di Domenghini, quasi sempre infranta dalla barriera e azioni offensive deil'Alessandria che non si spingevano mai in profondità. Quando l’arbitro Esposito di Torte del Greco, ha fischiato la fine dell’incontro, tutte le due squadre avevano di che lamentarsi: molto di più il Trento, che vede sempre più allontanarsi la possibilità di una salvezza in extremis, ma anche l'Alessandria che contro questa squadra, se avesse soltanto giocato all'80 per cento del proprie possibilità avrebbe sicuramente fatta sua la partita. Certo e lo ripetiamo, le assenze di Calisti e Barozzi sono state secondo noi (e anche secondo tutti coloro che sono venuti fino a Trento), determinanti; con le due punte in squadra il povero Ferraris avrebbe avuto a disposizione molti più palloni giocabili e non avrebbe, come è successo in qualche occasione, avuto la necessità di partire dalla propria area per cercare la soluzione individuale. Il centravanti Picco ha confermato i limiti di sempre, che sono costituiti dalla sua (peraltro giustificabile) immaturità. A centrocampo Picconi ha stolto un lavoro di ordinaria amministrazione, mentre Ferrari si è confennato, ancora una volta, come uno dei più positivi. Bene Bongiomi (sono comunque giudizi relativi), anche se alla lunga è sparito dal campo, mentre in difesa, nonostante il buon lavoro di Gardiman su Peroni e di Contratto e Colombo, rispettivamente su Lutterotti e Telch, si sono sprecati diversi palloni. Minati che ha palesato una buona posizione e una discreta tecnica individuale, ha tuttavia in diverse occasioni, svirgolato alcuni [talloni come un principiante; si è tenuto su livelli più che accettabili il tanto criticato Lucetti. In più di una occasione ha sbrigato situazioni veramente delicate nella sua area di rigore: se cerano ancora dei dubbi sulla sua validità, si può veramente dire che domenica sono stati fugati. L’Alessandria è una squadra che ha raggiunto un buon impianto di gioco da qualche domenica da quando cioè tutti gli elementi che compogono la squadra si sono inseriti a dovere: se poi come è successo a Trento, due pedine molto importanti vengono a mancare, giustificazioni per le eventuali prestazioni negative è più che accettabile. In media inglese non si sono persi punti e questo rimane un fatto da non trascurare, anche considerando che le squadre che ci precedono non hanno fatto di meglio. Nelle prossime tre partite (domenica in casa con il Forli, poi a Casale, quindi nuovamente al "Moccagatta” con il Novara) questa squadra ricordiamo-potremo veramente sapere, rimane una realtà più sulla reale consistenza di questo campionato. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA RECUPERA A TRENTO Un pareggio che vale Uno a uno - gol dei locali al 33', risppsta di Bongiorni 7 minuti dopo - Per i trentini sono ormai svanite le speranze di salvezza Pareggio (1-1) fra la squadra locale e l'Alessandria. E' stata, bisogna dirlo subito, una brutta partita giocata più all'insegna dell'improvvisazione che ragionata. Il Trento che si trovava in una situazione quasi preagonica, aveva bisogno di una vittoria nell'intento di raddrizzare una barca che sbandava da sempre, o quasi, ed ha gettato nella mischia tutta la sua buona volontà, ma non è andato al di là di un pareggio che ben poco conterà ai fini della salvezza. Si è schierato ancora una volta in formazione ridotta per l'assenza di ben quattro titolari ed i sostituti pur giocando con molta caparbietà non hanno reso come si sperava. L'Alessandria a sua volta è stata irretita dal gioco molto arruffone dei trentini. Ha dimostrato di essere più squadra, ma a causa dell'impostazione degli avversari non è riuscita ad esibirsi come sarebbe stato nelle sue possibilità. Tranquilli e sicuri nelle retrovie hanno subito una rete frutto di un'azione portata avanti con sufficiente lucidità da Damonti al 33' nel primo tempo, il quale smistando a Pellegrini, era a sua volta pronto a girare a Domenghini che fulminava Lucetti. Ma è stato un fuoco di paglia, perché i trentini dopo di allora non sono più riusciti ad impensierire il portiere alessandrino. C'è stata qualche sporadica azione di contropiede controllata peraltro a dovere dal pacchetto difensivo piemontese che ha avuto in Contratto il suo uomo migliore. Per la verità gli alessandrini erano partiti molto bene, andando vicini alla marcatura con Ferrari che sparava affrettatamente a lato al 9', seguito al 16' da Picco che mancava una facile occasione. Poi il Trento, messo alla frusta, impegnava seriamente Lucetti al 23', otteneva due tiri dal limite di cui uno al 28' quasi fruttava ai locali la prima rete che peraltro è arrivata al 33' come già detto. Gli alessandrini quindi spingevano sull'acceleratore e per il Trento diveniva tutto difficile, infatti al 40' in una elaborata azione Picconi effettuava un cross calibrato verso l'accorrente Bongiorni che con un preciso rasoterra batteva imparabilmente Incontri. Sull'1-1 la gara ristagnava fino al fischio di chiusura del tempo: si riaccendeva nella ripresa ma nonostante la gara non scadesse sul piano agonistico, diveniva confusa ed a volte inspiegabile su quello tecnico. Ambedue le squadre abbandonavano il gioco e si al coordinato caso. In conclusione una brutta partita che ha masso i trentini in una situazione quasi disperata per quanto concerne la loro permanenza in serie C 1, mentre consente ai piemontesi di far un altro passo avanti verso posizioni di assoluta tranquillità. (La Stampa - Ed. Sport - O.B.) Risultati: Juniorcasale - Parma 0-0 Lecco - Mantova 3-0 Novara - Biellese 1-1 Padova - Modena 0-4 Piacenza - Cremonese 3-0 Reggiana - Forli 2-1 Treviso - Spezia 1-1 Triestina - Como 0-0 CLASSIFICA: Como p.30; Reggiana 29; Triestina 27; Novara 26; Parma 25; Biellese, Piacenza 23; Juniorcasale 21; Forli, Cremonese 20; Mantova 19; Treviso 17; Spezia, Lecco 16; Padova 15; Modena 14; Trento 13 *una gara in meno MARCATORI: 9 reti: Cavagnetto (Como). 8 reti:Motta (Junior casale). 7 reti:Fiaschi (Como) Fabbri (Forlì); Scarpa(Parma); Crepaldi (Piacenza); Neri (Reggiana)Panozzo (Triestina). 6 reti: Calisti (Alessandria), Galluzzo (Lecco) Il punto sul campionato La Biellese, in casa del Novara, ha ottenuto un punto, in modo abbastanza casuale e correndo seri rischi. Risultato senza reti tra Casale e Parma, risultato che non ha accontentato gli spettatori, entrambe le squadre hanno mirato al pareggio. Derby padano a strisce biancorosse:al Piacenza sono bastati 40' di gioco per battere la Cremonese, apparsa piuttosto fuori fase. Un punto dello Spezia conquistato sul campo del Treviso. Avevano troppa paura di perdere, ambedue le squadre e il risultato e un logico 0-0 tra Triestina e Como.

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