Così Francesco, per tutti Ciccio, Cosenza, ha lasciato l’Alessandria. Lo ha fatto in tono minore dopo aver visto I compagni di squadra dalla tribuna nel ruolo di fuori rosa.
Arrivato nell’estate del 2019 ai Grigi proveniente dal Lecce (e con I Grigi aveva avuto a che fare da avversario nei playoff del 2017 ) aveva la fama di difensore centrale arcigno, duro quanto basta, uomo da spogliatoio e reduce da due promozioni dalla C alla B, quella conquistata con il Lecce nel 2018 e quella con la Pro Vercelli dopo I playoff 2014.
Con la maglia dell’Alessandria Cosenza ha esordito alla terza giornata del campionato di serie C nella vittoria casalinga con il Renate per 1-0. La stagione, rovinata dall’insorgere della pandemia legata al Covid-19, finì nell’estate del 2020 con playoff stabiliti a tavolino sulla base di un algoritmo utilizzato per compensare il differente numero di partite giocate dalle varie squadre.
Nella stagione successiva, partito sempre come titolare venne pian piano soppiantato dall’arrivo di Matteo Di Gennaro e di Mister Moreno Longo che gli preferiva il centrale marchigiano. Il ruolo di Cosenza divenne, allora, quello di uomo-spogliatoio. Lo ricordiamo nella sfortunata partita di Como, decisiva per la promozione diretta: dalla panchina si agitava, sbraitava e dava indicazioni come e più di Longo.
Nell’estate, ormai fuori dai piani tecnici della società, rifiutò un accordo ormai definito con il Taranto preferendo restare, non senza accenni polemici, all’Alessandria da spettatore retribuito. Con la finestra di mercato invernale Cosenza ha firmato per il Piacenza raggiungendo Cristiano Scazzola suo allenatore prima a Vercelli e poi qui ad Alessandria.
Ciccio Cosenza ha giocato 48 volte con la Maglia Grigia tra Serie C, Coppa e playoff. Resterà comunque nella storia come uno dei protagonisti della storica promozione in Serie B.
Sergio Giovanelli