Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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03-04-1977 - Giornata: 29 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta	Stagione: 1976/1977
Serie C

Alessandria Calcio US - Treviso AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 78. Frigerio E.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Giglio Angelo, Di Brino Marcello, Ghezzi Ivan, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio [46. Vanara Elio], Frigerio Emilio A disp.:Rolfo Orano, (P) Vezzulli Ivano All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
TREVISO AC: Gregorutti, Cusinato, Frandoli, Battistel, Zavarise, Fellet, Marchini, Zambianchi, Stefanelli, Colusso, Speggiorin [57. Rombolotto]. A disp.: Da Ros, Rodighiero. All.: Fornasaro Bruno

Arbitro: Tubertini Paolo (Bologna)
Note
Ammoniti: 35. Alberti [A], 69. Colusso [A]. Spettatori: 2.500 circa di cui 1.704 paganti per un incasso di 3.716.800 lire. Inizio gara ore 15.30

Commento
I GRIGI CON FRIGERIO CASTIGANO IL TREVISO Con una rete di Frigerio al 78', l'Alessandria ha avuto ragione al Moccagatta del Treviso, terzo in classifica. Una vittoria che ha confermato come i grigi siano in questo campionato i castigamatti delle «grandi». Aggiungiamo che l'Alessandria ha sprecato almeno un'occasione d'oro per raddoppiare e che l'arbitro Tubertini di Bologna ha negato al grigi a tre minuti dalla conclusione, un rigore più che evidente. Non è stata però una bella partita. Se sul piano agonistico non si possono muovere rimproveri ai grigi il discorso sul piano tecnico è diverso. L'Alessandria, non ha giocato bene. Particolarmente deludenti le prestazioni di Giglio e di Ghezzi, così come Marnilo e Pileggi hanno troppe volte dimostrato i loro limiti. Al 78' l'unica rete. Giglio crossa al centro per Frigerio che, dopo una finta di testa, calcia e realizza con un ottimo tiro. E' sterile la superiorità dei trevigiani e all'83' grigi potrebbero facilmente, raddoppiare se Marullo, servito"di centro da Pileggi, non sbagliasse la conclusione. All'87', infine, il rigore negato. Fortunatamente l'Alessandria era in vantaggio, in caso contrario l'assurda decisione del direttore di gara avrebbe potuto provocare incidenti. (La Stampa - Ed. Sport - F.M.) FRIGERIO COME CLAY L'ala alessandrina mente k.o. a veneti. Oggi, il GENOA La primavera sorride ai ragazzi di Viviani e Trebbi (i protagonisti di un girone di ritorno sul livello delle grandi. Il ruolino lo conferma. Su dieci partite disputate, cinque in casa e altrettante in trasferta, hanno racimolato tredici punti. Due sole le sconfitte, alla ventesima con il Clodiasottomarina, e alla venticinquesima con la Juniorcasale. Un bottino consistente, che ha consentito alla squadra di compiere un notevole passo in avanti verso la zona tranquilla del centro classifica. Un altro piccolo sforzo e la certezza matematica della salvezza sarà raggiunta ancor prima del mese di giugno. Il generai manager Viviani e l’allenatore Trebbi possono finalmente tirare il fiato, accingersi con i ragazzi a trascorrere una Pasqua serena Domenica prossima sarà nuovamente derby, riuscendo a centrare il bersaglio con l’Albese, il finale della stagione sarà chiaramente in discesa. Un’Alessandria tranquilla, con il vento in poppa come mai era accaduto negli ultimi anni. La compagine di Borghi, sull’esempio delle precedenti prestazioni, è squadra che predilige le formazioni al vertice della graduatoria. Sconfitta la capolista Cremonese (i grigiorossi successivamente hanno saltato ogni ostacolo) bissarono con l’imbattuto Mantova, confermandosi alla seconda di ritorno con il Lecco lanciato all’inseguimento delle prime. La considerazione assume notevole importanza ai fini di un rilancio della squadra nella prossima stagione. L’asse portante è sano, bastano non più di tre - quattro inserimenti per mettere i mandrogni nel novero delle favorite. Sapranno cogliere i Sacco il momento favorevole per tornare in auge? Distruggere l’Alessandria, smembrarla sarebbe un gravissimo errore perchè si perderebbe l’occasione, con una modica cifra, di tentare nuovamente la scalata verso la serie superiore, gettando nel contempo te premesse per riavvicinare il grande pubblico al ’’Moccagatta”. L’ultima impresa di rilievo si chiama Treviso, terza in classifica con un potenziale giocatori notevole. La classifica lo ribadisce, quattro vittorie in trasferta, cinque pareggi, trenta gol all’attivo e, sino a domenica sera, solo 