In vista della partenza del nuovo campionato di Lega Pro analizziamo sotto l’aspetto storico statistico le avversarie dei Grigi.
Le squadre che fanno parte del Girone A di Lega Pro sono:
AlbinoLeffe, Alessandria, Bassano, Cittadella, Cremonese, Cuneo, FeralpiSalò, Giana Erminio, Lumezzane, Mantova, Padova, Pavia, Pordenone, Pro Patria, Pro Piacenza, Reggiana, Renate, Süd Tirol–Alto Adige.
Presenze in Serie A:
oltre ai Grigi cinque squadre hanno giocato campionati di Serie A: Pro Patria, Padova, Cremonese, Mantova e Reggiana. Di queste le prime tre, assieme all’Alessandria, giocarono il primo campionato di Serie A nel 1929-30.
Il Padova è la squadra che ha trascorso più stagioni nella massima serie ben 16 contro le 13 dei Grigi, 12 della Pro Patria, 7 di Mantova e Cremonese e 3 della Reggiana, l’ultima in ordine di tempo ad essere promossa in A.
Nove le società che hanno preso parte al torneo cadetto il Padova è la formazione che ne ha giocati di più: ben 37. Seguono in questa speciale classifica la Reggiana con 33, Cremonese 26, Alessandria 20, Mantova 14, Pro Patria 13, AlbinoLeffe, Cittadella, Pavia 4 (delle quali una non completata per ritiro).
Nessuna formazione tra quelle impegnate in Lega Pro ha mai vinto lo scudetto: Alessandria, Mantova, Padova e Reggiana hanno vinto un torneo di Serie B (i Grigi trionfarono nel campionato Misto B-C del 1945-46)
Veniamo ai confronti diretti tra l’Alessandria e le altre del girone.
La tabella sottostante riassume tutti gli incontri giocati senza distinzione di competizione; la differenza nel numero di gare giocate in casa e fuori dipende soprattutto dalla Coppa Italia con partite singole. Gli incontri di spareggio in campo neutro sono inseriti tra le partite in trasferta.
Due avversarie sono totalmente nuove: Cittadella e Pro Piacenza. La prima non ha mai incrociato l’Alessandria perchè il suo periodo d’oro è iniziato in coincidenza con l’eclissi dei Grigi e di rado hanno militato nello stesso torneo (quando è capitato erano diversi i gironi). La seconda, per vicinanza geografica, avrebbe condiviso lo stesso raggruppamento ma stiamo parlando di una società che, sia pure attiva dal 1919, non ha mai calcato i palcoscenici delle serie professionistiche. La Pro Piacenza non ha niente a che fare con il Piacenza che, fallito, ora milita in Serie D.
Il primo dei 391 incontri si giocò nel novembre del 1921. Il calcio italiano si era spaccato sulla questione dell’organizzazione del campionato e le 24 squadre miglior del Nord Italia avevano creato una loro Federazione la C.C.I. Cui avevano aderito numerose altre società. Il campionato venne organizzato in due Gironi da 12 con finale tra le vincenti. La squadra campione del Nord affrontava per il titolo di Campione d’Italia la vincente del torneo del Centro-Sud. L’Alessandria venne inserita nel Girone B e si trovò con il Padova. Questo il tabellino dell’incontro n. 1.
13.11.1921 Alessandria, Orti – 7ª giornata
Alessandria – Padova 3-1 (2-0)
Reti: 19. Brezzi [A], 43. Baloncieri [A], 68. Gandini [A], 90. Busini (III) Antonio [P].
Alessandria: Caviglia, Lauro, Lazoli (II) Arturo, Papa (II) Nicola, Carcano, Bosio Luigi, Bay (I) Primo, Baloncieri, Brezzi, Gandini, Capra. All.: Humpreys
Padova AC: Paglianti, Danieli, Morino, Ronconi, Barzan, Fayenz, Monti (II) Giovanni, Pastore, Busini (III) Antonio, Fagioli, Monti (III) Feliciano. All.: Peyer
Arbitro: Venegoni (Legnano).
