Ma perchè il portiere dell’Entella è così popolare tra i tifosi dei Grigi?

lunedì, 12 Settembre 2022

Perchè il portiere della Virtus Entella, Andrea Paroni, è diventato un idolo della curva Grigia pur non avendo mai giocato nell’Alessandria?

Ne avevamo parlato con il diretto interessato nel corso della nostra  trasmissione “L’Orso in diretta”, andata in onda giovedì 15 novembre 2018 proprio alla vigilia di Virtus Entella-Alessandria.

Calcisticamente è cresciuto nell’Udinese, classe 1989, arrivò a Chiavari nell’ormai lontano 2008 . Il 4 maggio 2014 l’Entella ottiene – grazie anche al contributo di Paroni, che mette a referto 15 clean sheet su 30 incontri disputati – la sua prima storica promozione nella serie cadetta. Partito inizialmente come riserva di Ivan Pelizzoli esordisce in Serie B alla quinta giornata di campionato contro il Trapani.

E veniamo al motivo per cui Paroni è diventato famoso tra i tifosi della “Nord” del “Moccagatta”: segnò un importantissimo gol al Casale in una partita dei play off di C2 (foto sotto il titolo).

“Quello resta un ricordo indelebile” sottolinea. Rivedi il gol di Alberto Brignoli in Benevento-Milan e pensi subito a Paroni a Casale. Un gol del portiere friulano decise infatti il passaggio alla finale dei play off di C 2 per l’Entella il 27 maggio 2012, a scapito dei Nerostellati. Fu una gara incredibile. Sotto 2-0, i chiavaresi riuscirono a recuperare prima con Falcier al 70′ e poi con quella estemporanea prodezza.

Una prodezza che il diretto interessato racconta così: “Eravamo arrivati quasi allo scadere del sesto minuto di recupero e l’ arbitro aveva concesso un angolo a nostro favore. Fu un gesto istintivo, non c’era nulla da perdere. Sono andato nell’ area del Casale, e dopo una prima deviazione di un compagno e respinta del portiere, sono riuscito a colpire con la fronte. Non ero marcato e questo mi ha agevolato: gol” Dopo al “Palli” si catenò il finimondo. Una baraonda, l’invasione di campo e l’arbitro scortato dalla polizia e poi assediato negli spogliatoi. Clima incandescente, e non solo, che si smorzò dopo oltre un’ora e mezza. Una rabbia che nasceva dalla frustrazione e dalla convinzione in casa nerostellata di essere stati defraudati.

Quella fu un’annata magica per i portieri delle squadre liguri. Simone Aresti del Savona centrò addirittura due volte il bersaglio.

Origini a Bertiolo, un paesino di circa duemila abitanti in provincia di Udine, due fratelli, Tommaso, arrivato fino alla serie D nel Rivignano, e Matteo, Paroni ha iniziato all’oratorio, giornate intere nel campetto della parrocchia. Dopo due stagioni nella Primavera dell’Udinese, Chiavari divenne una scelta fortemente voluta. È da dieci anni in Liguria, ma quello rimane un momento indimenticabile: “Il gol di testa a Casale nella semifinale dei play off mi regalò tanta autostima“.

Alcuni tifosi alessandrini sono addirittura andati a Chiavari per premiarlo, gesto conserva come uno dei ricordi più cari. Nell’estate del 2017, alla ripresa dell’attività dopo la clamorosa mancata promozione in Serie B, l’Alessandria disputò un amichevole a Chiavari contro l’Entella. I supporters al seguito inveirono in maniera particolare e reiterata contro Cristian Sosa, ma ad un certo punto la contestazionesi placò per dare il là ad un ritmato: “Paroni uno di noi, Paroni uno di noi, Paroni uno di noi!”.

Quando infilò la porta del Milan (foto sotto) erano sedici anni che un portiere non segnava in Serie A. Alberto Brignoli ha raccolto l’eredità di Taibi, che fece centro su azione in Reggina- Udinese dell’ 1° aprile 2001. Il portiere giallorosso è diventato il quinto in assoluto e il terzo nella storia del massimo campionato italiano ad aver segnato su azione. Il primo fu Michelangelo Rampulla. Andò a bersaglio, di testa, al 92′ con la maglia della Cremonese nel derby a Bergamo contro l’Atalanta il 24 febbraio 1992.

In 119 anni di A sono andati a bersaglio solo in cinque. Il tiratore scelto è Lucidio Sentimenti, più noto come Sentimenti IV, che realizzò ben cinque reti, tutte su rigore. La prima volta con il Modena si trovò di fronte il fratello Arnaldo, che prima aveva parato 9 penalty consecutivi, ma non sprecò l’occasione. Tentò di imitarlo Rigamonti che, tra il 1967 e il 1986, fece centro sei volte dagli undici metri, tre in serie A, sempre con la casacca del Como e può vantarsi di essere il portiere che ha segnato di più tra i pro. Paroni ha segnato una sola volta, ma rimane indimenticabile.

Mario Bocchio

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