Così il celebre “Calcio Illustrato” raccontà quella finale dei Grigi.
La Coppa Italia inizia il suo cammino storico nella stagione 1921-’22 ma raccoglie solo formazioni di secondo piano; è in atto la scissione nel calcio e le migliori hanno abbandonato la Federazione per creare la Confederazione Calcistica Italiana. Lo scisma rientrerà la stagione successiva ma la Coppa verrà abbandonata. Si riproverà a riproporla nel 1926-’27 ma la manifestazione si bloccherà durante lo svolgimento del secondo turno a causa dell’impossibilità di trovare date alternative a campionato e Coppa Coni (torneo di consolazione tra le squadre non ammesse al girone finale, in pratica un torneo per l’assegnazione del settimo posto in campionato).
Si rilancia il torneo a partire dal 1935-’36 e la formula è quella della FA Cup inglese: partita secca con ripetizione a campo invertito in caso di pareggio e sorteggio integrale per stabilire gli accoppiamenti. Ammesse 98 squadre (16 di A, 18 di b, 64 di C). Dopo i turni eliminatori riservati alle squadre di C entrano in gara le formazioni cadette e poi, dai sedicesimi di finale, anche le squadre di serie A.
Tra queste anche l’Alessandria alla sua settima stagione consecutiva nella massima serie dopo la creazione del girone unico.
Il sorteggio mette di fronte i Grigi alessandrini ed i grigiorossi della Cremonese, formazione superstite tra le 64 di Serie C in una partita da giocarsi a Cremona.
L’incontro si gioca il giorno di capodanno del 1936.
01.01.1936 Cremona, Polisportivo Roberto Farinacci
Cremonese – Alessandria 1-4 (0-1)
Reti: 12. Gastaldi [A], 59. Busani [A], 70. Ranelli [A], 72. Celoria [A], 87. Milano [A].
CREMONESE US: Ferrazzi, D’Acquati, Trovati, Giuberti, Olmi, Gramigna, Foglia, Camisaschi, Ranelli, Gibertoni, Ranelli. All.: Defendi.
ALESSANDRIA US: Stringa, Lombardo, Borelli, Barale, Costenaro, Milano, Busani, Riccardi, Notti, Celoria, Gastaldi. All.: Soutschek
Arbitro: Saracini (Ancona).
Inizio gara ore 14.00.
Per l’Alessandria, in campo senza un paio di titolari, fu un incontro tutto sommato facile anche per essere passata in vantaggio dopo soli dodici minuti. La Cremonese si impegnò al massimo per contrastare i molto più quotati avversari tanto è vero che Stringa, portiere alla sua prima ed ultima apparizione in prima squadra, si distinse in alcuni interventi di rilievo.
I sedicesimi di finale furono tutto sommato regolari: tra le squadre di serie A solo il Palermo cadde, battuto in un derby regionale dal Catania, mentre la Triestina ebbe bisogno della ripetizione per aver ragione del Rovigo, altra formazione di serie C.
Bari e Brescia vennero eliminate rispettivamente dal Napoli e dall’Ambrosiana-Inter per cui agli ottavi parteciparono tredici squadre di A più Catania, Livorno e Modena.
L’urna del sorteggio degli ottavi di finale fu ancora benevolo con i Grigi: Modena (squadra di B) ad Alessandria.
Il Campo del Littorio (oggi Moccagatta) ospitò l’incontro il 18 gennaio 1936 e fu nuovamente una partita di tutto riposo. O meglio lo sarebbe stata se si fosse giocato in condizioni regolari: invece una fitta nevicata caduta durante tutti i 90 minuti della gara rese il terreno molto insidioso e la visibilità tutto meno che ottimale. In ogni caso la pratica Modena venne archiviata con quattro gol contro zero.
18.01.1936 Alessandria, Littorio
Alessandria – Modena 4-0 (2-0)
Reti: 4. Svageli [A], 25. Busani [A], 50. Gastaldi [A], 57. Gastaldi [A].
Alessandria: Ceresa, Lombardo, Borelli, Barale, Parodi, Celoria, Busani, Notti, Svageli, Riccardi, Gastaldi, All.: Soutschek.
MODENA FBC: Guizzardi, Nebbia, Bernacchi, Dugoni, Malagoli, Duè, Cavani, Vezzani, Galli, Mazzoni, Ravizzoli. All.: Secchi.
Arbitro: Sassi (Roma).
Angoli: 7-3. Pubblico poco numeroso.
Il tabellone finale di quell’edizione della Coppa Italia.
Ai quarti di finale accedono sette squadre di A e il Livorno che ha sconfitto a sorpresa (nei supplementari) la Sampierdarenese.
All’Alessandria tocca in sorte la Lazio che ha passato il turno battendo la Roma nel derby.
