Campionato di Serie A 1 957-’58, le due partite contro la Juventus terminarono entrambe con la sconfitta per 2-1, ma i Grigi furono pienamente all’altezza di quella che ancora oggi è considerata una grande formazione bianconera, e che alla fine riuscì a cucirsi lo scudetto sulle maglie: Mattrel, Viola, Corradi, Garzena (ex grigio), Emoli, Ferrario, Colombo, Montico, Nicolè (anche lui entrato nella storia alessandrina), Stacchini, Boniperti, Charles, Sivori e Stivanello.
L’andata venne disputata in un “Moccagatta” stracolmo di tifosi nonostante fosse l’inizio dell’anno 1958. Per avere la meglio sul ghiaccio il terreno venne ricoperto da una fitta coltre di segatura, l’arbitro fu addirittura richiesto all’Uefa e fu l’austriaco Grill. Capitan Pedroni ingaggiò continui duelli aerei con il gallese Charles.
Omar Sivori, appena sposato, venne affidato alle “cure” di Snidero: alla mezzora i bianconeri conducevano già per 2-0 grazie proprio alla doppietta del fuoriclasse oriundo. Ma nella ripresa avvenne il quasi miracolo, l’Alessandria operaia si mise a credere nella rimonta: al 65’ Castaldo accorciò le distanze e alla fine furono in molti a dire: “Ci è mancata la fortuna e non il coraggio!”. Deviazione impossibile di Mattrel su tiro di Savioni, colpo di testa di Vitali e traversa, punizione dal limite di Savioni e palo, all’89’ spiovente di Savioni e Charles salva sulla linea di porta. La Juve lasciò Alessandria dopo aver conosciuto da vicino la paura.
Mario Bocchio