Il fotogramma del pareggio dell’Alessandria.
Ultima gara del girone d’andata: al “Moccagatta” è di scena il Padova. Ben 77 i precedenti tra Grigi e Biancoscudati, ma la sfida che può considerarsi un classico del calcio italiano – come ampiamente illustrato dal nostro statistico Sergio Giovanelli e ripreso dallo stesso Padova sul sito ufficiale del club – non andava in scena da ben 34 anni.
28 i successi patavini con 105 gol segnati, 20 pareggi, 29 vittorie dell’Alessandria con 102 reti messe a segno. Giuseppe Pillon è il triplice ex: giocatore dei Grigi, giocatore del Padova ed ora allenatore biancoscudato. Tra le fila dell’Alessandria Vedran Celjak, 5 presenze in biancoscudato nella stagione 2013-’14.
Facendo i conti finali, il goal di Marconi non solo ha permesso ai Grigi di raggiungere il pareggio con il Padova ma – complice la sconfitta in casa del Cittadella contro il Südtirol – di ritornare in testa alla classifica. Seppur in coabitazione con lo stesso Cittadella.
Ad un certo punto in tribuna abbiamo sinceramente temuto di perdere la partita. Sensazione che sicuramente avrà avuto anche Mister Gregucci, che l’ha poi spiegata in questa maniera: “Una squadra che vuole stare in alto e raggiungere traguardi, non può stare certo dietro la legna e aspettare gli altri. I nostri avversari, soprattutto in casa nostra, si preoccupano di difendersi. Il Padova lo ha fatto bene, con ordine, tenendo bene le distanze. Abbiamo sbagliato qualcosina tecnicamente, dobbiamo essere più precisi nel rifinire, più determinati quando abbiamo le opportunità per fare gol. Però, i ragazzi hanno provato a fare la partita e lo hanno fatto sempre con voglia. Vedete, noi abbiamo un patrimonio fondamentale da conservare e difendere, che sono i nostri tifosi: a loro noi dobbiamo sempre offrire prestazioni possibilmente belle, possibilmente di proposta, con comportamenti e atteggiamenti sul campo che li rendano, sempre, orgogliosi di noi. L’importante è conservare sempre il nostro dna”.
La gioia del Padova dopo il vantaggio siglato da Altinier.
Abbiamo visto un’Alessandria che ha saputo più volte trasformare il suo modulo tattico, partito comunque con un 4-3-3 iniziale. Ma come sempre, lo stesso Gregucci non vuole sentire parlare di numeri: “Per me significano nulla. Quando ho visto la squadra in difficoltà nell’andare al centro e, in attacco – nonostante il possesso palla – che eravamo un po’ sterili, ho cercato di dare più consistenza alla manovra in fase centrale. E, in fase esterna, oggi non abbiamo vinto molti ‘uno contro uno’, che sono una nostra peculiarità. Sono queste le situazioni da analizzare e non i numeri. Sono passati tre traversoni insidiosi, soprattutto da sinistra, e nonostante i molti attaccanti non siamo andati neppure vicini a prendere la palla. Non conta il numero delle punte in campo, ma avere una squadra equilibrata, che sappia proporre e cercare di andare a segnare”.
Analisi che sposiamo in pieno, Sotto l’aspetto della determinazione, abbiamo visto una buona Alessandria, che certamente ha sbagliato qualcosa, come nell’azione del vantaggio del Padova. Nel primo tempo i Grigi hanno avuto opportunità per fare gol: ecco, se avessero segnato in quel momento, sarebbe certamente cambiata la partita.
A nostro giudizio il migliore dell’Alessandria è stato Marras: per lui il campo sembra essere sempre in discesa, è stato il giocatore che più ha messo in sofferenza la difesa veneta.
Il tecnico dell’Alessandria Angelo Gregucci in sala-stampa.
Il tecnico del Padova “Bepi” Pillon in sala-stampa.
Da rivedere ancora una volta (ma sino a quando?) Fischnaller, incapace di vincere quegli “uno contro uno” di cui faceva cenno Gregucci.
Mario Bocchio
Il tabellino
Alessandria-Padova 1-1
Reti: 18’ Altinier, st 15’ Marconi
Alessandria (4-3-3): Vannucchi; Celjak (68′ Iunco), Morero (46′ Sirri), Sosa, Sabato; Vitofrancesco, Branca, Nicco; Marras, Bocalon, Fischnaller (46′ Marconi). A disposizione: Nordi, Picone, Terigi, Sperotto, Loviso, Mezavilla, Boniperti, Cittadino. Allenatore: Gregucci.
Padova (4-4-2): Petkovic; Dionisi, Diniz, Fabiano, Favalli; Ilari, Bucolo, Corti, Petrilli (91′ Mazzocco); Neto Pereira, Altinier. A disposizione: Favaro, Dell’Andrea, Anastasio, Giandonato, Ramadani, Turea, Aperi, Cunico, Bearzotti. Allenatore: Pillon.
Arbitro: Giuseppe Strippoli di Bari.
Ammoniti: Diniz, Morero, Dionisi,Corti e Nicco.
I risultati e la classifica del girone A della Lega Pro (cliccare)
Le due curve
La sintesi televisiva
https://www.youtube.com/watch?v=iSTe5IBIJsM
Da TgBiancoscudato Telenuovo.
In sala stampa
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