Vedevamo a “90° Minuto” quelli di serie A che venivano abbracciati da Platini o Maradona dopo un loro gol e sognavamo che i vari Di Felice o Morbiducci facessero lo stesso con noi.
Io ero entrato in questo gotha ed ogni domenica ero puntuale, alle 13,45, al polisportivo “San Biagio”, esattamente tre quarti d’ora prima della partita, per quello che oggi chiameremmo briefing. In pratica, ci davano le divise, ci assegnavano ai vari settori dello stadio e soprattutto ci impartivano le due nozioni fondamentali: se il Gubbio perde, velocissimi a ridare la palla, se il Gubbio vince, fate tutto lentamente e a 10’ dalla fine andate negli spogliatoi, vi richiamiamo noi se c’è bisogno (ovvero se ci pareggiano). Dopo anni di gavetta dietro la curva, da qualche tempo ero fisso nel posto d’onore, sotto la tribuna, fra le due panchine ed avevo con me un ragazzino molto più giovane da instradare: ero salito di grado.
Simone Zaccagni