14 -al passivo contro i dodici della Cremonese. L’undici di Trebbi pur con l'handicap della partita infrasettimanale di Coppa Italia con la Massese-è riuscito alla distanza ad avere la meglio sui veneti. Il merito è maggiore considerando che i padroni di casa hanno giocato parte del primo tempo e della ripresa con un uomo in meno, prima Borghi infortunatosi e successivamente Vanara "strappatosi” nel contendere la palla ad un avversario. L’Alessandria pur con una rosa di giocatori ridotta all’osso e con numerosi giovani inseriti tra i ’’senatori”, sa cogliere affermazioni di prestigio. Un plauso va indirizzato ai giocatori, i grandi protagonisti della stagione che, pur giocando praticamente tre mesi senza ricevere una lira hanno stretto i denti lottando con entusiasmo, battendosi al meglio della condizione. L’ ing. Sacco venerdì scorso ha finalmente saldato due mesi: posto di fronte all’alternativa di perdere il controllo dei giocatori (il regolamento stabilisce che qualora la società non adempia ai propri doveri di ordine finanziario per tre mesi i tesserati sono automaticamente liberi di scegliersi a fine stagione la nuova destinazione) ha staccato gli assegni per definire il capitolo stipendi e premi. I ragazzi per un mese giocheranno senza ulteriori patemi d ’animo, almeno per quanto concerne il profilo del sostentamento. L’Alessandria rinfrancata nel morale, ma con le gambe appesantite dalla partita di Coppa, ha tenuto saldamente testa all’ospite pur dovendo rinunciare in partenza allo squalificato Romei. Viviani e Trebbi partiti in umiltà per quanto concerne l’impostazione tattica (« l'importante è non perdere — aveva detto alla vigilia l'allenatore — evitare di scoprirsi per favorire l’avversario: se poi avremo l ’occasione per passare tanto di guadagnato ») hanno dimostrato di essere buoni strateghi pure sotto il profilo psicologico. Marcature a uomo: Colombo su Marchini, Ghezzi sul centravanti Stefanelli, Di Brino su Speggiorin e Giglio a montare la guardia su Colusso. A centrocampo Vianello su Battistel e Borghi su Zambianchi, una vecchia conoscenza degli sportivi. Centrocampo attento con l'apporto di un Fileggi piuttosto giù di tono, pronto a cercare l'appoggio sul fluidificante Giglio oltre che sulle punte vere, Marullo e Frigerio. Il Treviso fidando sulla salda intelaiatura di retroguardia, ha colto al balzo l’occasione per perfezionare a centrocampo uno sbarramento impostato sulla regia di Zambianchi e di Colusso sostenuto dallo stesso Stefanelli e dai compagni del settore arretrato. Un gioco corto fatto di passaggi a breve raggio, avente il duplice scopo di tenere il con frollo della sfera e nel contempo di attirare fuori dall’area gli alessandrini per cercare di ferirli in contropiede. Tattica indubbiamente intelligente, favorita dalla posizione di classifica che consente al complesso di operare in tranquillità, senza l’assillo del risultato. L’Alessandria accortamente ha evitato di gettarsi allo sbaraglio, di prestarsi alla controffensiva rapida. Ha atteso pazientemente il momento propizio per cercare di colpire con il classico pugno al mento, da k.o. per intenderci. La partita ovviamente ne ha risentito, in particolare nel primo tempo quando nessuno osava premere sull'acceleratore per evitare di cadere nella trappola tesa dall’avversario. La partita si è animata nella ripresa ad opera dei grigi, chiaramente intenzionati a sfruttare il vantaggio del campo per aggiungere altri due preziosi punti in carniere. Muovendosi con , maggiore determinazione, senza rischiare lo sbilanciamento dissennato, sono pervenuti al gol di Frigerio pronto a proiettarsi su un cross invitante. Una vittoria maturata lentamente, quasi in sordina, senza clamore. Il Treviso accortosi troppo tardi dei veri intendimenti degli alessandrini ha fatto buon viso a cattiva sorte. Freddato dal gol ha accennato all’attacco in massa consentendo ai grigi di sganciarsi velocemente verso la rete difesa da Gregorutti. Il successo conquistato alla chetichella consente all’undici di Trebbi di presentarsi al prossimo derby con notevoli chances: a quota 29 il campionato presenta meno incognite, consente di avviarsi alla conclusione in tranquillità evitando di rischiare l’osso del collo. L’Orso ha un vantaggio di cinque punti sulla terzultima, cioè la compagine che dovrà fare compagnia al Venezia e al Clodiasottomarina. Illustrata a grandi linee la partita, veniamo al dettaglio.. La difesa ha giostrato con grinta