Giacomo Neri è stato uno dei pochissimi allenatori ad essere riuscito a mantenere la guida dell’Alessandria per tre intere stagioni. Nato a Faenza nel 1916, di ruolo ala destra, esordì in Serie A poco più che sedicenne con la maglia del Livorno. Rimase nella squadra labronica fino al 1936 quando venne ingaggiato dalla Juventus che, dopo una sola stagione, lo rispedì al mittente. Nel 1939 passò al Genoa; nel dopoguerra giocò due stagioni nell’Inter prima di chiudere la carriera in Svizzera nel 1951 dopo 232 partite e 56 gol in Serie A. Nella stagione 1939-’40 venne convocato e schierato tre volte in Nazionale.
Passò direttamente dal campo alla panchina: venne ingaggiato dall’Alessandria in cerca di identità dopo la retrocessione in C ed aver fallito il tentativo di immediata risalita. Il primo obiettivo dei Grigi del 1951-’52 fu quello di entrare nella nuova Serie C destinata a passare da quattro ad un girone. Neri riuscì nell’impresa sia pure passando dalla porta di servizio: fallita l’ammissione diretta riuscì a vincere il girone di qualificazione tra le quarte classificate accedendo al torneo unificato.
Il 1952-’53 fu sostanzialmente una corsa a tre con protagoniste Alessandria, Pavia ed Arsenaltaranto; due i biglietti disponibili per il piano superiore. Alla fine la spuntarono Pavia ed Alessandria classificate nell’ordine.
Ovviamente Neri venne confermato anche per la stagione successiva, quella della Serie B. Che fu un torneo estremamente equilibrato: tra la prima e l’ultima dopo 34 partite c’erano solo 16 punti di differenza (ovviamente con 2 punti a vittoria)!
I Grigi finirono nel gruppone di coda salvandosi da un pronto ed ignominioso ritorno in C per un solo punto classificandosi al tredicesimo posto in coabitazione con altre tre squadre. Neri non venne riconfermato. Trovò ingaggio alla Lucchese in IV Serie, poi al Casale e finì la carriera da allenatore al Faenza nel 1959. È morto nella sua città di origine il 6 giugno 2010.
Sergio Giovanelli