Moreno Longo, allenatore dell’Alessandria, ha risposto alle domande dei giornalisti al termine della sfida contro il Parma:
“Abbiamo pagato due ingenuità, errori evidenti che hanno indirizzato la partita. Non puoi concedere di andare in vantaggio in maniera gratuita ad una squadra come il Parma, anche perché la squadra aveva approcciato bene la partita, concedendo poco anche dopo. Sapevamo che avremmo avuto difficoltà a scardinare una difesa con tutti dietro la linea della palla e con strutture fisiche che non sono da questa categoria superiore. Sapevamo che avremmo avuto tre o quattro palle da capitalizzare, non di più.
Abbiamo accettato l’uno contro uno con i loro due attaccanti, Prestia e Di Gennaro hanno lavorato molto bene. Sapevamo di poter reggere, così come abbiamo retto a Reggio Calabria. Il rammarico più grande è che sapevamo dove poteva nascere il loro gol, ci avevamo lavorato sopra. Sapevamo che non dovevamo quel tipo di palla ma è capitato ad un ragazzo del 2002 che deve crescere e sono certo che questa esperienza lo farà crescere ancora di più. È un giocatore che avrà una grande carriera, ma deve capire che non tutte le palle sono uguali ed in certe zone di campo la gestione deve essere più parsimoniosa.
Insieme al Pisa, per struttura, il Parma è la squadra più forte del campionato. Ed il Parma ha addirittura più qualità del Pisa. Negli uno contro uno diventa difficile confrontarsi con chi ha 15 centimetri e 20 chili in più. Per impatto fisico, in alcuni momenti, sembravano due categorie diverse. Ma bisogna considerare il monte ingaggi del Parma, vorrei vedere non fossero così. Al di là di ciò mi è piaciuto che la squadra non abbia mai mollato, è una squadra che abbassa la testa e cerca di fare il massimo. Abbiamo cercato di fare la partita contro una corazzata che è venuta qui, in maniera molto pragmatica, a difendersi e sfruttare i nostri errori con la sua qualità. Ma fino all’ultimo minuto abbiamo provato con tutte le energie e le caratteristiche delle quali dispone, come in tutte le partite. speriamo che non tutte le partite siano contro il Parma.
Abbiamo visto quanto è difficile giocare ogni tre giorni ed avere giocatori in più può fare la differenza. In questo campionato sono i cinque cambi a spostare l’equilibrio, che penalizzano le rose più ristrette e favoriscono che ha budget importanti”.