A fine anni Sessanta e nella prima metà degli anni Settanta dalla Lazio approdarono in maglia grigia diversi giocatori. Tra questi ci fu anche Mario Marchetti.
Classe 1947, jolly, calcisticamente nacque nel Nagc (Nuclei addestramento giovani calciatori) del Coni di Roma. A quattordici anni venne tesserato dal G.s. Omi, dove iniziò l’attività agonistica. Con l’Omi vinse i titoli Allievi romani, Allievi laziali e Allievi nazionali (quest’ultimo ex-equo con l’Inter). Venne selezionato per la Rappresentativa regionale laziale, dove si mise in ottima luce. Dopo aver sostenuto un positivo provino con la Fiorentina, venne però acquistato dalla Lazio nell’agosto 1964.
Sabato 29 aprile 2017, a Tivoli. da sinistra Mario Marchetti, il nostro Marcello Marcellini e Vincenzo Proietti.
Iniziò così la sua avventura in maglia biancoceleste che durò per sette anni (fino al 1971), nel corso dei quali venne utilizzato in tutti i ruoli di movimento, fatta eccezione pertanto per quello di portiere. Nelle prime due stagioni fu impiegato con la Primavera con cui partecipò in entrambi i casi alle finali nazionali: secondo posto nel 1964-‘65 dietro il Milan, e terzo posto l’anno successivo alle spalle di Inter e Juventus.
Nel 1967-‘68 venne aggregato alla De Martino (ex Campionato riserve) e fu subito Titolo italiano di categoria per la serie B, grazie alla vittoria nella finale di Salsomaggiore con il Monza.
Seguirono altre stagioni con la rosa della prima squadra, con cui partecipò a tutti i ritiri pre-campionato e a svariate partite amichevoli nazionali ed internazionali (fu convocato per la Coppa delle Alpi e per un’amichevole a Tunisi contro una rappresentativa locale), senza peraltro avere la soddisfazione di esordire in campionato..
Mario Marchetti prima di un Lazio-Livorno De Martino del 1970-’71, allo stadio “Flaminio” (fotografia tratta da LazioWiki).
Nel 1969 una breve parentesi in prestito per otto mesi all’Alessandria di Mister Manente, in serie C – con dieci presenze tra campionato e amichevoli – e poi il ritorno alla Lazio nel 1970-‘71. Anche in questo caso rimase nell’orbita della prima squadra per essere invece utilizzato come fuori quota nella De Martino. Si trattò dell’ultima edizione dell’ex Campionato riserve, e fu proprio la Lazio ad aggiudicarselo nelle tre partite di finale contro il Milan.
Nel 1972 all’età di 25 anni, decise di lasciare il professionismo e si trasferì in serie D alla Romulea, iniziando contemporaneamente l’attività lavorativa presso un istituto bancario. Dopo due campionati semiprofessionistici e a seguito di un grave infortunio al ginocchio, chiuse l’attività agonistica nel campionato di Eccellenza laziale nelle fila del Ladispoli.
Mario Bocchio
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