I migliori risultati della Casertana sono stati i due campionati di serie B disputati nel 1970-‘71 e nel 1991-‘92.
Nel primo campionato raggiunse la diciannovesima posizione con 27 punti, e solo 6 vittorie su 38 gare disputate. Le sei gare vinte furono ottenute tutte tra le mura amiche dello Stadio Alberto Pinto (inaugurato nel 1908 e poi più volte ristrutturato) contro Arezzo (2-0), Brescia (3-1), Modena (3-0), Novara (1-0), Palermo (3-1) e Pisa (3-1). I problemi di quell’anno furono essenzialmente difensivi, perché la fase d’attacco funzionò anche bene. In particolare brillò l’attaccante genovese Marco Fazzi (foto sotto), che realizzò quell’anno 11 gol (su 32 complessivi) con la maglia rossoblù dei “falchetti”. La porta del casertano Giuseppe Porrino (23 partite su 38) e del friulano Adriano Zanier (15 partite su 38) – sì, proprio lui – fu bucata ben 50 volte, primato che valse alla Casertana la peggior difesa della serie cadetta di quell’anno. Adriano Zanier, capace di scrivere pagine memorabili ad Alessandria, ha precocemente lasciato questo mondo in seguito ad un infarto nel 2003, a soli 55 anni.
Una formazione della Casertana 1970-’71 che disputò il campionato di serie B. In alto Zanier, Tanello, Corbellini, Matteucci, De Luca, Gatti; accosciati Matteoni, Migliorati, Casisa, Fazzi, Ballotta.
Il campionato del 1991-‘92, invece, segnò la retrocessione della Casertana solo con uno spareggio finale il 20 giungo 1992 contro il Taranto allo Stadio Del Duca di Ascoli. Il Taranto si impose per 2 – 1 nei tempi supplementari. Taranto, Casertana e Palermo erano giunte con 35 punti davanti a Messina e Avellino. Fu un anno terribile per le squadre del Sud: retrocessero in serie C1 Avellino (dopo 19 anni), Messina e Palermo, mentre Taranto e Casertana (per la migliore classifica avulsa rispetto al Palermo) si disputarono lo spareggio per la permanenza in serie B. Le due squadre si erano affrontate neanche un mese prima allo Stadio Alberto Pinto, e la Casertana aveva dominato la squadra pugliese con un netto 3 – 0. I falchetti erano allenati da Giuseppe Materazzi, che aveva sostituito Adriano Lombardi.
Quest’ultimo è stato un grandissimo eroe dell’Avellino, capitano nel periodo della serie A, fu poi presidente onorario della squadra. Nel 2007 è venuto a mancare a causa della Sla, e nel 2008 la sua maglia numero 10 è stata ritirata dall’Avellino. Dal 2011 gli è stato intitolato lo Stadio Partenio. Materazzi, però, aveva restituito grinta alla squadra, tanto da affrontare lo spareggio con una certa serenità. L’eroe di quell’annata era stato il napoletano Salvatore Campolongo che aveva realizzato 15 delle 31 reti realizzate dall’intera squadra. Oltre Campolongo, giocavano con quella Casertana anche Benny Carbone (famoso il suo scambi con Daniel Fonseca tra Roma e Napoli nell’estate del 1994) ed il casertano Giuseppe Volpecina (autore dell’indimenticabile terzo gol del Napoli nella famosa partita Juventus Napoli 1-3, nell’anno del primo scudetto del Napoli).
Una formazione della Casertana 1990-’91, vincitrice del bampionato di serie C. In alto Manzo, Serra, Monaco, Piccinno, Giordano, Bucci; accosciati Campilongo, Petruzzi, Suppa, Esposito, Cristiano.
La gara per lo spareggio cominciò male. Al 37′ del primo tempo Francesco Turrini porta in vantaggio il Taranto. Nella ripresa Materazzi mandò in campo Benny Carbone, che con una magia al 67′ riportò il risultato in parità. I 90′ minuti regolamentari si conclusero sull’ 1-1. Al 6′ del secondo tempo supplementare Giuseppe Lorenzo e Salvatore Fresta (il gol poi verrà assegnato a Fresta, anche lui anche ex grigio) calciarono insieme il pallone in rete, segnando l’esito dell’incontro e la retrocessione della Casertana in serie C1.
Mario Bocchio
Fotografia sotto il titolo: la rosa della Casertana 1991-’92, che si appresta a disputare il campionato di serie B. Tutte le foto sono tratte da http://www.casertana.sitiwebs.com.
Guarda anche
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https://www.youtube.com/watch?v=1sF6SRFRN90
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