Museo Grigio - Archivio Storico dei Grigi

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15-05-1977 - Giornata: 34 - Vercelli - Leonida Robbiano	Stagione: 1976/1977
Serie C

Pro Vercelli US - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 17. Sadocco [Pr]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Romei Roberto, Di Brino Marcello, Ghezzi Ivan, Colombo Antonio, Alberti Antonio, Pileggi Danilo, Vianello Ennio, Marullo Michele, Borghi Ambrogio, Frigerio Emilio [70. Rolfo Orano] A disp.:(P) Favot Sergio, Giglio Angelo All.: Viviani Franco e Trebbi Mario

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Castellazzi, Sadocco, Balocco, Merli, Codogno, Magrini, Iori [64. Savino], Scandroglio, Cavagnetto, Rossetti, Maruzzo. A disp.: Coppo, Tarchetti. All.: Montico Antonio

Arbitro: Stillacci Angelo (Torino)
Note
Espulso 89. Alberti [A]. Ammoniti: Di Brino [A], Pileggi [A], Alberti [A]. Spettatori: 2500 Inizio gara ore 16.00

Commento
L'ORSO BRINDA IN COPPA ITALIA? L'Alessandria, sconfitta nel derby con la Pro Vercelli (che brutta partita), cerca il pronto rilancio nella prima gara di semifinale con il L ecco. La lunga serie d'oro si è interrotta a Vercelli. La settima trasferta è stata fatale all'undici di Trebbi; i "Manichi” cercavano i due punti e li hanno ottenuti. I ''grigi'' trafitti da un gol spettacolare sotto il profilo dell'esecuzione, non sono più stati in grado di rimontare lo svantaggio sull'esempio di altre gare. Giocando praticamente sulla difensiva hanno subito, senza cercare di capovolgere la situazione. Sconfitta senza attenuanti e con molto rammarico in quanto i padroni di casa nella ripresa sono apparsi per nulla irresistibili. Una Alessandria chiaramente in giornata negativa preoccupata sotto il profilo psicologico degli ultimi avvenimenti. L'insensibilità dimostrata dai Sacco ha finito con il coinvolgere, loro malgrado, gli atleti all'asciutto dai mese di marzo. Attraverso le colonne de "IL PICCOLO” abbiamo ripetutamente denunciato l'anacronistica situazione determinatasi in casa alessandrina. Ci stupivamo della saldezza dei nervi dei ragazzi. Nell’ultimo derby della stagione, i danni sono venuti a galla, indipendentemente dall’impegno di alcuni uomini e dalla latitanza di altri. Vorremmo ancora soffermarci sugli aspetti della vicenda finanziaria di cui si parla dall’inizio della stagione. L’ingegnere Remo Sacco ad agosto assunse impegni precisi per assicurare il normale svolgimento dell’annata agonistica. Purtroppo le promesse sono rimaste sulla carta e, la squadre, pur dimostrando sul campo di meritarsi ampiamente io stipendio, ha finito con il pagarne lo scotto. Sugli intendimenti futuri dell'industriale spinettese è. difficile pronunciarsi: la cortina di silenzio è chiaramente impenetrabile. I tentativi di allacciare un discorso sono caduti nel vuoto, il dialogo è cessato da troppo tempo. Neppure Franco Coscia e Franco Viviani riescono, a quanto pare, ad intavolare un discorso con il « gran patriarca » impegnato in altre operazioni redditizie. I giocatori stanchi di attendere hanno preannunciato l'inoltro alla Lega di una raccomandata: è l ’ultima e unica strada possibile per indurre II « padrone » a pagare la giusta mercede. I ragazzi di Trebbi oltre a non percepire il mensile, sono sempre in attesa dei premi partita accumulatisi con la serie di partite utili. La somma complessiva dovrebbe aggirarsi sulle trecentomila lire, un bel gruzzolo aggiunto ai mesi di marzo e aprile. Bastano le poche note per illustrare e giustificare la nervosa esibizione di Vercelli che tanto scalpore ha suscitato nelle file della tifoseria dei "bianchi”. L'Alessandria è apparsa, a quanti l’avevano vista in precedenza, fumosa, svogliata, irascibile. L’esclusione di Giglio a vantaggio di Ghezzi si è dimostrata nell’arco della contesa, determinante ai fini del risultato. Il centrocampista non ha giocato né meglio, né peggio di altri compagni. ma è venuta a mancare la spinta offensiva, l’elaborazione del dialogo sulle fasce