Alessandria-Benevento ci offre l’opportunità di parlare di Paolo Franceschelli. Nell’estate del 1975 il sodalizio sannita riuscì ad ingaggiarlo proprio dai Grigi. Ruolo attaccante, si mise in luce in quel Benevento che si rivelò protagonista nel difficile campionato di Serie C, ma che alla fine si vide sfumare la promozione a poche giornate dalla fine in favore del Lecce. Nato a Grosseto il 29 giugno 1954, Franceschelli crebbe nella squadra Allievi del G.S. Sauro, compagine della sua città natale, e nel 1969 venne prelevato dalla Juventus, dove ha compiuto tutta la trafila nelle giovanili e dove ha vinto un campionato Allievi Nazionali e successivamente un titolo italiano con la Primavera di Romolo Bizzotto (1971-‘72). Alla vigilia della sua prima convocazione con i bianconeri in Coppa Uefa subì un infortunio al ginocchio che lo tenne fermo per quasi un anno e così la Juventus lo girò al Varese in Serie B. Passato all’Alessandria, riuscì finalmente a debuttare tra i cadetti nel 1974, disputando 23 gare e segnando 2 reti.
Dopo Benevento un anno in Serie C con il Parma, poi tornò per un breve periodo al Varese, con cui nel girone eliminatorio della Coppa Italia 1978-‘79 segnò il gol della vittoria per 3-2 contro la Roma allo Stadio Olimpico. Quindi Salernitana, Rimini, Francavilla, Casertana e Paluani Chievo.
“A Benevento eravamo un bel gruppo – ricorda Franceschelli – con tanti giovani in rampa di lancio come Penzo, Iannucci, Cannata e anche il sottoscritto. Ci sfuggì la promozione per qualche punto, che peccato. Ho un ricordo bellissimo di quell’annata. Arrivai proprio dall’Alessandria, dove lasciai molti amici con i quali mi sento ancora oggi. Con i Grigi feci il mio esordio in Serie B, era un torneo difficilissimo”.