Il corsivo di Mario Bocchio
Il passato più remoto: la storica semifinale di TimCup. Il passato vecchio dodici mesi: l’incredibile epilogo dello scorso campionato. Quello meno recente, quello dello scorso autunno: il disastroso inizio che ha addirittura fatto ipotizzare di dover lottare per mantenere la categoria. Il passato recentissimo: la vittoria della Coppa Italia, dopo una maiuscola rimonta della classifica.
Ora l’Alessandria – che si appresta ad entrare nella roulette dei playoff – deve far quadrare il cerchio, giocandosela sino alla fine. Senza paura. Guardando al passato per avere un futuro.
Sulla nostra strada il primo ostacolo si chiama Feralpisalò, una squadra forte che era partita per vincere il campionato. Una compagine esperta. Sarà una bella sfida, in cui – come ha ammonito Mister Marcolini – l’Alessandria non dovrà commettere l’imprudenza di affrontare la doppia sfida con il pensiero di gestire le due partite. Giocare contando sul vantaggio della classifica sarebbe infatti un errore stupido. Servono due prestazioni di alto livello.
Marcolini ha portato un organico prim’ordine ai massimi vertici di quello che poteva raggiungere dopo un disastroso avvio, frutto anche di una sorta di tristezza mentale.
Le pressioni intorno ai Grigi sono sempre tante: la squadra deve isolarsi da tutto e da tutti – stampa e tifosi – e procedere dritta per la sua strada.
Proprio perché a nostro avviso sarà proprio l’aspetto mentale a fare la differenza. E la strada verso Pescara è ancora lunga. Ma le motivazioni per fare bene ci sono tutte. Sin da ora.