Nella giornata di ieri, lunedì 20 gennaio, il diesse dei Grigi Fabio Artico ha incontrato la stampa dopo l’esonero del Mister Cristiano Scazzola, deciso dopo la sconfitta esterna con il Renate.
“Non è stata una decisione facile, Scazzola era stata una scelta mia. La partita con il Renate è stata solo la fine di un periodo durante il quale le cose non andavano bene. Le aspettative per questa squadra, secondo me e seconda la società, sono superiori rispetto a quanto visto finora, perciò credo sia stato legittimo cambiare allenatore. La scelta di Martini è temporanea, abbiamo bisogno di qualche giorno per scegliere il profilo giusto. La nostra volontà è quella di tenere dentro sia lui che il resto dello staff. Comunque credo che a Gozzano ci sarà lui, mentre con l’Olbia si spera di avere un allenatore nuovo. L’involuzione è difficile da spiegare, partendo dal presupposto che non tutte le responsabilità sono dell’allenatore, l’asticella si è alzata strada facendo. Sono venute a mancare alcune certezze e la squadra si è trovata in difficoltà, alternando buone prestazioni a partite come quella di sabato, con poca anima e poche idee. I giocatori, in questi casi hanno una visione parziale, mentre serve una visione più ampia ed obiettiva. Come sempre, però, è più facile cambiare un allenatore che sei o sette giocatori anche se, al di là di tutto, l’allenatore è il responsabile dello spogliatoio. Perciò lo si cambia perché si è convinti che questo gruppo possa fare meglio. Sto valutando diversi tipi di allenatore per succedere a Scazzola, serve una persona equilibrata, in grado di capire che la squadra è stata costruita con una precisa mentalità ed impronta di gioco. Chi arriverà non dovrà stravolgere ma consolidare e restituire certezze all’ambiente. Al momento l’obiettivo è mettere a posto questa stagione perché credo fortemente nelle potenzialità di questa squadra. L’obiettivo resta quello di arrivare ai playoff nella posizione migliore possibile e cercare di dare fastidio a tutti. Ora ci attende una serie di partite molto difficile”.
“Mi sento responsabile, nel bene e nel male, di ciò che è successo. Sono partito con grande intesa con Scazzola, ed è normale che dopo le prime partite tutti capissero la facilità a giocare sulle fasce e non siamo riusciti a trovare alternative. Non so se se lo aspettava, anche se Cristiano è una persona intelligente e sicuramente era dispiaciuto quanto me. Non credo ci sia stato un calo fisico, tra l’altro diversi giocatori sono arrivati nella seconda metà del mercato. I dati che abbiamo non dicono questo. Per assurdo abbiamo corso di più quando le partite sono andate male. C’è la volontà di fare ancora un innesto, probabilmente in avanti, ma ribadisco che credo molto in questa squadra e non credo serva aggiungere tanto per farlo. E probabilmente ci sarà anche più di una uscita”.
“Non ho particolari messaggi per i tifosi se non quello di stare vicino alla squadra. Alla fine conta solo quello. Il cambio di allenatore fa parte di questo lavoro e lo si fa solo per migliorare. Il direttore sportivo sono io, e sono il responsabile tecnico. Ovviamente tutto è condiviso con il presidente il quale, fin dall’inizio, ha riposto grande fiducia nei miei confronti. Il presidente vive moltissimo l’Alessandria, vuole essere informato su tutto, come è giusto che sia. Ma ha delegato a me la parte tecnica e posso dire che non ci sono mai state intromissioni”.