Il momento del brindisi insieme all’ex portiere del Casale Dario Trombin, il secondo partendo da sinistra.
Anche quest’anno – sabato 24 dicembre – si è tenuta la “Bicchierata di Natale”– L’appuntamento al Bar dello Stadio “Moccagatta” di Alessandria ha visto Museo Grigio protagonista di due distinti momenti.
Il primo è stata la consegna al Bar dello Stadio della replica della storica maglia grigia del campionato 1945-’46 – culminata con il ritorno dei Grigi in serie A – che l’Alessandria Calcio ha riprodotto con la collaborazione di Museo Grigio.
Lele Bellingeri, presidente di Museo Grigio, consegna la maglia a Massimo Barbierato, titolare del Bar dello Stadio.
Il secondo ha visto la proiezione del docu-video che racconta il derby tra Alessandria e Casale, un minuzioso lavoro curato da Mario Bocchio e Sergio Giovanelli, regia e montaggio di Federico Lazzarin e Gianmaria Zanier. Nel video ci sono anche le interviste ad ex giocatori che furono protagonisti in quelle ormai lontane battaglie: Angelo Gregucci, Maurizio Ferrarese, Attilio Fait (lo storico capitano nero stellato, il “nemico numero uno”) e Dario Trombin.
La proiezione del video, alla quala hanno assistito Dario Trombin e lo storico casalese Giancarlo Ramezzana.
Proprio l’ex portiere del Casale è stato gradito ospite al Bar dello Stadio, dove ha incontrato i personaggi storici del tifo alessandrino, come “Audi”. Ha riso di buon gusto Trombin, da vero guascone qual è sempre stato: “Beh, incominciamo a dire che sono felicemente sposato da quarant’anni e che mia mamma… Ah, ah, ah… i tifosi alessandrini si sono sbagliati. Ma che bello è stato – in un ‘Moccagatta’ strabocchevole e con la tensione sugli spalti alle stelle pronta ad esplodere in incidenti tra le due fazioni – fare un gestaccio alla curva senza essere visto dall’arbitro, proprio mentre mi accingevo a recuperare un pallone finito contro la recinzione. Ero incosciente, lo ammetto”.
Trombin insieme a Massimo Taggiasco, direttore di “Hurrà Grigi”, e a Mario Bocchio.
Fu negli anni Ottanta che visse da protagonista le sfide con i Grigi: “Anche per me c’era tanto agonismo ma mai cattiveria. Ho sempre visto l’Alessandria come una grande squadra, ho sempre ambito a poter difendere la porta grigia e sono stato anche sul punto di essere preso”.
A questa affascinante sfida – Nerostellati contro Grigi -, è legato un episodio che ha finito per condizionare in positivo la vita di Trombin: “Alla domenica si giocava il derby con l’Alessandria, che vinse di misura proprio grazie ad un mio grossolano errore. Al mercoledì in allenamento mi feci male ad una mano e così la domenica successiva fui libero di sposarmi”.
Trombin nella fossa dei leoni: con gli ultras grigi.
Gli ultras grigi e l’ex portiere hanno dato vita ad un siparietto molto ma molto originale: “Trombin, Trombin vieni a pescare con noi… Trombin, Trombin vieni a ca..re con noi…!”. Oggi come allora. E lui, sportivamente, ha accettato di buon grado.
Lele Bellingeri “Il Conte”, insieme a Taggiasco.
Partendo da sinistra: Bocchio, Bellingeri, “Audi” e Taggiasco.
“Ci si affrontava con lealtà, ci si menava, ma mai con quel fare che diventa poi vera e propria delinquenza – ha tenuto a precisare “Audi” – . Inutile dirlo, erano altri tempi e noi abbiamo sempre avuto grande rispetto per gli ultras casalesi. Li combattevamo, ma proprio perché anche loro lottavano nella loro curva, li rispettavamo. Mi manca molto quel derby”.
Paolo Baratto (a sinistra) e Sergio Giovanelli.
Gigi Poggio (a sinistra), ancora Giovanelli (al centro) e Gianni Tagliafico.
Alla fine tanta musica, con l’attenzione già rivolta ad un mese di gennaio che potrebbe diventare un’altra pagina leggendaria nell’affascinante ed unica storia dell’Orso Grigio.
Red