La Stampa, nel commento alla partita scrive: “Una partita a volte movimentata e rude, e a volte scialba ed incolore si è disputata ieri sul campo degli Orti fra l’Alessandria e il Padova. Invero la gara non è riuscita oltremodo interessante anche se la vittoria, facilmente prevista, de! grigi è stata seriamente contesa dai veloci avversari che hanno lasciato buona impressione. Il match ha visto la prevalenza iniziale degli ospiti che sono riusciti a portare buoni attacchi, maestralmente condotti dalla abilissima ala sinistra Monti III. La difesa alessandrina, assalita in pieno dalla irruenza di queste inaspettate prime battute, si è liberata se non con eccessiva precisione e destrezza, con buona volontà e prontezza che valsero ad allontanare la tema incombente sul goal di Caviglia. Però, siccome gli avanti grigi tardavano a collegarsi ed a armonizzare le loro combinazioni, dopo l’esaurimento degli avanti padovani che andavano man mano perdendo di efficacia, il gioco è languito a metà campo, dove si svolgevano scorribande e galoppate inconcludenti, in seguito l’offensiva è stata assunta decisamente dagli alessandrini che, più abili ed esperti, sonò riusciti ad imporre ira loro bravura costringendo ad un rapido ripiegamento la linea padovana a difesa della rete violata ed ancora di xontinuo minacciata Nelia ripresa il dominio è ancora dei Grigi, finché i padovani reagiscono nuovamente, si buttano più volte all’attacco che però è di scarsa efficienza nella fase conclusiva. Le loro discese sono fulminee: i passaggi rapidi e sicuri: le combinazioni tattiche ed armoniche, sicché il match assume un aspetto vivace e combattuto. La dilesa alessandrina che ha avuto in Lauro il suo migliore esponente non si lascia nè sopraffare, nè travolgere. Essa rompe sempre tutte le trame insidiose, sospingendo i suoi avanti nell’area avversaria. Ed è solo a pochi secondi dalla fine che il Padova vede finalmente premiati i suoi pazienti tentativi e riesce a seznare l’unico goal “in seguito ad una fortunata fuga della mezz’ala destra”.
Leggendo questa cronaca sembra che la partita sia stata vinta dai biancoscudati; invece sono stati i Grigi che hanno mantenuto a lungo l’inziativa segnando tre gol e rischiando di farne altri. Il Padova ha messo a segno la sua unica rete ad incontro ormai concluso…
L’ultima gara della serie coincide con la diciannovesima trasferta dello scorso campionato a Meda: il pareggio per 0-0 con il Renate fece arrabbiare i tifosi che aspettavano la vittoria per poter festeggiare l’accesso ai playoff. Invece il pareggio a reti bianche tra due squadre incapaci di pungere l’avversario rinviò il discorso all’ultima giornata …
01.05.2015 Meda, Città di Meda – 37ª giornata
Renate – Alessandria 0-0
Renate 1947 AC: Cincilla, Adobati, Bonfanti, Di Gennaro, Perini, Riva, Iovine, Muchetti, Florian [85. Odogwu], Radrezza [67. Cocuzza], Chimenti. A disp.: Vannucchi, Morotti, Scaccabarozzi, Mantovani, Curcio. All.: Boldini.
Alessandria: Nordi, Sosa, Sabato, Sirri, Cavalli [70. Valentini], Mora, Spighi [88. Nicolao], Obodo, Marconi, Rantier [65. Germinale], Vitofrancesco. A disp.: Poluzzi, Picone, Taddei, Mezavilla. All.: D’Angelo.
Arbitro: Di Ruberto (Nocera Inferiore) [Orlando, Meozzi]. Angoli: 1-6. Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 500.
In mezzo mille e mille episodi e personaggi degni di essere ricordati e raccontati all’interno di una storia infinita che si ripete da 103 anni con personaggi, interpreti e momenti sempre nuovi.
Avvertenza importante: a causa delle tempistiche legate alla pubblicazione sui vari media questo pezzo è stato scritto subito dopo le sentenze di secondo grado dei tribunali sportivi e precede quindi le decisioni di Federazione e Lega relativi ad organici, composizione dei gironi ed eventuali variazioni di calendario. Le eventuali inesattezze su questi argomenti sono pertanto indipendenti dalla nostra volontà
Sergio Giovanelli