Quello 1979-’80 è il campionato della retrocessione in C2. I tifosi disertano lo stadio, contestano in maniera sempre più dura il presidente Bruno Cavallo. L’amore per la maglia grigia pare un ricordo di altri tempi.
Il campionato ai raggi X (clicca per leggere partita per partita)
Il commendatore astigiano, che lanciò Giancarlo Antognoni ad Asti, non segue neppure più in prima persona la squadra temendo rischi anche di ordine fisico. I muri del Moccagatta sono tappezzati da scritte che paiono vere e proprie minacce per Cavallo che, inoltre, gravemente malato di cuore, se ne va negli Stati Uniti per una delicata operazione e per allontanarsi da un’aria che si è fatta sempre più irrespirabile. Società e squadra non hanno più una guida: all’inizio l’allenatore è Eugenio Fantini che non riesce ad ottenere risultati apprezzabili. Le partenze di Contratto, di Calisti e le dimissioni di Ferrari si fanno sentire tantissimo. Cavallo rientrato nel frattempo, mentre è ancora in atto il suo decorso post-operatorio, dal suo eremo di Piepasso prova a sostituire il trainer con Ermanno Tarabbia – ex ottimo giocatore dell’ Ozo Mantova come come lo era stato Fantini -, tecnico dal modestissimo pedigree che di fatto non riesce a migliorare la situazione.
Quel campionato in sintesi
L’unico merito che gli va ascritto è stato quello della prima vittoria stagionale all’ottava giornata nel derby piemontese contro il Novara (2-1, reti di Picco e Vogliotti per i Grigi) la prima di un totale di quattro! Ormai giocare al Moccagatta è come giocare nel deserto. Anche Tarabbia viene allontanato. Si prova il sergente di ferro: al secolo Raffaele Cuscela, che però si rivela il peggiore di tutti. In tutto il girone di ritorno la squadra raggranella la miseria di otto punti e retrocede. Pare essere il momento più triste e negativo della storia calcistica alessandrina.
Alcuni dei protagonisti
Angelo Lucetti e Gabriele Bongiorni.
Enrico Piccotti e Claudio Raiteri.
Flavio Tonetto e Roberto Barozzi.
Alcuni scatti fotografici
I Grigi pareggiano 0-0 col Casale al “Natal Palli”. Tra gli alessandrini si riconoscono Picco, Raiteri e il portiere Cannarozzi.
A Sant’Angelo Lodigiano il 23 dicembre 1979. I Grigi vennero sconfitti 2-1 dai rossoneri lombardi, a segno con Magrini e Ariedo Braida. Per l’Alessandria il centro fu di Gianluigi Picco.
La panchina dell’Alessandria: da sinistra il tecnico Fantini, il medico sociale professor Mazza, l’accompagnatore Piterà, il nuovo massaggiatore Chiapuzzo, Raiteri, Tonetto e Cannarozzi. In piedi è Cascella.
Mantova-Alessandria 1-1, la rete di Picco. L’ala sinistra segna in mezzo a tre avversari con un sinistro al volo.
Alessandria-Pergocrema 1-1. La rete del pareggio dei lombardi da parte di Stimpfl.
Gran volo del portiere grigio Lucetti su punizione di Mazzoleri del Pergocrema.
Ancora Alessandria-Pergocrema: Raiteri (a destra) cerca di superare Terzi.
La videoteca
Così sulla stampa
Così su “La Stampa” e “Stampa Sera” il derby Alessandria-Casale 0-0, giocato al “Moccagatta” il 2 marzo 1980.
Su “La Stampa” e “Stampa Sera” i commenti dopo Alessandria-Varese 2-3 (per i Grigi doppietta di Picco), sconfitta che sancì la retrocessione per la prima volta nella storia dell’Alessandria in C2. Gli articoli furono scritti da Roberto Gelato e da Franco Marchiaro.
Il difensore Mario Gaudenzi fu in assoluto uno dei migliori giocatori in maglia grigia di quella sfortunata stagione. Come riportato da “Stampa Sera” avrebbe dovuto lasciare i Grigi, invece rimase e fu protagonista nel campionato successivo, della risalita dell’Alessandria in C1.
Mario Bocchio
Marcello Marcellini