laterali. Le punte hanno operato in maniera disarticolata, senza il costante appoggio dei centrocampisti preoccupati dei varchi che si aprivano alle spalle. Lo scadimento di forma di Alberti, evidenziato nella trasferta di Crema, ha trovato conferma al ’Robbiano” . Il ragazzo ha commesso errori grossolani e. se vogliamo, di una ingenuità senza precedenti. Ha iniziato male, finendo peggio, cioè con l'espulsione per la somma delle ammonizioni rimediate nel corso dell'aspia contesa. Il libero grigio si mostra insicuro, titubante sulle palle; è incapace di contrallare sia l'avversario che la sfera. Ogni contatto con l’antagonista lo mette a disagio al punto di cercare il fallaccio come unica salvezza. Alcuni turni di riposo non guastano considerata la importanza dei prossimi impegni, oggi con il Lecco in Coppa Italia e domenica in campionato con l'Udinese. Se Alberti ha messo a disagio l’intero pacchetto difensivo con le inspiegabili titubanze, il terzino Di Brino ha trovato in Jori un vero "satanello” . Marcello alle prese con una estrema scattante. puntigliosa nel lottare su ogni palla, ha fatto ricorso all'esperienza e in qualche occasione alle manieri forti per avere ragione di un antagonista che lo metteva alla frusta. Nessuna responsabilità va tuttavia ^ ascritta all'alessandrino per l'incidente occorso al vercellese. Di Brino è entrato pulito sulla palla, ma l'attaccante sbilanciato è caduto malamente restando dolorante a terra. Sull’opposto versante Romei impegnato su Maruzzo ha lottato con il coltello tra I denti concedendogli poco spazio. L'ex sampdoriano è un difensore con grinta, deciso negli interventi, a volte spigoloso al punto di scatenare la platea. L'avversario ha poche probabilità di sfuggire all'attento controllo, di trovare spazio per l’inserimento. Degno di lode il generoso e inesauribile Colombo. Lo stopper era chiamato a frenare la marcia del goleador del girone A, il giovane Cavagnetto, centravanti in perenne movimento, rapido nello sfruttare le indecisioni per inserirsi in zona gol. Un duello interessantissimo conclusosi a vantaggio dell'alessandrino indomito nel contendergli ogni pallone, nello sbarrargli il passo verso la porta di Zanier sempre attento a difesa della rete grigia. L'alessandrino è un lottatore nato, capace di mettere a tacere le ambizioni di ogni avversario giostrando ad un livello tecnico sempre accettabile. Nella retroguardia mandrogna rappresenta un perno fisso, un punto di riferimento. Le note sono meno entusiasmanti per gli uomini di centrocampo apparsi fumosi, da Ghezzi a Vianello al nazionale Pileggi. Dallo sfacelo salveremmo il solo Borghi, se non altro per la cattiveria, la decisione profusa in ogni momento della gara. Le prestazioni di Adriano risentono enormemente dalla posizione che gli allenatori gli affidano. Sulla fascia centrale gli riesce difficile districarsi, trovare il suggerimento smarcante per il compagno. Il disagio aumenta nel momento in cui la retroguardia raddoppia il controllo e domenica a Vercelli lo spazio per le marcature rigide era veramente poco^ L’alessandrino "imbottigliato sulla trequarti avversaria ò uscito dall’anonimato nel momento in cui i compagni lo hanno messo in movimento con lunghi suggerimenti in profondità. Solo allora si è visto il vero Fileggi, il giocatore in procinto di passare nelle file granata. La scelta tecnica di schierarlo in un ruolo per nulla congeniale pertanto ci lascia sgomenti e, persino increduli. Indipendentemente dalla prestazione vercellese Pileggi resta un giocatore di primo piano, un atleta il cui peso si rivela determinante nell'arco della contesa. Stupisce pertanto la decisione dei tecnici di concedergli il benestare per la partita odierna in programma a Bolzano tra gli "azzurrini" e inglesi, in concomitanza con l'impegno di Coppa Italia dei grigi. Il rinunciare al ragazzo in un momento tanto delicato, pone i tecnici in una posizione oltremodo critica. La Lega semiprofessionisti dal canto suo Impiegando l'alessandrino nelI incontro