La presentazione del nuovi Mister dell’Alessandria, Gaetando D’Agostino, avvenuta ieri al “Moccagatta”, è stata preceduta dalle parole del presidente grigio Luca Di Masi.
“È l’allenatore che cercavo. Aveva ascoltato la mia conferenza stampa, soprattutto il passaggio in cui avevo dato una descrizione del tecnico che avremmo voluto. Non appena ci siamo visti e ci siamo stretti la mano, Gaetano D’Agostino mi ha detto: presidente quell’allenatore sono io, è la mia descrizione”.
Ed ancora: “Capisco sia una decisione forte ed importante. Ma non devono esserci pensieri negativi. Io sono qui con grande entusiasmo per cominciare un nuovo cammino. Non ci sono motivi extra-calcistici per il quale ho cercato di svoltare verso la sostenibilità. Nessuno pensi che il progetto possa portarmi ad andarmene. Io resto qui, con i grigi nel cuore come sempre. Non credo di dover rassicurare nessuno. Si continuerà a fare calcio in maniera seria e corretta. E non ho bisogno di qualcuno che mi affianchi dal punto di vista economico. Come ho detto quando sono arrivato, le cose si fanno bene da soli. La scelta che ho fatto deriva dalla mia volontà specifica di fare calcio così ad Alessandria in questo momento, non certo dal bisogno di qualcuno”.
Microfono al nuovo tecnico: “Per me è una tappa molto importante. Sia per la mia carriera che per il progetto del presidente Di Masi, che ho sposato appieno. Quando ho letto l’intervista che lo illustrava, ho pensato che fosse fatto apposta per me. Sono felice, carico e voglio partire subito con la nuova avventura. Un allenatore deve avere un modulo, ma ci vogliono giocatori che abbiano l’elasticità per adattarsi. Io sono giovane, ho un mio modo di vedere il calcio, ma non posso limitarmi a quello. Ripeto io voglio un calcio propositivo, noi siamo l’Alessandria, una società gloriosa, ma i giocatori devono capire che siamo in Lega Pro. La società è di serie A per strutture e persone che la compongono, dovremo prendere giocatori per i quali il fattore motivazionale la faccia da padrone. Speriamo di far divertire la gente anche attraverso il concetto di risultato”.
Ha aggiunto: “Io sono pronto, ma bisogna avere pazienza e costruire una squadra che possa durare e raggiungere gli obiettivi che la società si è prefissata. Tutto quello che verrà in più, ben venga. Noi dobbiamo ricostruire una squadra, con una nuova mentalità. Io sono per la meritocrazia. I giovani devono essere aiutati da quelli più esperti che, non per forza, devono essere molto più vecchi. Sono le partite a determinare l’esperienza, non l’età”.
Ha concluso: “Quella attuale è una rosa importante che ha bisogno di un cambiamento, di una nuova programmazione e giocatori con stimoli diversi e che hanno bisogno di essere valorizzati. Non voglio inventare il calcio e non vogliamo prendere un giocatore per formarlo ma per valorizzare le sue caratteristiche. Per quanto riguarda coloro i quali sono in scadenza, posso dire che li conosco come caratteristiche e come ragazzi. Ma dovremo confrontarci con la società. Prima di prendere qualcuno dobbiamo valutare se un elemento con quelle qualità lo abbiamo già in casa e può essere utile al progetto. Non è detto che per forza debba interessare qualcuno che ho avuto con me alla Virtus Francavilla e se dovesse arrivare non è certo per un fatto affettivo, ma perché lo riterremo utile per rispondere alle necessità dell’Alessandria”.
Le fotografie sono tratte da “Il Piccolo” e dalla pagina Fb dell’Alessandria Calcio.
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