Nardi all’uscita dagli spogliatoi del “Moccagatta”.
Aldo Nardi venne soprannominato “l’indomabile”. Romano, iniziò la carriera calcistica proprio nei Boys della Roma per poi esordire in serie A, sempre con i giallorossi, nel gennaio del 1949 a Trieste a soli 17 anni. Pur facendo parte della “rosa” dei titolari per altri due anni, restò sempre relegato tra le riserve. Nella stagione 1953-‘53 venne ceduto all’Empoli in serie C, dove venne osservato dal Torino.
Nardi ritratto in azione con la maglia dell’Alessandria.
Frossi, l’allenatore, lo chiamò a vestire la maglia granata. Una stagione non fortunata quella datata 1953-‘54: disputò solo una manciata di partite ed il torneo successivo venne ceduto all’Alessandria in serie B. Un anno nel torneo cadetto poi la grande occasione della risalita in serie A. Pur giocando solo 16 gare, Nardi fu uno degli undici che disputarono lo spareggio di San Siro contro il Brescia e riportarono l’Alessandria nella massima categoria.
Figurine della VAV del 1958-’59. Sono raffigurati: Stefani, Nardi, Manenti, Snidero, Pedroni, Dorigo, Castaldo, Oldani, Vonlanthen, Lorenzi e Tacchi.
Gettoni VAV del 1960-’61. Sono raffigurati: Migliavacca, Stefani, Vanara, Snidero, Melideo, Bettini, Soncini, Bercellino, Vitali e Nardi. Molti dischetti presentano errori con il nome del calciatore che non corrisponde al volto.
Per il bravo terzino furono gli anni della rivalsa, tre stagioni con i Grigi nella massima categoria nel periodo del suo maggior fulgore atletico. Per Nardi gli avversari furono trattati tutti alla stessa stregua, una modesta punta di una squadra di provincia o Nyers, Cucchiaroni, Pascutti, Pesaola, Barison. Garantì sempre un rendimento costante che il difficile pubblico alessandrino dimostrò di apprezzare nelle stagioni in grigio.
La scarpe da gioco di Aldo Nardi
Terzino vecchia maniera, ambidestro, buon colpitore, c’è chi lo definì cattivo e possente, ma Nardi fu semplicemente indomabile e conscio delle proprie capacità e del proprio forte temperamento. Delle due reti segnate con la maglia dell’Alessandria in 131 incontri i tifosi ricordano quella memorabile al Genoa nel campionato di serie A 1957-‘58.
Gettoni della Ferrero del 1957-’58. Sono raffigurati: Boniardi, Nardi, Trverso, e Vonlanthen.
Un gol segnato da oltre sessanta metri, dopo un contrasto vinto a centrocampo: il forte difensore grigio sorprese con un pallone beffardo e violento all’incrocio dei pali il portiere Gandolfi. Dopo un’ultima stagione con i Grigi in serie B, 1960-‘61, con la fascia di capitano, ci fu la cessione al Grosseto in serie C, dove disputò ancora tre tornei prima di cessare la carriera.
Mario Bocchio