internazionale doveva sentire il dovere di posticipare I effettuazione della gara con II Lecco. I soloni fiorentini Invece ignorando l'importanza dell'impegno dei grigi hanno respinto la proposta di concedere un rinvio. Alessandria - Lecco si giocherà pertanto senza Pileggi. Detto di Pileggi il discorso cade su Vianello il motorino della squadra. L’ex varesino per molti mesi è risultato il grande inesauribile polmone della squadra di Trebbi. Il diciannovenne con i primi caldi della stagione accusa un leggero cedimento che non sempre riesce a mascherare. La volontà non difetta, ma nel calcio è indispensabile accoppiarla alla preparazione atletica e alla chiarezza di idee senza le quali è difficile uscirne vincitori. Il capitano invece si è dimostrato inesauribile nel suggerire ai compagni le azioni prima di alleggerimento ed infine di offesa. Un campionato disputato alla grande, un continuo impegno per orchestrare i più giovani compagni, per condurli verso affermazioni di prestigio. I "gemelli" sono rimasti all'asciutto: il solo a industriarsi per cercare di centrare il bersaglio è risultata l’ala. II. centravanti ha denunciato i consueti limiti: poco sorretto dai compagni ha tentato la soluzione isolata perdendo le poche occasioni. Marullo deve imprimersi nella testa un dato basilare: la via del gol la si raggiunge con scatti improvvisi o con fiondate da fuori area. Pretendere di giungere davanti al portiere superando in dribbling tre, quattro avversari è problematico, a volte impossibile. Nella ripresa della partita derby ha avuto almeno due occasioni per tentare di superare la barriera dei "bianchi”, ed in entrambe le occasioni ha finito con il perdere il pallone. Ouello visto all'opera al "Robbiano" non era il migliore Frigerio. lo si è capito sin dalle prime battute: controllo di palla incerto, scatto per nulla bruciante. Il "Friz" infine, nel disperato tentativo di agganciare il pareggio, si è scontrato con Castellazzi uscendone malconcio tanto da dovere cedere il passo al 70' all’ex novarese Rolfo. il sostituto ha confermato le riserve di sempre anche se stavolta, almeno sotto il profilo dell’impegno, si è dimostrato maggiormente concentrato alla ricerca di una rete per qualificare una stagione per nulla brillante. Palle buone i colleghi, a dire il vero, ne hanno date poche per cui Rolfo per l’ennesima volta si è accontentato delle briciole. Un'Alessandria piuttosto cattivella sotto il profilo del gioco e titubante: alla paesana nei momenti critici di gioco. La sconfitta non annulla la possibilità di portarsi a quota quaranta: in palio'i punti a disposizione sono otto e tre le partite casalinghe: Udinese. Piacenza e Venezia a chiusura della stagione. Vedremo sin dal prossimo turno quanto ha inciso sulla compagine la battuta di arresto a vantaggio dei "cugini". Brevi cenni di cronaca. La Pro Vercelli rischia in apertura con un passaggio "suicida" di Codogno al portiere Castellazzi: Marullo si inserisce in velocità, ma il portiere è lesto ad uscire dai pali. Replica dei "bianchi” all’11’ con un centro di Magrini sul quale si avventa Cavagnetto: Vianello con ottima scelta di tempo gli soffia il pallone alleggerendo in angolo. I locali continuano a premere con insistenza e un azzeccato colpo di testa del centravanti manda il pallone a sorvolare di poco la traversa. La vecchia Pro si impegna ed i grigi accusano la pressione avversaria. Il gol, bellissimo, irripetibile, giunge al 17’. E' una perla, un’azione da manuale. L’azione la imposta Sadocco che in velocità allarga su Jori pronto a restituirgli la sfera in velocità: il terzino in corsa centra di precisione il bersaglio alla destra di Zanier. Il pubblico si spella le mani. I "bianchi” galvanizzati dal successo insistono per mettere al sicuro il risultato e ci vanno vicinissimi al 35’ quando Colombo effettua un corto passaggio al portiere. Cavagnetto come un falco si avventa sulla sfera sparando una cannonata che vola alta sulla traversa. Lo scampato pericolo non scuote gli alessandrini