davanti a Zanier raramente infastidito dalle punte venete. Di Brino pur sovrastato dalla statura di Speggiorin lo ha tenuto al . . . guinzaglio sino al momento in cui l’allenatore Fornasaro lo ha sostituito con Rombolotto. Puntuale all’appuntamento con la palla il giovane Alberti pronto a ribattere di prima, ad intervenire sulle incursioni dei rossi. Il "libero” grigio sta gradualmenfe prendendo quota, indugia forse eccessivamente con la palla attendente l’avversario per superarlo con spostamenti laterali: è una tattica che a volte può tradursi in un boomerang. Con il trascorrere delle partite il ragazzo dimostra maggiore assuefazione al ruolo. Alberti ha praticamente concluso senza errori consentendo ai compagni della retroguardia di muoversi con sicurezza e a Colombo di mettere la museruola a Marchini e di trovare spazio e fiato per filtrare negli spazi per vivacizzare la manovra d’offesa. Lo stopper grigio, inesauribile bandiera grigia è la grande roccia della retroguardia. Anche domenica è stato tra i protagonisti durante l’intero arco dei novanta minuti e nel finale. Consideriamo positiva la prova di Giglio un ragazzo dalia volontà di ferro, pronto a sputare sangue pur di essere presente nel vivo della scena calcistica. Sovente proiettato in avanscoperta, sfruttando l’ottimo scatto e la preparazione atletica stacca l’avversario. ma denuncia limiti sia nel concludere che nell’appoggiare la palla al compagno. I piedi non sono certo vellutati, ma il tempo dovrebbe lavorare a suo vantaggio se gli allenatori insisteranno con una preparazione adeguata almeno per migliorare la resa complessiva. Una cosa è certa, il difensore sa vivificare il gioco, imprimergli una accelerazione a tutto vantaggio degli attaccanti. Il gol realizzato da Frigerio porta la sua sigla: una sgroppata sul settore sinistro e un lungo centro verso rete, assai calibrato. Tra i centrocampisti spicca la lentezza di Ghezzi, un giocatore con un pizzico di tecnica, ma purtroppo tardo nel creare i suggerimenti per i colleghi. Manovra con circospezione, preferisce muoversi in spazi ristretti. Sotto il profilo dell’impegno nulla da eccepire; sa stringere i denti, restare incollato all’avversario: non chiedetegli di più. Ampie riserve sulle ultime prestazioni di Pileggi. Al ragazzo vengono chieste mansioni diverse: deve essere centrocampista; muoversi in sovrapposizione con Giglio e, sovente dare manforte alla difesa. Un leggero appannamento atletico finisce per aggravare il rendimento del giovane sovente titubante, incerto, poco sicuro, nelle proprie capacità. Affidandogli un ruolo meno promiscuo, le qualità del giocatore sono destinate ad emergere nonostante la parentesi dell’ultimo scorcio di campionato. La convocazione del centrocampista, unitamente a Marnilo al prossimo raduno della selezione del girone A in programma oggi a Firenze, si ripercuoterà positivamente in vista dello sprint finale della stagione. Proseguiamo la rassegna con il trottolino Vianello. Il ragazzo denuncia un leggero scadimento, certamente dovuto all’impegno profuso nel periodo invernale. Ad un primo tempo piuttosto incolore, contrappone una ripresa disputata con maggior grinta, una carica più determinata. Nel finale ha trovato lo spunto per un veloce contropiede interrotto da Cusinato con un fallo da rigore. Continua il digiuno di Marnilo da troppo tempo alla ricerca di un gol per abbandonare la quota otto nella classifica dei goleador. Nell’ultima partita si è evidenziato per alcuni suggerimenti, ma è mancato lo spunto solitario verso rete. Il ragazzo ha un bottino di gol limitato: detraendo dalle otto reti le quattro messe a segno con la Pro Patria il conto è presto fatto. Un campionato tutt’altro che eccelso se non troverà nel finale la carica per dimostrare quanto realmente vale. Meglio di Manilio sta facendo Frigerio giunto ad una sola lunghezza dal capocannoniere grigio. Con la rete della vittoria messa a segno con il Treviso l'ala ha compiuto un ulteriore passo in avanti dimostrandosi atleta di valore. L’ex comasco a differenza dello scorso campionato dominato dall’ombra di Giani sta giocando su un livello elevatissimo tanto da risultare tra i migliori della squadra grigia. Sfruttando lo scatto, l’ottimo controllo della palla riesce a trovare quasi sempre lo spunto vincente. Le zampate di Frigerio nella maggioranza dei casi si dimostrano decisive, determinanti per il risultato. Un atleta in piena ascesa. Emilio Frigerio, 24 anni ad. ottobre potrebbe