Mattia Mustacchio, esterno dell’Alessandria, ha commentato il successo di misura ottenuto nel pomeriggio dai Grigi sulla Cremonese, proprio grazie alla rete dell’ex Crotone:
“Era da tanto tempo che cercavo questo goal. In primis per la squadra, perché è per essa che lavoriamo. Ho passato un anno non semplice sotto questo punto di vista, aldilà della gioia immensa della promozione, ad inseguirlo e devo ringraziare mia moglie che mi è stata vicino. Finalmente posso dedicarlo a mia figlia, temevo dovesse compiere 18 anni affinché succedesse (ride). Sono contento perché è arrivato in un momento importante in cui la squadra aveva bisogno di dare continuità. Stiamo facendo bene e dobbiamo continuare così”
“Tutte le vittorie fanno lavorare meglio e con maggiore serenità. Abbiamo un allenatore che ci tiene sempre sul pezzo, è tosta distrarsi con lui. Bisogna accettare i suoi consigli e quelle dei compagni e anche le critiche quando legittime”
“Il mister mi conosce meglio di mia madre. Sa quando mi deve punzecchiare e quando coccolare. Io cerco di captare sempre i suoi consigli, anche quando magari non sono tanto d’accordo, perché so che ciò che mi dice è solo diretto a farmi del bene. Cerco di trasformare tutto ciò che mi dice in energia positiva. Ogni tanto mi dice anche qualche parolaccia, ma è giusto così”
“Il goal? Da esterno mi piace inserirmi. Dopo la spizzata di Corazza ho visto che l’avversario stava arrivando forte, quindi ho sterzato rientrando sul sinistro e da lì ho calciato sotto la traversa perché pensavo lui si aspettasse un tiro forte e basso”.
“Fiducia? Ci sono vari momenti durante l’arco della stagione. Probabilmente in alcuni di essi non sono riuscito a reagire come avrei dovuto, ma alla fine il lavoro paga sempre. Adesso sto raccogliendo i frutti del mio impegno. Le partite sono tante, ma da parte mia metterò sempre il massimo impegno per essere protagonista e trascinare la squadra verso l’obiettivo. Bisogna saper gestire i momenti: ora percepisco la fiducia dei compagni e dello staff e questo è un elemento fondamentale per esprimersi al meglio”.
“Il campionato è lungo e ci sono tante squadre attrezzate. E’ un torneo lungo e forse più difficile di quello degli ultimi 7/8 anni. Tuttavia, sappiamo cosa dobbiamo fare e se entriamo in campo con questa ferocia e cattiveria possiamo farcela”