alquanto opachi, per nulla disposti ad aggiungere un pizzico di decisione alle manovre. Marullo e Frigerio sono praticamente isolati, raramente dispongono di palle giocabili. Il centrocampo pasticcia, si lascia superare dai "bianchi” decisi a conservare il vantaggio troppo importante ai fini della salvezza. Si riprenderà l'Alessandria nella ripresa? Il solo Borghi è in palla, i compagni invece danno la "caccia” agli avversari buscandosi ammonizioni e fischi. Borghi opera una bella apertura per Frigerio, Castellazzi è pronto all’uscita e I due rovinano a terra. La peggio tocca all'alessandrino che al 70' lascerà il posto a Rolfo. La Pro Vercelli insiste mettendo in difficoltà l'intero pacchetto difensivo. A metà ripresa si registra una veloce galoppata di Pileggi sulla destra: il ragazzo si "beve" tre avversari, ma al limite dell’area lo bloccano con intervento falloso. I padroni di casa controllano con sicurezza, ma non riescono a passare. Finisce con la vittoria del "bianchi", meritatissima. Una bruttissima partita quella dei "grigi", Insplegablle. I giudizi di Viviani e Trebbi sono sibillini: « Non si fanno le corride, commentano, perchè nessuno dei ragazzi è in grado di trasformarsi in un . . . torero ». La lunga settimana dei "grigi" continua oggi con la prima gara delle semifinali di Coppa Italia, ospite il Lecco (Il Piccolo - Il Gattopardo) UN PASSO PER LA SALVEZZA L'Alessandria ha subito capito che i padroni di casa avevano troppo bisogno di vincere - Sufficiente il gol segnato da Sadocco La Pro Vercelli non aveva scelta, doveva vincere e ha vinto. Le è bastato un solo gol, segnato da Sadocco dopo 17 minuti di gioco a conclusione di una splendida triangolazione con Jori per superare un'Alessandria in serie positiva da otto giornate e per aggiungere altri due indispensabili punti alla sua classifica. Reduci dalla bella ma sfortunata partita di Piacenza, Balocco e compagni non avevano dunque altra alternativa che la vittoria, per avvicinare l'obiettivo del 35 punti, quota minima per restare a galla. E fino dalle prime battute dell'incontro, i vercellesi hanno tatto intendere a tutti le loro intenzioni, catapultando verso la porta di Zanier Jori e Cavagnetto, sempre ben imbeccati dai lanci smarcanti di Rossetti e Scandroglio, oggi quanto mai precisi in questa continua azione di propulsione. Stretta alle corde, l'Alessandria ha subito mostrato di essere in difficoltà. Poco protetta dal libero Alberti, piuttosto indeciso, traballante a centrocampo dove solo Vianello si dannava l'anima sia in fase di costruzione che di contenimento, la squadra grigia ha mostrato con evidenza la corda quando la pressione vercellese si faceva più continua ed è stata costretta a ricorrere ad un gioco a tratti spigoloso e falloso, unica sua arma a disposizione per spezzare le trame del bianchi. Ma neanche cosi l'Alessandria ha ottenuto molto di più, tranne l'ammonizione di due suoi giocatori e l'espulsione proprio al 90' del libero Alberti, colto ancora una volta in fallo dall'arbitro torinese Stillacci. La manovra vercellese (ancora priva del sostegno di Mazzia, a corto di preparazione) ha comunque perso di lucidità e Incisività dalla metà del primo tempo, ma anche in questa fase centrale della partita 1 grigi non hanno saputo approfittare della situazione Nella prima parte del secondo tempo, invece, l'Alessandria è sembrata poter dare maggiore respiro alla sua manovra, ma la Pro, e questo è un suo grande merito, non ha perso la testa come in altre occasioni, chiudendo con freddezza ogni varco verso la propria porta e lasciando che il giovane centravanti Manilio si ostinasse nei suoi tanto indiavolati quanto inutili dribbling. Sfiniti e ormai rassegnati, spossati da questo inutile pressing, Borghi e compagni sono via via spariti dal terreno di gioco, rilanciando per contro la Pro, che proprio nel quarto d'ora finale è andata molto vicino ad un raddoppio che avrebbe forse meritatamente sugellato la sua sagace partita. « La Pro i punti deve sudarseli » ha commentato