essere uno dei protagonisti nella prossima stagione: affiancandogli una spalla valida le soddisfazioni non mancheranno. Abbiamo lasciato per ultimi Borghi e Vanara, entrambi acciaccati. Il capitano ha accusato il risentimento al ginocchio, il "senatore” uno stiramento, impossibile pertanto giudicarli. Borghi nella fase iniziale del tempo e Vanara in quella della ripresa hanno confermato esperienza e tecnica, peccato che la prossima domenica difficilmente saranno della partita. La cronaca di Alessandria - Treviso è povera di spunti, il pallone ha stazionato per lungo tempo sulla fascia centrale. I veneti -affidandosi ad un centrocampo muratissimo hanno bloccato le incursioni dei grigi stroncando decisamente ogni accenno offensivo grazie alle "torri” della difesa. Di rilievo alcuni inserimenti di Frigerio, una staffilata di Pileggi nel finale. Nella ripresa il gioco non ha riservato eccessive sorprese sino al momento della rete alessandrina messa a segno dalla mancina. Lo spunto è di Giglio sulla sinistra pronto ad effettuare il cross al centro: Frigerio anticipa con un bruciante scatto l’avversario, finta di testa e di piede sorprende Gregorutti. E’ il gol vincente. Il Treviso accenna alla riscossa rischiando di farsi bruciare da una incursione di Pileggi che cerca vanamente la collaborazione di Marullo: il centravanti non aggancia la sfera e la possibilità di andare in gol si esaurisce. Ultima impennata di Vianello in contropiede, ma Cusinato usa le maniere forti e l’arbitro concede unicamente un calcio d’angolo. L’Alessandria accetta la decisione dell’arbitro, 1’ 1-0 gli sta bene perchè consente di tenere a bada le formazioni della zona^ bassa in piena bagarre per evitare di essere coinvolte nel capitolo retrocessione. Mercoledì amichevole di lusso al "Moccagatta” con il Genoa di Pruzzo. La partita s giocherà alle 16, un primo importante appuntamento con tifosi in attesa dell’arrivo del Torino. Trebbi e Viviani suderanno per schierare una formazione accettabile dovendo fare a meno di Borghi, Vanara e Vianello. Inoltre Marullo e Pileggi avendo giocato ieri a Firenze dovranno essere impiegati con ’’jucio” in vista del derby con l’AIbese. Rolfo rilanciato dal gol di Coppa Italia sta scalpitando, un posto lo troverà certamente nei prossimi impegni. L obiettivo dell’Orso resta al momento uno solo: "matare" l’Albese per superare la fatidica quota trenta oltre la quale sarà possibile assistere in poltrona al drammatico finale della stagione. La promessa di Viviani e Trebbi di ipotecare la permanenza in serie C con oh I tre un mese di anticipo, sta concretizzandosi. Cosa pretendere di più da una squadra che tratta le grandi con tanta disinvoltura? (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Albese - Pro Patria 2-1 Cremonese - Biellese 2-0 Lecco - Juniorcasale 0-0 Mantova - Clodiasott. 0-0 Padova - Piacenza 2-0 Pro Vercelli - Pergocrema 1-1 S. Angelo L. - Udinese 1-0 Triestina - Bolzano 4-1 Venezia - Seregno 0-1 CLASSIFICA: Cremonese p.45; Udinese 40; Treviso, Lecco 35; Juniorcasale 34; Triestina, Bolzano, Piacenza 30; Alessandria 29; Mantova, Albese 28; Biellese, Pro Vercelli, Seregno 27; Padova, Pergocrema, S. Angelo L. 26; Pro Patria 24; Clodiasottomarina 20; Venezia 13 Marcatori: 16 reti; Motta (Juniorcasale); 14 reti: Cavagnetto (Pro Vercelli); 12 reti: Nicolini (Cremonese); 10 reti: Bercellino (Biellese), D’Urso (Bolzano); 9 reti: Gottardo (Piacenza), Dri (Triestina). 8 reti: MaruIIo (Alessandria), Zandegù (Lecco), Canzi (Seregno), De Bernardi (Treviso), Andreis (Triestina), Ghidonì (Venezia). Il punto sul campionato Non ha tremato la Biellese di fronte alla capolista ma è uscito dallo stadio "Zini" sotto di due gol, il punteggio a favore della Cremonese è netto solo numericamente perché, quanto a gioco, la Biellese ha contenuto molto bene per tutto il primo tempo e buona parte della ripresa. La Pro Vercelli ha conquistato un punto contro il Pergocrema dimostrando di essere lontana dal suo standard migliore, giocando meglio nella prima parte del primo tempo. L'Albese ha fatto a lungo soffrire i suoi tifosi prima di ribaltare le sorti della partita: l'incontro con la Pro Patria, si è concluso sul 2-1 e la maggiore determinazione degli albesi ha avuto buon gioco. Grande impresa del S.Angelo che è riuscita a bloccare la scalata dell'Udinese, la squadra lodigiana si è impegnata a fondo per uscire dalle secche del fondo classifica.

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