Campionato di Serie C 1972-’73. Ancora una volta è una grande delusione. In testa alla classifica per due terzi del torneo, la squadra grigia, affidata per l’occasione al giovane trainer Pippo Marchioro, manca per il terzo anno consecutivo l’obbiettivo della promozione in B. È il Parma, surclassato peraltro dai Grigi nello scontro diretto, a rovinare anche questa volta la festa. E pensare che a luglio il presidente Remo Sacco aveva ulteriormente rinforzato un parco giocatori già di per sé lusinghiero con l’ingaggio dei vari Musa, Salvadori, Berta, Dolso, Bianchi, Mammì e Pozzani tanto per citare i più noti.
Nella prima metà del torneo le prestazioni entusiasmanti si sprecano tanto è vero che la squadra rimane imbattuta per ben 22 giornate, poi improvvisamente un rilassamento generale rovina tutto e a nulla vale lo sprint finale condotto con commovente volontà. La stagione comunque non si conclude totalmente con un bilancio fallimentare in quanto raccogliendo tutte le loro energie e doti che non sono poche, Colombo e compagni regalano alla società grigia la prima Coppa Italia per semiprofessionisti. Purtroppo permane l’amarezza di avere per l’ennesima volta fallito per il classico pelo quella che era la meta più agognata.
Pure le brillanti prove fornite dalla compagine di Marchioro fanno sì che il tifo sugli spalti del Moccagatta torni ad esplodere in tutta la sua freneticità e, tanto per fare un esempio, i ventimila spettatori presenti in occasione di Alessandria-Parma contribuiscono, ove ce ne fosse bisogno, a sottolineare lo stato di esaltazione più o meno repressa negli animi dei tifosi grigi affamati più che mai di soddisfazioni e di momenti felici. In quell’occasione l’Alessandria superò il Parma per 1-0, con rete di Faina Salvadori.
Alessandria: Pozzani; Maldera, Di Brino; Berta, Paparelli, Mayer; Vanzini, Salvadori, Bianchi, Lorenzetti, Musa. A disposizione: Croci e Manueli.
Parma: Bertoni; Donzelli, Capra, Colzato, Benedetto, Daolio, Sega (dal 60′ Biasini), Colonnelli, Volpi, Regali, Rizzati. A disposizione: Grlsendi.
Arbitro: Moretto di San Donà di Piave.
Rete: Salvadori al 55′.
Spettatori: 20 mila circa di cui 13.776 paganti; incasso (record) 30 milioni 700 mila lire.