1967, la Nazionale Olimpica che conquistò i Giochi del Mediterraneo sconfiggendo in finale la Francia. In piedi, da sinistra: Anastasi, Vecchi, Fara, Baisi, Botti, Cresci. Accosciati, da sinistra: Pasetti, Parola, Scala, Battisodo e Chiarugi. Alla guida tecnica Gigi Peronace
Mario Fara, ruolo trequartista, è scomparso nel 2005 all’età di 59 anni. Suo padre Pietro, originario di Litta Parodi, di mestiere faceva il macellaio al macello pubblico di Alessandria e come tutti i compaesani stravedeva per il mondo del calcio. Grande era il desiderio di vedere uno dei suoi figli emulare le gesta dei campioni nati e cresciuti a Litta Parodi. Mario crebbe nell’Alessandria ed esordì diciassettenne in serie B, nella stagione 1962-‘63.
Considerato in gioventù possibile erede di Gianni Rivera, non conquistò mai i successi del suo conterraneo. Debuttò in serie A con il Bologna nel 1964-‘65, senza tuttavia riuscire ad imporsi come titolare fra i rossoblu (6 presenze in due stagioni). Giocò poi principalmente in serie B con Catania, Bari, Monza ed Arezzo. Col Bari raggiunse la promozione in A al termine del campionato 1968-‘69 e disputò l’unico campionato da titolare in massima serie nella stagione 1969-‘70, quando con due doppiette in occasione di due successi interni su Brescia e Juventus realizzò 4 delle 11 reti all’attivo dei pugliesi. In carriera ha collezionato complessivamente 36 presenze e 4 gol in serie A e 291 presenze e 37 reti in serie B.
Indossò anche la maglia azzurra, avendo fatto parte della Nazionale italiana ai Giochi del Mediterraneo del 1967. La finale tra Italia e Francia terminò 0-0 dopo i tempi supplementari. Le regole di quegl’anni stabilivano che in caso di parità dopo i tempi supplementari non si dovessero effettuare i calci di rigore ma si dovesse procedere ad un sorteggio effettuato dall’arbitro, per decretare il vincitore dell’incontro. Questo regolamento non riguardava solo la finale ma una qualsiasi partita che durante la manifestazione, fosse finita in parità dopo i tempi supplementari (era esclusa la fase a gironi perché qui se la partita fosse finita in parità dopo i tempi regolamentari ad entrambe le squadre sarebbe stato assegnato un punto). Così, come da regolamento, l’arbitro effettuò il sorteggio e da questo uscì vincitrice l’Italia. A quel punto, però, intervenne il CIJM (Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo) che invalidò il sorteggio e dichiarò Italia e Francia entrambi vincitrici del torneo di calcio della V edizione dei Giochi del Mediterraneo.
Nella fase eliminatoria, nel gruppo A, gli Azzurri sconfissero la Francia per 4-1 con reti di Baisi (protagonista poi anche in maglia grigia), Anastasi, Chiarugi e Mario Fara, su rigore.
Cessata l’attività agonistica, fu direttore sportivo dell’Alessandria 1988-‘89 e dell’Arezzo, dopo il fallimento del 1994.
Mario Bocchio