a fine partita, con una punta di soddisfazione, Carlo Facchini. In effetti la squadra vercellese, recuperati in pieno tutti i suoi effettivi che per vari Infortuni erano andati k.o., ha trovato pure gioco e condizione. Lo ha ammesso molto sportivamente anche Trebbi, trainer alessandrino che, come i giocatori, non vede stipendio da due mesi: a Vittoria meritata della Pro. Noi eravamo troppo nervosi, considerato che potevamo invece giocare questa partita in tutta tranquillità ». In campo, fin dalle prime battute, il clima è stato da derby. Pro all'arrembaggio subito dall'inizio, prima clamorosa azione gol vercellese all'11 Cavagnetto gira per Sadocco un centro di Rossetti, ma il terzino è preceduto In extremis da Vianello. La Pro domina e sfiora ancora il gol "al 14' con Cavagnetto che di testa manda alto. Tre minuti dopo, però, concreta la sua supremazia: rapidissima triangolazione Jori-Sadocco e botta secca del terzino che batte Imparabilmente Zanier, mentre la difesa grigia osserva allibita. La Pro tira i remi in barca quasi paga del vantaggio. Solo al 40' si fa viva con una punizione-bomba di Rossetti che Zanier blocca. L'Alessandria inizia con piglio deciso il secondo tempo, ma il suo è tutto fumo negli occhi. In pratica conclude per la prima volta dall'inizio dell'Incontro solo al 62' con una punizione di Frigerio che Castellami para a terra. Due minuti dopo, la Pro perde Jori, infortunato alla spalla, (per lui il campionato dovrebbe essere concluso) e lo sostituisce con il diciassettenne Savino. Anche Frigerio s'infortuna e Trebbi è costretto a mandare in campo Rollo. Al 73', seconda ed ultima conclusione del grigi ancora su punizione, questa volta con Borghi che sfiora il palo. Il finale è vivacizzato dalla Pro. Al 77', Savino centra per Maruzzo, che tira di prepotenza, Zanier salva alla grande, riprende Cavagnetto, ma indugia e il portiere recupera. Si chiude con un brutto episodio; proprio allo scadere, infatti, Alberti è espulso per una ennesima scorrettezza. (La Stampa - Ed. Sport - Fabio Vergnano) Risultati: Bolzano - Pergocrema 0-1 Clodiasottom. - Triestina 0-4 Cremonese - Seregno 1-0 Juniorcasale - Biellese 0-1 Lecco - Piacenza 3-1 Pro Patria - Venezia 3-1 Sant'Angelo - Albese 0-0 Treviso - Padova 1-0 Udinese - Mantova 1-3 CLASSIFICA: Cremonese p.50; Udinese 45; Treviso 43; Lecco, Juniorcasale 38; Triestina, Bolzano 37; Alessandria 35; Piacenza, S. Angelo L. 34; Pro Vercelli, Mantova, Padova 33; Pergocrema 32; Albese 31; Biellese, Seregno, Pro Patria 30; Clodiasottom. 22; Venezia 15 Marcatori: 16 reti: Motta (Juniorcasale), Cavagnetto (Pro Vercelli), Pellegrini (Udinese); 13 reti: D'Urso (Bolzano), Nicolini (Cremonese), Dri (Triestina); 12 reti: Gottardo (Piacenza). 11 reti: Marnilo e Frigerio (Alessandria), Bercellino (Biellese), Andreis (Triestina); 10 reti: Basili (Udinese); 9 reti: Do Bernardi (Treviso), Frutti (Sant’Angelo Lodigiano). Il punto sul campionato Barcellino ha regalato alla Biellese due punti d'oro contro il Casale apparso, nella prima frazione, meno battagliero degli ospiti; la Junior si è messa con vigore soltanto nella ripresa in particolare dopo essere stato scottato dai due gol subiti. La vittoria della Cremonese, contro il Seregno, è stata propiziata da un gol messo a segno da Chigioni, di testa e sino a fine gara non si sono più avute marcature. L'Udinese dopo aver attaccato per quasi tutta la gara ha perso, in casa, contro il Mantova che si è difeso ad oltranza giocando una gara vigorosa. L'Albese è riuscito a strappare, sul campo del S.Angelo, un pareggio: incontro piacevole sul piano tecnico e abbastanza movimentato per il ritmo imposto dai locali. Ennesima sconfitta casalinga per il Clodia ad opera della Triestina, che ha dato il definitivamente addio alla C. Con un calcio di rigore realizzato all'85' il Pergocrema ha battuto il Bolzano, abulico e svogliato, infliggendogli la seconda sconfitta casalinga anche se il penalty è sembrato dubbio.

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