Il confronto con la Lazio, priva del suo centravanti Silvio Piola, fu combattuto ed equilibrato. Nel computo delle occasioni, forse, la Lazio avrebbe meritato qualcosa in più ma furono gli attaccanti grigi a sfruttare meglio le occasioni. La partita finì 1-0 e l’azione del gol segnato da Notti andò così: Riccardi toglie la palla a metà campo dal piede di Ferraris e la dirige a Celoria: questi in corsa allunga a Notti che procede spigliato di alcuni passi sulla sua destra supera Monza e con tiro diagonale scoccato da pochi metri batte irresistibilmente Blason.
24.05.1936 Alessandria, Littorio
Alessandria – Lazio 1-0 (0-0)
Rete: 66. Notti [A].
Alessandria: Ceresa, Lombardo, Turino, Barale, Parodi, Milano, Busani, Riccardi, Notti, Celoria, Robotti. All.: Stürmer
LAZIO SS: Blason, Zacconi, Monza (II) Alfredo, Baldo, Ferraris (IV) Attilio, Viani (I) Giuseppe, Guarisi, Bisigato, Turchi, Camolese, Levratto. All.: Alt
Arbitro: Scorzoni (Bologna).
Angoli: 5-5.
Giornata calda a tratti disturbata dal vento. Terreno duro.
Alle semifinali accedono Alessandria, Milan, Torino e Fiorentina che vengono estratte nell’ordine. Ai Grigi toccano dunque i rossoneri per una sfida da giocarsi ancora sul terreno amico.
Il 31 maggio sempre al Campo del Littorio in una giornata calda con vento afoso le due squadre si giocano la qualificazione alla finale: il primo tempo è tiratissimo con azioni rapide e gioco spesso aspro e irruente ai limiti della correttezza; la ripresa, complici il caldo e la stanchezza, molto più lenta con lunghe pause. Poche le vere azioni da rete: per la maggior parte tiri da lontano poco potenti ed altrettanto poco precisi. La rete risolutiva arriva a un minuto da termine: su un cross il portiere milanista ha un attimo di incertezza e non raggiunge il pallone che finisce nella zona di Croce il quale di testa manda in rete.
Alessandria in finale e Milan eliminato.
31.05.1936 Alessandria, Littorio
Alessandria – Milan 1-0 (0-0)
Rete: 89. Croce [A].
Alessandria: Ceresa, Lombardo, Turino, Barale, Parodi, Milano, Busani, Riccardi, Notti, Robotti, Croce. All.: Stürmer
MILAN FC: Zorzan, Perversi, Piazza, Rigotti (II) Carlo, Bortoletti, Gianesello (II) Sereno, Arcari (III) Pietro Sante, Moretti, Romani, Spinola, Arnoni. All.: Baloncieri.
Arbitro: Turbiani (Ferrara).
Angoli: 2-2.
Giornata calda con vento afoso, terreno duro e praticamente senza erba.
Sempre su “Calcio Illustrato” l’ampio servizio che venne dedicato a quella vittoria dei Grigi contro il Milan.
La partita di finale si gioca l’11 giugno al Luigi Ferraris di Genova. Di fronte all’Alessandria c’è il Torino che in semifinale si è sbarazzato della Fiorentina battendola per 2-0. Nel campioanto di serie A appena concluso il Toro ha chiuso al terzo posto a due soli punti dal Bologna campione mentre l’Alessandria è finita nel gruppetto delle ottave classificate con dieci punti meno del Torino.
I granata, rivelazione dell’intera stagione, hanno giocato la loro miglior partita schiacciando i Grigi e surclassandoli in ogni reparto. L’Alessandria, scesa in campo senza gli indisponibili Borelli e Celoria, è apparsa in chiaro deficit di energia riuscendo a contrastare solo nel primo tempo i rivali, sciogliendosi letteralmente nella ripresa. In particolar modo sotto il rendimento abituale il reparto difensivo e l’attacco, mentre la mediana ha fatto quello che ha potuto per arginare le offensive toriniste. Il punteggio finale di 5-1 alla fine rispecchia in pieno l’andamento del confronto e così è Janni, capitano del Torino ad alzare la Coppa Italia.
11.06.1936 Genova, Luigi Ferraris
Torino – Alessandria 5-1 (2-1)
Reti: 5. Galli Remo [T], 16. Riccardi [A], 20. Silano [T], 57. Buscaglia Pietro [T], 70. Galli Remo [T], 78. Silano [T].
TORINO FBC: Maina, Brunella, Ferrini, Gallea, Janni, Prato Filippo, Bo, Baldi (III) Fioravante, Galli Remo, Buscaglia Pietro, Silano. All.: Cargnelli.
Alessandria: Ceresa, Lombardo, Turino, Barale, Parodi, Milano, Busani, Riccardi, Notti, Robotti, Croce. All.: Stürmer.
Arbitro: Mastellari (Bologna).
Spettatori: 9.647.
Dopo di allora l’Alessandria ha partecipato altre 22 volte, 23 con l’edizione in corso, alla Coppa Italia (o TIM Cup come si chiama oggi) raggiungendo gli ottavi di finale nel 1937-’38 e i sedicesimi nel 1936-’37 e nel 1942-’43.
Quest’ultimo risultato è stato eguagliato nella stagione in corso.
Sergio Giovanelli