Vicenza in B, Grigi salvi

martedì, 25 Gennaio 2022

Campionato 1992-’93, l’undici iniziale dei Grigi che giocarono a Vicenza. In piedi, da sinistra: D’Amico, Serioli, Bertotto, Perugi, Tonini, Bonadei. Accosciati, sempre da sinistra: Banchelli, Siroti, Sabato, Maurino e Gallo (foto archivio www.museogrigio.it)

“Grigi ad a un passo dal traguardo”. Così  scrisse Mimma Caligaris su “Il Piccolo” commentando Vicenza-Alessandria 1-1, che si giocò il 16 maggio 1993 al “Menti”. Quell’incontro rimane l’ultimo in assoluto tra le due squadre.

Sul piano del gioco, quella domenica la squadra grigia allenata da Ferruccio Mazzola fu superiore agli avversari. Un gran gol di Serioli portò in vantaggio l’Alessandria, poi pareggiò Cecchini.

Ma andiamo a rileggere la partita nella cronaca de “Il Piccolo”.

“Nel giorno del ritorno in serie B del Vicenza, l’Alessandria si avvicina anche lei alla sua meta, la salvezza. Il punto di domenica in casa dell’undici biancorosso è molto

importante, forse decisivo. E la prestazione offerta dai giocatori di Mazzola e, senza dubbio, la migliore in trasferta di tutta la stagione, praticamente perfetta nei primi 45 minuti. Se i biancorossi di Ulivieri si aspettavano un’Alessandria intimorita dai loro dichiarati propositi di vittoria, la sorpresa e stata due volte grande. E i padroni di casa ne hanno risentito: nella prima frazione il dominio degli ospiti e andato ben oltre l’1 a 0 firmato da Serioli al 16’. Grigi battaglieri, incisivi, ben disposti in campo, bravissimi a chiudere le fasce e a frenare i tentativi di progressione centrale degli avversari. E, dall’altra parte, una formazione, quella veneta, un po’ ‘frastornata’. Gli applausi che lo sportivissimo pubblico di Vicenza ha tributato all’Alessandria sono la conferma che capitan Sabato e compagni hanno avuto, a lungo, in mano le redini del gioco.

Poi, nella ripresa, complice anche l’effetto Empoli (i toscani erano in vantaggio a Trieste) il Vicenza ha trovato – grazie anche ai due nuovi innesti – la forza di riequilibrare la situazione. Ma, raggiunto il pari, i locali non si sono sbilanciati più di tanto, evidentemente perché la forza degli avversari li ha ‘frenati’ : un contropiede – e l’Alessandria ha dimostrato di saper sfruttare bene anche quest’arma – avrebbe potuto trasformarsi in un grosso pericolo. Quando poi da Trieste è rimbalzata – grazie alle mille radioline e ai ‘portatili’ in ogni settore dello stadio – la notizia del 2 a 2 finale al ‘Rocco’, il ritmo e gradualmente diminuito, fino quasi a ‘scemare’.

Ma mai melina ha ricevuto tanti consensi: un punto per la promozione del Vicenza, uno per la quasi salvezza dell’Alessandria: che cosa pretendere di piu? E alla fine festa per tutti, con gli inevitabili ‘gavettoni’ che non hanno risparmiato neppure mister Mazzola. Possiamo finalmente gioire? ‘Abbiamo quasi raggiunto il nostro traguardo. Siamo ormai vicinissimi. La mia  squadra? Una gran bella gara,da parte di tutti. Noi mai in difficoltà; e stato il Vicenza a faticare nel contrastarci. Sul piano del gioco – sottolinea l’allenatore grigio – siamo stati nettamente superiori. Le cose migliori – credo che tutti possano darmene atto – le abbiamo fatte vedere noi. Per questo sono soddisfatto: per il punto, ma soprattutto per il rendimento e il comportamento in campo dei miei ragazzi’.

Un cambio tra un tempo e l’altro: Maddè per Maurino. ‘Maurino era un po’ in debito di ossigeno – spiega il mister – Ha anche accusato un lieve malore. Ma Maddè, come tutti i compagni, ha svolto bene il suo compito’.

Un dato per gli amanti della statistica. Mai, in questa stagione, l’Alessandria si era trovata in vantaggio in trasferta. E a Vicenza l’1 a 0 alla fine dei primi 45 minuti sta addirittura stretto all’undici mandrogno. Lo conferma la cronaca della prima frazione. Un brivido sul tiro dal limite di Briaschi che colpisce il palo. Ma tre minuti dopo, al 16’, sono i Grigi a passare: il contropiede e orchestrato da Gallo, che ‘ubriaca’ un paio di avversari con i suoi dribbling, si accentra un po’ e poi serve millimetricamente Serioli. Il centravanti, a sua volta, fa secco un marcatore e, sull’uscita di Sterchele, lo batte.

E al 25’ gli ospiti possono addirittura mettere a segno il colpo del ko: questa volta e capitan Sabato nelle vesti di suggeritore, per il mobilissimo Banchelli. Sterchele riesce ad evitare un intervento da rigore, ma la palla resta all’attaccante grigio che, a portiere ormai battuto, indirizza un pallone destinato ad insaccarsi se; sulla linea bianca, non si precipitasse Frascella. E al 45’ solo il fischio dell’arbitro ferma un incontenibile Serioli.

Nella ripresa Ulivieri toglie un centrocampista – Berretta – e una punta – lo spento e molto lento Monelli – e inserisce due punte giovani. Mossa azzeccata: al 49’ e proprio Cecchini, uno dei due nuovi entrati, a raccogliere il lancio di Valoti e a calciare in diagonale: la palla colpisce il palo, per un attimo si ha la sensazione che ricada in campo. Ma è solo un’illusione: e l’1 a l.

I restanti 40 minuti si vivono in attesa di novità da Trieste. Le uniche azioni degne di nota sono con Perugi – e Sterchele questa volta si allunga quel tanto che basta per deviare il suo tiro – Maddè e Banchelli. Poi, nell’ultimo quarto d’ora, più nulla. E al triplice fischio l’esplosione delle festa vicentina, in cui c’è spazio anche per la gioia mandrogna”.

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