I Calleri, proprietari dell’Alessandria, rovano a regalare le quote della società agli unici alessandrini del consiglio direttivo. Nè Cerafogli, nè Iacampo se la sentono di rischiare e così l’Alessandria finisce inaspettatamente ad un certo Domenico Bertoneri padre-padrone della Massese, industriale del marmo … e non solo di quello. Le regole della Federazione non permettono la doppia proprietà nel mondo del calcio e così la poltrona presidenziale dell’Alessandria va a diversi prestanome.