“Da quando ho in mano questo gruppo cerco sempre di fare capire che il posto lo si suda”

mercoledì, 16 Febbraio 2022

Alessandria-Lecce 1-1, Fabbrini e Ba (foto © Mario Bocchio)

Moreno Longo, il tecnico dell’Alessandria, in sala stampa dopo la gara pareggiata contro il Lecce:

“Sicuramente oggi sotto l’aspetto agonistico abbiamo fatto una grandissima partita; la squadra aveva ritmo, intensità, cattiveria agonistica, stavamo molto bene sia a livello atletico che mentale.

Non possiamo permetterci di mollare nulla, abbiamo la forza mentale di perseverare, di continuare con questo tipo di mentalità senza lasciare niente per strada perché solo così potremo ritagliarci anche noi uno spazio importante per poter dire la nostra”.

Mister Longo, il suo merito è l’essere riuscito ad inculcare ai giocatori il principio che nessuno è titolare fisso. Cambiano gli interpreti, ma è la mentalità  che ci porta avanti…

“Da quando ho in mano questo gruppo cerco sempre di fare capire che il posto lo si suda, lo si guadagna giornalmente e che nessuno deve sentirsi titolare per grazia dovuta, ma sempre e solo per meritocrazia. I miei giocatori devono lavorare, farsi trovare pronti; possono scendere in campo una, due, tre partite di fila poi magari non giocare per un pò perché il compagno sta meglio. Un allenatore deve essere sempre attento nel scegliere i giocatori, non è fisiologicamente possibile stare per 38 partite sempre al top, c’è un momento in cui si cala e ci deve essere qualcuno sempre dietro a chiedere strada e ad avere la possibilità di giocare”.

Le condizioni di Luca Coccolo?

“Purtroppo l’infortunio a Coccolo nel match con il Brescia arriva in un momento in cui gli impegni sono tanti ed il giocatore stava facendo bene. Coccolo ha una distorsione del legamento collaterale al ginocchio, speravamo tutti non fosse nulla di grave in quanto era riuscito a finire la partita seppur stringendo i denti, ma al termine ha iniziato a lamentare dolore e la risonanza ha evidenziato l’infortunio che lo fermerà per almeno 45 giorni”.

Mauro Bavastri

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